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23 Garanzie, impegni e rischi

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31.12.2010

31.12.2011

(milioni di €)

Altre garanzie personali

Impegni
e rischi

Totale

Altre garanzie personali

Impegni
e rischi

Totale

Altre garanzie personali prestate

 

 

 

 

 

 

nell’interesse proprio:

 

 

 

 

 

 

- Controllanti

22

 

22

29

 

29

Impegni

 

 

 

 

 

 

Impegni per l’acquisto di beni e servizi

 

1.158

1.158

 

1.024

1.024

Impegni per l’acquisto di partecipazioni

 

 

 

 

75

75

Altri

 

 

 

 

4

4

 

22

1.158

1.180

29

1.103

1.132

GARANZIE

Le altre garanzie personali prestate nell’interesse proprio di 29 milioni di euro (22 milioni di euro al 31 dicembre 2010) si riferiscono principalmente a: (i) manleve a favore di Eni S.p.A. (24 milioni di euro) a fronte di fidejussioni rilasciate nell’interesse di Snam, principalmente a garanzia di buona esecuzione lavori; (ii) fidejussioni rilasciate a favore del Comune di San Donato Milanese (4 milioni di euro) a copertura degli impegni derivanti da un progetto per la realizzazione di un complesso immobiliare in San Donato Milanese da destinare ad uso uffici.

IMPEGNI

Al 31 dicembre 2011 gli impegni assunti con fornitori per l’acquisto di attività materiali e la fornitura di servizi relativi agli investimenti in attività materiali e immateriali in corso di realizzazione ammontano a 1.024 milioni di euro (1.158 milioni di euro al 31 dicembre 2010).

Gli impegni per l’acquisto di partecipazioni (75 milioni di euro) riguardano l’impegno derivante da un accordo congiunto da parte di Snam e Fluxys G per l’acquisto da Eni delle seguenti partecipazioni: (i) il 16,41% di Interconnector (UK) Ltd, proprietaria e operatore del gasdotto sottomarino che collega Regno Unito (Bacton) e Belgio (Zeebrugge) e consente un collegamento strategico bi-direzionale tra il Regno Unito e le maggiori piazze europee del trading di gas; (ii) il 51% in Interconnector Zeebrugge Terminal SCRL che comprende il terminale e gli impianti di compressione che collegano il gasdotto Interconnector al sistema di trasporto del gas in Belgio; (iii) il 10% in Huberator S.A., società controllata da Fluxys G e operatore dell’hub di trading del gas di Zeebrugge. L’operazione prevede l’acquisto delle suddette partecipazioni in quote paritetiche tra i due acquirenti, a fronte di un corrispettivo pari complessivamente a 150 milioni di euro. Il perfezionamento dell’operazione è previsto entro il secondo semestre 2012, previa autorizzazione da parte delle competenti Autorità.

Gli altri impegni (4 milioni di euro) riguardano impegni assunti nei confronti del Comune di San Donato Milanese e di Eni Servizi S.p.A. a fronte di un progetto per la realizzazione di un complesso immobiliare in San Donato Milanese da destinare ad uso uffici.

GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI

Premessa

Nell’ambito dei rischi finanziari i principali rischi identificati, monitorati e, per quanto di seguito specificato, gestiti da Snam Rete Gas, sono i seguenti:

(i) il rischio mercato derivante dall’esposizione alle fluttuazioni dei tassi di interesse e del prezzo del gas naturale;

(ii) il rischio di credito derivante dalla possibilità di default di una controparte;

(iii) il rischio liquidità derivante dalla mancanza di risorse finanziarie per far fronte agli impegni a breve.

In questo paragrafo vengono descritte le politiche e i principi di Snam Rete Gas per la gestione e il controllo dei rischi derivanti da strumenti finanziari (rischio tasso di interesse, rischio di credito e rischio di liquidità). In accordo con le informazioni da indicare ai sensi dell’IFRS 7, sono altresì illustrati la natura e l’entità dei rischi risultanti da tali strumenti.

Con riferimento agli altri rischi che caratterizzano la gestione (il rischio di variazione del prezzo del gas naturale, il rischio operation e i rischi specifici del settore di attività in cui la Società opera) si rinvia a quanto indicato nella Relazione sulla gestione al capitolo “Fattori di rischio e di incertezza”.

RISCHIO DI MERCATO

Rischio di variazione dei tassi di interesse

Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività e passività finanziarie dell’impresa e sul livello degli oneri finanziari netti. L’obiettivo della Società è la minimizzazione del rischio di tasso d’interesse nel perseguimento degli obiettivi di struttura finanziaria definiti nei piani societari.

Parte dei finanziamenti di Snam Rete Gas prevede tassi di interesse indicizzati sui tassi di riferimento del mercato, in particolare l’Europe Interbank Offered Rate (EURIBOR). La politica di copertura del rischio tasso è quella di limitare il rischio connesso alla volatilità connessa ai tassi di interesse nel perseguimento degli obiettivi di struttura finanziaria definiti nei piani societari. A tal fine Snam Rete Gas utilizza strumenti derivati, in particolare Interest Rate Swap (IRS) per gestire il bilanciamento tra indebitamento a tasso fisso e indebitamento a tasso variabile. Le operazioni di copertura sono qualificate, ai sensi dello IAS 39 “Cash Flow Hedge”. Snam Rete Gas non detiene contratti derivati destinati alla negoziazione, né contratti derivati con finalità speculative18.

La composizione dell’indebitamento finanziario lordo tra tasso fisso e tasso variabile, includendo gli effetti prodotti dalle operazioni di copertura, è analizzata nella seguente tabella:

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31.12.2010

31.12.2011

(milioni di €)

Valore

%

Valore

%

A tasso fisso

6.311

80

6.718

80

A tasso variabile

1.573

20

1.640

20

 

7.884

100

8.358

100

L’esposizione al rischio di variazione dei tassi di interesse al 31 dicembre 2011 è pari a circa il 20% dell’esposizione totale della Società (parimenti al 31 dicembre 2010). L’attività di hedging effettuata nel corso dell’anno, ha permesso di rispettare gli obiettivi di struttura finanziaria definiti nei piani societari.

Di seguito sono evidenziati gli impatti sul patrimonio netto e sul risultato al 31 dicembre 2011 ipotizzando una variazione del +/-10% dei tassi di interesse:

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Risultato di periodo Esercizio 2010

Patrimonio netto 31.12.2010

(milioni di €)

+10%

-10%

+10%

-10%

Finanziamenti a tasso variabile

 

 

 

 

Effetto variazione del tasso di interesse

(1)

1

 

 

Finanziamenti a tasso variabile convertiti tramite IRS in finanziamenti a tasso fisso

 

 

 

 

Effetto variazione del tasso di interesse sul fair value dei contratti derivati di copertura ai sensi dello IAS 39 - quota efficace

 

 

31

(34)

Oneri finanziari capitalizzati

 

 

Effetto sul risultato prima delle imposte

(1)

1

31

(34)

Effetto fiscale

 

 

(9)

9

 

(1)

1

22

(25)

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Risultato di periodo Esercizio 2011

Patrimonio netto 31.12.2011

(milioni di €)

+10%

-10%

+10%

-10%

Finanziamenti a tasso variabile

 

 

 

 

Effetto variazione del tasso di interesse

3

(3)

 

 

Finanziamenti a tasso variabile convertiti tramite IRS in finanziamenti a tasso fisso

 

 

 

 

Effetto variazione del tasso di interesse sul fair value dei contratti derivati di copertura ai sensi dello IAS 39 - quota efficace

 

 

15

(22)

Oneri finanziari capitalizzati

 

 

 

 

Effetto sul risultato prima delle imposte

3

(3)

15

(22)

Effetto fiscale

(1)

1

(6)

8

 

2

(2)

9

(14)

Snam Rete Gas si finanzia interamente tramite la controllante Eni S.p.A.. In caso di cessione del controllo da parte di Eni S.p.A. non sussiste garanzia che Snam Rete Gas sia in grado di ottenere prestiti e finanziamenti da altre fonti alle stesse condizioni di quelli attualmente in essere.

RISCHIO CREDITO

Il rischio credito rappresenta l’esposizione della società a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti.

Snam Rete Gas presta i propri servizi di business ad un numero limitato di operatori del settore del gas, dei quali il più significativo per volume di affari è Eni S.p.A.. Il mancato o ritardato pagamento dei corrispettivi dovuti da uno o più di tali operatori potrebbe incidere negativamente sui risultati economici e sull’equilibrio finanziario di Snam Rete Gas. Le regole per l’accesso degli utenti al servizio di trasporto del gas sono stabilite dalla Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas e sono previste nel Codice di Rete, ovvero il documento che stabilisce le norme che regolano i diritti e gli obblighi dei soggetti coinvolti nel processo di erogazione del servizio di trasporto, e detta clausole contrattuali che riducono i rischi di inadempienza da parte degli utenti.

In particolare nel Codice è previsto il rilascio, da parte degli utenti, delle seguenti garanzie:

  • Garanzia finanziaria a copertura delle obbligazioni derivanti dal conferimento di capacità di trasporto (a garanzia del pagamento dei corrispettivi di capacità e corrispettivo variabile). La garanzia bancaria, a prima richiesta, dovrà essere emessa da istituto bancario italiano o da filiale/succursale italiana di banca estera per un ammontare pari ad un terzo del massimo corrispettivo annuo di capacità di Rete Nazionale e Rete Regionale del contratto di Trasporto. Tale garanzia non è richiesta qualora l’Utente sia in possesso di un idoneo rating creditizio fornito da primari organismi internazionali;
  • Garanzia finanziaria a copertura delle obbligazioni derivanti dall’erogazione del servizio di trasporto (a garanzia del pagamento di tutte le obbligazioni ad eccezione di quelle indicate al punto precedente). La garanzia bancaria, a prima richiesta, è rilasciata a copertura delle altre obbligazioni derivanti dal conferimento per un ammontare pari al 3% del massimo corrispettivo annuo di capacità di Rete Nazionale e Rete Regionale del contratto di Trasporto. Tale garanzia è rilasciata da parte di tutti gli utenti.

La massima esposizione al rischio di credito per la Società al 31 dicembre 2011 è rappresentata dal valore contabile delle attività finanziarie esposte in bilancio. Di seguito si riporta l’analisi dei crediti scaduti e non svalutati:

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31.12.2010

31.12.2011

(milioni di €)

Crediti commerciali

Altri crediti

Totale

Crediti commerciali

Altri crediti

Totale

Crediti non scaduti e non svalutati

398

67

465

476

38

514

Crediti scaduti e non svalutati:

 

 

 

 

 

 

- da 0 a 3 mesi

18

3

21

24

2

26

- da 3 a 6 mesi

6

1

7

7

1

8

- da 6 a 12 mesi

3

1

4

10

1

11

- oltre 12 mesi

7

8

15

35

5

40

Totale crediti scaduti e non svalutati

34

13

47

76

9

85

 

432

80

512

552

47

599

I crediti scaduti e non svalutati, pari a 85 milioni di euro (47 milioni di euro al 31 dicembre 2010) si riferiscono a crediti verso controparti con elevata affidabilità e, pertanto, ad oggi è ragionevole non evidenziare criticità in ordine al loro incasso. I criteri per verificare la presenza di riduzioni di valore sono indicati nella descrizione dei criteri di valutazione.

Non si evidenziano significativi rischi di credito. Al 31 dicembre 2011, occorre comunque rilevare che circa il 66% dei crediti commerciali (74% al 31 dicembre 2010) è riferito a clienti di primaria affidabilità, tra i quali la controllante Eni S.p.A. che copre il 36% del totale dei crediti commerciali (36% al 31 dicembre 2010).

RISCHIO LIQUIDITÀ

Il rischio liquidità rappresenta il rischio che, a causa dell’incapacità di reperire nuovi fondi (funding liquidity risk) o di liquidare attività sul mercato (asset liquidity risk), l’impresa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui l’impresa sia costretta a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione di insolvibilità che pone a rischio l’attività aziendale. L’obiettivo della Società è quello di porre in essere una struttura finanziaria (in termini di livello percentuale di leverage e di livelli percentuali del rapporto tra indebitamento a medio lungo termine e indebitamento totale) che, in coerenza con gli obiettivi di business, garantisca un livello di liquidità adeguato per la Società, minimizzando il relativo costo opportunità e mantenga un equilibrio in termini di durata e di composizione del debito.

Ad oggi Snam Rete Gas S.p.A., si finanzia interamente tramite la società controllante Eni S.p.A.. Gli accordi stipulati prevedono la facoltà di Eni S.p.A. di richiedere il rimborso anticipato dei finanziamenti in caso di perdita del controllo di Snam Rete Gas da parte di Eni S.p.A..

Allo stato attuale, la Società ritiene che i flussi derivanti dalla gestione dell’impresa e l’attuale struttura finanziaria e patrimoniale assicurino l’accesso, a normali condizioni di mercato, ad un ampio spettro di forme di finanziamento attraverso il mercato dei capitali e le istituzioni creditizie. Tuttavia, non sussiste garanzia che Snam Rete Gas sia in grado di ottenere prestiti e finanziamenti da altre fonti alle stesse condizioni di quelle attualmente in essere.

Pagamenti futuri a fronte di passività finanziarie, debiti commerciali e altri debiti

L’analisi delle scadenze delle passività finanziarie al 31 dicembre 2011, comprensive degli interessi maturandi, è di seguito indicata:

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Anni di scadenza

 

(milioni di €)

2012

2013

2014

2015

2016

Oltre

Totale

Passività finanziarie

 

 

 

 

 

 

 

Passività finanziarie a lungo termine

1.000

800

1.510

820

1.020

1.350

6.500

Passività finanziarie a breve termine

1.840

 

 

 

 

 

1.840

Passività/(attività) per strumenti derivati

35

67

46

32

9

3

192

Interessi su debiti finanziari

180

121

118

103

63

114

699

 

3.055

988

1.674

955

1.092

1.467

9.231

Debiti commerciali e altri debiti

 

 

 

 

 

 

 

Debiti commerciali

317

 

 

 

 

 

317

Altri debiti e anticipi

513

 

 

 

 

 

513

 

830

 

 

 

 

 

830

 

3.885

988

1.674

955

1.092

1.467

10.061

Altre informazioni sugli strumenti finanziari

Con riferimento alle categorie previste dallo IAS 39, si precisa che la Società non detiene né attività finanziarie detenute fino alla scadenza, né disponibili per la vendita, né possedute per la negoziazione. Di conseguenza le attività e le passività finanziarie, eccetto i derivati di copertura, rientrano integralmente nella categoria degli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato.

Il valore di iscrizione degli strumenti finanziari e i relativi effetti economici e patrimoniali si analizzano come segue:

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Proventi (oneri) 

 

Valore di iscrizione

Conto economico

Patrimonio netto (*)

(milioni di €)

2010

2011

2010

2011

2010

2011

(*)

Al netto dell’effetto fiscale.

(**)

Gli effetti a conto economico sono rilevati nei “Proventi/(oneri) finanziari.

(***)

Gli effetti a conto economico sono rilevati negli “Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi” e nei “Proventi (oneri) finanziari”.

Strumenti finanziari valutati al fair value

 

 

 

 

 

 

Passività nette per contratti derivati di copertura (**)

(62)

(215)

(91)

(60)

10

(92)

Crediti e debiti e altre attività/ passività valutate al costo ammortizzato

 

 

 

 

 

 

Crediti commerciali e altri crediti (***)

505

585

 

 

 

 

Debiti commerciali e altri debiti (**)

(707)

(830)

 

 

 

 

Debiti finanziari (**)

(7.884)

(8.358)

(109)

(164)

 

 

Di seguito viene fornito il confronto tra il valore di iscrizione delle passività finanziarie a lungo termine e il relativo fair value. Per le altre attività/passività finanziarie tale informazione non è fornita in quanto il valore contabile è pressoché equivalente al fair value.

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31 dicembre 2010

31 dicembre 2011

(milioni di €)

Valore contabile

Valore di mercato

Valore contabile

Valore di mercato

Debiti finanziari

6.611

6.681

6.518

6.620

Il valore di mercato delle passività finanziarie a lungo termine, incluse le quote a breve termine, è determinato adottando i tassi di attualizzazione definiti sulla base dei tassi di interesse di mercato al 31 dicembre 2011, compresi tra l’1,0% e l’1,9%.

La classificazione delle attività e delle passività valutate al fair value nello schema di Stato patrimoniale secondo la gerarchia del fair value19 in funzione della significatività degli input utilizzati nel processo di valutazione, ha riguardato gli strumenti finanziari derivati, classificati a livello 2 ed iscritti nelle “Altre passività correnti“(60 milioni di euro) e nelle “Altre passività non correnti” (155 milioni di euro).

Contenziosi

Snam Rete Gas S.p.A. è parte in procedimenti civili e amministrativi e in azioni legali collegate al normale svolgimento delle sue attività. Sulla base delle informazioni attualmente a disposizione, e tenuto conto dei fondi rischi esistenti, l’impresa ritiene che tali procedimenti e azioni non determineranno effetti negativi rilevanti sul proprio bilancio. Per una sintesi dei procedimenti più significativi riguardanti Snam Rete Gas S.p.A. si rinvia alla nota n. 28 “Garanzie, impegni e rischi – Contenziosi” delle Note al bilancio consolidato.

Regolamentazione in materia ambientale

Si veda la nota n. 28 “Garanzie, impegni e rischi - Regolamentazione in materia ambientale” delle Note al bilancio consolidato.

Altri impegni e rischi

Gli altri impegni e rischi non valorizzati sono i seguenti:

Impegni derivanti dal contratto di acquisto da Eni di Italgas e Stogit

Acquisizione di Italgas

Il prezzo determinato per l’acquisizione di Italgas e Stogit è soggetto a meccanismi di aggiustamento sulla base degli impegni presi in sede di perfezionamento dell’operazione e destinati ad operare anche successivamente alla data di esecuzione.

Il prezzo di acquisto di Italgas potrà essere adeguato al fine di riconoscere: (i) a favore di Eni una parte dei benefici derivanti dalla vendita di immobili di proprietà Italgas, non più funzionali all’attività stessa; (ii) a favore di Snam l’ammontare derivante da eventuali richieste di indennizzo relative ai Fondi Rischi Ambientali.

Acquisizione di Stogit

Il prezzo di acquisizione di Stogit potrà essere adeguato, al fine di tenere conto del differente valore rispetto a quello attuale che potrebbe essere riconosciuto dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas per il periodo tariffario 1 aprile 2014 – 31 marzo 2018, ai quantitativi di gas naturale di proprietà di Stogit alla data del trasferimento delle azioni e ricompresi tra le attività che compongono la RAB (Regulatory Asset Base).

Il contratto di compravendita prevede inoltre meccanismi di hedging predisposti al fine di mantenere in capo ad Eni i rischi e/o benefici che possano derivare dall’eventuale cessione di capacità di stoccaggio che dovesse eventualmente rendersi liberamente disponibile su base negoziale e non più regolata, ovvero dalla cessione di concessioni tra quelle in capo a Stogit al momento del trasferimento delle azioni che dovessero eventualmente essere dedicate prevalentemente ad attività di stoccaggio non più soggetta a regolazione.

Di seguito si riportano gli sviluppi intervenuti nel corso del 2011.

Italgas

Snam Rete Gas S.p.A. ha provveduto a versare alla controllante Eni S.p.A., a titolo di liquidazione dei conguagli patrimoniali a suo favore, l’importo di 86 milioni di euro derivante dal saldo netto tra:

  • 145 milioni di euro a favore di Eni a fronte della differenza tra il valore provvisorio aggregato stimato della RAB (Regulatory Asset Base) di Italgas e di alcune società partecipate da Italgas ed il valore della RAB aggregato definito dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas;
  • 59 milioni di euro a favore di Snam relativi principalmente alla stima di passività su fattispecie già esistenti antecedentemente alla data di perfezionamento del contratto.

Stogit

Snam Rete Gas S.p.A. ha provveduto a liquidare a favore di Eni S.p.A. l’importo di 3 milioni di euro quale quota parte del plusvalore derivante dalla cessione di gas naturale non più necessario al funzionamento del sistema di stoccaggio.

Area metropolitana di Roma e ramo d’azienda “Romana gas”

A seguito della cessione da parte della società francese Suez S.A. (oggi GdF Suez S.A. a seguito di fusione) della propria controllata belga Distrigaz, la controllante Eni, in base a intese preliminari con Italgas, aveva concordato di cedere a Suez, unitamente ad altri asset nei settori gas ed elettrico, le attività di distribuzione di Italgas nell’area metropolitana di Roma.

Oggetto della cessione era il ramo d’azienda relativo alla distribuzione gas nei comuni di Roma, Fiumicino, Ciampino, Marino, Grottaferrata, Rocca di Papa e Frascati, comprendente le reti di distribuzione (di lunghezza pari a circa 5.300 km) e i relativi impianti, circa 1,3 milioni di punti di riconsegna (pari a circa il 28% delle utenze servite), unitamente a circa 800 risorse umane a esso dedicate.

Il contratto prevedeva che il perfezionamento dell’operazione avvenisse tramite il conferimento da parte di Italgas di tale ramo di azienda nella società Rete Gas Roma S.r.l. (società appositamente costituita il 26 novembre 2008 con capitale sociale interamente detenuto da Italgas) e fosse sospensivamente condizionato all’ottenimento del consenso da parte del Comune di Roma al trasferimento della concessione entro il termine del 30 giugno 2009, che il compratore aveva facoltà di estendere fino al 31 agosto 2009.

Il Comune di Roma, con determinazione dirigenziale n. 1231 del 25 giugno 2009, ha espresso il proprio consenso alla cessione del contratto di concessione relativo alla distribuzione del gas nel territorio del Comune alla sopra citata società Rete Gas Roma, prendendo atto della volontà di Italgas di cedere l’intero capitale sociale di quest’ultima a GdF Suez.

Il Sindaco di Roma ha successivamente specificato con comunicazione del 6 luglio 2009 che la citata determinazione dirigenziale costituisce l’unico atto idoneo a esprimere in maniera legittima ed efficace il consenso dell’Amministrazione comunale all’operazione di cessione e che di tale operazione sarà data comunicazione al Consiglio Comunale per opportuna condivisione.

Tuttavia GdF Suez, in data 13 luglio 2009, ha comunicato a Italgas di non ritenere verificate, nei termini previsti, le condizioni per il trasferimento delle attività di distribuzione gas nell’area metropolitana di Roma, e di rinunciare, pertanto, a procedere con il perfezionamento dell’acquisizione prevista dal contratto stipulato tra le parti il 30 ottobre 2008.

In esito ad un’ampia e articolata trattativa intercorsa con GdF Suez, in data 13 dicembre 2011 Eni ha comunicato di aver stipulato con GdF Suez un Settlement Agreement in base al quale quest’ultima si è impegnata a versare ad Eni stessa la somma 40 milioni di euro a tacitazione di ogni pretesa e/o eventuale pregiudizio discendente dagli accordi in precedenza intervenuti, compreso il contratto sopraccitato di cui era parte Italgas. In relazione a ciò, e con riferimento al coinvolgimento di Italgas in detti accordi, Eni ha riconosciuto ad Italgas stessa, l’importo 10 milioni di euro a piena e completa soddisfazione di ogni pretesa.

Emission Trading

Il Decreto Legislativo n. 216 del 4 aprile 2006 ha recepito la direttiva Emission Trading 2003/87/CE in materia di emissioni dei gas ad effetto serra e la direttiva 2004/101/CE relativa all’utilizzo di crediti di carbonio derivanti da progetti basati sui meccanismi flessibili del Protocollo di Kyoto. Dal 1 gennaio 2005 è operativo lo Schema Europeo di Emission Trading (ETS), in relazione al quale il 27 novembre 2008 è stata emanata la Delibera n. 20/2008 dal Comitato nazionale Emissions Trading recante l’assegnazione agli impianti esistenti dei permessi di emissione per il quinquennio 2008-2012.

In relazione a tale periodo sono stati assegnati a Snam Rete Gas permessi di emissioni equivalenti per un totale di 3,3 milioni di tonnellate di anidride carbonica, di cui 0,6 milioni per i “nuovi entranti”. Le quote relative ai “nuovi entranti” includono solo quelle fisicamente assegnate e iscritte nei Registri delle emissioni.

Nell’esercizio 2011 le emissioni di anidride carbonica delle installazioni di Snam Rete Gas sono risultate, complessivamente, inferiori rispetto ai permessi di emissione assegnati. A fronte di 0,7 milioni di tonnellate di anidride carbonica assegnati, sono stati infatti emessi circa 0,3 milioni di tonnellate, con un surplus di 0,4 milioni di tonnellate.

18 Le caratteristiche dei contratti derivati sono illustrate alla nota n. 16 “Altre passività correnti”, cui si rinvia.

19 Le modifiche all’IFRS 7, emesse dallo IAS nel marzo 2009 e omologate nel novembre 2009, richiedono di distinguere le valutazioni al fair value sulla base di una classificazione basata su 3 livelli (Fair value hierarchy) definiti tenuto conto della significatività degli input utilizzati nel processo di valutazione. In particolare il principio prevede i seguenti livelli: (i) Livello 1: valutazioni effettuate sulla base di prezzi quotati (e non oggetto di modifica) su mercati attivi per le stesse attività o passività finanziarie; (ii) Livello 2: valutazioni effettuate sulla base di input, differenti dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che, per le attività/passività oggetto di valutazione, sono osservabili indirettamente; (iii) Livello 3: input non basabili su prezzi di mercato osservabili.

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