Relazione del Collegio Sindacale all’Assemblea degli azionisti di Snam S.p.A. (Snam Rete Gas S.p.A. al 31 dicembre 2011) convocata per l’approvazione del Bilancio, ai sensi dell’art. 153 D.Lgs. 58/1998 e dell’art. 2429 del Codice Civile
Signori Azionisti,
nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 il Collegio Sindacale ha operato in ottemperanza alle disposizioni dell’art. 153 del D. Lgs. 58/1998 e dell’art. 2429 del Codice Civile, secondo i principi di comportamento raccomandati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, nonché tenuto conto delle indicazioni contenute nella Comunicazione Consob DEM/1025564 del 6 aprile 2001, modificata ed integrata con comunicazione DEM/3021582 del 4 aprile 2003 e successivamente con comunicazione DEM/6031329 del 7 aprile 2006.
Il bilancio di esercizio 2011 della Snam S.p.A. è stato redatto in applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS e delle relative interpretazioni SIC/IFRIC, adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all’art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea del 19 luglio 2002.
L’esercizio 2011 è stato caratterizzato dall’attuazione del processo di adeguamento dell’assetto organizzativo e societario del gruppo Snam alle disposizioni del III Pacchetto Energia, previste nel D.Lgs. 1.6.2011 n. 93, relativo all’“attuazione delle direttive 2009/72/CE, 2009/73/CE e 2008/92/CE relative a norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica, del gas naturale e ad una procedura comunitaria sulla trasparenza dei prezzi al consumatore finale di gas e di energia elettrica, nonché abrogazione delle direttive 2003/54/CE e 2003/55/CE”.
Il Decreto prevedeva, che entro il 3 marzo 2012, l’impresa maggiore di trasporto si conformasse alla disciplina del “Gestore di trasporto indipendente” (ITO).
Secondo la disciplina del modello ITO, la conformità del Gestore ai requisiti previsti dal Decreto per qualificare la separazione del Gestore stesso rispetto all’impresa verticalmente integrata (i.e. eni), dovrà essere certificata dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas.
Il Gestore, ottenuta detta certificazione, è approvato e designato dal Ministero dello Sviluppo Economico, quale “Gestore del sistema di trasporto”.
Tale designazione è notificata alla Commissione Europea e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.
Snam ha individuato, quale modalità più efficiente di adeguamento alla disciplina del Decreto, il conferimento del ramo d’azienda trasporto, dispacciamento, telecontrollo e misura del gas alla società controllata al 100% Snam Trasporto S.p.A. (ora Snam Rete Gas S.p.A.), in grado di operare quale principale operatore del sistema di trasporto del gas, con effetto dal 1° gennaio 2012.
Gli altri aspetti rilevanti di attuazione del processo in argomento hanno riguardato l’adeguamento dell’assetto societario e del modello di funzionamento, l’esame e l’adozione di nuove regole di governance per Snam S.p.A. e per le società controllate, la necessaria verifica di compliance, le nuove politiche di comunicazione e di marchio, nonché l’internalizzazione (o l’approvvigionamento da terzi) dei servizi resi da Eni o da sue controllate.
L’Assemblea ordinaria e straordinaria degli azionisti di Snam Rete Gas S.p.A. (ora Snam S.p.A.), riunitasi il 5 dicembre 2011, ha autorizzato, con efficacia dal 1° gennaio 2012:
- il conferimento del ramo d’azienda trasporto, dispacciamento, telecontrollo e misura del gas, alla Società, totalmente controllata, Snam Trasporto S.p.A.;
- la modifica della propria denominazione sociale da Snam Rete Gas S.p.A. in Snam S.p.A. in considerazione della decisione di variare la denominazione della Controllata Snam Trasporto S.p.A. in Snam Rete Gas S.p.A., tenuto conto della notorietà del marchio identificativo del principale operatore nazionale del trasporto del gas, sia nell’ambito specifico di business, sia nel mercato in genere.
Per effetto della riorganizzazione societaria si è determinato, con effetto dal 1° gennaio 2012, un assetto organizzativo del Gruppo, caratterizzato da quattro società operative, direttamente controllate da Snam S.p.A. - Snam Rete Gas S.p.A., Italgas S.p.A., Stogit S.p.A. e GNL Italia S.p.A., unitamente a Napoletanagas S.p.A. (controllata tramite Italgas S.p.A.), focalizzate sulla gestione e sullo sviluppo dei rispettivi business e da una società Corporate (Snam S.p.A.), quotata, con ruolo di indirizzo strategico, direzione, coordinamento e controllo sulle società operative, nonchè di erogazione dei servizi di supporto al business nei confronti delle società stesse, in coerenza con la disciplina del Decreto.
Il Collegio, nel corso dell’anno 2011, ha acquisito le informazioni necessarie allo svolgimento dei propri compiti, sia attraverso la costante partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, sia mediante la costante partecipazione del presidente del Collegio Sindacale o del Collegio nella sua interezza alle riunioni del Comitato per il Controllo Interno e alle riunioni del Comitato Remunerazioni, sia mediante incontri con l’Organismo di Vigilanza 231, sia mediante incontri con i responsabili delle diverse strutture e funzioni aziendali, sempre in coordinamento con la funzione di Internal Audit.
Sulle attività svolte nel corso dell’esercizio, anche in osservanza delle indicazioni fornite dalla Consob, riferiamo quanto segue:
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abbiamo vigilato sulla osservanza della legge e dello Statuto;
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abbiamo ottenuto dagli Amministratori, con la periodicità prevista dallo Statuto, le dovute informazioni sull’attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale deliberate e poste in essere nell’esercizio, anche per il tramite delle società controllate, che sono esaurientemente rappresentate nella Relazione sulla gestione a cui si rinvia.
Sulla base delle informazioni a noi rese disponibili, possiamo ragionevolmente ritenere che le attività svolte e le operazioni poste in essere dalla Società sono conformi alla legge e allo Statuto sociale e ai principi di corretta amministrazione, e non sono manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interessi o in contrasto con le delibere assunte dall’Assemblea o tali da compromettere l’integrità del patrimonio sociale;
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non abbiamo rilevato l’esistenza di operazioni atipiche o inusuali con società del Gruppo, con terzi o con altre parti correlate, né abbiamo avuto indicazioni in tale senso dal Consiglio di Amministrazione e dalla Società di revisione;
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per le operazioni con parti correlate, si evidenzia che la Società ha modificato, con deliberazione del Consiglio di Amministrazione del 13 febbraio 2012, con parere favorevole e unanime del Comitato per il Controllo Interno, interamente composto da amministratori indipendenti, la procedura sulle “Operazioni con interessi degli amministratori e dei sindaci e operazioni con parti correlate”. Tale procedura, entrata in vigore il 1° gennaio 2011 - adottata ai sensi e per gli effetti dell’articolo 2391-bis del Codice Civile e della Delibera Consob “Regolamento operazioni con parti correlate” n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche, ha stabilito i principi e le regole a cui Snam S.p.A. e le società dalla stessa direttamente o indirettamente controllate devono attenersi, al fine di assicurare la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con parti correlate, realizzate da Snam S.p.A. e dalle controllate, tenendo altresì conto della finalità di evitare il rischio di depauperamento del patrimonio sociale. La procedura è stata recepita dalle società controllate da Snam S.p.A. ed è a disposizione del pubblico sul sito Internet della Società.
Segnaliamo altresì che gli amministratori, i direttori generali e i dirigenti con responsabilità strategiche di Snam S.p.A., in applicazione alla citata procedura, hanno fornito, con riferimento all’esercizio 2011, espresse dichiarazioni di non aver posto in essere, né direttamente né per interposta persona o per il tramite di soggetti ad essi riconducibili secondo le disposizioni dello IAS 24 richiamato, operazioni con la Snam S.p.A. e con le imprese dalla stessa controllate ai sensi dell’art. 93 del D. Lgs n. 58/98, come risulta dalle note al bilancio di esercizio e al bilancio consolidato.
Infine, dalle informazioni rese disponibili nel corso dei Consigli di Amministrazione ai sensi di legge, non risulta che gli Amministratori abbiano posto in essere operazioni in potenziale conflitto d’interessi con la Società.
Il Consiglio di Amministrazione, nella Relazione sulla gestione e nelle note al bilancio di esercizio e al bilancio consolidato chiusi al 31 dicembre 2011, ha fornito esaustiva illustrazione sulle operazioni poste in essere con società controllate, con la società controllante e con le altre parti correlate, così come individuate dai principi contabili internazionali, esplicitandone gli effetti economici, nonché sulle modalità di determinazione dell’ammontare dei corrispettivi ad esse afferenti, rappresentando che le stesse sono state compiute nell’interesse della Società e sono regolate generalmente a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti.
In applicazione delle Linee Guida e delle Procedure approvate nel consiglio di Amministrazione, le operazioni con parti correlate di maggiore rilievo sono state sottoposte all’esame del Consiglio di Amministrazione ed inserite nel commento della Relazione sulla gestione al bilancio 2011 e nella nota al Bilancio 2011.
Il Collegio non ha ritenuto tali operazioni contrarie all’interesse della Società, in quanto congrue rispetto all’interesse della Società stessa, così come approvate dal Consiglio di Amministrazione con il parere favorevole del Comitato per il Controllo Interno;
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la Società di revisione Reconta Ernst & Young ha rilasciato, in data 03 aprile 2012 le relazioni ai sensi degli artt. 14 e 16 del D.Lgs. 27.1.2010, n. 39 per il bilancio di esercizio e per il bilancio consolidato di Snam S.p.A. al 31 dicembre 2011, redatti in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS) adottati dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.lgs. n. 38/2005. Da tali relazioni risulta che sia il bilancio di esercizio che il bilancio consolidato di Snam Rete Gas al 31 dicembre 2011 sono redatti con chiarezza e rappresentano in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico ed i flussi di cassa per l’esercizio chiuso a tale data e che la relazione sulla gestione e la relazione sul governo societario e gli assetti proprietari, pubblicata nella sezione “Governance” del sito internet della Società, limitatamente alle informazioni di cui al comma 1, lettere c), d), f), l), m) e al comma 2, lettera b) dell’art.123-bis del D.Lgs. 58/98 sono coerenti con il bilancio d’esercizio della Snam S.p.A. al 31 dicembre 2011. La Società di revisione inoltre, in data 27 luglio 2011, ha rilasciato il parere di cui all’art. 158 del D.Lgs 24 febbraio 1998 n. 58, in relazione al disposto del 5° comma dell’articolo 2433-bis del Codice Civile (acconto sui dividendi. In allegato alle Note del bilancio di esercizio della Società (pag.255) è riportato il prospetto dei corrispettivi di competenza dell’esercizio riconosciuti alla Società di revisione e alle entità appartenenti alla sua rete, ai sensi dell’art. 149-duodecies, secondo comma, della deliberazione Consob 11971 del 14 maggio 1999.
La Società di revisione Reconta Ernst & Young S.p.A., incaricata della revisione dall’Assemblea degli azionisti del 27 aprile 2010 per il novennio 2010-2018, nel corso dell’esercizio 2011, ha ricevuto, previo parere favorevole del Collegio Sindacale, l’incarico relativo alla effettuazione delle procedure di verifica richieste su determinati saldi contabili inerenti le situazioni patrimoniali del ramo d’azienda “trasporto gas”, oggetto di conferimento da parte di Snam Rete Gas S.p.A. (ora Snam S.p.A.) nella società Snam Trasporto S.p.A. (ora Snam Rete Gas S.p.A.) al 31 dicembre 2010 e al 30 settembre 2011, per un importo complessivo di euro 70 mila.
Gli “altri servizi” forniti a Snam S.p.A. e alle società controllate, dalla Società di revisione, Reconta Ernst & Young e dai soggetti appartenenti alla sua rete, sono relativi principalmente:
- alla revisione del sistema dei controlli interni che sovrintendono al processo di redazione del flusso informativo utilizzato per la predisposizione del bilancio consolidato di Eni S.p.A.”, ai sensi delle disposizioni del Sarbanes Oxley Act. Al riguardo, occorre considerare che l’acquisizione, con effetto 1° novembre 2011, rispettivamente da Eni Adfin e da Eni, dei rami di azienda inerenti le attività di carattere amministrativo-contabile e di carattere informatico a supporto delle stesse, che ha determinato l’internalizzazione dei relativi processi e l’adozione di 122 nuovi controlli chiave sugli stessi, ha comportato per la Società di revisione attività aggiuntive di verifica dell’adeguatezza del disegno dei controlli e di operatività degli stessi. A fronte di tale attività, la Società stessa ha richiesto l’integrazione degli onorari di competenza dell’esercizio 2011, per un importo pari a euro 50 mila euro. Nella riunione del 12 marzo 2012, il Collegio sindacale ha esaminato tale richiesta di integrazione degli onorari ed ha espresso parere favorevole al Consiglio di Amministrazione nell’adunanza svoltasi in pari data;
- alla revisione del Bilancio di Sostenibilità.
Alla Reconta Ernst & Young non sono stati attribuiti incarichi non consentiti dall’art. 160, comma 1-ter, del D.Lgs. 58/98 e dalle norme Consob di attuazione.
Tenuto conto:
- della dichiarazione di indipendenza rilasciata dalla Reconta Ernst & Young S.p.A.;
- della peculiarità degli incarichi conferiti alla stessa e alle società appartenenti alla sua rete dalla Snam S.p.A. e dalle controllate;
il Collegio, non ritiene che esistano aspetti critici in materia di indipendenza della Reconta Ernst & Young S.p.A.;
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nel corso dell’esercizio è pervenuta al Collegio Sindacale, da un socio, una “segnalazione” nella quale non risultano evidenziati fatti censurabili.
Nella “segnalazione”, esaminata ai sensi dell’art. 2408 del Codice civile, si evidenzia una presunta situazione di incompatibilità in merito alle posizioni rivestite all’interno delle Società da un Consigliere Snam Rete Gas, ora Snam, e da un Consigliere STOGIT, evidenziando presunte ipotesi di cumulo di cariche assunte in violazione delle norme e dei principi di gestione delle medesime Società con specifico riguardo alla loro presenza rispettivamente nell’Organismo di Vigilanza di Eni S.p.A. ed in quello di Snam Rete Gas, ora Snam, in ragione della loro qualità di direttori delle Funzioni Affari Legali delle Società.
Il Collegio, a seguito degli approfondimenti effettuati anche attraverso i pareri pro-veritate rilasciati da affermati studi legali esperti in diritto penale, amministrativo e commerciale, ha ritenuto che nel caso di specie non si ravvisino situazioni di incompatibilità tra le cariche sopra evidenziate;
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abbiamo rilasciato, nel corso dell’esercizio, a termine di legge, i pareri di cui all’art. 2389, comma 3, del Codice Civile;
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abbiamo acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di nostra competenza, sull’adeguatezza della struttura organizzativa della Società, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e sull’adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle società controllate, ai sensi dell’art. 114, comma 2, del D. Lgs. 58/98, tramite l’acquisizione di informazioni dai responsabili delle competenti funzioni aziendali e tramite incontri con la Società di revisione e con i Collegi Sindacali delle società controllate, ai fini del reciproco scambio di dati e informazioni rilevanti. Non sono emersi aspetti da segnalare anche dall’esame delle relazioni provvisorie al bilancio 2011 dei Collegi Sindacali alle Assemblee delle principali società controllate;
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abbiamo valutato e vigilato sull’adeguatezza del Sistema di Controllo Interno e del sistema amministrativo-contabile, nonché sull’affidabilità di questo ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, mediante:
- l’esame della valutazione positiva espressa dal Consiglio di Amministrazione sull’adeguatezza ed effettivo funzionamento del Sistema di Controllo Interno;
- l’esame delle relazioni del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari sull’Assetto Amministrativo e Contabile e sull’adeguatezza del sistema di controllo interno relativo all’informativa societaria e sul rispetto delle procedure amministrativo contabili, in ottemperanza all’art.154-bis del D.Lgs n.58/98, introdotto dalla Legge 262/2005;
- l’esame della relazione del Preposto al Controllo Interno sul Sistema di Controllo Interno di Snam S.p.A.;
- incontri con il Preposto al controllo interno;
- l’esame dei rapporti della funzione di Internal Audit; nonché l’informativa sugli esiti dell’attività di monitoraggio sull’attuazione delle azioni correttive individuate a seguito dell’attività di audit;
- le informative in merito alle notizie/notifiche di indagini da parte di Organi/Autorità dello Stato Italiano con giurisdizione penale o comunque con poteri di indagine giudiziaria con riferimento a illeciti che potrebbero coinvolgere, anche in via potenziale, Snam S.p.A. o società da questa controllate in via diretta o indiretta, nonché i suoi amministratori e/o dipendenti;
- l’ottenimento di informazioni dai responsabili delle rispettive funzioni;
- l’esame dei documenti aziendali e dei risultati del lavoro svolto dalla Società di revisione, anche in relazione all’attività da questa svolta ai fini della normativa statunitense – Sarbanes Oxley Act;
- rapporti con gli organi di controllo delle società controllate, ai sensi dei commi 1 e 2 dell’art. 151 del D.Lgs. 58/98;
- la partecipazione ai lavori del Comitato per il Controllo Interno e, nell’occasione in cui gli argomenti trattati lo hanno richiesto, lo svolgimento di riunioni congiunte con lo stesso Comitato.
Dall’attività svolta non sono emerse anomalie che possano essere considerate indicatori di inadeguatezza del sistema di controllo interno. Tale giudizio tiene conto delle iniziative avviate nel 2009 e proseguite nel corso dell’esercizio 2010 e 2011 o previste dalla Direzione della Società per la razionalizzazione ed integrazione, di specifiche aree del Sistema di Controllo Interno, inquadrabili nel generale processo di continuo miglioramento dell’efficacia e efficienza del Sistema stesso perseguito dalla Società;
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il Collegio, per il tramite del Presidente, ha partecipato ai lavori del Comitato per la Remunerazione. C’è da segnalare che per la prima volta la società, recependo le indicazioni del Codice di Autodisciplina delle società quotate, ha pubblicato la Relazione sulla Remunerazione approvata dal consiglio di Amministrazione del 12 marzo 2012;
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la società ha introdotto, all’interno del Consiglio di Amministrazione, il Comitato Nomine, approvandone il relativo Regolamento anche in base al Codice di Autodisciplina. Il Comitato Nomine, istituito il 26 ottobre 2011, che si aggiunge ai già esistenti Comitato per il Controllo Interno e Comitato per la Remunerazione, è composto da amministratori indipendenti ed ha funzioni consultive e propositive nei confronti del Consiglio, in relazione a: nomine dei componenti degli organi delle società controllate, autovalutazione annuale del Consiglio e dei suoi comitati, cumulo degli incarichi degli amministratori della Società e delle controllate, valutazione dei loro requisiti nonché delle eventuali attività svolte in concorrenza;
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abbiamo esaminato la documentazione e i rapporti periodici previsti dalla Procedura “Segnalazioni, anche anonime, ricevute dalla Snam S.p.A. e dalle Società controllate”. A tal riguardo, il Collegio, non ha osservazioni o rilievi da sottoporre alla Vostra attenzione;
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abbiamo tenuto riunioni con i responsabili della Società di revisione - anche ai sensi dell’art. 150, comma 2, del D. Lgs 58/98, dell’art.19, comma 1, del D.Lgs 39/2010 e della disciplina della Sarbanes Oxley Act - nel corso delle quali non sono emersi fatti o situazioni che debbano essere evidenziati nella presente relazione;
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abbiamo partecipato ad una riunione degli amministratori indipendenti finalizzata, in coerenza con i principi del Codice di Autodisciplina, a promuovere l’informativa e il dibattito sui temi di significativa importanza come il Progetto cosiddetto Terzo Pacchetto Energia;
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il Collegio dà atto che, in conformità a quanto previsto dal D.Lgs 231/2001, la Società è dotata di un modello di organizzazione e gestione per la prevenzione dei reati previsti dalla norma di riferimento, e ha perseguito, anche per il tramite dell’Organismo di Vigilanza, azioni di vigilanza e monitoraggio sui processi e procedure per valutare la persistenza dei requisiti di prevenzione dai reati rilevanti ai fini del citato decreto. Non da ultimo, la Società, ha ritenuto opportuno costituire un apposito team multifunzionale - “Team 231” - supportato da una società specializzata in materia, con lo scopo di curare l’aggiornamento del Modello 231, sulla base di nuove evidenze delittuose introdotte in materia, nonché in considerazione dei mutamenti organizzativi intervenuti. Il Consiglio di Amministrazione di Snam S.p.A., ha approvato, con delibera del 13 febbraio 2012, l’integrazione del Modello 231 con la previsione dei reati ambientali.
Nell’adunanza del 12 luglio 2011, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l’ampliamento, da tre a cinque, dei componenti dell’Organismo di Vigilanza 231.
L’Organismo di Vigilanza 231, nell’ambito del ruolo ad esso attribuito dal Modello 231, ha dato impulso e monitorato (i) la definizione e l’attuazione da parte delle competenti funzioni aziendali del programma delle attività di comunicazione e formazione, (ii) la definizione e l’esecuzione del piano di vigilanza regolarmente conclusosi per il tramite dell’Audit interno e (iii) lo svolgimento e le risultanze delle attività del Team 231 per l’aggiornamento del Modello 231 in relazione alle nuove fattispecie di reato.
Il Collegio è stato informato dell’attività svolta dall’Organismo di Vigilanza 231 nel rispetto dei flussi informativi previsti dal Modello 231 in uso presso la Società.
L’Organismo di Vigilanza 231 ha relazionato sulle attività svolte nel corso dell’esercizio 2011 e nella parte iniziale dell’esercizio 2012, senza segnalare fatti o situazioni che debbano essere evidenziati nella presente Relazione;
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abbiamo vigilato, ai sensi dell’art. 149, comma 1, lettera c-bis del D. Lgs. 58/98, sulle modalità di concreta attuazione del Codice di Autodisciplina adottato dal Consiglio di Amministrazione, in adesione al Codice, promosso da Borsa Italiana S.p.A., secondo quanto precisato nella Relazione sul governo societario predisposta dagli Amministratori. Abbiamo altresì verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio per valutare l’indipendenza dei Consiglieri, nonché il rispetto dei criteri di indipendenza da parte dei singoli membri del Collegio Sindacale, come previsto dal Codice;
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con riferimento alla disposizione di cui all’art. 37 comma 1, del Regolamento Mercati (Delibera Consob n. 16191 del 29.10.2007, come modificata dalla Delibera n.17221 del 12 marzo 2010), il Collegio segnala che la Società nel 2011 soddisfa i requisiti elencati per l’ammissione delle azioni di società controllate sottoposte all’attività di direzione e coordinamento di un’altra società alle negoziazioni in un mercato regolamentato italiano.
Come indicato nella lettera c) del citato Regolamento Mercati, il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale, in data 13 febbraio 2012, hanno rispettivamente attestato e verificato la rispondenza all’interesse sociale del rapporto di tesoreria accentrata, in essere tra Snam S.p.A. (già Snam Rete Gas S.p.A.) e la controllante Eni S.p.A., in quanto tutte le operazioni di tesoreria e di finanza a medio-lungo termine vengono definite in autonomia da Snam S.p.A. ed effettuate a condizioni di mercato. Sull’adeguatezza di Snam S.p.A. alle disposizioni dell’art. 37, della Delibera Consob n. 16191 del 29.10.2007, come modificata dalla Delibera n.17221 del 12 marzo 2010, è stata data comunicazione nella Relazione sulla Gestione e nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2011;
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nello svolgimento dell’attività di vigilanza sopra descritta, il Collegio, nel corso dell’esercizio 2011:
- si è riunito 20 volte;
- ha partecipato all’assemblea ordinaria del 13 aprile 2011;
- ha partecipato all’assemblea ordinaria e straordinaria del 5 dicembre 2011;
- ha partecipato a 8 delle 10 riunioni del Comitato per il Controllo Interno;
- ha partecipato alle 9 riunioni del Consiglio di Amministrazione.
Dall’attività di vigilanza svolta dal Collegio Sindacale, come sopra descritta, non sono emersi fatti censurabili, omissioni o irregolarità che richiedessero la segnalazione ai competenti organi di vigilanza e controllo o la menzione nella presente relazione.
Tra i fatti di rilievo dalla chiusura del bilancio 2011 ad oggi, c’è da segnalare che nel corso dell’anno 2012, in ottemperanza all’art.15 del D. Legge 20 gennaio 2012 n.1, si prevede che un’emanando D.P.C.M., entro i 6 mesi dalla entrata in vigore del suddetto Decreto Legge, potrà regolare l’attuazione della separazione proprietaria tra Eni e Snam.
Il Collegio Sindacale non è a conoscenza di altri fatti o esposti di cui dare menzione all’Assemblea.
Premesso quanto sopra, il Collegio Sindacale, sulla base del bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 a noi presentato dal Consiglio di Amministrazione in data 12 marzo 2012, non rileva motivi ostativi alla sua approvazione ed esprime parere favorevole in merito alla proposta di destinazione dell’utile e di distribuzione del dividendo presentata dal Consiglio di Amministrazione.
S. Donato Milanese, 03 aprile 2012
Il Collegio Sindacale
Dott. Massimo Gatto, Presidente
Dott. Francesco Schiavone Panni
Dott. Roberto Mazzei