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Situazione patrimoniale-finanziaria riclassificata

Lo schema della situazione patrimoniale-finanziaria riclassificata aggrega i valori attivi e passivi dello schema obbligatorio pubblicato nella Relazione finanziaria annuale e nella Relazione finanziaria semestrale secondo il criterio della funzionalità alla gestione dell’impresa, suddivisa convenzionalmente nelle tre funzioni fondamentali: l’investimento, l’esercizio e il finanziamento.

Il management ritiene che lo schema proposto rappresenti un’utile informativa per l’investitore perché consente di individuare le fonti di risorse finanziarie (mezzi propri e di terzi) e gli impieghi di risorse finanziarie nel capitale immobilizzato e in quello di esercizio.

Lo schema della situazione patrimoniale-finanziaria riclassificato è utilizzato dal management per il calcolo dei principali indici di redditività del capitale (ROI e ROE).

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Situazione patrimoniale-finanziaria riclassificata (*)

 

 

 

 

(milioni di €)

31.12.2015

30.06.2016

Var. ass.

(*)

Per la riconduzione della Situazione patrimoniale-finanziara riclassificata allo schema obbligatorio si veda il successivo paragrafo “Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati a quello obbligatori”.

Capitale immobilizzato

22.121

22.464

343

Immobili, impianti e macchinari

15.478

15.677

199

Rimanenze immobilizzate - Scorte d’obbligo

363

363

 

Attività immateriali

5.275

5.265

(10)

Partecipazioni

1.372

1.337

(35)

Crediti finanziari strumentali all’attività operativa

78

147

69

Debiti netti relativi all’attività di investimento

(445)

(325)

120

Capitale di esercizio netto

(607)

(890)

(283)

Fondi per benefici ai dipendenti

(166)

(165)

1

Attività destinate alla vendita e passività direttamente associabili

17

18

1

CAPITALE INVESTITO NETTO

21.365

21.427

62

Patrimonio netto (compresi gli interessi di terzi azionisti)

 

 

 

- di competenza Snam

7.585

7.249

(336)

- di competenza Terzi azionisti

1

1

 

 

7.586

7.250

(336)

Indebitamento finanziario netto

13.779

14.177

398

COPERTURE

21.365

21.427

62

Il capitale immobilizzato (22.464 milioni di euro) aumenta di 343 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015 per effetto essenzialmente dell’incremento degli immobili, impianti e macchinari (+199 milioni di euro), della riduzione dei debiti finanziari netti relativi all’attività d’investimento (+120 milioni di euro) e dell’incremento dei crediti finanziari strumentali all’attività operativa (+69 milioni di euro).

L’analisi della variazione degli immobili, impianti e macchinari e delle attività immateriali è la seguente:

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(milioni di €)

Immobili, impianti e macchinari

Attività immateriali

Totale

Saldo al 31 dicembre 2015

15.478

5.275

20.753

Investimenti tecnici

358

168

526

Ammortamenti e svalutazioni

(292)

(155)

(447)

Cessioni, radiazioni e dismissioni

(6)

(9)

(15)

Altre variazioni

139

(14)

125

Saldo al 30 giugno 2016

15.677

5.265

20.942

Le altre variazioni (+125 milioni di euro) riguardano: (i) gli effetti derivanti dall’adeguamento del valore attuale degli esborsi a fronte degli oneri di smantellamento e ripristino dei siti (+153 milioni di euro) dovuto essenzialmente ad una riduzione dei tassi di attualizzazione attesi; (ii) i contributi di periodo (-21 milioni di euro); (iii) la variazione delle rimanenze di tubazioni e dei relativi materiali accessori impiegati nelle attività di realizzazione degli impianti (-7 milioni di euro).

Rimanenze immobilizzate - Scorte d’obbligo

Le rimanenze immobilizzate - Scorte d’obbligo, pari a 363 milioni di euro (parimenti al 31 dicembre 2015), sono costituite da quantità minime di gas naturale che le società di stoccaggio sono obbligate a detenere ai sensi del D.P.R. 31 gennaio 2001, n. 22. Le quantità di gas in giacenza, corrispondenti a circa 4,5 miliardi di standard metri cubi di gas naturale, sono determinate annualmente dal Ministero dello Sviluppo Economico14.

Partecipazioni

La voce partecipazioni (1.337 milioni di euro) accoglie la valutazione delle partecipazioni con il metodo del patrimonio netto ed è riferita essenzialmente alle società Trans Austria Gasleitung GmbH - TAG (458 milioni di euro), TIGF Holding S.A.S. (455 milioni di euro), Toscana Energia S.p.A. (163 milioni di euro), Trans Adriatic Pipeline AG - TAP (154 milioni di euro)15 e Gasbridge 1 B.V. e Gasbridge 2 B.V. (105 milioni di euro cumulativamente).

Crediti finanziari strumentali all’attività operativa

I crediti finanziari strumentali all’attività operativa (147 milioni di euro) sono relativi alla quota di competenza di Snam dello Shareholders’ Loan concesso a favore della società collegata Trans Adriatic Pipeline AG (TAP). I crediti finanziari, rispetto al 31 dicembre 201516, registrano un aumento di 69 milioni di euro.

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Capitale di esercizio netto

 

 

 

 

(milioni di €)

31.12.2015

30.06.2016

Var. ass.

Crediti commerciali

1.677

1.247

(430)

Rimanenze

152

175

23

Crediti tributari

96

72

(24)

Strumenti derivati

7

35

28

Altre attività

167

260

93

Fondi per rischi e oneri

(776)

(946)

(170)

Debiti commerciali

(694)

(608)

86

Passività per imposte differite

(388)

(352)

36

Ratei e risconti da attività regolate

(56)

(88)

(32)

Debiti tributari

(51)

(72)

(21)

Altre passività

(741)

(613)

128

 

(607)

(890)

(283)

Il capitale di esercizio netto (890 milioni di euro) si riduce di 283 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015 per effetto principalmente: (i) della riduzione dei crediti commerciali (-430 milioni di euro) attribuibile essenzialmente al settore trasporto di gas naturale (-261 milioni di euro), a seguito dei minori crediti derivanti dalla dinamica delle componenti addizionali rispetto alla tariffa di trasporto (-107 milioni di euro) e dal servizio di bilanciamento (-87 milioni di euro), e al settore distribuzione di gas naturale (-188 milioni di euro) per effetto dell’andamento stagionale dei volumi distribuiti; (ii) dell’incremento dei fondi per rischi e oneri (-170 milioni di euro) dovuto essenzialmente al fondo smantellamento e ripristino siti del settore stoccaggio (-101 milioni di euro) e del settore trasporto (-52 milioni di euro) a seguito della riduzione dei tassi di attualizzazione attesi.

Tali fattori sono stati parzialmente compensati: (i) dalla riduzione delle altre passività (+128 milioni di euro) attribuibile principalmente ai minori debiti verso la Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali - CSEA riferiti a componenti tariffarie addizionali del settore trasporto (+98 milioni di euro); (ii) dall’incremento delle altre attività (+93 milioni di euro) riferite essenzialmente al settore distribuzione per maggiori crediti verso CSEA connessi ai Titoli di Efficienza Energetica (+60 milioni di euro); (iii) dalla riduzione dei debiti commerciali (+86 milioni di euro) derivanti essenzialmente dal servizio di bilanciamento.

Attività destinate alla vendita e passività direttamente associabili

Le attività destinate alla vendita e le passività direttamente associabili riguardano il Complesso immobiliare sito in Roma Ostiense, di proprietà Italgas (18 milioni di euro, al netto dei fondi ambientali relativi ad oneri per interventi di bonifica sull’immobile) per il quale sono in corso di perfezionamento le trattative di vendita17.

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Prospetto dell’utile complessivo

 

 

 

 

Primo semestre

(milioni di €)

2015

2016

(*)

Include gli effetti della conversione del patrimonio netto della partecipazione in Interconnector UK, detenuta dalle società a controllo congiunto Gasbridge 1 B.V. e Gasbridge 2 B.V., al cambio spot Euro/Sterlina del 30 giugno 2016.

Utile netto

612

526

Altre componenti dell’utile complessivo

 

 

Componenti riclassificabili a conto economico:

 

 

Variazione fair value derivati di copertura cash flow hedge (Quota efficace)

 

1

Quota di pertinenza delle “altre componenti dell’utile complessivo” delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto (*)

11

(13)

Effetto fiscale

 

 

 

11

(12)

Componenti non riclassificabili a conto economico:

 

 

(Perdita)/Utile attuariale da remeasurement sull’obbligazione per benefici definiti – IAS 19

2

 

Effetto fiscale

(1)

 

 

1

 

Totale altre componenti dell’utile complessivo al netto dell’effetto fiscale

12

(12)

Totale utile complessivo

624

514

di competenza:

 

 

- Snam

624

514

- Terzi azionisti

 

 

 

624

514

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Patrimonio netto

 

 

 

(milioni di €)

 

 

(*)

Le altre variazioni (+25 milioni di euro) si riferiscono essenzialmente alla rettifica dell’adeguamento prezzo a favore di Eni, iscritto nel 2010 a fronte di accordi contrattuali con la stessa Eni in sede di acquisizione della partecipazione in Stogit (+21 milioni di euro). L’adeguamento fa seguito all’approvazione in via definitiva da parte dell’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico (AEEGSI) delle tariffe di stoccaggio perl’anno 2015, anno tariffario di riferimento ai fini dell’adeguamento del prezzo contrattuale.

Patrimonio netto al 31 dicembre 2015

 

7.586

Incremento per:

 

 

- Utile complessivo del primo semestre 2016

514

 

- Altre variazioni (*)

25

 

 

 

539

Decremento per:

 

 

- Distribuzione dividendo 2015

(875)

 

 

 

(875)

Patrimonio netto compresi gli interessi di terzi azionisti al 30 giugno 2016

 

7.250

di competenza:

 

 

- Snam

 

7.249

- Terzi azionisti

 

1

 

 

7.250

Informazioni in merito alle singole voci del patrimonio netto nonché alle loro variazioni, rispetto al 31 dicembre 2015, sono fornite nella nota n. 17 “Patrimonio netto” delle Note al bilancio consolidato semestrale abbreviato.

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Indebitamento finanziario netto

 

 

 

 

(milioni di €)

31.12.2015

30.06.2016

Var. ass.

(*)

Includono le quote a breve dei debiti finanziari a lungo termine.

Debiti finanziari e obbligazionari

13.796

14.198

402

Debiti finanziari a breve termine (*)

2.729

3.864

1.135

Debiti finanziari a lungo termine

11.067

10.334

(733)

Crediti finanziari e disponibilità liquide ed equivalenti

(17)

(21)

(4)

Disponibilità liquide ed equivalenti

(17)

(21)

(4)

 

13.779

14.177

398

Il flusso di cassa netto da attività operativa (1.200 milioni di euro) ha consentito di finanziare interamente i fabbisogni connessi agli investimenti netti di periodo pari a 692 milioni di euro, e di generare un Free Cash Flow di 508 milioni di euro. L’indebitamento finanziario netto, dopo il pagamento agli azionisti del dividendo 2015 di 875 milioni di euro, registra un aumento di 367 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015. Includendo le componenti non monetarie correlate all’indebitamento finanziario, l’indebitamento finanziario netto si attesta a 14.177 milioni di euro, in aumento di 398 milioni di euro.

I debiti finanziari e obbligazionari al 30 giugno 2016 pari a 14.198 milioni di euro (13.796 milioni di euro al 31 dicembre 2015) si analizzano come segue:

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(milioni di €)

31.12.2015

30.06.2016

Var. ass.

(*)

I prestiti obbligazionari sono stati emessi nell’ambito del Programma Euro Medium Term Notes (EMTN), scaduto il 30 giugno 2016 e in fase di rinnovo.

Prestiti obbligazionari (*)

9.811

9.639

(172)

Finanziamenti bancari

3.950

4.535

585

Altri finanziamenti

35

24

(11)

 

13.796

14.198

402

I debiti finanziari e obbligazionari sono denominati in euro18 e si riferiscono principalmente a prestiti obbligazionari (9.639 milioni di euro, pari al 67,9%) e finanziamenti bancari (4.535 milioni di euro, pari al 31,9%, di cui 1.617 milioni di euro su provvista della Banca europea per gli Investimenti - BEI).

L’incremento dei debiti finanziari e obbligazionari rispetto al 31 dicembre 2015, pari a 402 milioni di euro, è principalmente attribuibile all’aumento dei finanziamenti bancari (+585 milioni di euro) a fronte di maggiori utilizzi netti di linee di credito bancarie uncommitted (+350 milioni di euro) e di linee committed (+245 milioni di euro) appartenenti, in particolare, al prestito sindacato. Tali effetti sono stati parzialmente compensati dalla riduzione dei prestiti obbligazionari (-172 milioni di euro) a seguito essenzialmente del rimborso di un bond, in scadenza nel mese di gennaio 2016, del valore nominale di 150 milioni di euro.

I debiti finanziari a lungo termine (10.334 milioni di euro) rappresentano circa il 73% dell’indebitamento finanziario lordo (circa l’80% al 31 dicembre 2015). I debiti finanziari a tasso fisso ammontano a circa il 62% dell’indebitamento finanziario lordo (circa il 64% al 31 dicembre 2015).

Le disponibilità liquide ed equivalenti (21 milioni di euro) si riferiscono principalmente a depositi bancari della società Gasrule Insurance DAC per l’esercizio delle attività assicurative del gruppo (19 milioni di euro).

Al 30 giugno 2016 Snam dispone di linee di credito a lungo termine committed non utilizzate per un importo pari a 3,7 miliardi di euro.

Covenants

Al 30 giugno 2016 Snam ha in essere contratti di finanziamento bilaterali e sindacati con banche e altri istituti finanziatori non assistiti da garanzie reali. Alcuni di tali contratti prevedono, inter alia, il rispetto di impegni tipici della prassi internazionale quali ad esempio: (i) impegni di negative pledge ai sensi dei quali Snam e le società controllate sono soggette a limitazioni in merito alla creazione di diritti reali di garanzia o altri vincoli su tutti o parte dei rispettivi beni, azioni o su merci; (ii) clausole pari passu e change of control; (iii) limitazioni ad alcune operazioni straordinarie che la società e le sue controllate possono effettuare.

Al 30 giugno 2016 i finanziamenti bancari soggetti a queste clausole restrittive ammontano a circa 2,9 miliardi di euro.

I prestiti obbligazionari emessi da Snam al 30 giugno 2016 nell’ambito del programma di Euro Medium Term Notes prevedono il rispetto di covenants tipici della prassi internazionale di mercato che riguardano, inter alia, clausole di negative pledge e di pari passu.

Il mancato rispetto di tali covenants, nonché il verificarsi di altre fattispecie, come ad esempio eventi di cross-default, alcune delle quali soggette a specifiche soglie di rilevanza, possono determinare ipotesi di inadempimento in capo a Snam e, eventualmente, possono causare l’esigibilità anticipata del relativo prestito. Limitatamente ai finanziamenti BEI è prevista la facoltà del finanziatore di richiedere ulteriori garanzie qualora il credit rating assegnato a Snam raggiunga il livello BBB- (Standard & Poor’s / Fitch Ratings Limited) o Baa3 (Moody’s) per almeno due delle tre agenzie di rating.

Con specifico riferimento ai covenants che rilevano nel contesto dell’Operazione di separazione di Italgas da Snam (l’Operazione), si segnala quanto segue: (i) in connessione ai finanziamenti bancari in essere al 30 giugno 2016 Snam ha ottenuto i necessari consensi da parte degli istituti finanziatori al perfezionamento dell’Operazione, condizionati, inter alia, al completamento dell’Operazione medesima; (ii) con riferimento ai prestiti obbligazionari, emessi nell’ambito nel programma Euro Medium Term Notes, Snam richiederà, come previsto contrattualmente, l’approvazione degli obbligazionisti affinché possa cedere una parte sostanziale della propria attività industriale in conseguenza dell’Operazione; (iii) in relazione ai finanziamenti su provvista della Banca Europea degli Investimenti, BEI ha rilasciato il proprio consenso al perfezionamento dell’Operazione subordinatamente ad alcune condizioni risolutive, quali, in particolare, la ricezione da parte di BEI dell’atto di scissione in forma e sostanza soddisfacente per BEI, del piano industriale di Snam aggiornato e ogni altra documentazione relativa all’Operazione disponibile per i creditori da cui risulti che il rischio di credito di Snam e le attività industriali complessive non vengano pregiudicati dall’Operazione.

Relativamente a due finanziamenti erogati da BEI a Snam e destinati a finanziare progetti di Italgas, BEI si è dichiarata disponibile ad acconsentire all’accollo liberatorio per Snam subordinatamente al verificarsi di alcune condizioni (ivi inclusa l’approvazione degli organi deliberanti di BEI in merito).

Tenuto conto di quanto illustrato al presente paragrafo, si segnala che, al 30 giugno 2016, non sono verificati eventi che comportino il mancato rispetto dei suddetti impegni e covenants contrattuali.

Informazioni sui financial covenants sono fornite alla nota n. 12 “Passività finanziarie a breve termine, passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività finanziarie a lungo termine” delle Note al bilancio consolidato semestrale abbreviato.

14 Il Ministero, in data 21 gennaio 2016, ha fissato per l’anno contrattuale di stoccaggio 2016-2017 (1 aprile 2016-31 marzo 2017) il volume di stoccaggio strategico a 4,62 miliardi di metri cubi, confermando il livello di stoccaggio strategico fissato per l’anno contrattuale 2015-2016 (1 aprile 2015-31 marzo 2016). La quota di competenza Stogit è rimasta invariata a 4,5 miliardi di metri cubi.

15 Include l’incremento di circa 26 milioni di euro (pari a 28,6 milioni di CHF) relativo al futuro aumento di capitale di TAP, cui Snam è tenuta a partecipare in misura proporzionale alla quota azionaria posseduta, in forza degli accordi sottoscritti in sede di acquisizione della partecipazione. Snam ha provveduto ad effettuare il versamento in data 13 luglio 2016.

16 In base agli accordi contrattuali stipulati, i soci sono responsabili del finanziamento del progetto in ragione della quota azionaria posseduta, sia attraverso lo Shareholders’ Loan sia attraverso la sottoscrizione di aumenti di capitale, fino all’entrata in funzionamento del gasdotto, nonché in caso di espansione della sua capacità.

17 Si segnala che, contestualmente all’operazione di separazione di Italgas da Snam e subordinatamente all’efficacia della stessa, saranno oggetto di trasferimento in capo alla Società Beneficiaria ITG Holding, i diritti e gli obblighi in capo a Snam in relazione al Complesso immobiliare Roma Ostiense rinvenienti da precise pattuizioni contrattuali nel contesto della cessione, da Eni a Snam, dell’intero capitale di Italgas avvenuta nel 2009. Per maggiori informazioni si rimanda alla nota n. 18 “Garanzie, impegni e rischi - Altri impegni e rischi - Impegni derivanti dal contratto di acquisto da Eni di Italgas e Stogit” delle Note al bilancio consolidato semestrale abbreviato.

18 Ad eccezione di un prestito obbligazionario a tasso fisso di ammontare pari a 10 miliardi di Yen giapponesi, integralmente convertito in euro attraverso uno strumento finanziario derivato di copertura Cross Currency Swap (CCS).