Signori azionisti e Stakeholder,
Nel difficile contesto economico-finanziario che ha caratterizzato il 2011 e in uno scenario contraddistinto da estrema volatilità dei mercati, nel corso nel 2011 sono stati ottenuti significativi risultati operativi e finanziari. Nell’anno appena trascorso l’utile operativo e l’utile prima delle imposte registrano una crescita rispettivamente del 5,2% e del 3,5% rispetto al 2010.
L’attenzione costante all’efficienza operativa ci ha inoltre consentito di raggiungere con un anno di anticipo l’obiettivo di riduzione costi annunciato per il 2012, confermandosi un’importante leva di creazione di valore. I risparmi di costo raggiunti sono stati pari a circa 80 milioni di euro, calcolati in termini reali sulla base dei costi fissi controllabili del 2008 e a parità di perimetro di attività.
Il titolo Snam ha chiuso il 2011 ad un prezzo ufficiale di 3,39 euro, in calo del 9,1% rispetto al prezzo di 3,73 euro registrato alla fine dell’anno precedente. Ad incidere sull’andamento annuo del titolo sono stati il generale andamento negativo dei mercati finanziari a livello italiano ed europeo e, in particolare, l’estensione della cosiddetta Robin Hood Tax allesocietà regolate del settore energetico nazionale. Nel corso dell’anno, il titolo ha comunque sovraperformato l’andamento del mercato italiano (FTSE MIB -25,2%) e del settore utilities europeo (Stoxx Europe 600 Utilities -16,6%) a riprova dell’interesse, anche in contesti di crescente rischio paese ed elevata volatilità, per i titoli delle società con solidi fondamentali di business e con visibilità di lungo periodo dei risultati e dei flussi di cassa.
Salvatore Sardo |
Carlo Malacarne |
Nel 2011 il titolo, oltre ad essere stato confermato nei principali indici di sostenibilità, è entrato a far parte degli Stoxx Global ESG Leaders indices, un nuovo gruppo di indici basati su un trasparente processo di selezione delle performance, in termini di sostenibilità, di 1.800 aziende quotate a livello mondiale. Ciò testimonia il continuo e crescente impegno di Snam nella realizzazione di una crescita sostenibile, che salvaguardi l’ambiente in cui opera e promuova un dialogo trasparente con tutti gli stakeholder.
Snam intende confermare entro l’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio 2011, l’adesione al Codice di Autodisciplina delle Società Quotate promosso da Borsa Italiana S.p.A., così come aggiornato nel dicembre 2011.
Il 2011 ha visto inoltre il completamento, nel mese di dicembre, del nuovo assetto organizzativo, in vigore dal 1 gennaio 2012. Il nuovo assetto societario colloca al vertice del gruppo Snam S.p.A. che detiene il 100% del capitale sociale delle quattro società operative (Snam Rete Gas S.p.A., GNL Italia S.p.A., Stogit S.p.A. e Italgas S.p.A.) focalizzate sulla gestione e sviluppo dei rispettivi business: trasporto e dispacciamento, rigassificazione, stoccaggio e distribuzione di gas naturale. Si tratta di un passaggio fondamentale, che sancisce l’adeguamento alle disposizioni comunitarie contenute nel c.d. “Terzo pacchetto Energia” attraverso il recepimento del modello ITO (Independent Transmission Operator), che configura la separazione funzionale e decisionale del trasportatore rispetto all’impresa verticalmente integrata (i.e. Eni).
L’utile operativo dell’esercizio 2011 è stato pari a 1.958 milioni di euro, in aumento di 96 milioni di euro, pari al 5,2% rispetto all’esercizio 2010, grazie principalmente ai ricavi derivanti dagli investimenti e al controllo dei costi di gestione. L’aumento riflette il miglioramento delle performance registrato dai settori di attività distribuzione (+22,9%) e stoccaggio di gas naturale (+17,0%). L’utile operativo del settore di attività trasporto registra una riduzione pari al 4,1% rispetto all’esercizio precedente, riconducibile principalmente ai minori volumi di gas naturale trasportati (-6,0%) e all’iscrizione nel 2010, di ricavi addizionali di trasporto derivanti dal riconoscimento da parte dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas dei maggiori oneri per l’acquisto del gas combustibile per il periodo 1 ottobre 2008 - 31 dicembre 2009.
L’utile netto dell’esercizio 2011 di 790 milioni di euro, in riduzione di 316 milioni di euro, pari al 28,6%, rispetto al 2010, è stato fortemente penalizzato dalle misure fiscali varate dal Governo per il risanamento delle finanze pubbliche e, in particolare, dall’estensione ai soggetti operanti nei settori del trasporto e della distribuzione del gas naturale dell’applicazione dell’addizionale IRES (c.d. Robin Hood Tax), istituita nel 2008 nei confronti delle società svolgenti attività di produzione o commercializzazione di prodotti energetici e di energia elettrica.
L’applicazione della Robin Hood Tax ha più che assorbito il miglioramento delle performance operative. L’effetto negativo sul conto economico consolidato, derivante dalle maggiori imposte sul reddito, è stato pari a 344 milioni di euro, di cui 188 milioni di euro di maggiori imposte connesse all’adeguamento una tantum della fiscalità differita al 31 dicembre 2010. Escludendo tale adeguamento, l’utile netto adjusted ammonta a 978 milioni di euro, in riduzione di 128 milioni di euro, pari all’11,6%, rispetto al 2010.
Il positivo flusso di cassa netto da attività operativa di 1,5 miliardi di euro ha consentito di coprire pressoché interamente i fabbisogni finanziari connessi agli investimenti (1,6 miliardi di euro, al netto dei disinvestimenti). L’incremento dell’indebitamento finanziario netto, dopo il pagamento dei dividendi agli azionisti (0,8 miliardi di euro, che include il saldo dividendo 2010 e l’acconto 2011) ammonta a 0,9 miliardi di euro. L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2011 ammonta a 11,2 miliardi di euro.
I risultati conseguiti ci consentono di proporre all’Assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,24 euro per azione (+4,3% rispetto al 2010), di cui 0,10 euro già distribuiti a titolo di acconto nel mese di ottobre 2011.
Confermiamo la nostra strategia di sviluppo, con un significativo piano di investimenti sul trasporto, lo stoccaggio e la distribuzione del gas di 6,7 miliardi di euro nel quadriennio 2012 - 2015, che consentirà di realizzare gli investimenti per incrementare la sicurezza e la flessibilità del sistema, per diversificare le fonti di approvvigionamento, oltrechè soddisfare le esigenze legate allo sviluppo della domanda gas prevista nel medio e lungo termine. In tal modo Snam aspira a giocare un ruolo da protagonista nello sviluppo di una rete europea del gas maggiormente integrata, creando le condizioni per il transito del gas dal Sud al Nord Europa, e rafforzando il suo posizionamento competitivo attraverso una strategia di sviluppo in Europa, anche in partnership con altri operatori proprietari di infrastrutture del gas, coerentemente con quanto previsto dal Terzo Pacchetto Energia.
In sintesi, Snam archivia il 2011 con solidi risultati operativi e finanziari. L’aumento dell’utile operativo (+5,2%), dell’utile prima delle imposte (+3,5%) nonché il basso costo del debito (3,1%), confermano la solidità del nostro modello di business, caratterizzato da un limitato profilo di rischio industriale e finanziario. La riduzione del risultato netto (-28,6%; -11,6% nella configurazione adjusted) è interamente riconducibile all’incremento delle imposte derivante dall’applicazione della Robin Hood Tax. Manteniamo la consueta attenzione all’efficienza operativa, una rigorosa disciplina finanziaria e una solida struttura patrimoniale. Rimaniamo focalizzati a investire per una crescita profittevole e remunerativa per i nostri azionisti confermando il nostro piano di investimenti e la politica di dividendo annunciata.
Gli importanti risultati conseguiti, così come quelli che vogliamo perseguire, si basano su un ricco patrimonio di competenze, capacità realizzative, risorse umane e finanziarie che da tantissimi anni hanno consentito di sviluppare infrastrutture al servizio del mercato e del Paese. Vogliamo continuare a perseguire una crescita sostenibile, con convinzione e con passione, con le eccellenti competenze professionali delle persone che quotidianamente si adoperano per uno sviluppo rispettoso dell’ambiente e responsabile verso il territorio e le sue comunità.
12 marzo 2012
per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente |
L’Amministratore Delegato |