Separazione proprietaria tra eni e Snam
La Presidenza del Consiglio dei Ministri con Decreto del 25 maggio 2012 (DPCM) ha definito modalità e termini della separazione proprietaria di Snam da eni, da adottarsi entro il termine del 25 settembre 2013. Con l’approvazione di tale Decreto, si completa il quadro normativo della c.d. separazione proprietaria delle attività di trasporto, distribuzione, stoccaggio e rigassificazione di gas naturale delineato dal Decreto Liberalizzazioni.
In particolare il DPCM, con lo scopo di assicurare il mantenimento di un nucleo stabile nel capitale di Snam tale da garantire lo sviluppo di attività strategiche e la tutela delle caratteristiche di servizio di pubblica utilità svolte da Snam, ha stabilito che eni ceda una quota complessivamente non inferiore al 25,1% del capitale sociale di Snam a CDP.
A tal fine, a seguito del verificarsi delle condizioni sospensive tra le quali l’avvenuta concessione del nulla osta da parte dell’Antitrust, in data 15 ottobre 2012 si è perfezionata la cessione da eni a CDP di n. 1.013.619.522 azioni ordinarie, pari al 30% meno una azione del capitale votante di Snam, con conseguente perdita del controllo da parte di eni su Snam.
Al 31 dicembre 2012 CDP risulta detenere una partecipazione nel capitale sociale votante di Snam pari al 30,03%.
L’operazione fa seguito alla cessione ad investitori istituzionali, di un’ulteriore quota del 5% del capitale sociale (corrispondente al 5,28% del capitale votante) di Snam, effettuata da eni in data 18 luglio 2012.
In data 15 gennaio 2013 eni ha concluso il collocamento, presso investitori istituzionali, di 1.250 milioni di obbligazioni convertibili in azioni ordinarie di Snam S.p.A.. Il sottostante delle obbligazioni è rappresentato da circa 288,7 milioni di azioni ordinarie Snam, pari a circa l’8,54% del capitale della società.
La quota di partecipazione di eni in Snam (circa il 12% del capitale, al netto delle azioni impegnate a fronte del suddetto prestito obbligazionario) potrà essere ceduta secondo quanto stabilito dal DPCM.
Rifinanziamento del debito
Nel quadro generale delineato dal DPCM Snam ha completato il significativo programma di rifinanziamento del debito, avviato nel corso del 2012, al fine di raggiungere la piena indipendenza finanziaria da eni. In particolare, nell’ambito del progetto di rifinanziamento del debito, sono state effettuate le operazioni di seguito illustrate.
In data 4 giugno 2012, con l’obiettivo di diversificare le fonti di provvista allargando la base degli investitori, il Consiglio di Amministrazione di Snam, ha deliberato l’emissione di uno o più prestiti obbligazionari, da collocare presso investitori istituzionali operanti in Europa, in base a un programma di emissione di Euro Medium Term Notes (EMTN) per un ammontare complessivo fino a 8 miliardi di euro, da emettersi in una o più tranches entro il 4 giugno 2013.
In attuazione del programma EMTN Snam ha emesso prestiti obbligazionari per complessivi 6 miliardi di euro, con le seguenti caratteristiche: (i) 1 miliardo di euro emesso in data 11 luglio 2012. Il prestito obbligazionario ha la durata di 4 anni con scadenza 11 luglio 2016 e paga una cedola annua a tasso fisso del 4,375%; (ii) 1 miliardo di euro emesso in data 19 luglio 2012. Il prestito ha la durata di 6,5 anni con scadenza il 18 gennaio 2019 e paga una cedola annua a tasso fisso del 5,0%; (iii) 2,5 miliardi di euro emessi in data 17 settembre 2012, di cui 1,5 miliardi di euro della durata di 5,5 anni, scadenza il 19 marzo 2018 e cedola annua al tasso fisso del 3,875%, e 1 miliardo di euro con durata pari a 10 anni, scadenza il 19 settembre 2022 e cedola annua al tasso fisso del 5,25%; (iv) 1,5 miliardi di euro emessi in data 13 novembre 2012, di cui 0,75 miliardi di euro della durata di 3 anni, scadenza il 13 novembre 2015 e cedola annua al tasso fisso del 2,000%, e 0,75 miliardi di euro con durata pari a 7,4 anni, scadenza il 13 febbraio 2020 e cedola annua al tasso fisso del 3,500%.
In data 24 luglio 2012 Snam ha inoltre sottoscritto, con un gruppo guidato da undici primarie banche nazionali e internazionali, un finanziamento in pool per un totale di 9 miliardi di euro in diverse forme tecniche (Bridge to bond per 4 miliardi di euro, linee di credito revolving per 3,5 miliardi di euro, term loan per 1,5 miliardi di euro). L’ammontare del finanziamento in pool ha potuto essere ridotto a 5 miliardi di euro grazie alle emissioni obbligazionarie effettuate nei mesi di settembre e novembre 2012, per un importo complessivo pari a 4 miliardi di euro. Al 31 dicembre 2012, relativamente al finanziamento in pool, Snam dispone di linee di credito committed non utilizzate per circa 2,2 miliardi di euro.
Sono stati inoltre sottoscritti: (i) n. 9 contratti bilaterali con istituzioni creditizie terze per un ammontare complessivo di circa 3,7 miliardi di euro, di cui circa 2,8 miliardi di euro erogati al 31 dicembre 2012; (ii) due contratti di finanziamento stipulati con CDP su provvista della Banca Europea degli Investimenti (BEI), per un importo complessivamente pari a 400 milioni di euro, interamente erogati al 31 dicembre 2012.
Tali contratti, unitamente alle emissioni obbligazionarie, hanno consentito a Snam di dotarsi dei mezzi finanziari necessari per dar corso, in forza di quanto disciplinato contrattualmente in caso di perdita del controllo di eni su Snam, alla risoluzione dei contratti finanziari in essere tra Snam e le sue Controllate ed eni. In particolare, i contratti oggetto di estinzione anticipata hanno riguardato: (i) affidamenti a breve termine per la gestione accentrata della tesoreria (2,2 miliardi di euro integralmente rimborsati al 31 dicembre 2012); (ii) prestiti a medio - lungo termine (6,5 miliardi di euro7, integralmente rimborsati al 31 dicembre 2012); (iii) contratti derivati di copertura dal rischio su tassi di interesse su un nozionale complessivo di 4,2 miliardi di euro con il riconoscimento di oneri pari a 350 milioni di euro, di cui 210 pagati in data 5 ottobre 2012 e i restanti 140 milioni di euro pagati in data 15 gennaio 2013.
Snam ha come obiettivo il progressivo raggiungimento di una struttura di debito equilibrata, in termini di composizione tra prestiti obbligazionari e credito bancario, in linea con il profilo di business e il contesto regolatorio in cui Snam opera.
Snam ha ottenuto, in data 13 giugno 2012, il rating creditizio da Moody’s (Baa1 con outlook stabile) e Standard & Poor’s (A- con outlook negativo).
In data 27 settembre 2012 Moody’s, anche a seguito del peggioramento del merito di credito assegnato alla Repubblica italiana, ha confermato il rating di Snam (Baa1), assegnandole tuttavia outlook negativo.
In data 30 gennaio 2013 Standard & Poor’s ha confermato il rating di Snam (A- con outlook negativo).
7 Sono esclusi n. 2 finanziamenti stipulati con eni su provvista BEI (circa 0,5 miliardi di euro) oggetto di trasferimento tramite accollo da eni a Snam, sottoscritto in data 11 ottobre 2012.