Stato patrimoniale riclassificato

Lo schema dello stato patrimoniale riclassificato aggrega i valori attivi e passivi dello schema obbligatorio pubblicato nella relazione finanziaria annuale e nella relazione finanziaria semestrale secondo il criterio della funzionalità alla gestione dell'impresa, suddivisa convenzionalmente nelle tre funzioni fondamentali: l'investimento, l'esercizio e il finanziamento.

Il management ritiene che lo schema proposto rappresenti un’utile informativa per l’investitore perché consente di individuare le fonti di risorse finanziarie (mezzi propri e di terzi) e gli impieghi di risorse finanziarie nel capitale immobilizzato e in quello di esercizio.

Lo schema dello stato patrimoniale riclassificato è utilizzato dal management per il calcolo dei principali indici di solidità/equilibrio della struttura finanziaria (Leverage) e di redditività del capitale (ROI e ROE).

Il capitale immobilizzato (20.746 milioni di euro) aumenta di 163 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2013, per effetto essenzialmente dell’incremento degli immobili, impianti e macchinari e delle attività immateriali (+143 milioni di euro) e della riduzione dei debiti netti relativi all’attività di investimento (+38 milioni di euro).

L’analisi della variazione degli immobili, impianti e macchinari (+118 milioni di euro) e delle attività immateriali (+25 milioni di euro) è la seguente:

Le altre variazioni (+6 milioni di euro) riguardano principalmente: gli effetti derivanti dall’adeguamento del valore attuale degli esborsi a fronte degli oneri di smantellamento e ripristino dei siti di stoccaggio (+21 milioni di euro) dovuto essenzialmente ad una riduzione dei tassi di attualizzazione attesi, in parte compensata dalla rilevazione dei contributi di periodo (-29 milioni di euro) e dalla variazione delle rimanenze di tubazioni e dei relativi materiali accessori acquistati per le attività di investimento e non ancora impiegate nelle attività di realizzazione degli impianti (+14 milioni di euro).

Partecipazioni

La voce partecipazioni (1.008 milioni di euro) accoglie la valutazione delle partecipazioni con il metodo del patrimonio netto ed è riferita, in particolare, alle società TIGF Holding S.A.S. (562 milioni di euro), Toscana Energia S.p.A. (153 milioni di euro), Azienda Energia e Servizi Torino S.p.A. (111 milioni di euro), Gasbridge 1 B.V. e Gasbridge 2 B.V. (125 milioni di euro complessivamente).

Il capitale di esercizio netto (-850 milioni di euro) si incrementa di 305 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2013 per effetto principalmente: (i) della riduzione dei debiti commerciali (+420 milioni di euro), riferita essenzialmente al settore trasporto (+368 milioni di euro), a seguito dei minori debiti derivanti dal servizio di bilanciamento; (ii) della riduzione delle altre passività (+171 milioni di euro) dovuta essenzialmente agli effetti derivanti dalle componenti tariffarie accessorie al servizio di trasporto (+121 milioni di euro) e distribuzione di gas naturale (+50 milioni di euro); (iii) dell’incremento delle altre attività (+116 milioni di euro) dovuto principalmente ai maggiori crediti verso la Cassa Conguaglio Settore Elettrico connessi ai Titoli di Efficienza Energetica (+71 milioni di euro) e a componenti tariffarie accessorie del settore distribuzione (+17 milioni di euro).

Tali fattori sono stati in parte compensati dalla riduzione dei crediti commerciali (-502 milioni di euro) riferita essenzialmente al settore trasporto (-342 milioni di euro), a seguito dei minori crediti derivanti dal servizio di bilanciamento, e al settore distribuzione di gas naturale (-188 milioni di euro), a seguito principalmente dell’andamento stagionale dei volumi vettoriati.

Attività destinate alla vendita e passività direttamente associabili

Le attività destinate alla vendita e le passività direttamente associabili riguardano un complesso immobiliare di proprietà di Italgas (16 milioni di euro, al netto dei fondi ambientali relativi ad oneri per interventi di bonifica sugli immobili) per il quale sono in corso di perfezionamento le trattative di vendita¹⁷.

Le altre variazioni (+7 milioni di euro) riguardano principalmente l’esercizio di n. 545.600 stock option da parte di dirigenti Snam.

Al 30 giugno 2014 Snam ha in portafoglio n. 1.127.250 azioni proprie (1.672.850 al 31 dicembre 2013), pari allo 0,03% del capitale sociale, per un valore di libro pari a 5 milioni di euro. Il valore di mercato delle azioni proprie al 30 giugno 2014 ammonta a circa 5 milioni di euro¹⁸. A tale data tutti i diritti di stock option sono stati esercitati. Pertanto, non residuano azioni proprie impegnate a fronte dei suddetti piani.

L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2014 ammonta a 13.730 milioni di euro (13.326 milioni di euro al 31 dicembre 2013).

Il flusso di cassa netto da attività operativa (+647 milioni di euro), ha consentito di finanziare interamente i fabbisogni connessi agli investimenti netti di periodo pari a 543 milioni di euro e di generare un Free cash flow di 104 milioni di euro. L’indebitamento finanziario netto di 13.730 milioni di euro, dopo il pagamento agli azionisti del saldo del dividendo 2013 di 507 milioni di euro, si incrementa di 404 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2013.

I debiti finanziari e obbligazionari al 30 giugno 2014 pari a 13.732 milioni di euro (13.328 milioni di euro al 31 dicembre 2013) sono interamente denominati in euro, ad eccezione di un prestito obbligazionario a tasso fisso di ammontare pari a 10 miliardi di Yen giapponesi, integralmente convertito in euro attraverso uno strumento finanziario derivato di copertura Cross Currency Swap (CCS).

I debiti finanziari al 30 giugno 2014 si riferiscono principalmente a prestiti obbligazionari (10,0 miliardi di euro, pari al 72,8%), debiti verso Banche (2,4 miliardi di euro, pari al 17,5%) e contratti di finanziamento su provvista della Banca Europea per gli Investimenti – BEI (1,3 miliardi di euro, pari al 9,5%)¹⁹.

I debiti finanziari a lungo termine (12.047 milioni di euro) rappresentano circa l’88% dell’indebitamento finanziario (circa l’83% al 31 dicembre 2013) e hanno una durata media di 5 anni (parimenti al 31 dicembre 2013).

Al 30 giugno 2014 la composizione del debito per tipologia di tasso d’interesse è la seguente:

Le passività finanziarie a tasso fisso (9.622 milioni di euro) aumentano di 1.063 milioni di euro a seguito principalmente di due nuove emissioni obbligazionarie del valore nominale complessivo di 1.100 milioni di euro.

Le passività finanziarie a tasso variabile (4.110 milioni di euro) si riducono di 659 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2013 per effetto essenzialmente del rimborso di due finanziamenti Term Loan giunti a naturale scadenza (-701 milioni di euro complessivamente) e dei rimborsi netti di linee di credito revolving (-165 milioni di euro). Tali effetti sono stati in parte compensati dal collocamento privato di un prestito obbligazionario di valore nominale pari a 150 milioni di euro.

Alla data del 30 giugno 2014 Snam dispone di linee di credito a lungo termine committed non utilizzate per un importo pari a 4,7 miliardi di euro.

Al 30 giugno 2014 risultano prestiti obbligazionari in scadenza nei diciotto mesi successivi per un valore nominale pari a 750 milioni di euro²⁰.

Covenants

I principali contratti di finanziamento bilaterali e sindacati con banche e altri Istituti finanziatori in essere al 30 giugno 2014 contengono impegni (covenant), in linea con la prassi internazionale. Tali impegni riguardano, inter alia, il rispetto di financial covenants, clausole di pari passu, negative pledge e change of control. Alcuni di tali impegni sono previsti anche per i prestiti obbligazionari emessi da Snam, nell’ambito del programma EMTN. Nel corso del primo semestre 2014 tutte le verifiche relative ai financial covenant contrattualmente previsti hanno confermato il rispetto degli stessi alla data del 30 giugno 2014.

I covenants sono illustrati con maggiore dettaglio alla Nota n.17 “Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine” delle Note al bilancio consolidato semestrale abbreviato.

Specifiche informazioni in ordine ai potenziali effetti derivanti dalla misura di prevenzione patrimoniale della amministrazione giudiziaria notificata alla Società controllata Italgas l’11 luglio 2014, sono fornite al paragrafo “Fattori di rischio e di incertezza per la restante parte dell’esercizio” della presente Relazione.