Signori Azionisti e Stakeholder,
il 2012 è stato per Snam un anno denso di avvenimenti e di cambiamenti significativi. Su tutti, il compiersi della separazione proprietaria da eni, con la conseguente perdita del controllo da parte di quest’ultima, e l’ingresso di Cassa Depositi e Prestiti (CDP) con una quota del 30% del nostro capitale. Un passaggio decisivo nella storia della Società, a conclusione di un articolato iter legislativo, che rafforza ulteriormente il ruolo chiave di Snam nello sviluppo del mercato italiano del gas e la spinge a favorire una sempre maggior concorrenzialità, sicurezza e diversificazione delle fonti di approvvigionamento nell’ottica di una piena integrazione con i mercati europei.
In un contesto di perdurante congiuntura economica negativa, che ha messo a dura prova i mercati finanziari e la loro capacità di sostenere la crescita delle imprese, abbiamo portato a termine in pochi mesi, e nel pieno rispetto dei tempi previsti, il complesso percorso di rifinanziamento del debito in essere verso eni. La nostra capacità di accedere al mercato dei capitali, come dimostrato dal grande consenso ottenuto presso gli investitori nelle emissioni obbligazionarie, testimonia la solidità del nostro modello di business e ci consente di rafforzare ulteriormente la struttura del capitale, supportando il significativo piano di investimenti annunciato nel 2012.
In questo contesto, non solo abbiamo confermato l’ambizioso piano investimenti a supporto dello sviluppo dei business in Italia, ma abbiamo anche realizzato un’importante tappa del nostro percorso di crescita in Europa. All’inizio del 2012 abbiamo infatti siglato l’alleanza strategica con Fluxys che ha portato, come primo passo concreto, all’acquisizione congiunta delle partecipazioni nel gasdotto Interconnector, che collega l’Europa con l’Inghilterra. Questo ci ha consentito di dare un impulso concreto alla nostra strategia di sviluppo internazionale, gettando solide basi per la creazione di una rete integrata del gas in Europa.
Grazie alle ottime performance delle diverse attività e alla continua attenzione all’efficienza operativa, nel 2012 abbiamo confermato una soddisfacente crescita dei risultati, come testimoniato dall’incremento del 7,8% dell’utile operativo rispetto al 2011. L’utile netto è risultato in lieve calo, pari all’1,4%, dovuto ai maggiori oneri finanziari derivanti anche dal rifinanziamento del debito, i cui effetti sono stati assorbiti dalle minori imposte sul reddito.
Lorenzo Bini Smaghi |
Carlo Malacarne |
Il titolo Snam ha chiuso il 2012 a un prezzo ufficiale di 3,52 euro, in aumento del 3,8% rispetto ai 3,39 euro di fine 2011, e l’andamento è stato superiore a quello del settore utilities europeo (indice STOXX Euro 600 Utilities), che ha registrato un -0,7%. Un ottimo risultato, sebbene più contenuto, rispetto alla performance complessiva dell’indice italiano FTSE MIB, che ha chiuso il 2012 con una crescita del 7,8% rispetto all’anno precedente.
Nel 2012 il titolo Snam è stato confermato nei più importanti indici di sostenibilità a livello globale, a testimonianza del nostro continuo impegno nella realizzazione di una crescita sostenibile, che salvaguardi l’ambiente e promuova il dialogo trasparente con tutti gli stakeholder.
La capacità di creare valore, la riconosciuta stabilità del nostro modello di business e la solida struttura del capitale ci consentono proporre all’Assemblea degli azionisti un dividendo di 0,25 euro per azione, con un aumento del 4,2% di cui 0,10 euro già distribuiti a titolo di acconto nel mese di ottobre 2012, a conferma del nostro impegno per un’attrattiva e sostenibile remunerazione dei nostri azionisti.
27 febbraio 2013
per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente |
L’Amministratore Delegato |