Principali eventi
Separazione di Italgas da Snam
In data 28 giugno 2016 il Consiglio di Amministrazione di Snam ha approvato la separazione di Italgas da Snam da realizzarsi tramite un’operazione unitaria e contestuale che comprende, tra l’altro, la scissione parziale e proporzionale di Snam e la conseguente quotazione presso il Mercato Telematico Azionario (MTA) di Milano di una nuova società beneficiaria della scissione con il ruolo di holding della partecipazione in Italgas (ITG Holding S.p.A.7). Tramite l’operazione di riorganizzazione industriale e societaria, l’intera partecipazione attualmente detenuta da Snam in Italgas, pari al 100% del capitale sociale di Italgas, sarà trasferita alla società beneficiaria al fine di separare l’attività di distribuzione di gas in Italia. L’operazione muove dalla considerazione che l’attività relativa alla distribuzione di gas naturale presenti caratteristiche dotate di una propria specificità rispetto alle altre attività del Gruppo Snam in termini di organizzazione operativa, contesto competitivo, regolamentazione e opportunità di crescita.
In particolare, l’operazione prevede: (i) il conferimento in natura da parte di Snam a beneficio di ITG Holding di una quota di partecipazione pari all’8,23% del capitale sociale di Italgas, al fine di permettere a Snam di detenere, post scissione, una partecipazione del 13,50% nella società beneficiaria ITG Holding; (ii) la vendita da parte di Snam a ITG Holding di una quota di partecipazione pari al 38,87% del capitale sociale di Italgas, il cui pagamento formerà oggetto di un Vendor Loan in capo a ITG Holding, tale da generare un adeguato livello di indebitamento finanziario che tenga conto del profilo di attività, di rischio e di generazione di flussi di cassa; (iii) la scissione parziale e proporzionale di Snam con assegnazione a ITG Holding della quota residua di partecipazione detenuta da Snam in Italgas, pari al 52,90%, con conseguente assegnazione ai soci di Snam del restante 86,50% del capitale di ITG Holding.
L’efficacia dell’intera operazione è subordinata, oltre alle condizioni di legge, tra cui, in particolare, l’approvazione da parte dell’Assemblea degli azionisti di Snam, al rilascio del provvedimento di Borsa Italiana di ammissione delle azioni di ITG Holding alle negoziazioni sul MTA, al rilascio del giudizio di equivalenza da parte della CONSOB e all’approvazione degli obbligazionisti di Snam.
Il Consiglio di Amministrazione ha convocato l’Assemblea degli Azionisti in sede ordinaria e straordinaria in data 1 agosto 2016. Il closing dell’intera operazione, subordinato al realizzarsi delle suddette condizioni, è previsto entro il 31 dicembre 2016.
Per maggiori informazioni sull’operazione sono disponibili sul sito internet di Snam (www.snam.it, nella sezione “Etica e Governance - Assemblee degli Azionisti”) i seguenti documenti: il Progetto di Scissione, la Relazione Illustrativa degli Amministratori della società scissa (Snam S.p.A.) e della società beneficiaria (ITG Holding S.p.A.) e il Documento Informativo redatto ai sensi dell’art. 70, comma 6 del Regolamento Emittenti.
Operazione di finanziamento della società beneficiaria della separazione di Italgas da Snam
Nell’ambito del processo di separazione di Italgas da Snam, sono stati sottoscritti impegni vincolanti di finanziamento con undici primari istituti finanziari nazionali e internazionali. Tali impegni vincolanti, per un ammontare complessivo di 3,9 miliardi di euro, consentiranno la copertura dei fabbisogni finanziari della società beneficiaria della scissione, per il ripagamento del debito verso Snam, e la doteranno delle risorse necessarie per rafforzare la propria leadership nel mercato della distribuzione del gas in Italia.
Le linee di credito, differenziate per natura e scadenza, comprendono un bridge to bond per un ammontare pari a 2,3 miliardi di euro con scadenza fino a 2 anni, linee di credito revolving per un ammontare pari a 1,1 miliardi di euro con scadenza compresa tra 3 e 5 anni e linee bancarie bilaterali per un ammontare pari a 500 milioni di euro con scadenza compresa tra 3 e 5 anni.
Proposto un programma di share buyback su un massimo del 3,5% del capitale sociale di Snam per un esborso fino a 500 milioni di euro in un periodo di 18 mesi
Il Consiglio di Amministrazione di Snam ha convocato, in data 1 agosto 2016, l’Assemblea degli azionisti di Snam, al fine di richiedere altresì l’autorizzazione all’acquisto di azioni ordinarie Snam, ai sensi e per gli effetti, rispettivamente degli artt. 2357 e 2357-ter del Codice civile nonché dell’art. 132 del Decreto Legislativo 58/1998 (TUF). L’autorizzazione è richiesta per un esborso fino a 500 milioni di euro e sino al limite massimo pari al 3,5% del capitale sociale sottoscritto e liberato, avuto riguardo alle azioni proprie già possedute dalla Società, per una durata di 18 mesi a far data dalla data di efficacia della scissione parziale e proporzionale della Società, qualora la medesima scissione fosse approvata dall’Assemblea straordinaria degli Azionisti.
Il programma ha lo scopo di dotare Snam di uno strumento di flessibilità strategica e finanziaria finalizzato ad accrescere il valore per l’azionista, anche attraverso il miglioramento della struttura finanziaria della Società.
Revoca del Controllo Giudiziario nei confronti di Italgas
In data 9 luglio 2015 il Tribunale di Palermo ha revocato la misura dell’Amministrazione Giudiziaria nei confronti di Italgas, tenuto conto degli esiti degli accertamenti svolti e della fattiva collaborazione prestata dal Gruppo Snam.
A Italgas è stato peraltro richiesto di assicurare alle autorità competenti i flussi informativi previsti all’art. 34 comma 8 del D.Lgs. n. 159/2011 (Controllo Giudiziario) relativamente alle operazioni rilevanti. Italgas ha presentato ricorso alla Corte di Appello di Palermo.
In data 25 luglio 2016 la Corte d’Appello ha emesso Decreto di revoca del “Controllo Giudiziario” nei confronti di Italgas, dichiarando per l’effetto cessata l’esecuzione delle conseguenti prescrizioni.
I principali eventi direttamente riconducibili ai settori operativi sono illustrati al capitolo “Andamento della gestione nei settori di attività”.
7 Le Assemblee convocate per l’approvazione del Progetto di scissione potranno deliberare la modifica della denominazione e della sede legale della Società beneficiaria.