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Stato patrimoniale riclassificato

Lo schema dello stato patrimoniale riclassificato aggrega i valori attivi e passivi dello schema obbligatorio pubblicato nella Relazione finanziaria annuale e nella Relazione finanziaria semestrale secondo il criterio della funzionalità alla gestione dell’impresa, suddivisa convenzionalmente nelle tre funzioni fondamentali: l’investimento, l’esercizio e il finanziamento.

Il management ritiene che lo schema proposto rappresenti un’utile informativa per l’investitore perché consente di individuare le fonti di risorse finanziarie (mezzi propri e di terzi) e gli impieghi di risorse finanziarie nel capitale immobilizzato e in quello di esercizio.

Lo schema dello stato patrimoniale riclassificato è utilizzato dal management per il calcolo dei principali indici di di redditività del capitale (ROI e ROE).

STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO (*)

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(milioni di €)

31.12.2010

31.12.2011

Var.ass.

(*)

Per la riconduzione dello schema di Stato Patrimoniale riclassificato a quello obbligatorio v. il successivo paragrafo “Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati a quelli obbligatori”.

(**)

Lo pseudo - working gas presente nei giacimenti di stoccaggio e non più erogabile agli utenti è stato classificato alla voce “Immobili impianti e macchinari”. Il corrispondente valore al 31 dicembre 2010 (294 milioni di euro) è stato riclassificato dalla voce “Capitale di esercizio netto” alla voce “Capitale immobilizzato – Immobili, impianti e macchinari”.

Capitale immobilizzato

17.972

18.778

806

Immobili, impianti e macchinari (**)

13.533

14.053

520

Rimanenze immobilizzate - Scorte d'obbligo

405

405

 

Attività immateriali

4.262

4.444

182

Partecipazioni

319

319

 

Crediti finanziari strumentali all'attività operativa

2

2

 

Debiti netti relativi all'attività di investimento

(549)

(445)

104

Capitale di esercizio netto (**)

(1.625)

(1.698)

(73)

Fondi per benefici ai dipendenti

(105)

(107)

(2)

Attività destinate alla vendita e passività direttamente associabili

15

16

1

CAPITALE INVESTITO NETTO

16.257

16.989

732

Patrimonio netto (compresi gli interessi di terzi azionisti)

 

 

- di competenza Snam

5.915

5.791

(124)

- di competenza Terzi azionisti

1

1

 

 

5.916

5.792

(124)

Indebitamento finanziario netto

10.341

11.197

856

COPERTURE

16.257

16.989

732

Il capitale immobilizzato (18.778 milioni di euro) aumenta di 806 milioni di euro, rispetto al 31 dicembre 2010, per effetto essenzialmente della variazione degli immobili, impianti e macchinari (+520 milioni di euro) e delle attività immateriali (+182 milioni di euro), nonché per la riduzione dei debiti netti per attività di investimento (+104 milioni di euro).

Gli immobili, impianti e macchinari, a partire dall’ell’esercizio 2011, includono lo pseudo - working gas20 risultato, a seguito di studi tecnici condivisi anche con il Ministero per lo Sviluppo Economico (MSE), non più erogabile e reiniettabile in un ciclo annuale di stoccaggio senza incorrere in rischi di stabilità degli impianti, per un controvalore pari a 294 milioni di euro, corrispondenti a 3.632 milioni di metri cubi.

L’analisi della variazione degliimmobili, impianti e macchinari e delle attività immateriali (+702 milioni di euro) è la seguente:

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(milioni di €)

Immobili, impianti e macchinari

Attività immateriali

Totale 

(*)

Include la riclassifica dello pseudo - working gas presente negli impianti di stoccaggio.

Saldo al 31 dicembre 2010 (*)

13.533

4.262

17.795

Investimenti tecnici

1.152

433

1.585

Ammortamenti e svalutazioni

(487)

(167)

(654)

Cessioni, radiazioni e dismissioni

(18)

(37)

(55)

Altre variazioni

(127)

(47)

(174)

Saldo al 31 dicembre 2011

14.053

4.444

18.497

Le altre variazioni (-174 milioni di euro) riguardano principalmente: (i) l’effetto derivante dall’adeguamento alla durata massima delle concessioni del timing degli esborsi a fronte degli oneri stimati di smantellamento e ripristino dei siti di stoccaggio (-135 milioni di euro); (ii) i contributi di periodo (-70 milioni di euro). Gli effetti di tali variazioni sono stati in parte compensati dalla variazione delle rimanenze di tubazioni e dei relativi materiali accessori acquistati per le attività di investimento e non ancora impiegate nelle attività di realizzazione degli impianti (+21 milioni di euro). 

INVESTIMENTI TECNICI

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(milioni di €)

2010

2011

Settori di attività

 

 

Trasporto

902

892

Rigassificazione

3

3

Stoccaggio

252

296

Distribuzione

386

394

Eliminazione di utili interni

(3)

 

Investimenti tecnici

1.540

1.585


Gli investimenti tecnici del 2011 di 1.585 milioni di euro21 (1.540 milioni di euro nel 2010) si riferiscono ai settori di attività trasporto (892 milioni di euro), distribuzione (394 milioni di euro), stoccaggio (296 milioni di euro) e rigassificazione di gas naturale (3 milioni di euro).

Rimanenze immobilizzate – Scorte d’obbligo

Le rimanenze immobilizzate – Scorte d’obbligo, pari a 405 milioni di euro (invariate rispetto al 31 dicembre 2010), sono costituite da quantità minime di gas naturale che le Società di stoccaggio sono obbligate a detenere ai sensi del D.P.R. 31 gennaio 2001, n. 22. Le rimanenze corrispondono a circa 5 miliardi di standard metri cubi di gas naturale, la cui misura complessiva è determinata annualmente dal Ministero dello Sviluppo Economico.

Partecipazioni

La voce partecipazioni (319 milioni di euro) accoglie la valutazione delle partecipazioni con il metodo del patrimonio netto ed è riferita, in particolare, alle società Toscana Energia S.p.A. (155 milioni di euro), Azienda Energia e Servizi Torino S.p.A. (108 milioni di euro) e ACAM Gas S.p.A. (48 milioni di euro).

CAPITALE DI ESERCIZIO NETTO

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(milioni di €)

31.12.2010

31.12.2011

Var.ass.

(*)

Include la riclassifica dello pseudo - working gas presente negli impianti di stoccaggio dalla voce “Rimanenze” alla voce “Immobili, impianti e macchinari”.

Crediti commerciali

777

1.367

590

Rimanenze (*)

147

235

88

Crediti tributari

18

47

29

Altre attività

98

133

35

Passività per imposte differite

(853)

(901)

(48)

Debiti commerciali

(468)

(556)

(88)

Fondi per rischi e oneri

(629)

(527)

102

Ratei e risconti da attività regolate

(352)

(358)

(6)

Strumenti derivati

(74)

(266)

(192)

Debiti tributari

(115)

(230)

(115)

Altre passività

(174)

(642)

(468)

 

(1.625)

(1.698)

(73)

Il capitale di esercizio netto (-1.698 milioni di euro) diminuisce di 73 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente per effetto principalmente: (i) dell’incremento delle altre passività (-468 milioni di euro) dovuto principalmente agli effetti del mancato reintegro, nei termini stabiliti dal Codice di stoccaggio, del gas strategico prelevato dagli utenti22 (-296 milioni di euro), ai maggiori oneri verso la Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico relativi essenzialmente alla restituzione di componenti tariffarie accessorie del settore di attività trasporto (-107 milioni di euro) e agli effetti derivanti dalla restituzione agli utenti del servizio di trasporto del gas dagli stessi conferito in natura (-53 milioni di euro)23 ; (ii) della riduzione del fair value degli strumenti finanziari derivati (-192 milioni di euro) dovuta essenzialmente alla riduzione attesa dei tassi di interesse di mercato; (iii) dell’incremento dei debiti tributari (-115 milioni di euro) dovuto principalmente all’applicazione, per le Società operanti nei settori di attività trasporto e distribuzione di gas naturale, dell’addizionale IRES (c.d. Robin Hood Tax) (-169 milioni di euro).

Tali fattori sono stati in parte compensati: (i) dall’incremento dei crediti commerciali (+590 milioni di euro) relativo ai settori di attività stoccaggio (+470 milioni di euro), a seguito principalmente dei crediti derivanti dal prelievo da parte degli utenti del gas strategico non reintegrato nei termini stabiliti dal Codice di Stoccaggio, e trasporto di gas naturale (+113 milioni di euro) a seguito essenzialmente dei crediti derivanti dal servizio di bilanciamento24 ; (ii) dalla riduzione dei fondi rischi e oneri (+102 milioni di euro) dovuta principalmente al fondo smantellamento e ripristino dei siti di stoccaggio (+125 milioni di euro).

Attività destinate alla vendita e passività direttamente associabili

Le attività destinate alla vendita e le passività direttamente associabili riguardano un complesso immobiliare, di proprietà Italgas (15 milioni di euro, al netto dei fondi ambientali relativi ad oneri per interventi di bonifica sull’immobile) per il quale sono in corso le trattative di vendita con Eni25.

PROSPETTO DELL’UTILE COMPLESSIVO

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(milioni di €)

2010

2011

(*)

Include gli effetti (20 milioni di euro) derivanti dall’adeguamento della fiscalità anticipata IRES a seguito dell’applicazione della Robin Hood tax.

Utile netto

1.106

790

Altre componenti dell'utile complessivo

 

 

Variazione fair value derivati di copertura cash flow hedge (Quota efficace)

4

(194)

Effetto fiscale delle altre componenti dell'utile complessivo (*)

(1)

73

Totale altre componenti dell'utile complessivo al netto dell'effetto fiscale

3

(121)

Totale utile complessivo

1.109

669

di competenza:

 

 

- Snam

1.109

669

- Terzi azionisti

 

 

 

1.109

669

PATRIMONIO NETTO

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(milioni di €)

 

 

Patrimonio netto al 31 dicembre 2010

 

5.916

Incremento per:

 

 

- Utile complessivo 2011

669

 

- Altre variazioni

20

 

 

 

689

Decremento per:

 

 

- Distribuzione saldo dividendo 2010

(473)

 

- Distribuzione acconto dividendo 2011

(338)

 

- Altre variazioni

(2)

 

 

 

(813)

Patrimonio netto compresi gli interessi di terzi azionisti al 31 dicembre 2011

5.792

di competenza:

 

 

- Snam

 

5.791

- Terzi azionisti

 

1

 

 

5.792

Le altre variazioni (+18 milioni di euro) riguardano principalmente: (i) il conguaglio patrimoniale, a favore di Snam, a fronte degli accordi di compravendita con Eni di Italgas e Stogit (+12 milioni di euro); (ii) l’esercizio di n. 1.986.600 diritti di stock option da parte dei dirigenti Snam (+7 milioni di euro).

Al 31 dicembre 2011 Snam Rete Gas ha in portafoglio n. 192.553.051 azioni proprie26 (n. 194.184.651 azioni al 31 dicembre 2010), pari al 5,39% del capitale sociale. Il valore di mercato della azioni proprie al 31 dicembre 2011 ammonta a 653 milioni di euro27.

Informazioni in merito alle singole voci del patrimonio netto nonché alle loro variazioni, rispetto al 31 dicembre 2010, sono fornite nella nota n. 27 “Patrimonio netto” delle Note al bilancio consolidato.

RACCORDO TRA L’UTILE D’ESERCIZIO E IL PATRIMONIO NETTO DI SNAM RETE GAS S.P.A. CON QUELLI CONSOLIDATI

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Utile d'esercizio

Patrimonio netto

(milioni di €) 

2010

2011

31.12.2010

31.12.2011

Bilancio di esercizio di Snam Rete Gas S.p.A.

902

693

7.204

6.999

Utile desercizio delle Società incluse nellarea di consolidamento

476

426

 

 

Differenza tra al valore di carico delle partecipazioni nelle imprese consolidate e il patrimonio netto del bilancio di esercizio, comprensivo del risultato di periodo

 

 

(1.282)

(1.205)

Rettifiche effettuate in sede di consolidamento per:

 

 

 

- Valutazione delle partecipazioni con il metodo del patrimonio netto

13

3

5

6

- Eliminazione utili interni infragruppo e altre rettifiche minori, al netto delleffetto fiscale

(285)

(332)

(12)

(9)

 

(272)

(329)

(7)

(3)

Interessi di terzi azionisti

 

 

1

1

Bilancio consolidato

1.106

790

5.916

5.792

INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO

  Download XLS (16 kB)

(milioni di €)

31.12.2010

31.12.2011

Var.ass.

Passività finanziarie

10.350

11.199

849

Passività finanziarie a breve termine

1.844

2.787

943

Quote correnti di passività finanziarie a lungo termine

1.320

1.612

292

Passività finanziarie a lungo termine

7.186

6.800

(386)

Crediti finanziari e disponibilità liquide ed equivalenti

(9)

(2)

7

Crediti finanziari non strumentali allattività operativa

(1)

 

1

Disponibilità liquide ed equivalenti

(8)

(2)

6

 

10.341

11.197

856

L’indebitamento finanziario netto ammonta a 11.197 milioni di euro (10.341 milioni di euro al 31 dicembre 2010). Il flusso di cassa da attività operativa (+1.537 milioni di euro), unitamente agli incassi derivanti dall’esercizio di n. 1.986.600 diritti di stock option (7 milioni di euro), hanno consentito di coprire pressoché interamente i fabbisogni finanziari connessi alla spesa netta per investimenti (-1.589 milioni di euro). L’incremento dell’indebitamento finanziario netto, dopo il pagamento del saldo dividendo dell’esercizio 2010 di 0,14 euro per azione, messo in pagamento a partire dal 26 maggio 2011 (-473 milioni di euro) e dell’acconto sul dividendo dell’esercizio 2011 di 0,10 euro per azione, messo in pagamento a partire dal 27 ottobre 2011 (-338 milioni di euro), ammonta a 856 milioni di euro.

Le passività finanziarie a lungo termine (6.800 milioni di euro) rappresentano circa il 61% dell’indebitamento finanziario (69% al 31 dicembre 2010) e hanno una durata media di poco superiore ai 4 anni (circa 4 anni al 31 dicembre 2010).

Le passività finanziarie sono per la totalità verso l’Eni28 e sono interamente denominate in euro.

In data 24 gennaio 2012 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge 20 gennaio 2012, n. 1 recante “Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività”. In particolare, l’articolo 15 “Disposizioni in materia di separazione proprietaria” di tale Decreto ha stabilito che il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di cui all’articolo 1, comma 905, della Legge 27 dicembre 2006, n. 296 relativo all’attuazione della separazione proprietaria tra Eni e Snam, dovrà essere emanato entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del suddetto Decreto Legge.

In caso del cambio di controllo su Snam da parte dell’Eni S.p.A., gli accordi in essere tra le Società prevedono la facoltà di Eni S.p.A. di estinguere anticipatamente gli affidamenti concessi. Allo stato attuale, Snam ritiene che i flussi derivanti dalla gestione dell’impresa e l’attuale struttura finanziaria e patrimoniale, possano ragionevolmente consentire l’accesso ad un ampio spettro di forme di finanziamento attraverso il mercato dei capitali e le istituzioni creditizie. Tuttavia, non sussiste garanzia che Snam sia in grado di ottenere prestiti e finanziamenti da altre fonti alle stesse condizioni di quelli attualmente in essere.

Al 31 dicembre 2011 la composizione del debito per tipologia di tasso d’interesse è la seguente:

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(milioni di €) 

31.12.2010

%

31.12.2011

%

Var. ass.

Tasso variabile

2.144

21

2.587

23

443

Tasso fisso

8.206

79

8.612

77

406

 

10.350

100

11.199

100

849

Le passività finanziarie a tasso variabile (2.587 milioni di euro) si incrementano di 443 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2010 per effetto del maggior indebitamento a breve a tasso variabile.

Le passività finanziarie a tasso fisso (8.612 milioni di euro) aumentano, rispetto al 31 dicembre 2010, di 406 milioni di euro per effetto essenzialmente del saldo netto tra tra le accensioni (+1.700 milioni di euro) e i rimborsi di periodo (-1.300 milioni di euro). In particolare, le accensioni si riferiscono a: (i) due finanziamenti a tasso fisso di 400 e 300 milioni di euro; (ii) tre finanziamenti a tasso variabile di 200, 300 e 500 milioni di euro, convertiti in finanziamenti a tasso fisso tramite altrettanti contratti derivati di Interest Rate Swap - IRS.

Le passività finanziarie a tasso fisso al 31 dicembre 2011 includono n. 19 finanziamenti sottoscritti a tasso variabile convertiti in finanziamenti a tasso fisso tramite contratti di IRS stipulati su un nozionale complessivo pari a 6.435 milioni di euro.

Non risultano inadempimenti di clausole o violazioni contrattuali connesse a contratti di finanziamento.

Covenants

Snam ha stipulato un contratto di finanziamento di 300 milioni di euro con Eni su provvista della Banca Europea degli Investimenti (BEI), che è basato sul mantenimento di un rating minimo da parte di Eni. Il rispetto di tale indicatore è soddisfatto.

20 Il working gas si distingue in: (i) “Working gas erogabile”, che rappresenta il gas che viene ciclicamente iniettato ed erogato dal campo di stoccaggio nell’arco del ciclo di stoccaggio ovvero il gas che può essere messo a disposizione e reintegrato per essere utilizzato ai fini della prestazione di servizi di stoccaggio; (ii) “Pseudo-working gas”, che rappresenta il gas in stoccaggio di fatto assimilabile al cushion gas, in quanto risulta funzionale all’utilizzo del working gas erogabile e non è oggetto di allocazione agli utenti.

21 L’analisi degli investimenti tecnici realizzati da ciascun settore di attività è fornita nel capitolo “Andamento della gestione nei settori di attività” della presente Relazione.

22 A tal fine, si precisa che l’attuale quadro normativo e regolatorio (Cfr. deliberazione ARG/gas 119/10 art. 10, comma 5 dell’Allegato A), lascia l’impresa di Stoccaggio in posizione di neutralità rispetto agli effetti derivanti dall’applicazione dei corrispettivi per la reintegrazione del gas adibito a riserva strategica, prevedendo la distribuzione agli utenti dei benefici/costi derivanti dall’applicazione dei corrispettivi per la reintegrazione del gas a seguito dell’utilizzo da parte degli utenti. Pertanto, i proventi derivanti dall’utilizzo del gas strategico da parte degli utenti sono stati sospesi dal conto economico in contropartita alla voce “Altre passività”.

23 La deliberazione ARG/gas 184/09 dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas ha definito le modalità di corresponsione in natura, da parte degli utenti del servizio all’impresa maggiore di trasporto, dei quantitativi di gas a copertura del gas combustibile, delle perdite di rete e del Gas Non contabilizzato (GNC). In particolare, tale deliberazione ha previsto: (i) per il gas combustibile, l’introduzione di un meccanismo di conguaglio per gli scostamenti tra le quantità allocate e i consumi effettivi; (ii) per le perdite di rete, l’introduzione di un meccanismo di conguaglio per lo scostamento tra le quantità stimate da allocare previste dall’Autorità per l‘Energia Elettrica e il Gas, e le quantità effettivamente allocate; (iii) per il Gas Non Contabilizzato (GNC), di attribuire gli scostamenti tra le quantità allocate dagli utenti ed il consumo effettivo all’impresa maggiore di trasporto.

24 In applicazione dalla deliberazione dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas ARG/gas 45/11, a partire dal 1 dicembre 2011, l’impresa maggiore di trasporto del gas naturale, assume la responsabilità del bilanciamento complessivo del sistema di trasporto di gas naturale, approvvigiona le risorse di stoccaggio necessarie alla copertura dei disequilibri di bilanciamento dei singoli utenti e provvede al regolamento del saldo delle partite economiche.

25 Per le informazioni sugli impegni assunti dalle parti si veda la nota n. 28 “Garanzie, impegni e rischi - Impegni derivanti dal contratto di acquisto da Eni di Italgas e Stogit” delle Note al bilancio consolidato.

26 Le informazioni sulle azioni proprie in portafoglio alla data del 31 dicembre 2011 sono fornite al capitolo “Altre informazioni - Azioni proprie detenute dalla Società e da imprese controllate” della presente Relazione.

27 Calcolato moltiplicando il numero delle azioni proprie per il prezzo ufficiale di fine anno di 3,39 euro per azione.

28 Le informazioni sui debiti finanziari verso la controllante Eni S.p.A. sono fornite alla nota n. 22”Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine” delle Note al bilancio consolidato.

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