Snam intende contribuire attivamente alla realizzazione di un sistema di “gas hub” nel sud Europa, per trasformare l’Italia in Paese di transito oltre che di consumatore di gas.
Nel corso degli ultimi 40 anni il consumo europeo di gas naturale è aumentato di ben 19 volte e oggi rappresenta circa un terzo del consumo primario di energia fossile per lEuropa OECD (intesa come lEuropa a 15 più Rep. Ceca, Ungheria, Islanda, Norvegia, Polonia, Rep. Slovacca, Svizzera e Turchia).
Storicamente, il soddisfacimento di questa domanda è stato reso possibile dalla rapida crescita della produzione di gas nelle aree adiacenti all’Europa - Mare del Nord, Russia e Nord Africa - connesse con i mercati di consumo principalmente attraverso una fitta rete di gasdotti ad alta pressione che oggi hanno raggiunto uno sviluppo complessivo di circa 190 mila chilometri, di cui oltre 100 mila sono concentrati tra Francia, Germania e Italia. Anche lItalia è un produttore di gas - 8,03 miliardi di metri cubi nel 2011 - che rispetto a una domanda nazionale di 77,84 miliardi di metri cubi, rende il nostro Paese, così come tutti gli altri stati dellEuropa OECD, ad eccezione di Norvegia e Paesi Bassi, dipendente dallimportazione di gas.
Tra il 2001 e il 2008, diversi fattori geopolitici ed economici, tra cui la competizione per le risorse energetiche dovuta alla crescita dei Paesi emergenti, hanno determinato nei paesi occidentali e specialmente in quelli europei, la necessità di stabilizzare lo scenario degli approvvigionamenti sui mercati mondiali, che fino a qualche anno prima li vedeva in una posizione privilegiata dal punto di vista delle possibilità di acquisto e dell’accumulo delle scorte possedute. La leva principale per perseguire questo obiettivo è stata individuata dalla Unione Europea nello sviluppo di un mercato europeo più flessibile e competitivo, in cui le reti infrastrutturali di trasporto e distribuzione si possano sviluppare in modo indipendente dalle dinamiche contrattuali di vendita dei grandi operatori integrati. A questo risponde il Terzo Pacchetto Energia emanato nel 2009.
LItalia grazie alla sua posizione geografica e in virtù dello sviluppo delle infrastrutture di trasporto e della tecnologia del reverse flow, può cogliere questa opportunità trasformandosi da Paese consumatore in Paese di transito, creando in tal modo le condizioni per svolgere il ruolo strategico di gas hub dellEuropa mediterranea.
Un accordo per la maxi-rete europea
Nel mese di gennaio 2012 Snam S.p.A. e Fluxys G S.A. hanno sottoscritto un accordo per la valutazione di future strategie congiunte finalizzate a cogliere potenziali opportunità di sviluppo nel settore gas in Europa. L’accordo interessa attività di trasporto, stoccaggio e rigassificazione di gas naturale, attraverso progetti mirati a rafforzare la flessibilità e la sicurezza degli approvvigionamenti delle attuali infrastrutture europee. Le iniziative riguardano anche i flussi bi-direzionali, in linea con le raccomandazioni e le disposizioni della Terza Direttiva europea, adottata dal Parlamento e dal Consiglio Ue per un mercato integrato del gas, al fine di promuovere i flussi transfrontalieri e a collegare le più importanti infrastrutture di scambio del gas nell’Europa nord-occidentale e meridionale.
Fluxys G, è primo operatore belga e hub del gas per il Nord Europa. Attraverso la controllata Fluxys S.A., costruisce e gestisce infrastrutture di trasporto e stoccaggio del gas naturale e terminal di gas naturale liquefatto in Belgio.
Per informazioni di dettaglio sul contenuto dell’accordo si veda relazione finanziaria 2011.
INVESTIMENTI E SVILUPPO DELLA RETE
Per Snam le opportunità di perseguire gli obiettivi strategici sono fortemente legate alla possibilità di investire risorse economiche nei progetti di ampliamento e miglioramento della rete. Gli investimenti di Snam si traducono in approvvigionamenti di beni, servizi e tecnologie che ricadono attualmente quasi interamente e in modo omogeneo tra le diverse regioni italiane, traducendosi in importanti fattori di crescita economica.
Il piano di Snam per il quadriennio 2012-2015 prevede investimenti in tutti i settori per un ammontare, a livello consolidato, di 6,7 miliardi di euro:
- nel settore del trasporto sono destinati a incrementare la capacità di trasporto sia tramite l’estensione della rete sia attraverso l’incremento della potenza installata nelle centrali di compressione gas;
- nello stoccaggio sono principalmente finalizzati all’incremento delle capacità attraverso lespansione dei campi esistenti e la creazione di nuovi campi di stoccaggi;
- nella distribuzione si punta in parte al mantenimento e allo sviluppo della rete, con l’incremento di chilometri di nuovi tubazioni e la sostituzione di rete in ghisa, e in parte allo sviluppo di nuovi sistemi di misurazione del gas distribuito.
Nel corso del 2011 sono stati realizzati investimenti per quasi 1,6 miliardi, di cui circa il 73% con remunerazione incentivata in coerenza con la deliberazione ARG/gas 119/10 dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas.
PRINCIPALI PROGETTI DI SVILUPPO IN CORSO
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