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7 Crediti commerciali e altri crediti

I crediti commerciali e altri crediti di 2.048 milioni di euro (1.545 milioni di euro al 31 dicembre 2011) si analizzano come segue:

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(milioni di €)

31.12.2011

31.12.2012

Crediti commerciali

1.367

1.921

Crediti finanziari:

 

 

- Strumentali all’attività operativa

2

2

Altri crediti

176

125

 

1.545

2.048

I crediti sono esposti al netto del fondo svalutazione di 48 milioni di euro (39 milioni di euro al 31 dicembre 2011). La movimentazione del fondo svalutazione crediti avvenuta nell’esercizio è di seguito riportata:

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(milioni di €)

Saldo
all’1.1.2012

Accantona-
menti

Altre
variazioni

Saldo
al 31.12.2012

Crediti commerciali

36

 14

(5) 

45

Altri crediti

3

 

 

3

 

39

14

(5)

48

L’accantonamento dell’esercizio di 14 milioni di euro è riferito principalmente ai settori di attività trasporto (10 milioni di euro) e distribuzione di gas naturale (3 milioni di euro).

I crediti commerciali di 1.921 milioni di euro (1.367 milioni di euro al 31 dicembre 2011) sono relativi principalmente ai settori di attività trasporto (862 milioni di euro), stoccaggio (676 milioni di euro) e distribuzione di gas naturale (359 milioni di euro).

I crediti commerciali relativi al settore di attività trasporto (862 milioni di euro) includono i crediti derivanti dalla prestazione del servizio di bilanciamento del gas naturale (430 milioni di euro), operativo dal 1 dicembre 2011 in applicazione dalla deliberazione dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG) ARG/gas 45/11. In base a tale provvedimento, l’impresa maggiore di trasporto del gas naturale (Snam Rete Gas), in qualità di Responsabile del Bilanciamento, è tenuta ad approvvigionarsi dei quantitativi di gas necessari a bilanciare il sistema ed offerti sul mercato dagli utenti attraverso una piattaforma dedicata del Gestore dei Mercati Energetici (GME), e provvede al regolamento economico delle posizioni di disequilibrio di bilanciamento dei singoli utenti, attraverso acquisti e vendite di gas sulla base di un prezzo unitario di riferimento (c.d. principio del merito economico). Snam Rete Gas, in qualità di responsabile del bilanciamento, con riferimento all’anno 2012 ha emesso fatture per oltre 2 miliardi di euro, e ricevuto dagli utenti del bilanciamento fatture di pari importo.

La disciplina regolatoria ha previsto specifiche clausole al fine di garantire la neutralità del Responsabile del Bilanciamento ed ha individuato nella Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico (CCSE) il soggetto che, in ultima istanza, dovrà farsi carico di garantire al Responsabile Bilanciamento, ovvero a Snam Rete Gas, il pagamento delle somme non incassate dagli utenti. In particolare, la disciplina regolatoria inizialmente stabilita dall’AEEG con delibera ARG/gas 155/11 prevedeva che gli utenti fossero obbligati a prestare specifiche garanzie a copertura della propria esposizione e, laddove Snam Rete Gas avesse operato diligentemente e non fosse riuscita a recuperare gli oneri connessi all’erogazione del servizio, detti oneri sarebbero stati recuperati attraverso un apposito corrispettivo determinato dall’AEEG. La citata delibera, con riferimento alle partite economiche insorte nell’ambito del sistema di bilanciamento, disponeva che il Responsabile del Bilanciamento avrebbe ricevuto dalla CCSE il valore dei crediti non corrisposti entro il termine del mese successivo a quello di comunicazione10.

In considerazione del fatto che il TAR Lombardia ha provvisoriamente sospeso l’efficacia di tale sistema di garanzie nel periodo di tempo compreso tra il 1 dicembre 2011 ed il 31 maggio 201211, alcuni utenti hanno operato vendendo ingenti quantitativi di gas approvvigionandosi sul mercato del bilanciamento, non ottemperando al pagamento degli importi dovuti e accumulando, pertanto, un rilevante debito nei confronti di Snam Rete Gas che ha raggiunto nel corso dell’anno un importo pari a circa 400 milioni di euro.

Con la deliberazione 282/2012/R/Gas, pubblicata in data 6 luglio 2012, l’Autorità ha avviato un’istruttoria conoscitiva in relazione alle modalità di erogazione del servizio di bilanciamento per il periodo compreso tra il 1 dicembre 2011 e il 31 maggio 2012, da concludersi entro 120 giorni dall’avvio. Con deliberazione 444/2012/R/gas l’Autorità ha successivamente esteso tale periodo al 23 ottobre 2012, e prolungato la durata dell’istruttoria di ulteriori 60 giorni.

L’AEEG, con delibera 351/2012/R/gas del 3 agosto 2012, ha modificato la disciplina dei termini di rimborso prevista dalla delibera ARG/gas 155/11. Nello specifico, la delibera 351/2012/R/gas ha definito le modalità di recupero dei crediti insorti nell’ambito del sistema di bilanciamento nel periodo 1 dicembre 2011 - 31 maggio 2012 stabilendone l’erogazione lungo un periodo minimo di rateizzazione di 36 mesi e con un importo massimo mensile pari a 6 milioni di euro, prevedendo, fra l’altro, il riconoscimento degli interessi maturati a favore di Snam Rete Gas, la cui liquidazione avverrà successivamente alla corresponsione del valore nominale dei crediti. Nel 2012, la Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico (CCSE) ha liquidato a Snam Rete Gas un importo complessivo pari 13 milioni di euro. Snam Rete Gas ha avviato tutte le azioni necessarie per il recupero dei crediti in relazione alle partite economiche insorte nell’ambito del sistema di bilanciamento. La Società ha altresì attivato il recupero giudiziale nei confronti di tutti gli utenti morosi, dopo aver risolto i rispettivi Contratti di Trasporto per mancato pagamento.

I crediti commerciali relativi al settore di attività stoccaggio (676 milioni di euro) si riferiscono principalmente all’applicazione dei corrispettivi derivanti dall’utilizzo, da parte degli utenti, del gas strategico non reintegrato dagli stessi utenti nei termini stabiliti dal Codice di Stoccaggio che, quando incassati, sulla base del quadro regolatorio in vigore, saranno versati alla CCSE. Si evidenzia che nell’ambito del regime regolatorio antecedente l’attuale disciplina del bilanciamento, alcuni utenti del servizio di stoccaggio hanno effettuato prelievi di gas strategico non provvedendo al reintegro dei quantitativi prelevati, né al pagamento dei corrispettivi fissati dall’Autorità, accumulando un rilevante debito nei confronti della società. In considerazione del quadro normativo (cfr. deliberazione ARG/gas 119/10 art. 10, comma 5 dell’Allegato A), che lascia l’impresa di Stoccaggio in posizione di neutralità rispetto agli effetti derivanti dal prelievo di gas strategico da parte degli utenti, a fronte dei corrispettivi per l’utilizzo del gas strategico non reintegrato, si è provveduto ad iscrivere una passività di pari importo12.

Nel corso dell’esercizio 2012 sono state poste in essere le seguenti operazioni: (i) la cessione pro-soluto not notification di crediti commerciali relativi al settore di attività trasporto, anche non scaduti, per un importo nominale di 117 milioni di euro con un incremento delle disponibilità liquide di pari importo. In forza delle disposizioni contrattuali stabilite, Snam provvede alla gestione degli incassi dei crediti ceduti e, nei limiti degli stessi, al trasferimento delle somme ricevute alla società di factor; (ii) la cessione pro-soluto con notifica del credito verso la CCSE derivante dalla copertura degli oneri per il servizio di bilanciamento utenti ai sensi della delibera 351/2012/R/gas, per un valore nominale di 300 milioni di euro, pari alla sola quota capitale, con un incremento delle disponibilità liquide per 270 milioni di euro.

I crediti commerciali sono comprensivi del valore attuale dei crediti insoluti e relativi interessi riferiti al servizio di bilanciamento (88 milioni di euro), oggetto di copertura come sopra specificato da parte della CCSE. L’importo, in considerazione del timing dei rimborsi previsto dalla deliberazione 351/2012/R/Gas dell’AEEG, risulta esigibile oltre l’esercizio successivo.

Gli altri crediti di 125 milioni di euro (176 milioni di euro al 31 dicembre 2011) si analizzano come segue:

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(milioni di €)

31.12.2011

31.12.2012

Crediti per attività di investimento/disinvestimento

41

20

Crediti IRES per il Consolidato Fiscale Nazionale

35

25

Crediti per IVA di gruppo

4

 

Altri crediti:

 

 

- Cassa Conguaglio Settore Elettrico (CCSE)

26

34

- Acconto IVA

26

 

- Acconti a fornitori

26

 13

- Altri

18

33

 

96

80

 

176

125

I crediti per attività di investimento/disinvestimento (20 milioni di euro) riguardano crediti per contributi pubblici e privati iscritti a fronte di attività di investimento (13 milioni di euro) e per cessioni di attività materiali e immateriali (7 milioni di euro).

I crediti IRES per il Consolidato Fiscale Nazionale (25 milioni di euro) si riferiscono a crediti verso l’ex controllante eni a fronte dell’istanza di rimborso dell’IRES derivante dalla deduzione parziale dell’IRAP relativa ai periodi d’imposta dal 2004 al 2007 (ex articolo 6, Decreto Legge n. 185 del 28 novembre 2008, convertito dalla Legge n. 2 del 28 gennaio 2009) e ai periodi di imposta dal 2007 al 2011 (ex Decreto Legge 201/2011).

I crediti verso la CCSE (34 milioni di euro) sono riferiti principalmente a componenti tariffarie aggiuntive del settore di attività distribuzione.

La valutazione al fair value dei crediti commerciali e altri crediti non produce effetti siginificativi, ad eccezione del credito residuo verso la Cassa Conguaglio Settore Elettrico non oggetto di factoring, la cui valutazione al fair value ha determinato un effetto di 3 milioni di euro.

Non vi sono crediti in moneta diversa dall’euro. I crediti verso parti correlate sono indicati alla nota n. 36 “Rapporti con parti correlate”. Informazioni in ordine al rischio credito sono fornite nella nota n. 28 “Garanzie, impegni e rischi - Gestione dei rischi finanziari - Rischio credito”.

10 Da presentare alla CCSE a cura del Responsabile del Bilanciamento decorsi quattro mesi dalla scadenza delle fatture non pagate.

11 Le garanzie sono state reintrodotte dalla deliberazione n. 181/2012/R/gas dell’AEEG con efficacia dal 1 giugno 2012.

12 A fronte di prelievi da parte di utenti di Stogit di gas strategico non reintegrato dai medesimi nei termini previsti dal Codice di Stoccaggio, Stogit ha avviato nei loro confronti fin dal 2011 numerose iniziative, anche in sede giudiziale. In particolare, per il recupero delle somme dovute, la Società ha richiesto ed ottenuto due decreti ingiuntivi – per uno dei quali, nel giudizio di opposizione, è stata concessa la provvisoria esecuzione – promosso giudizi in sede ordinaria finalizzati ad ottenere un’ordinanza di ingiunzione di pagamento ed avviato un procedimento d’urgenza per il reintegro del gas prelevato, per il quale è in corso il giudizio di merito. Si segnala che tale provvedimento è stato reso improseguibile a causa della presentazione, da parte dell’utente, della domanda di ammissione al concordato preventivo accolta dal Tribunale in data 24 settembre 2012.

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