I ricavi di distribuzione di gas naturale del 2011 ammontano a 1.263 milioni di euro, in aumento di 66 milioni di euro, pari al 5,5% rispetto all’esercizio 2010. Escludendo i ricavi derivanti dall’applicazione dell’ IFRIC 12, i ricavi di distribuzione registrano un aumento di 55 milioni di euro, pari al 6,5%. L’aumento è dovuto principalmente al riconoscimento da parte dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, di maggiori ricavi di distribuzione del gas naturale per gli anni termici dal 2005 - 2006 al 2007 - 2008 (32 milioni di euro)10 e agli effetti (20 milioni di euro) derivanti dall’applicazione del meccanismo di gradualità, introdotto dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas con deliberazione n. 79/0911.
L’ utile operativo conseguito nel 2011 ammonta a 559 milioni di euro, in aumento di 104 milioni di euro, pari al 22,9%, rispetto all’esercizio 2010. L’aumento è dovuto essenzialmente: (i) ai maggiori ricavi per il servizio di vettoriamento del gas naturale (+55 milioni di euro); (ii) all’incremento degli altri ricavi e proventi (+23 milioni di euro), a seguito principalmente di maggiori plusvalenze derivanti dalla cessione di impianti trasferiti ai comuni concedenti l’affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale (+12 milioni di euro); (iii) ai minori costi operativi (+18 milioni di euro) a fronte essenzialmente della riduzione degli oneri per esodi agevolati (+17 milioni di euro); (iv) ai minori ammortamenti e svalutazioni (+10 milioni di euro) a seguito dei ripristini di valore (9 milioni di euro) operati su alcuni asset oggetto di svalutazione nel 2010 (10 milioni di euro), in parte assorbiti dall’incremento degli ammortamenti di periodo.
10 Per maggiori informazioni si veda il paragrafo “Regolamentazione - Deliberazione ARG/gas 119/11”.
11 In particolare, l’Autorità con tale deliberazione, che ha modificato i criteri tariffari in vigore con la precedente delibera n. 159/08, ha previsto l’introduzione, nel nuovo periodo regolatorio, di un aumento graduale delle tariffe per le componenti tariffarie a copertura degli ammortamenti, che si è aggiunto a quello già previsto per la remunerazione del capitale investito.