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Valore condiviso

Un’interpretazione originale

Il rinnovato quadro di mercato nel quale Snam si trova ad operare, con il cambio di paradigma che sta trasformando il ruolo del Gruppo da gestore di asset e infrastrutture a facilitatore di mercato, apre evidenti opportunità. Il percorso di Snam verso il nuovo posizionamento tra i principali player nelle attività regolate del gas passa attraverso la modulazione di un approccio innovativo alla sostenibilità d’impresa. Si tratta di definire un modello di cittadinanza delle reti come chiave per coniugare la difficile sfida della competitività e affidabilità del sistema con la presenza sui territori. Si tratta di conciliare il doppio livello in cui opera Snam: il ruolo “macro” di leader di mercato europeo e l’esigenza di realizzazione e gestione di infrastrutture di carattere locale.

Tale cambiamento di scenario ha aperto uno spazio di rivisitazione della strategia in ambito sostenibilità in coerenza con l’assetto valoriale. La responsabilità sociale di Snam si basa sull’assunto per cui il ruolo di un’impresa non si esaurisce nella funzione di erogazione di servizi e nella conseguente creazione di valore economico. Tutt’altro. L’ecosistema Snam è un sistema aperto, che interagisce con una molteplicità di stakeholder e che attraverso questa interazione è in grado di contribuire a creare sia un valore quello economico che un valore sociale.

L’azienda ritiene quindi l’integrazione della sostenibilità nelle strategie di business un elemento fondamentale per la visione di lungo periodo. A tal proposito il tema del Valore Condiviso rappresenta una potente chiave di lettura. Per Snam, l’innovazione insita in tale concetto si integra in modo coerente nell’approccio più consolidato mirato alla riduzione e controllo dei rischi operativi e reputazionali, creando così le condizioni per offrire vantaggio competitivo all’impresa e ai territori presso i quali opera.

Forte di questa convinzione, all’inizio del 2012 Snam, tra le prime imprese in Italia, ha avviato una riflessione volta a coniugare meglio il presidio dei fattori di rischio, il consolidamento dell’etica nel business e il potenziamento del capitale reputazionale con quel nuovo slancio strategico con cui il management intende posizionare l’azienda tra i player chiave per lo sviluppo del Paese. A questa prima riflessione è seguita la messa a punto di un modello interpretativo di sintesi, che ha permesso di rileggere i processi chiave di business secondo tale ottica, con l’obiettivo di sistematizzarli e far emergere sia il valore condiviso già prodotto sia le opportunità di produzione di nuovo valore.

Tale modello, liberamente ispirato alla teoria espressa da Porter e Kramer, ha inteso personalizzare l’approccio sulla realtà specifica di Snam e sul contesto presso il quale l’azienda opera. Il concetto di Valore Condiviso ha dunque rappresentato lo spunto di partenza per una rivisitazione dell’approccio alla sostenibilità dell’azienda. Snam intende creare valore condiviso attraverso l’identificazione di asset aziendali disponibili (conoscenze, spazi, competenze, operazioni) che, a costi marginali, possano essere resi fruibili agli stakeholder, cioè gli interlocutori primari di Snam (ad esempio rappresentanti delle comunità e dei territori, università e istituti di ricerca, shipper, fornitori, solo per citarne alcuni). Non pura distribuzione di utili a fini filantropici, ma integrazione delle logiche provenienti dall’esterno dentro le strategie core. Da “giving” a “partnership”. Solo così è possibile attivare processi di innovazione: un’impresa che opera in un contesto socio economico solido e contribuisce a fertilizzarlo è sostenibile e acquisisce vantaggio competitivo. In sintesi, Snam intende generare una piena condivisione delle proprie risorse tangibili e intangibili con la società, per contribuire ad un tempo a risolverne piccoli e grandi bisogni.

Il percorso compiuto sino ad oggi e i nuovi progetti avviati

Mediante l’applicazione del modello interpretativo è stato possibile far emergere alcune azioni già in atto coerenti con il framework del Valore Condiviso (già rendicontate nelle edizioni 2011 e 2012 del Bilancio di Sostenibilità) per poi identificare i processi aziendali a maggior potenziale.

Sulla base delle linee di intervento prioritarie e delle ipotesi progettuali censite, è stata infine costruita una road map che:

  • individua gli ambiti dove poter eventualmente sviluppare future progettualità;
  • identifica quali di queste portare direttamente a realizzazione e quali sottoporre a studi preliminari di fattibilità, ovvero analisi approfondite e sistematiche mirate ad individuare i progetti da avviare, dopo averne definito la materialità e i risultati attesi.

Da qui l’azienda ha avviato un percorso di individuazione di iniziative e progetti a Valore Condiviso in grado di sviluppare un piano d’azione attraverso l’avvio, in una prima fase, di studi di fattibilità su alcuni progetti a maggior potenziale. Gli studi di fattibilità, condotti dalla funzione Sostenibilità con l’ausilio delle direzioni competenti, sono stati finalizzati a individuare possibili nuove progettualità e valutarne materialità, obiettivi, potenzialità per programmare le azioni necessarie valutando risultati attesi, tempi e risorse.

Nel corso del 2013 sono stati realizzati 10 studi di fattibilità, incardinati in modo coerente nelle quattro aree di sviluppo (di seguito sintetizzate) all’interno delle quali Snam intende costruire alcune ipotesi di sviluppo del proprio approccio di sostenibilità, identificando specifiche azioni ad alto impatto.

  • Open data: condividere e valorizzare con attori locali e istituzionali di informazioni uniche e peculiari provenienti dall’attività tipica di Snam, per creare sinergia e conoscenza diffusa dei territori in cui l’azienda opera.
  • Greenways: identificare le modalità più opportune per attivare percorsi di creazione di valore territoriale utilizzando i propri asset e le proprie infrastrutture di rete diffuse lungo tutta la Penisola come strumenti di osmosi con il territorio.
  • Sharing Local Energy: condividere con il territorio, a costo marginale simbolico, asset - strutture, spazi e conoscenze – delle centrali di compressione per alimentare risorse, competenze ed energie a livello locale, mettendoli a disposizione di attori locali per progetti di protezione ambientale e coesione sociale.
  • Powering innovation: identificare potenzialità per partenariati tecnologici per sviluppare prodotti e servizi innovativi in grado di migliorare il business e al contempo incrementare la capacità dei fornitori di aprirsi a nuovi mercati.

Nel corso del 2014 Snam pubblicherà un documento specifico dedicato alla rendicontazione dei risultati raggiunti e degli obiettivi futuri di rafforzamento in tema di Valore Condiviso

Per aggiornamenti periodici sul tema del Valore Condiviso e sulle progettualità realizzate e in corso si rimanda al sito “www.snam.it”.