
LE NUOVE OPERAZIONI PER LO SVILUPPO INTERNAZIONALE DI SNAM
Il 2015 ha visto l’ingresso di Snam, attraverso l’acquisizione della quota del 20% detenuta da Statoil, nella compagine azionaria di Trans Adriatic Pipeline AG (TAP), società che si occupa dello sviluppo del Corridoio Sud come nuova importante direttrice, che consentirà il trasporto del gas prodotto in Azerbaijan ai mercati europei, L’operazione costituisce un ulteriore significativo passo nel percorso di sviluppo internazionale avviato da Snam nel 2012, con l’acquisizione del 31,5% di Interconnector UK in Joint Venture con Fluxys, e proseguito nel 2013 e nel 2014 rispettivamente con le acquisizioni del 45% (ora 40,5%) di TIGF in Francia, con l’obiettivo di rafforzare la leadership del Gruppo nel panorama degli operatori infrastrutturali a livello europeo, e dell’84,47% di Trans Austria Gasleitung GmbH (TAG), società proprietaria del tratto austriaco del gasdotto che collega la Russia all’Italia, asset chiave nel corridoio energetico Est-Ovest, anche nell’ottica di un potenziale reverse flow verso l’Europa Centrale.
Investimenti e sviluppo del capitale infrastrutturale
I principali investimenti per lo sviluppo di nuove infrastrutture hanno riguardato:
- le opere per consentire l’inversione dei flussi fisici di trasporto nei punti di interconnessione con il Nord Europa (211 milioni di euro);
- il potenziamento della rete di trasporto dai punti di entrata nel Sud Italia (85 milioni di euro) e il potenziamento della rete e il collegamento di nuovi punti di riconsegna regionale e nazionale (67 milioni di euro);
- lo sviluppo di nuovi campi di stoccaggio (126 milioni di euro);
- il potenziamento di capacità di stoccaggio (79 milioni di euro);
- l’estensione delle reti di distribuzione (180 milioni di euro).
A fronte delle opere completate e delle dismissioni, la rete dei gasdotti in esercizio è cresciuta complessivamente di 61 km (+0,2% rispetto al 2013) mentre la potenza installata negli impianti di compressione è cresciuta di 2,8 Mw (+3,1%). La capacità di stoccaggio è rimasta invariata a 11,4 miliardi m3.