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Salute, sicurezza, ambiente e qualità

Snam adottando una Politica di Salute Sicurezza Ambiente e Qualità riconosce, nei principi di prevenzione e tutela, dei valori irrinunciabili, assumendo un impegno specifico nei confronti della società civile, alla quale questi valori, nel loro complesso appartengono. La struttura organizzativa in materia di salute e sicurezza ambiente e qualità prevede una distinzione tra i compiti di indirizzo generale che sono stati accentrati in Snam, e quelli di indirizzo specifico, coordinamento e supporto alle unità operative che sono stati assegnati alle singole società. In particolare, le strutture organizzative centralizzate garantiscono il presidio del know-how, assistono le unità aziendali nell’individuazione delle soluzioni tecnico-organizzative più efficaci, definiscono, per tutte le società, le linee guida, le metodologie, gli standard e le modalità operative da attuare. Inoltre assicurano la definizione, l’attuazione ed il mantenimento di sistemi di gestione anche attraverso audit tecnici. Le società operative mantengono una struttura organizzativa interna che permette loro di operare con un adeguato livello di autonomia decisionale. Nel 2014 le persone impiegate specificatamente a tali temi, nelle diverse strutture societarie, è stato di oltre 150 unità.

Sistemi di gestione

Il Gruppo Snam adotta specifici Sistemi di Gestione certificati con l’obiettivo di presidiare i processi e le attività aziendali nel rispetto della Salute e Sicurezza dei Lavoratori, della salvaguardia dell’Ambiente e della Qualità dei servizi offerti.

Nella tabella sono riportate le certificazioni ottenute dai diversi sistemi di gestione, nonché gli accreditamenti dei laboratori.

Nel corso del 2014 sono state messe in atto tutte le attività necessarie per mantenere le certificazioni in essere, tra cui 314 audit (254 interni effettuati da personale specializzato e 60 effettuati da società esterne).

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SISTEMI DI GESTIONE

 

 

 

 

Società

Grado di copertura certificazione

Tipo di certificazione e accreditamento

Anno di prima certificazione

(1)

Organismo di Ispezione di Tipo C per “Verificazione periodica dei dispositivi di conversione del volume associati a contatori gas (Tipo 1) in conformità a quanto previsto dal DM 75/2012”

Snam

Società

BS OHSAS 18001

2012

Snam Rete Gas

Gestione della sicurezza delle informazioni per il Dispacciamento e la misura del gas naturale

ISO 27001

2014

Società

ISO 14001

2013

Sistemi di processo gas

ISO 9001

2013

Unità Programmazione Infrastrutture

ISO 9001

2011

Società

BS OHSAS 18001

2010

Unità Misura

ISO 9001

2010

Laboratorio di prova
(LAB 764 Flussi gassosi convogliati)

ISO 17025

2007

Unità Dispacciamento

ISO 9001

2003

Laboratorio di taratura
(LAT 155 Miscele di gas naturale)

ISO 17025

2002

GNL Italia

Società

BS OHSAS 18001

2012

ISO 14001

2000

Stogit

Società

BS OHSAS 18001

2012

Progettazione ed erogazione del servizio misura e contabilizzazione del gas naturale

ISO 9001

2008

Società

ISO 14001

2002

Italgas

Società

ISO 50001

2012

ISO 14001

2001

BS OHSAS 18001

2001

ISO 9001

1996

Laboratorio di taratura (LAT 216)

ISO 17025

1994

Laboratorio di prova (LAB 83)

ISO 17025

1994

Napoletanagas

Organismo di Ispezione (1)

ISO 17020

2014

Società

ISO 14001

2003

BS OHSAS 18001

2003

ISO 9001

2000

AES

Società

ISO 9001

2008

BS OHSAS 18001

2007

ISO 14001

2004

Salute e sicurezza

La tutela della salute e della sicurezza sul lavoro è inserita tra gli obiettivi principali di Snam.

Nel 2014, oltre alle attività previste dal D. Lgs. 81/08, con il progetto “Obiettivo Sicurezza”, avviato alla fine del 2010, sono proseguite le importanti iniziative finalizzate ad agire sulla cultura delle persone di Snam per migliorare le attitudini, i comportamenti e le responsabilità personali rispetto alla sicurezza sul lavoro.

Il progetto “Obiettivo Sicurezza” si propone di ridurre ulteriormente il numero degli incidenti e degli infortuni sul lavoro, anche grazie all’unificazione e valorizzazione delle best practice sviluppate dalle singole società. Fanno parte del progetto anche tre iniziative denominate “Trofeo Sicurezza” e “Premio Zero Infortuni” e “Safety Walk”. Le prime due hanno l’obiettivo di favorire l’adozione di comportamenti sicuri e responsabili, da parte di tutti i lavoratori, mediante una competizione a punti con premi non economici (la prima coinvolge principalmente il personale delle sedi operative periferiche, mentre la seconda è rivolta a tutto il personale). La terza, “Safety Walk”, avviata per la prima volta nel 2011, mira a coinvolgere in maniera partecipativa l’intera struttura aziendale per il raggiungimento di un’effettiva sicurezza sul lavoro attraverso incontri tra il top management e le persone di Snam nelle loro attività operative.

Comunicazione interna e formazione intervengono a consolidare conoscenze e rinnovare l’attenzione sulla tematica. In particolare, i canali prescelti per la comunicazione sono: il portale intranet, i manifesti affissi in tutte le sedi di Snam e una newsletter che affronta nel concreto e in modo approfondito i temi, i rischi e gli strumenti legati alla salute e sicurezza sul lavoro. Il notiziario, prodotto in formato cartaceo è distribuito a tutte le persone del Gruppo Snam.

Le azioni messe in atto negli ultimi anni hanno consentito di ottenere dei buoni risultati sia di gruppo che delle singole società, come dimostrato dall’andamento degli indicatori infortunistici.

Mantenendo lo stesso consolidamento delle società del 2013, l’indice di frequenza degli infortuni dei dipendenti è risultato pari a 1,31 (−13,2% rispetto al 2013) e quello di gravità pari a 0,08 (−11% rispetto al 2013). Considerando anche A.E.S. (dal 1 luglio 2014) l’indice di frequenza degli infortuni passa a 1,49, mentre l’indice di gravità rimane sostanzialmente invariato. Nel 2014 non si è verificato nessun infortunio mortale tra i dipendenti; si è invece registrato un infortunio mortale per il personale appaltatore.

INFORTUNI SUL LAVORO - INDICE DI FREQUENZA DIPENDENTI(*)

INFORTUNI SUL LAVORO - INDICE DI GRAVITÀ DIPENDENTI(*)

In tema di sicurezza negli appalti, particolare attenzione è stata rivolta alla qualifica dei Fornitori e, successivamente, alla loro valutazione attraverso specifiche verifiche ispettive condotte in fase di esecuzione dei lavori.

Il coinvolgimento dei Fornitori in tema di sicurezza è stato inoltre potenziato con specifici incontri di sensibilizzazione che hanno contribuito a sviluppare maggiormente l’attenzione dei fornitori su queste tematiche, anche in riferimento all’importanza assunta dagli indicatori di sicurezza all’interno dei criteri di qualifica e valutazione dei fornitori.

INFORTUNI SUL LAVORO - INDICE DI FREQUENZA CONTRATTISTI(*)

INFORTUNI SUL LAVORO - INDICE DI GRAVITÀ CONTRATTISTI(*)

Nel corso dell’anno è proseguito l’impegno di tutelare la salute dei lavoratori operando principalmente sul continuo controllo degli elementi di rischio individuati nei processi aziendali e sull’attuazione di adeguate misure di prevenzione e protezione. Sono stati eseguiti sopralluoghi negli ambienti di lavoro al fine di valutare adeguate e idonee condizioni lavorative ed ambientali e per individuare eventuali misure preventive o di miglioramento. Nel 2014 sono state effettuate oltre 530 indagini ambientali.

Sono proseguite le attività per sostenere specifiche iniziative di tutela della salute, quali la campagna di prevenzione oncologica e di vaccinazione antinfluenzale, il divieto di fumo nei luoghi di lavoro aziendali e il divieto di somministrazione di bevande alcoliche nelle mense aziendali.

Per il personale che risulta esposto a specifici fattori di rischio attuiamo la sorveglianza sanitaria periodica, registrando nell’anno 2.630 visite mediche.

Protezione dell’Ambiente

La tutela dell’ambiente è un aspetto di primaria importanza in tutte le fasi delle attività di Snam. I criteri e le procedure adottate per la localizzazione, la progettazione, la realizzazione, la dismissione e la gestione degli impianti rispondono ad elevati requisiti di protezione ambientale.

Snam con le sue attività è impegnata quotidianamente a fornire al nostro Paese una fonte energetica, il gas naturale, che grazie alle sue caratteristiche chimico-fisiche e per la sua possibilità di essere impiegato in tecnologie ad alta efficienza nei diversi settori (civile, industriale e termoelettrico), può dare un contributo importante alla riduzione delle emissioni in atmosfera dei gas ad effetto serra (GHG), delle polveri e degli ossidi di zolfo. Infatti, a parità di energia utilizzata, l’anidride carbonica (CO2) prodotta dalla combustione del gas naturale è il 25-30% in meno rispetto ai prodotti petroliferi e il 40-50% in meno rispetto al carbone.

Gli aspetti ambientali più significativi delle attività di Snam sono l’uso temporaneo del suolo durante la fase di costruzione di nuove infrastrutture di trasporto e le emissioni in atmosfera derivanti dall’utilizzo delle turbine a gas installate nelle centrali di compressione gas (trasporto e stoccaggio).

Nella posa dei gasdotti, il tracciato è scelto tra diverse alternative sulla base di considerazioni relative all’impatto ambientale, alla sicurezza del trasporto e alla fattibilità tecnico – economica. In particolare si cerca di evitare o di ridurre al minimo il passaggio in aree di rilevante interesse naturale o culturale, aree archeologiche, aree geologicamente instabili e aree abitate o in cui è prevista la costruzione di nuovi insediamenti abitativi. Nella fase di posa delle tubazioni si utilizzano tecnologie che interferiscono il meno possibile con l’ambiente circostante. Una volta terminata la posa viene effettuata un’accurata operazione di ripristino ambientale in modo da riportare il terreno nelle condizioni originali.

Nel corso dell’anno l’attività di ripristino ambientale ha interessato principalmente le regioni del Friuli Venezia Giulia e della Sicilia. Sono stati eseguiti nuovi ripristini, lungo i tracciati dei metanodotti, per circa 78 km ed eseguiti 16 km di nuovi rimboschimenti e sono stati effettuati oltre 1.050 km di monitoraggi ambientali.

Durante l’esercizio, gli impianti e le tubazioni sono sottoposti periodicamente a verifiche e operazioni di manutenzione per assicurare elevati standard di sicurezza. Particolare attenzione viene dedicata al tracciato delle linee che viene ispezionato regolarmente con automezzi, con elicottero e a piedi per rilevare le situazioni potenzialmente pericolose determinate, ad esempio, da lavori di terzi in prossimità delle condotte. Analogamente sono tenuti sotto controllo gli eventuali movimenti franosi del terreno in punti specifici del tracciato. L’integrità delle tubazioni viene verificata anche facendo passare al loro interno dispositivi chiamati “pig intelligenti” che consentono di rilevare la presenza di eventuali difetti.

Nel 2014 sono stati ispezionati circa 1.950 km di rete con “pig intelligenti” e circa 15.700 km di rete con l’ausilio dell’elicottero.

L’utilizzo del gas naturale, che soddisfa la quasi totalità del fabbisogno energetico di Snam, consente di ridurre al minimo le emissioni di ossidi di zolfo e polveri.

Per limitare le emissioni di ossidi di azoto prodotti dalle turbine a gas utilizzate nelle centrali di compressione sono stati negli anni definiti specifici programmi per la modifica di turbine esistenti e per l’installazione di nuove unità con sistemi di combustione a basse emissioni (DLE) sia negli impianti di compressione gas di spinta che di stoccaggio.

In particolare, nel 2014 sono state messi in esercizio i turbocompressori a DLE negli impianti di Messina (TC2), di Enna (TC6), Cortemaggiore (TC3) e Minerbio (TC4). Sempre nell’anno sono state inoltre sostituite le quattro caldaie di preriscaldo gas installate nell’impianto di entry point di Mazara del Vallo con generatori di calore più efficienti.

I gas ad effetto serra (GHG) emessi in atmosfera dalle attività di Snam sono la CO2 e il metano (CH4), componente principale del gas naturale. La CO2 è prodotta nei processi di combustione ed è direttamente correlata al consumo di combustibili, mentre le emissioni di gas naturale, e quindi di CH4, derivano in parte dal normale esercizio degli impianti e in parte da scarichi in atmosfera dovuti a interventi di allacciamento di nuovi gasdotti e di manutenzione o a eventi accidentali delle reti di trasporto e di distribuzione.

Snam cerca di minimizzare le emissioni di GHG nelle sue attività operative mettendo in atto specifici programmi di contenimento come:

  • la riduzione delle emissioni di gas naturale (attraverso le attività di ricompressione gas in linea, la sostituzione di apparecchiature pneumatiche, la sostituzione delle tubazioni in ghisa sulla reti di distribuzione);
  • la riduzione dei consumi energetici (attraverso specifiche attività di energy management);
  • l’utilizzo di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili (attraverso contratti di acquisto specifici e l’installazione di pannelli fotovoltaici nella realizzazione degli immobili).

Gli impianti di Snam, a fine 2014, soggetti alla direttiva “Emission trading” (2003/87/CE), istitutiva del “mercato delle emissioni” dei gas ad effetto serra sono: 11 centrali di compressione gas di Snam Rete Gas, 7 centrali di compressione gas di Stogit e 1 impianto di rigassificazione del gas naturale liquefatto di GNL Italia.

Con l’avvio del terzo periodo di regolazione (2013–2020), il sistema di autorizzazione all’emissione di gas ad effetto serra, regolamentato in passato dal D.Lgs. n. 216/2006, è stato aggiornato e modificato dal decreto legislativo 13 marzo 2013, n.30, in vigore dal 5 aprile 2013.

Le assegnazioni di quote gratuite di CO2 del Gruppo Snam sono progressivamente decrescenti e non più costanti come nel II periodo di regolazione, al fine di consentire il raggiungimento degli obiettivi di emissione stabiliti nel protocollo di Kyoto. Inoltre, le assegnazioni delle quote del III° periodo di regolazione dipendono anche dall’effettiva funzionalità dell’impianto, riferendosi all’attività svolta nell’anno precedente.

Nel 2014, le emissioni totali di CO2 emesse dal Gruppo Snam e certificate da un ente accreditato, secondo le disposizioni impartite dall’Autorità Nazionale Competente, sono state pari a 0,4 milioni di tonnellate, su un totale di 0,33 milioni di quote annuali in corso di assegnazione da parte del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (saldo negativo di 0,067 milioni di quote). Tale deficit è ampiamente compensato dalle quote già presenti nei registri dei singoli impianti, accumulato grazie al surplus degli anni scorsi.

EMISSIONI CO2 (106T)