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Evoluzione del modello di sviluppo sostenibile del business

Snam opera con un modello di sviluppo del business che persegue la crescita profittevole e stabile della società, la creazione di valore per tutti gli stakeholder e una politica di remunerazione degli azionisti attrattiva e sostenibile.

Per la creazione di valore, il modello evidenzia l’importanza di intrepretare l’evoluzione dello scenario energetico, e più in generale del contesto di riferimento, e di saper mettere in campo strategie e piani di sviluppo del business coerenti, attraverso il confronto con le istituzioni, gli operatori del sistema gas e con tutti gli altri stakeholder interessati dalle attività aziendali. Questi hanno un ruolo fondamentale nel rendere disponibili le diverse forme di capitale, non solo finanziario, ma anche e soprattutto umano e relazionale, di cui l’azienda necessita per poter operare.

Oltre alla revisione degli indirizzi strategici, che si concretizzano nel piano 2017 – 2021, Snam ha aggiornato altri importanti elementi del proprio modello, in coerenza con l’uscita dal perimetro aziendale dell’attività di distribuzione: Snam è ora focalizzata nei settori del trasporto, stoccaggio e rigassificazione del gas, si è dotata in particolare di un nuovo modello organizzativo per la conduzione delle attività di business e sta lavorando all’aggiornamento della mappatura e valutazione dei rischi in coerenza con quanto previsto dal modello ERM.

La separazione di Italgas

Rappresenta un’operazione strategica che, da un lato, permetterà a Snam di focalizzare i propri investimenti per cogliere nuove opportunità di crescita, e, dall’altro, consentirà di valorizzare al meglio le risorse e il know – how di Italgas, con l’obiettivo di rafforzarne la leadership sul mercato italiano e aumentare significativamente la sua quota di mercato in vista dell’avvio delle gare d’ambito per l’affidamento del servizio di distribuzione.

Snam mantiene la propria presenza nell’assetto societario di Italgas, con una quota del 13,5%, e nel Consiglio di Amministrazione. Questo rappresenta, da un lato, un segno di continuità per Italgas e, dall’altro, un capitale strategico a supporto dello sviluppo di Snam.

Sul fronte del debito la separazione di Italgas ha comportato una riduzione dell’indebitamento finanziario netto di Snam di circa 3,6 miliardi di euro ed un cash in per la Società pari a circa 3,2 miliardi di euro, al netto dei circa 0,4 miliardi di euro di finanziamenti BEI relativi a progetti Italgas oggetto di accollo a quest’ultima.

A seguito di tale operazione, Snam ha ricalibrato e ridisegnato la struttura del proprio passivo. In questo contesto, la Società ha concluso con successo un’operazione di Liability Management, la più grande ad oggi in Europa, attraverso il riacquisto sul mercato di obbligazioni per un valore nominale complessivamente pari a 2,75 miliardi di euro.

Verso il modello organizzativo “one company”

Con l’uscita della distribuzione dal perimetro aziendale le attività di business sono state riorganizzate al fine di migliorare il presidio delle direttrici del piano strategico e consentire una gestione operativa più efficiente ed efficace anche attraverso la semplificazione dei processi decisionali.

Il nuovo modello organizzativo di Snam prevede tre business unit a diretto riporto dell’Amministratore Delegato e inoltre istituisce a livello centrale un unico presidio per i corporate services tra cui la gestione strategica della catena di fornitura.

BU Asset Italiani

Avrà l’obiettivo di coordinare le strategie e i processi trasversali delle attività dei business di trasporto, stoccaggio e rigassificazione gas naturale, facilitandone la valorizzazione integrata e lo sviluppo del know-how tecnico.

BU Attività Estere

Presidierà la gestione degli asset e

delle società partecipate all’estero, con l’obiettivo di favorire la crescente interconnessione delle infrastrutture europee e contribuire ulteriormente alla realizzazione del mercato unico dell’energia.

BU Commerciale, Regolazione e Sviluppo

Gestirà la valutazione di nuovi business e servizi, le opportunità legate agli utilizzi emergenti del gas naturale e le operazioni di business development.

Partnership per lo sviluppo degli utilizzi del gas

Metano per autotrazione

Snam contribuirà alla crescita dell’utilizzo del metano per autotrazione mettendo a disposizione la sua consolidata esperienza nel settore per favorire lo sviluppo degli impianti di rifornimento e una loro diffusione più equilibrata sul territorio nazionale.

L’impegno di Snam si inquadra nell’ambito della collaborazione con FCA e IVECO, che intendono ampliare ulteriormente le rispettive gamme di veicoli a gas naturale, e con il gruppo api che mira a realizzare nuovi impianti all’interno della propria rete di punti vendita.

Il progetto consentirà di raddoppiare la rete di distribuzione stradale e autostradale dalle attuali 1.100 stazioni di servizio fino a oltre 2.000 in 10 anni, di migliorare la qualità del servizio di erogazione agli utenti e di garantire una diffusione più equilibrata delle stazioni nelle diverse regioni del Paese, secondo modalità e priorità di sviluppo sinergiche con l’evoluzione del parco circolante dei veicoli leggeri e pesanti. L’iniziativa fornirà ulteriore impulso alla filiera industriale del gas naturale nel settore trasporti, che rappresenta un’eccellenza tecnologica e ambientale riconosciuta a livello mondiale, potendo inoltre far leva sulla rete di metanodotti più estesa e accessibile d’Europa, lunga oltre 32.000 chilometri.

Trasporto di biometano

Snam, il Consorzio Italiano Biogas e Confagricoltura hanno elaborato e presentato pubblicamente un manifesto comune di sostegno alla filiera del biometano italiano, come energia rinnovabile (calore, elettricità, biocarburanti e bioplastiche) che si può ottenere da biomasse agricole e agroindustriali. Il documento, indirizzato al Governo e alla Commissione Europea, è stato diffuso in occasione di Biogas Italy ed evidenzia il ruolo strategico del biometano nella transizione energetica verso un’economia fondata su sostenibilità e circolarità nell’utilizzo delle risorse.

Il manifesto evidenzia in particolare, la necessità di cadenzare l’attuazione degli incentivi, prevedendo un target annuo di biometano da immettere in rete entro il 2030, l’aggiornamento della normativa nazionale in tema di biocarburanti avanzati e l’introduzione di un sistema che valorizzi il ruolo della filiera di produzione del biometano nella strategia generale di riduzione delle emissioni di CO2.

Materialità (GRI: G4-24,27)

La materialità è la chiave di lettura per rafforzare la strategia di sostenibilità di Snam. Essa definisce gli ambiti di confronto con gli stakeholder, attorno ai quali si innestano le dinamiche di creazione di valore, sia in termini di mitigazione dei rischi che di opportunità da cogliere.

I temi materiali guidano la definizione degli obiettivi di Sostenibilità che vengono perseguiti attraverso specifici progetti e iniziative con orizzonti temporali diversi e, attraverso il Modello di Business, sono rappresentati all’interno della Relazione. Rispetto alla valutazione dei temi materiali, la separazione di Italgas non ha portato significativi cambiamenti.

Temi Materiali

Economico/Governance

  • Creazione di valore sostenibile
  • Gestione del governo societario
  • Risk and Crisis Management
  • Trasparenza nella gestione
  • Lotta alla corruzione
  • Rapporti con le autorità di regolazione
  • Innovazione tecnologica

Sociale

  • Salute e sicurezza
  • Sviluppo e valorizzazione del capitale umano
  • Occupazione e tutela del lavoro
  • Gestione della Supply Chain

Ambientale

  • Tutela del territorio e della biodiversità
  • Cambiamento climatico
  • Tutela dell’aria