Italgas gestisce l’attività di distribuzione nel comune di Roma Capitale che presentava, al 31 dicembre 2010, un numero di clienti finali pari a 1,265 milioni.
La relativa concessione è scaduta il 31 dicembre 2009 e in data 26 settembre 2011 è stato pubblicato il bando di gara per l’affidamento del servizio di distribuzione gas nel territorio di Roma Capitale.
Avverso il bando, Italgas ha proposto ricorso avanti il TAR Lazio chiedendone l’annullamento in quanto pubblicato in data successiva al 29 giugno 2011, data definita dal D. Lgs. 93/2011 come termine oltre il quale le gare per l’assegnazione del servizio di distribuzione gas devono essere indette unicamente a livello di ambito territoriale minimo.
Successivamente, in data 21 novembre 2011, sono stati pubblicati all’Albo pretorio di Roma Capitale, gli atti recanti “Errata corrige ed integrazione bando gara d’appalto”, “Errata corrige ed integrazione del disciplinare di gara” ed “Errata corrige ed integrazione del capitolato d’oneri”.
Anche tali atti però, pur introducendo modifiche ed integrazioni, hanno confermato la prosecuzione della gara avviata e pertanto sono stati oggetto di impugnazione con Motivi Aggiunti all’originario ricorso.
La dichiarazione di inammissibilità del ricorso pronunciata dal TAR Lazio è stata impugnata da Italgas di fronte al Consiglio di Stato. Il Consiglio di Stato, in data 29 febbraio 2012, ha respinto l’appello e confermato l’impugnata sentenza.