Snam ha emesso nel 2011 oltre 3.500 contratti, con circa 2.000 fornitori assegnatari e un ordinato complessivo di circa 1.695 milioni di euro. Gli ordini si sono concentrati per il 95% in Italia, dove è stato distribuito in tutte le regioni italiane fatta eccezione per la Sardegna, e il restante fra Europa (4,9%) e extra Europa (0,02%).
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La categoria merceologica più rilevante sono i tubi e la raccorderia in acciaio di cui nel 2011 sono stati acquistati circa 45.000 tonnellate.
A seguito del Decreto legislativo di recepimento del Terzo Pacchetto Energia, Snam ha provveduto ad adeguare la propria struttura organizzativa e ad avviare l’aggiornamento dei sistema procedurale di approvvigionamento di beni e servizi. La nuova organizzazione prevede una funzione Supply Chain in Snam Rete Gas che svolge a livello centralizzato le attività di pianificazione e controllo degli approvvigionamenti, qualifica dei fornitori, servizi al Procurement, nonché quelle di approvvigionamento di merceologie di carattere trasversale al gruppo. Le singole società operative possono invece approvvigionarsi autonomamente, ma sempre nel rispetto delle linee guida individuate dalla funzione centralizzata, per i beni e servizi peculiari alle propria attività.
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DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA DEL PROCURATO (%)
Ingrandisci immagineTrasparenza della gestione dei fornitori e dei processi di acquisto
Snam adotta una politica degli approvvigionamenti che promuove la trasparenza, l’imparzialità e la responsabilità nel rispetto della libera concorrenza e con un’attenzione particolare rivolta alle esigenze locali, in coerenza con la sua diffusione e radicamento nel territorio.
Questi principi sono tradotti in un modello di gestione che a livello strategico prevede la produzione e l’aggiornamento di un piano pluriennale delle attività di approvvigionamento che individua gli obiettivi economici e di performance di lungo periodo, di efficienza operativa e di livello di servizio.
Sotto il profilo più operativo il modello si traduce in procedure mirate in particolare a rafforzare le attività di scouting di nuovi fornitori e a garantire loro che il processo di selezione, sia in fase di qualifica che di assegnazione dei contratti, assicuri a tutti pari opportunità una volta soddisfatti gli standard qualitativi richiesti. L’inserimento di un nuovo soggetto nell’elenco dei fornitori è infatti subordinato al superamento di diverse fasi di valutazione preliminare, documentale e tecnica, in funzione del livello di criticità della merceologia. La valutazione è effettuata con il supporto sistematico di avanzati strumenti informatici al fine di garantire la tracciabilità e confrontabilità delle informazioni raccolte.
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Denominazione KPI |
Data KPI |
Target prefissato |
Target raggiunto |
Settore |
Stato attività |
Fornitori lavori |
2010 |
Raggiungere un valore pari al 100% al 2013 |
97,8 |
gruppo Snam |
Altre parti del processo di approvvigionamento disciplinate da procedure specifiche sono l’assegnazione dei contratti e la gestione dei contratti “aperti”.
Le prestazioni dei fornitori utilizzati sono infine monitorate con le procedure di “Vendor rating” che assegna un punteggio partendo dalla raccolta e organizzazione dei feedback preparati dalle unità tecniche. Nel corso dell’anno sono stati monitorati 114 fornitori.
Estensione dei principi di sostenibilità alla catena di fornitura
Le attività sono da sempre improntate al rispetto e alla tutela dei diritti umani e del lavoro, alla salvaguardia dell’ambiente e alla ricerca di un modello di sviluppo sostenibile: principi che vengono estesi a tutti i nosti interlocutori.
In questo ambito si richiede ai fornitori l’adesione al Modello 231 ed ai principi del Codice Etico, il rispetto della normativa in tema di sicurezza sul lavoro, di tutela della salute, di salvaguardia ambientale, nonché il rispetto degli standard internazionali in materia di diritto del lavoro.
Nel corso del 2011, Snam ha organizzato il “Suppliers’ Day for Sustainability”, un workshop che ha coinvolto, in due differenti giornate, esponenti dei vertici aziendali e un campione significativo di fornitori raggruppati nelle due tipologie di fornitura beni, lavori e servizi (75 società partecipanti, 35 di beni e 40 di lavori e servizi). Con questa iniziativa Snam ha voluto diffondere e confrontarsi sui concetti di sicurezza, trasparenza, attenzione alle comunità, rispetto del territorio e rafforzamento della licenza a operare, valori indispensabili attorno ai quali saldare un rapporto responsabile e leale con i fornitori. Il “Suppliers’ Day for Sustainability”, a cui è intervenuto anche un rappresentante del Global Compact Network Italia, è stato solo un primo incontro per consolidare una collaborazione sempre più consapevole tra l’azienda e i suoi fornitori. Le giornate sono state anche l’occasione per raccogliere un feedback strutturato su necessità e bisogni e al tempo stesso per riflettere su adeguate iniziative in un’ottica di miglioramento continuo.
Dai primi mesi del 2012 tutte le società del gruppo Snam divulgano a tutti i fornitori, attraverso la documentazione contrattuale, i dieci principi enunciati dal Global Compact con la volontà di diffondere i valori in essi contenuti.
Il “Suppliers’ Day for Sustainability”: questionario e feedback
Durante le giornate, con l’obiettivo di identificare il livello di conoscenza sui temi di responsabilità sociale e sviluppo sostenibile e mettere in luce eventuali tendenze o istanze delle imprese della catena di fornitura, è stato distribuito un questionario a tutti i soggetti presenti. Il questionario mirava a indagare la familiarità dei fornitori con i temi della sostenibilità, sulla loro percezione dell’impegno di Snam nei confronti della sostenibilità e a valutare le aree di maggiore interesse per iniziative future.
Feedback raccolti
In merito ai macro temi della sostenibilità (Ambiente, Società ed Economia), nonostante una buona conoscenza della tematica ambiente, il 93% degli intervistati auspica maggiori investimenti nella formazione, cercando di integrare le tre macro aree in una visione più completa della sostenibilità. Il 34% degli intervistati richiede una formazione integrata rispetto alla sostenibilità, mentre il 22% ritiene necessari investimenti in ambito sociale ed economico e il 17% in ambito ambientale e sociale.
La quasi totalità degli intervistati si è espressa positivamente sulla possibilità di realizzare attività di supporto, suggerendo sei differenti iniziative da sviluppare:
- audit e controlli periodici che valutino la reale ed effettiva sostenibilità delle imprese;
- corsi di formazione e seminari (online o nelle singole imprese) che aiutino a tenersi aggiornati sulle tematiche e gli strumenti di sostenibilità;
- procedure, direttive, linee guida che possano accompagnare le aziende fornitrici in un percorso di crescita e compliance rispetto ai temi in questione;
- incontri periodici tra le imprese per condividere le esperienze;
- miglioramento delle iniziative di comunicazione e maggior coinvolgimento dei fornitori da parte di Snam;
- introduzione di premi e incentivi per le aziende che si comportano in modo sostenibile.