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20. Garanzie, impegni e rischi

Le garanzie, impegni e rischi, di importo pari a 1.125 milioni di euro (257 milioni di euro al 31 dicembre 2015), si analizzano come segue:

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(milioni di €)

31.12.2015

31.12.2016

Garanzie prestate nell’interesse:

123

130

- di imprese controllate

123

38

- di entità collegate

 

92

Impegni

134

995

Impegni in imprese collegate

 

776

Impegni per l’acquisto di beni e servizi

129

218

Altri

5

1

 

257

1.125

Garanzie

Le garanzie prestate nell’interesse di imprese controllate (38 milioni di euro) si riferiscono a manleve rilasciate a favore di istituti bancari a fronte di garanzie emesse principalmente per buona esecuzione lavori (33 milioni di euro).

Le garanzie prestate nell’interesse di imprese collegate (92 milioni di euro) si riferiscono essenzialmente a manleve rilasciate a favore delle società del Gruppo Italgas per partecipazioni e affidamenti relativi al servizio di distribuzione del gas naturale (63 milioni di euro) e per buona esecuzione lavori (24 milioni di euro).

Impegni

Gli impegni in imprese collegate (776 milioni di euro) si riferiscono all’impegno assunto da Snam S.p.A. nei confronti della società TAP in qualità di socio responsabile del finanziamento del progetto in ragione della quota azionaria posseduta. L’impegno complessivo di Snam S.p.A. al 31 dicembre 2016, assunto con riferimento alla stima del costo dell’intero progetto approvata da TAP nel 2016, ammonta a circa 0,8 miliardi di euro. Nel corso del 2016 Snam ha versato complessivamente 0,3 miliardi di euro, inclusi gli importi riconosciuti in sede di closing dell’operazione di acquisizione della società, di cui 0,1 miliardi di euro con riferimento al suddetto impegno. Va tuttavia precisato che in caso di finalizzazione degli accordi sul finanziamento verso il mercato del costo del progetto, saranno definite eventuali garanzie sui finanziamenti, con conseguentemente riduzione dell’ammontare dell’impegno complessivo, oltreché le modalità del rimborso dei finanziamenti erogati dai soci.

Gli impegni assunti con fornitori per l’acquisto di attività materiali e la fornitura di servizi per l’acquisto di immobili, impianti, macchinari e attività immateriali in corso di realizzazione ammontano a 218 milioni di euro (129 milioni di euro al 31 dicembre 2015).

GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI

Premessa

Nell’ambito dei rischi d’impresa, i principali rischi finanziari identificati, monitorati, e, per quanto di seguito specificato, gestiti da Snam, sono i seguenti:

  • il rischio derivante dall’esposizione alle fluttuazioni dei tassi di interesse e dei tassi di cambio;
  • il rischio di credito derivante dalla possibilità di default di una controparte;
  • il rischio liquidità derivante dalla mancanza di risorse finanziarie per far fronte agli impegni a breve termine;
  • il rischio rating;
  • il rischio di default e covenant sul debito.

Di seguito sono descritte le politiche e i principi di Snam per la gestione e il controllo dei rischi derivanti da strumenti finanziari sopra elencati. In accordo con le informazioni da indicare ai sensi dell’IFRS 7 “Strumenti finanziari: informazioni integrative”, sono altresì illustrati la natura e l’entità dei rischi risultanti da tali strumenti.

Con riferimento agli altri rischi che caratterizzano la gestione (il rischio di variazione del prezzo del gas naturale, i rischi operativi e i rischi specifici dei settori in cui Snam opera) si rinvia a quanto indicato nella Relazione sulla gestione al capitolo “Fattori di incertezza e gestione dei rischi”.

Rischio di variazione dei tassi di interesse

Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività e delle passività finanziarie dell’impresa e sul livello degli oneri finanziari netti. L’obiettivo di Snam è l’ottimizzazione del rischio di tasso d’interesse nel perseguimento degli obiettivi definiti e approvati nel piano finanziario. La società adotta un modello organizzativo di funzionamento di tipo accentrato. Le strutture di Snam, in funzione di tale modello, assicurano la copertura dei fabbisogni, tramite l’accesso ai mercati finanziari, e l’impiego dei fondi, in coerenza con gli obiettivi approvati, garantendo il mantenimento del profilo di rischio entro i limiti definiti.

La composizione dell’indebitamento finanziario lordo tra indebitamento a tasso fisso e indebitamento a tasso variabile al 31 dicembre 2016, in comparazione al 31 dicembre 2015, è analizzata nella seguente tabella:

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31.12.2015

31.12.2016

(milioni di €)

Valore

%

Valore

%

A tasso fisso

8.855

64%

7.092

64%

A tasso variabile

4.937

36%

3.994

36%

 

13.792

100%

11.086

100%

Al 31 dicembre 2016 Snam utilizza risorse finanziarie esterne nelle forme di prestiti obbligazionari e contratti di finanziamento bilaterali e sindacati con banche e altri Istituti Finanziatori, sotto forma di debiti finanziari a medio – lungo termine e linee di credito bancarie a tassi di interesse indicizzati sui tassi di riferimento del mercato, in particolare l’Europe Interbank Offered Rate (Euribor) e a tasso fisso.

L’esposizione al rischio di variazione dei tassi di interesse al 31 dicembre 2016 è pari a circa il 36% dell’esposizione totale della Società (parimenti al 31 dicembre 2015).

Al 31 dicembre 2016 Snam ha in essere un contratto derivato di Interest Rate Swap (IRS), riferito ad un prestito obbligazionario a tasso fisso di ammontare pari a 500 milioni di euro con scadenza 2023. Il contratto derivato di IRS è utilizzato per convertire il prestito a tasso fisso in prestito a tasso variabile21.

La composizione dei crediti di natura finanziaria concessi da Snam S.p.A. alle società controllate e a controllo congiunto tra tasso fisso e tasso variabile è illustrata di seguito:

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31.12.2015

31.12.2016

(milioni di €)

Valore

%

Valore

%

A tasso fisso

7.961

67%

5.795

56%

A tasso variabile

3.916

33%

4.504

44%

 

11.877

100%

10.299

100%

Snam S.p.A. applica ai finanziamenti concessi alle società controllate le medesime condizioni contrattuali previste dai finanziamenti stipulati con le Banche nonché dai prestiti obbligazionari collocati sul mercato. L’esposizione netta al rischio di variazione dei tassi di interesse al 31 dicembre 2016 in capo alla Snam S.p.A. risulta pertanto ammontare a circa 0,6 miliardi di euro.

Gli impatti sul patrimonio netto e sul risultato netto d’esercizio al 31 dicembre 2016 di un’ipotetica variazione positiva e negativa del 10% dei tassi di interesse effettivamente applicati nel corso dell’esercizio risultano di importo inferiore al milione.

Rischio di tasso di cambio

L’esposizione di Snam al rischio di variazioni dei tassi di cambio è relativa al rischio di cambio sia di tipo “transattivo” (Transaction Risk) che di tipo “traslativo” (Translation Risk). Il rischio di cambio “transattivo” è generato dalla conversione di crediti (debiti) commerciali o finanziari in valuta diversa da quella funzionale ed è riconducibile all’impatto di fluttuazioni sfavorevoli dei tassi di cambio tra il momento in cui si genera la transazione e il momento del suo perfezionamento (incasso/pagamento). Il rischio di cambio traslativo è rappresentato da fluttuazioni dei tassi di cambio di valute diverse rispetto alla valuta di consolidamento (Euro) che possono comportare variazioni nel patrimonio netto consolidato. L’obiettivo del Risk Management di Snam è la minimizzazione del rischio di cambio transattivo, anche attraverso l’utilizzo di strumenti finanziari derivati. Non si può escludere che future variazioni significative dei tassi di cambio possano produrre effetti negativi sull’attività e sulla situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo Snam indipendentemente dalle politiche di copertura del rischio derivante dalle oscillazioni dei tassi di cambio mediante gli strumenti finanziari disponibili sul mercato messe in essere da Snam.

Al 31 dicembre 2016 Snam ha in essere poste in valuta riferibili essenzialmente ad un prestito obbligazionario di ammontare pari a 10 miliardi di Yen giapponesi con scadenza nel 2019, per un controvalore alla data di emissione di circa 75 milioni di euro, interamente convertito in euro attraverso un contratto derivato di copertura Cross Currency Swap (CCS), con nozionale e scadenze speculari rispetto all’elemento coperto. Tale contratto è stato designato come contratto di copertura cash flow hedge. Snam non detiene contratti derivati su valute con finalità speculative.

Gli impatti sul patrimonio netto e sul risultato netto d’esercizio al 31 dicembre 2015 ipotizzando un’ipotetica variazione del +/-10% dei tassi di cambio euro/Yen Giapponesi effettivamente applicati nel corso dell’esercizio risultano inferiori al milione.

Si specifica che la variazione del tasso di cambio non ha effetti sul risultato di periodo in quanto gli effetti derivanti da tale variazione sono neutralizzati dagli effetti prodotti dal contratto derivato di copertura.

Rischio credito

Il rischio credito rappresenta l’esposizione della società a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti. Il mancato o ritardato pagamento dei corrispettivi dovuti potrebbe incidere negativamente sui risultati economici e sull’equilibrio finanziario di Snam S.p.A.

Snam S.p.A. presta i propri servizi sostanzialmente alle società del gruppo. Non può essere escluso, tuttavia, che Snam S.p.A. possa incorrere in passività e/o perdite derivanti dal mancato adempimento di obbligazioni di pagamento dei propri clienti, tenuto conto dell’attuale congiuntura economico – finanziaria che rende l’attività di incasso crediti più complessa.

La massima esposizione al rischio di credito per Snam al 31 dicembre 2016 è rappresentata dal valore contabile delle attività finanziarie esposte in bilancio. Alla medesima data sono presenti saldi scaduti e non svalutati di importo pari a 8 milioni di euro che risultano interamente incassati nel mese di gennaio 2017.

Al 31 dicembre 2016 non si evidenziano significativi rischi di credito. Circa l’88% dei crediti commerciali è riferito a società del gruppo.

Rischio liquidità

Il rischio liquidità rappresenta il rischio che, a causa dell’incapacità di reperire nuovi fondi (funding liquidity risk) o di liquidare attività sul mercato (asset liquidity risk), l’impresa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui l’impresa sia costretta a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione di insolvibilità che pone a rischio l’attività aziendale.

L’obiettivo di Risk Management di Snam è quello di porre in essere, nell’ambito del piano finanziario, una struttura finanziaria che, in coerenza con gli obiettivi di business, garantisca un livello di liquidità adeguato per il Gruppo, minimizzando il relativo costo opportunità e mantenga un equilibrio in termini di durata e di composizione del debito.

Snam S.p.A. gestisce a livello centralizzato la tesoreria del Gruppo, pertanto il rischio di liquidità cui è soggetta è strettamente correlato a quelli che incidono sul Gruppo nel suo insieme.

Snam S.p.A. ha adottato una serie di politiche e di processi volti ad ottimizzare la gestione delle risorse finanziarie, riducendo il rischio di liquidità, in particolare:

  • gestione accentrata dei flussi di incasso e pagamento (sistemi di cash management);
  • monitoraggio delle condizioni prospettiche di liquidità in relazione al processo di pianificazione aziendale;
  • ottenimento di linee di credito adeguate;
  • diversificazione degli strumenti di reperimento delle risorse finanziarie e presenza continuativa e attiva sul mercato dei capitali.

Come evidenziato nel paragrafo “Rischio di variazione dei tassi di interesse”, la Società ha avuto accesso ad una ampia gamma di fonti di finanziamento attraverso il sistema creditizio ed i mercati dei capitali (contratti bilaterali, finanziamenti in pool con primarie banche nazionali e internazionali, contratti di finanziamento su provvista della Banca Europea per gli Investimenti – BEI e prestiti obbligazionari).

Snam ha come obiettivo il progressivo raggiungimento di una struttura di debito equilibrata, in termini di composizione tra prestiti obbligazionari e credito bancario e di disponibilità di linee di credito bancario committed utilizzabili, in linea con il profilo di business e il contesto regolatorio in cui Snam opera.

Al 31 dicembre 2016 Snam dispone di linee di credito a lungo termine committed non utilizzate per un importo pari a circa 3,2 miliardi di euro. In aggiunta, alla stessa data, Snam dispone di un programma Euro Medium Term Notes (EMTN), per un controvalore nominale massimo complessivo di 10 miliardi, utilizzato per circa 7,5 miliardi di euro al 31 dicembre 2016. Sulla base dei prestiti obbligazionari in essere al 31 dicembre 2016, il rinnovo del Programma consente l’emissione, entro il 30 settembre 2017, di prestiti obbligazionari per un importo massimo di 2,5 miliardi di euro22, da collocare presso investitori istituzionali operanti principalmente in Europa.

L’obiettivo di risk management di Snam è quello di porre in essere, nell’ambito del piano finanziario, una struttura finanziaria che, in coerenza con gli obiettivi di business, garantisca un livello di liquidità adeguato per il Gruppo, minimizzando il relativo costo opportunità e mantenga un equilibrio in termini di durata e di composizione del debito.

Rischio rating

Con riferimento al rischio rating, il long term rating di Snam è pari a: (i) Baa1, confermato in data 19 dicembre 2016 da Moody’s Investors Services Ltd (“Moody’s”), riducendo l’outlook da stabile a negativo a seguito di una identica azione sul rating della Repubblica italiana (che è passato da Baa2 con outlook stabile a Baa2 con outlook negativo) avvenuta in data 7 dicembre 2016; (ii) BBB con outlook stabile, confermato in data 29 novembre 2016 da Standard & Poor’s Rating Services (“S&P”); (iii) BBB+ con outlook stabile, confermato in data 29 luglio 2016 da Fitch Ratings (“Fitch”). Il rating a lungo termine di Snam per Moody’s e Standard & Poor’s si posiziona un notch sopra quello della Repubblica Italiana. Sulla base della metodologia adottata dalle stesse agenzie di rating, il downgrade di un notch dell’attuale rating della Repubblica Italiana innesterebbe un probabile corrispondente aggiustamento al ribasso dell’attuale rating di Snam.

Le attuali valutazioni di merito di credito delle agenzie di rating incorporano la separazione di Italgas da Snam.

A questo proposito si segnala, infatti, che a seguito dell’annuncio al mercato dell’operazione di separazione di Italgas da Snam, in data 29 giugno 2016 l’agenzia di rating Fitch ha confermato il rating BBB+ con outlook stabile, Moody’s ha confermato il rating di Baa1, con outlook stabile e S&P ha confermato il rating di BBB con outlook stabile. I principali elementi che hanno determinato la conferma del rating sono: (i) il miglioramento delle metriche di credito immediatamente a valle dell’Operazione, (ii) il confermato focus di Snam sul business regolato in Italia, considerato come stabile e favorevole e con minima esposizione dei risultati alla volatilità dei volumi di gas trasportato e (iii) la resilienza delle metriche finanziarie anche in scenari di stress test caratterizzati da una riduzione del rendimento regolatorio.

Eventuali riduzioni del rating assegnato al Gruppo Snam potrebbero costituire una limitazione alla possibilità di accesso al mercato dei capitali e incrementare il costo della raccolta e/o del rifinanziamento dell’indebitamento in essere con conseguenti effetti negativi sull’attività e sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo Snam.

Rischio di default e covenant sul debito

Il rischio di default consiste nella possibilità che al verificarsi di precise circostanze, il soggetto finanziatore possa attivare protezioni contrattuali che possono arrivare fino al rimborso anticipato del finanziamento, generando così un potenziale rischio di liquidità.

Al 31 dicembre 2016 Snam ha in essere contratti di finanziamento bilaterali e sindacati con banche e altri Istituti Finanziatori non assistiti da garanzie reali. Una parte di tali contratti prevede, inter alia, il rispetto di impegni tipici della prassi internazionale, di cui alcuni soggetti a specifiche soglie di rilevanza, quali ad esempio: (i) impegni di negative pledge ai sensi dei quali Snam e le società controllate sono soggette a limitazioni in merito alla creazione di diritti reali di garanzia o altri vincoli su tutti o parte dei rispettivi beni, azioni o su merci; (ii) clausole pari passu e change of control; (iii) limitazioni ad alcune operazioni straordinarie che la società e le sue controllate possono effettuare; (iv) limiti all’indebitamento delle società controllate.

I prestiti obbligazionari emessi da Snam al 31 dicembre 2016 nell’ambito del programma di euro Medium Term Notes, prevedono il rispetto di covenants tipici della prassi internazionale di mercato che riguardano, inter alia, clausole di negative pledge e di pari passu.

Il mancato rispetto di tali covenants, nonché il verificarsi di altre fattispecie, come ad esempio eventi di cross – default, possono determinare ipotesi di inadempimento in capo a Snam e, eventualmente, possono causare l’esigibilità anticipata del relativo prestito. Limitatamente ai finanziamenti BEI è prevista la facoltà del finanziatore di richiedere ulteriori garanzie qualora il rating di Snam sia inferiore al livello BBB (Standard & Poor’s / Fitch Ratings Limited) o inferiore a Baa2 (Moody’s) per almeno due delle tre agenzie di rating.

Il verificarsi di uno o più degli scenari di cui sopra, potrebbe avere effetti negativi sull’attività e sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo Snam, determinando costi addizionali e/o problemi di liquidità. Tra tali impegni non sono presenti covenants che prevedano il rispetto di ratio di natura economica e/o finanziaria.

Con specifico riferimento ai covenants che rilevano nel contesto dell’operazione di separazione di Italgas Reti da Snam, si segnala che, alla data del presente documento, i consensi rilasciati dagli istituti finanziatori e da BEI sono divenuti efficaci e, in relazione ai prestiti obbligazionari, emessi nell’ambito nel programma Euro Medium Term Notes, Snam ha ottenuto l’approvazione da parte degli obbligazionisti. Inoltre è stato finalizzato l’accollo liberatorio per Snam relativamente a due finanziamenti erogati da BEI a Snam e destinati a finanziare progetti di Italgas.

Pagamenti futuri a fronte di passività finanziarie

Nella seguente tabella si riporta il piano dei rimborsi contrattualmente previsti relativi ai debiti finanziari compresi i pagamenti per interessi:

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Scadenza

(milioni di €)

Saldo al 31.12.2015

Saldo al 31.12.2016

Quota entro 12 mesi

Quota oltre 12 mesi

2018

2019

2020

2021

Oltre

(*)

I pagamenti futuri includono il flusso di cassa generato dai contratti derivati di copertura (CCS e IRS).

Passività finanziarie

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Finanziamenti bancari

3.948

3.447

1.686

1.761

24

643

50

82

962

Prestiti obbligazionari (*)

9.695

7.545

505

7.040

922

922

1.216

332

3.648

Altri finanziatori

31

28

28

 

 

 

 

 

 

Interessi su finanziamenti (*)

1.632

977

201

776

197

148

120

96

215

 

15.306

11.997

2.420

9.577

1.143

1.713

1.386

510

4.825

Altre informazioni sugli strumenti finanziari

Con riferimento alle categorie previste dallo IAS 39 “Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione” si precisa che Snam non detiene né attività finanziarie detenute fino alla scadenza, né disponibili per la vendita, né possedute per la negoziazione. Di conseguenza le attività e le passività finanziarie rientrano integralmente nella categoria degli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato.

Il valore di iscrizione degli strumenti finanziari e i relativi effetti economici e patrimoniali si analizzano come segue:

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Valore di iscrizione

Proventi / Oneri rilevati a conto economico

Proventi / Oneri rilevati a patrimonio netto (a)

(milioni di €)

Saldo al 31.12.2015

Saldo al 31.12.2016

2015

2016

2015

2016

(a)

Al netto dell’effetto fiscale.

(b)

Gli effetti a conto economico sono rilevati nella voce “Proventi/(Oneri) finanziari”.

Strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato

 

 

 

 

 

 

- Crediti commerciali e altri crediti

89

108

 

 

 

 

- Crediti finanziari (b)

11.877

10.299

355

523

 

 

- Debiti commerciali e altri debiti

(102)

(107)

 

 

 

 

- Debiti finanziari (b)

13.792

11.086

(395)

647

 

 

Strumenti finanziari valutati al fair value

 

 

 

 

 

 

Attività (Passività) nette per contratti derivati di copertura (b)

7

24

 

1

 

1

Adeguamento crediti finanziari verso Gruppo Italgas

 

 

 

119

 

 

Valore di mercato degli strumenti finanziari

Di seguito è indicata la classificazione delle attività e passività finanziarie, valutate al fair value nello schema della situazione patrimoniale – finanziaria secondo la gerarchia del fair value definita in funzione della significatività degli input utilizzati nel processo di valutazione. In particolare, a seconda delle caratteristiche degli input utilizzati per la valutazione, la gerarchia del fair value prevede i seguenti livelli:

  • livello 1: prezzi quotati (e non oggetto di modifica) su mercati attivi per le stesse attività o passività finanziarie;
  • livello 2: valutazioni effettuate sulla base di input, differenti dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che, per le attività/passività oggetto di valutazione, sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (in quanto derivati dai prezzi);
  • livello 3: input non basati su dati di mercato osservabili.

In relazione a quanto sopra, la classificazione delle attività e delle passività valutate al fair value nello schema della situazione patrimoniale – finanziaria secondo la gerarchia del fair value ha riguardato gli strumenti finanziari derivati al 31 dicembre 2015 classificati a livello 2 ed iscritti alla nota n. 9 “Altre attività correnti e non correnti“ (24 milioni di euro).

Contenziosi e altri provvedimenti

Snam è parte in procedimenti civili, amministrativi e penali e in azioni legali collegate al normale svolgimento delle sue attività. Sulla base delle informazioni attualmente a disposizione, e tenuto conto dei rischi esistenti, Snam ritiene che tali procedimenti e azioni non determineranno effetti negativi rilevanti sul proprio bilancio.

Regolamentazione in materia ambientale

Si veda la nota n. 23 “Garanzie, impegni e rischi – Regolamentazione in materia ambientale” delle Note al bilancio consolidato.

Altri impegni e rischi

Gli altri impegni e rischi non valorizzati sono i seguenti:

Impegni derivanti dal contratto di acquisto da Eni di Italgas e Stogit

Il prezzo determinato per l’acquisizione di Italgas e Stogit è soggetto a meccanismi di aggiustamento sulla base degli impegni presi in sede di perfezionamento dell’operazione e destinati ad operare anche successivamente alla data di esecuzione.

Acquisizione di Italgas

Si segnala che, contestualmente all’operazione di separazione di Italgas Reti S.p.A. da Snam S.p.A., sono stati oggetto di trasferimento in capo alla Società Italgas S.p.A. (precedentemente ITG Holding S.p.A) i diritti e gli obblighi in capo a Snam S.p.A .in relazione alla compravendita del Complesso immobiliare Roma Ostiense rinvenienti da precise pattuizioni contrattuali nel contesto dell’acquisto, nel 2009, da Eni dell’intero capitale sociale di Italgas.

Pertanto al 31 dicembre 2016 non sussistono impegni residui risultanti dai suddetti accordi riguardanti l’adeguamento prezzo di acquisto di Italgas.

Per maggiori informazioni, si rimanda al Documento Informativo relativo alla scissione di Snam S.p.A. a favore di Italgas S.p.A., redatto ai sensi ai sensi dell’art. 70, comma 6, del regolamento adottato dalla CONSOB con delibera n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni, disponibile sul sito internet di Snam (www.snam.it, nella sezione “Investor Relations/Separazione di Italgas da Snam).

Acquisizione di Stogit

Al 31 dicembre 2016 gli impegni residui risultanti dai suddetti accordi riguardano meccanismi di hedging predisposti al fine di mantenere in capo ad Eni i rischi e/o benefici che possano derivare: (i) dall’eventuale valorizzazione del gas di proprietà Stogit al momento del trasferimento delle azioni diversa da quella riconosciuta dall’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico (AEEGSI) in caso di cessione anche parziale dello stesso, qualora determinati quantitativi dovessero diventare non più strumentali alle concessioni regolate e quindi disponibili per la cessione; (ii) dall’eventuale cessione di capacità di stoccaggio che dovesse eventualmente rendersi liberamente disponibile su base negoziale e non più regolata, ovvero dalla cessione di concessioni tra quelle in capo a Stogit al momento del trasferimento delle azioni che dovessero eventualmente essere dedicate prevalentemente ad attività di stoccaggio non più soggetta a regolazione.

Con riferimento all’adeguamento del prezzo di acquisto di Stogit al fine di tenere conto del differente valore, rispetto alla data di trasferimento delle azioni, riconosciuto dell’AEEGSI ai quantitativi di gas naturale di proprietà di Stogit ricompresi tra le attività che compongono la RAB (Regulatory Asset Base), si evidenzia che a seguito all’approvazione in via definitiva da parte dall’AEEGSI delle tariffe di stoccaggio per l”anno 2015, si è proceduto al conguaglio a favore di Eni, a titolo di adeguamento prezzo, di un importo pari complessivamente a 6 milioni di euro.

21 A far data dal 27 gennaio 2017 la suddetta copertura è da considerarsi discontinuata a seguito dell’estinzione dello strumento derivato.

22 Considerando anche le ulteriori emissioni obbligazionarie effettuate nei mesi di gennaio e febbraio 2017, per un valore nominale complessivamente pari 800 milioni di euro, il Programma consente l’emissione di prestiti obbligazionari per un importo massimo di 1,7 miliardi di euro.