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8. Crediti commerciali e altri crediti correnti e non correnti

I crediti commerciali e altri crediti correnti di importo pari a 1.307 milioni di euro (1.824 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e gli altri crediti non correnti di importo pari a 213 milioni di euro (78 milioni di euro al 31 dicembre 2015), si analizzano come segue:

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31.12.2015

31.12.2016

(milioni di €)

Corrente

Non corrente

Totale

Corrente

Non corrente

Totale

Crediti commerciali

1.677

 

1.677

1.271

 

1.271

Crediti finanziari

 

78

78

 

213

213

- strumentali all’attività operativa

 

78

78

 

213

213

Crediti per attività di investimento/disinvestimento

23

 

23

16

 

16

Altri crediti

124

 

124

20

 

20

 

1.824

78

1.902

1.307

213

1.520

I crediti commerciali (1.271 milioni di euro; 1.677 milioni di euro al 31 dicembre 2015) sono relativi principalmente ai settori trasporto (988 milioni di euro) e stoccaggio di gas naturale (218 milioni di euro).

I crediti commerciali relativi al settore stoccaggio (218 milioni di euro) sono comprensivi degli effetti derivanti dall’integrazione dei ricavi connessi al conferimento della capacità di stoccaggio di gas naturale con procedura d’asta (68 milioni di euro)11.

I crediti sono esposti al netto del fondo svalutazione (132 milioni di euro; 157 milioni di euro al 31 dicembre 2015). Il fondo riguarda essenzialmente le svalutazioni effettuate in esercizi precedenti sui crediti derivanti dal servizio da bilanciamento a fronte della deliberazione 608/2015/R/gas con la quale l’Autorità ha disposto il riconoscimento parziale, al responsabile del bilanciamento (Snam Rete Gas), dei crediti non riscossi relativi al periodo 1 dicembre 2011 – 23 ottobre 201212. Con riferimento a tali crediti, il fondo svalutazione, inclusi i relativi interessi, ammonta complessivamente a circa 126 milioni di euro.

La movimentazione del fondo svalutazione crediti dell’esercizio è di seguito riportata:

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(milioni di €)

Fondo Svalutazione al 31.12.2015

Accantonamenti
(*)

Utilizzi

Variazioni
area di consolidamento

Altre variazioni

Fondo svalutazione al 31.12.2016

(*)

Il valore si riferisce interamente alle discontinued operation.

Crediti commerciali

156

1

(3)

(20)

(2)

132

Altri crediti

1

 

 

(1)

 

 

 

157

1

(3)

(21)

(2)

132

Le variazioni dell’area di consolidamento (21 milioni di euro) sono relative al deconsolidamento di Italgas Reti S.p.A. conseguente alla perdita del controllo a seguito dall’operazione di separazione da Snam S.p.A. del business della distribuzione del gas naturale.

I crediti finanziari strumentali all’attività operativa (213 milioni di euro; 78 milioni di euro al 31 dicembre 2015) sono relativi allo Shareholders’ Loan a favore della società collegata Trans Adriatic Pipeline AG (TAP) a fronte del quale Snam è subentrata a seguito degli accordi contrattuali relativi all’acquisizione della partecipazione13. La classificazione del credito come” Non corrente” è stata effettuata sulla base degli accordi contrattuali in essere tra i soci. Rispetto al 31 dicembre 2015 i crediti registrano un incremento di 135 milioni di euro, inclusi gli interessi maturati, a fronte delle cash call richieste dalla stessa società partecipata a Snam nel corso del 2016 sulla base dei predetti accordi.

I crediti per attività di investimento/disinvestimento (16 milioni di euro; 23 milioni di euro al 31 dicembre 2015) riguardano crediti per contributi pubblici e privati iscritti a fronte di attività d’investimento riferiti al settore trasporto. La riduzione di 7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015 è dovuta al deconsolidamento di Italgas Reti S.p.A.

Gli altri crediti (20 milioni di euro; 124 milioni di euro al 31 dicembre 2015) si analizzano come segue:

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(milioni di €)

31.12.2015

31.12.2016

Crediti IRES per il Consolidato fiscale nazionale

34

10

Altri crediti:

90

10

- Acconti a fornitori

9

5

- Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali (CSEA)

48

 

- Altri

33

5

 

124

20

I crediti IRES per il Consolidato fiscale nazionale (10 milioni di euro; 34 milioni di euro al 31 dicembre 2015) si riferiscono principalmente a crediti verso l’ex controllante Eni a fronte dell’istanza di rimborso dell’IRES derivante dalla deduzione parziale dell’IRAP relativa ai periodi di imposta dal 2007 al 2011 (ex Decreto Legge 201/2011).

La riduzione crediti commerciali e altri crediti correnti di 517 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015 è dovuta principalmente al deconsolidamento di Italgas Reti S.p.A.

Non vi sono crediti in moneta diversa dall’euro. La valutazione al fair value dei crediti commerciali e altri crediti non produce effetti significativi considerato il breve periodo di tempo intercorrente tra il sorgere del credito e la sua scadenza e le condizioni contrattuali.

L’anzianità dei crediti commerciali e altri crediti è di seguito illustrata:

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31.12.2015

31.12.2016

(milioni di €)

Crediti commerciali

Altri
crediti (*)

Totale

Crediti commerciali

Altri
crediti (*)

Totale

(*)

Includono i Crediti finanziari, i Crediti per attività di investimento/disinvestimento e gli Altri crediti.

Crediti non scaduti e non svalutati

1.461

190

1.651

1.130

236

1.366

Crediti scaduti e non svalutati:

216

35

251

141

13

154

- da 0 a 3 mesi

37

9

46

10

5

15

- da 3 a 6 mesi

3

 

3

2

 

2

- da 6 a 12 mesi

4

14

18

1

2

3

- oltre 12 mesi

172

12

184

128

6

134

 

1.677

225

1.902

1.271

249

1.520

I crediti scaduti e non svalutati (154 milioni di euro; 251 milioni di euro al 31 dicembre 2015) si riferiscono principalmente ai settori: (i) stoccaggio (99 milioni di euro), a fronte principalmente dell’IVA14 fatturata agli utenti nei precedenti esercizi per l’utilizzo di gas strategico prelevato e non reintegrato dagli stessi nei termini stabiliti dal Codice di stoccaggio; (ii) trasporto (47 milioni di euro), riguardanti essenzialmente crediti verso gli Utenti (31 milioni di euro) per penali e addizionali tariffarie, non svalutati in quanto coperti attraverso il metodo tariffario dei corrispettivi.

I crediti verso parti correlate sono indicati alla nota n. 32 “Rapporti con parti correlate”.

Informazioni specifiche in ordine al rischio credito sono fornite nella nota n. 23 “Garanzie, impegni e rischi- Gestione dei rischi finanziari – Rischio credito”.

11 Tali ricavi fanno seguito all’applicazione della deliberazione 323/2016/R/gas dell’AEEGSI “Disposizioni in materia di regolazione delle partite economiche relative al servizio di stoccaggio per l’anno termico 2016 – 2017”, pubblicata in data 17 giugno 2016, con la quale l’Autorità ha definito, per l’anno termico 2016 – 2017, le modalità con cui sono neutralizzate, in termini di flusso dei ricavi, le eventuali differenze tra quanto riconosciuto alle imprese di stoccaggio sulla base delle tariffe definite ai sensi della deliberazione 77/2016/R/gas e quanto percepito in esito alle aste per il conferimento della capacità di cui alla medesima deliberazione.

12 Con deliberazione 608/2015/R/gas dell’11 dicembre 2015, l’Autorità ha chiuso il procedimento, avviato con deliberazione 145/2013/R/gas del 5 aprile 2013, per la determinazione della quota parte degli oneri da riconoscere al responsabile del bilanciamento con riferimento ai crediti non riscossi afferenti alle partite economiche del bilanciamento insorte nel periodo 1 dicembre 2011 – 23 ottobre 2012. Il valore nominale dei crediti complessivamente non riconosciuti dall’Autorità in relazione alle fattispecie oggetto di istruttoria ammonta complessivamente a circa 130 milioni di euro, iva inclusa. Per maggiori informazioni si rimanda alla nota n. 23 “Garanzie, impegni e rischi – Contenziosi e altri provvedimenti – Recupero dei crediti nei confronti di alcuni utenti del sistema del trasporto e bilanciamento”.

13 In base agli accordi contrattuali stipulati, i soci sono responsabili del finanziamento del progetto, in ragione della quota azionaria posseduta, fino all’entrata in funzionamento del gasdotto. L’eventuale espansione di capacità è soggetta ad una valutazione di fattibilità economica e quindi alla verifica di benefici per TAP, anche in conformità alla decisione sull’esenzione da parte delle Autorità regolatorie.

Per maggiori informazioni si rimanda alla nota n. 14 “Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto” delle Note al bilancio consolidato.

14 Così come previsto dalle normative vigenti, le note di variazione IVA potranno essere emesse al termine delle procedure concorsuali o delle procedure esecutive rimaste infruttuose.