Nel 2012 Snam ha conseguito un utile operativo di 2.111 milioni di euro, in aumento di 153 milioni di euro, pari al 7,8%, rispetto all’esercizio 2011, grazie principalmente all’incremento dei ricavi delle attività regolate e al controllo dei costi di gestione. L’aumento riflette il miglioramento della performance realizzata dai settori di attività distribuzione3 (+138 milioni di euro; +24,7%) e stoccaggio di gas naturale (+15 milioni di euro; +5,9%). L’utile operativo del settore di attività trasporto (1.135 milioni di euro) risulta sostanzialmente in linea (-2 milioni di euro; -0,2%) rispetto all’esercizio precedente.
L’utile netto reported del 2012 è stato pari a 779 milioni di euro, in riduzione dell’1,4% rispetto al 2011. La riduzione è dovuta ai maggiori oneri finanziari netti (-481 milioni di euro) che risentono, in particolare, degli oneri (-335 milioni di euro) derivanti dalla risoluzione dei contratti derivati di copertura dal rischio sui tassi di interesse in essere tra Snam e le sue Controllate ed eni, per dar corso a quanto disciplinato contrattualmente in caso di perdita del controllo di eni su Snam, e dei costi (-41 milioni di euro) connessi all’estinzione anticipata di finanziamenti bancari ponte sottoscritti nell’ambito del progetto di rifinanziamento del debito, resa possibile grazie al successo ottenuto nelle recenti emissioni obbligazionarie. Tali effetti sono stati in parte assorbiti dalla riduzione delle imposte sul reddito (+313 milioni di euro) dovuta ai maggiori oneri per adeguamenti una tantum effettuati nel 2011 e al minor utile prima delle imposte.
L’utile netto adjusted, ottenuto escludendo gli special item, ammonta a 992 milioni di euro, in aumento dell’1,4% rispetto all’esercizio 2011. Le componenti reddituali escluse dall’utile netto adjusted del 2012 sono rappresentate dagli oneri finanziari derivanti dall’estinzione anticipata di n. 12 contratti derivati di copertura Interest Rate Swap - IRS (-213 milioni di euro, al netto del relativo effetto fiscale) in essere tra Snam e le sue Controllate ed eni4. L’incremento dell’utile netto adjusted è attribuibile principalmente al maggior utile operativo (+153 milioni di euro) in parte compensato dall’aumento degli oneri finanziari netti (-146 milioni di euro) a seguito essenzialmente dei costi connessi al rifinanziamento del debito, dell’aumento del costo medio del debito e del maggior indebitamento medio di periodo.
Il positivo flusso di cassa netto da attività operativa di 961 milioni di euro ha consentito di finanziare parte dei fabbisogni finanziari connessi agli investimenti netti di periodo pari a 1.351 milioni di euro. L’indebitamento finanziario netto di 12.398 milioni di euro5, dopo il pagamento del dividendo agli azionisti pari a 811 milioni di euro, aumenta di 1.201 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2011.
Il patrimonio netto al 31 dicembre 2012 pari a 5.930 milioni di euro, include l’effetto negativo rilevato a conto economico derivante dall’estinzione anticipata dei contratti derivati di copertura - IRS (-213 milioni di euro). Alla data del 31 dicembre 2011, gli oneri connessi a tali contratti erano iscritti a riduzione del patrimonio netto per un importo pari a 170 milioni di euro.
Il dividendo
I buoni risultati conseguiti e i solidi fondamentali dell’azienda consentono di proporre all’Assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,25 euro per azione (0,24 euro per azione nel 2011), di cui 0,10 euro per azione già distribuiti nel mese di ottobre 2012 a titolo di acconto e 0,15 euro a saldo, in pagamento a partire dal 23 maggio 2013, a conferma dell’impegno di Snam nell’assicurare agli azionisti una remunerazione attrattiva e sostenibile nel tempo.
Il trasporto di gas naturale
Il gas immesso nella rete di trasporto è stato pari a 75,78 miliardi di metri cubi, in riduzione di 2,52 miliardi di metri cubi (-3,2%) rispetto al 2011. La flessione è attribuibile principalmente alla riduzione della domanda di gas naturale in Italia (-3,9% rispetto al 2011), riconducibile essenzialmente ai minori consumi del settore termoelettrico (-11,1%), solo in parte mitigati dai maggiori consumi del settore residenziale e terziario (+1,2%).
La rigassificazione del Gas naturale Liquefatto (GNL)
Nel 2012 sono stati rigassificati 1,12 miliardi di metri cubi di GNL, in riduzione di 0,77 miliardi di metri cubi rispetto all’esercizio 2011.
Lo stoccaggio di gas naturale
I volumi di gas movimentati nel Sistema di Stoccaggio nel 2012 ammontano a 15,63 miliardi di metri cubi, in aumento di 0,32 miliardi di metri cubi, pari al 2,1%, rispetto al 2011. L’incremento è principalmente attribuibile alle maggiori iniezioni per la ricostituzione degli stoccaggi (+8,4%), riconducibili all’emergenza climatica verificatasi nel primo trimestre 2012, parzialmente compensate da minori erogazioni da stoccaggio (-4,4%).
La capacità disponibile di stoccaggio conferita al 31 dicembre 2012 è pari a 10,7 miliardi di metri cubi, in aumento di 0,7 miliardi di metri cubi (+7,0%) rispetto al 31 dicembre 2011. L’aumento è dovuto principalmente agli investimenti di potenziamento e sviluppo realizzati nella concessione di Fiume Treste.
La distribuzione di gas naturale
Al 31 dicembre 2012 il numero di contatori attivi collocati presso i punti di riconsegna del gas ai clienti finali è pari a 5,907 milioni di unità (5,897 milioni al 31 dicembre 2011).
Investimenti tecnici
Gli investimenti tecnici ammontano a 1.300 milioni di euro (1.585 milioni di euro nel 2011) di cui 880 milioni di euro incentivati6 (67,7% sul totale investimenti).
3 L’utile operativo del settore di attività distribuzione di gas naturale, include l’effetto positivo derivante dalla rettifica di consolidamento relativa ad accantonamenti al Fondo oneri ambientali (71 milioni di euro) oggetto di rimborso, al netto dell’effetto fiscale, da eni a Snam, sulla base di accordi contrattuali stipulati in sede di closing dell’operazione di acquisizione di Italgas.
4 Per maggiori informazioni si veda il successivo paragrafo “Principali eventi - Rifinanziamento del debito”.
5 Esclude le passività finanziarie (141 milioni di euro) corrispondenti alla quota residua delle passività derivanti dall’estinzione anticipata dei contratti derivati di copertura, inclusiva degli interessi maturati sulla dilazione di pagamento. Maggiori informazioni sono fornite al successivo paragrafo “Principali eventi - Rifinanziamento del debito”.
6 Inclusi gli investimenti di misura. Il commento agli investimenti tecnici per settore di attività è fornito al capitolo “Andamento della gestione nei settori di attività”.