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20 Fondi per benefici ai dipendenti

I fondi per benefici ai dipendenti, di importo pari a 141 milioni di euro (124 milioni di euro al 31 dicembre 2013), si analizzano come segue:

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(milioni di €)

31.12.2013

31.12.2014

Trattamento di Fine Rapporto di lavoro subordinato (TFR)

94

108

Fondo Integrativo Sanitario Dirigenti aziende dell’eni (FISDE)

8

10

Altri fondi per benefici ai dipendenti

22

23

 

124

141

Il TFR (108 milioni di euro; 94 milioni di euro al 31 dicembre 2013), disciplinato dall’art. 2120 del Codice civile, accoglie la stima dell’obbligazione, determinata sulla base di tecniche attuariali, relativa all’ammontare da corrispondere ai dipendenti all’atto della cessazione del rapporto di lavoro. L’indennità, erogata sotto forma di capitale, è pari alla somma di quote di accantonamento calcolate sulle voci retributive corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro e rivalutate fino al momento di cessazione dello stesso. Per effetto delle modifiche legislative introdotte a partire dal 1 gennaio 2007, per imprese con più di 50 dipendenti, una quota significativa del trattamento di fine rapporto maturando è classificato come un piano a contributi definiti in quanto l’obbligazione dell’impresa è rappresentata esclusivamente dal versamento dei contributi ai fondi pensione, ovvero all’INPS. La passività relativa al trattamento di fine rapporto antecedente al 1 gennaio 2007 continua a rappresentare un piano a benefici definiti da valutare secondo tecniche attuariali.

Il FISDE (10 milioni di euro; 8 milioni di euro al 31 dicembre 2013) accoglie la stima degli oneri, determinati su basi attuariali, relativi ai contributi da corrispondere al fondo integrativo sanitario a beneficio dei dirigenti in servizio e in pensione.

Il FISDE eroga prestazioni sanitarie integrative di tipo economico ai dirigenti del Gruppo eni41 e ai dirigenti pensionati il cui ultimo rapporto di lavoro sia intercorso con qualifica di dirigente con il Gruppo eni. Il finanziamento del FISDE avviene tramite il versamento: (i) di contributi versati dalle aziende aderenti; (ii) di contributi versati dai Soci per se stessi e per il nucleo familiare; (iii) contributi ad hoc per specifiche provvidenze. L’ammontare della passività è determinato prendendo a riferimento, quale approssimazione della stima degli oneri di assistenza sanitaria erogati dal fondo, il contributo a carico dell’azienda.

Gli altri fondi per benefici ai dipendenti (23 milioni di euro; 22 milioni di euro al 31 dicembre 2013) riguardano i benefici a lungo termine connessi ai piani di incentivazione monetaria differita (IMD), ai piani di incentivazione monetaria a lungo termine (ILT) (15 milioni di euro complessivamente) e i premi di anzianità (8 milioni di euro).

Le obbligazioni corrispondenti sono determinate attraverso una metodologia di valutazione attuariale e sono attualizzate adottando un tasso definito sulla base dei rendimenti espressi da titoli obbligazionari di società di primaria rilevanza. Le rivalutazioni della passività (attività netta) sono rilevate interamente a conto economico.

I piani di incentivazione monetaria differita sono attribuiti ai dirigenti che hanno conseguito gli obiettivi prefissati nell’anno precedente a quello di assegnazione e prevedono l’attribuzione di un incentivo base che sarà erogato dopo tre anni in misura variabile in funzione delle performance aziendali conseguite nel corso del triennio successivo al momento dell’assegnazione.

I piani di incentivazione di lungo termine, che hanno sostituito le precedenti assegnazioni di stock option, prevedono, dopo tre anni dall’assegnazione, l’erogazione di un beneficio monetario variabile legato ad un parametro di performance aziendali. L’ottenimento del beneficio è legato al raggiungimento di determinati livelli di performance futuri e condizionato alla permanenza dell’assegnatario nell’impresa nel triennio successivo all’assegnazione (cosiddetto “Vesting period”).

I premi di anzianità sono benefici erogati al raggiungimento di un periodo minimo di servizio in azienda e sono erogati in natura.

I piani di incentivazione monetaria differita e di incentivazione monetaria a lungo termine, nonché i premi di anzianità, si qualificano, ai sensi dello IAS 19, come altri benefici a lungo termine.

La composizione e la movimentazione dei fondi per benefici ai dipendenti, valutati applicando tecniche attuariali, è la seguente42:

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(milioni di €)

31.12.2013

31.12.2014

 

Fondo
TFR

FISDE

Altri
fondi

Totale

Fondo
TFR

FISDE

Altri
fondi

Totale

Valore attuale dell’obbligazione all’inizio dell’esercizio

99

8

22

129

94

8

22

124

Costo corrente

 

 

6

6

 

 

6

6

Costo per interessi

3

1

 

4

3

 

1

4

Rivalutazioni (svalutazioni):

(5)

(1)

 

(6)

12

2

1

15

- Utili e perdite attuariali risultanti da variazioni nelle ipotesi finanziarie

(5)

 

 

(5)

12

2

1

15

- Effetto dell’esperienza passata

 

(1)

 

(1)

 

 

 

 

Benefici pagati

(3)

 

(6)

(9)

(5)

 

(7)

(12)

Variazione area di consolidamento

 

 

 

 

4

 

 

4

Valore attuale dell’obbligazione alla fine dell’esercizio

94

8

22

124

108

10

23

141

I costi relativi alle passività per benefici ai dipendenti, rilevati utilizzando ipotesi attuariali, rilevati a conto economico (10 milioni di euro), si analizzano come segue:

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(milioni di €)

2013

2014

 

Fondo
TFR

FISDE

Altri
fondi

Totale

Fondo
TFR

FISDE

Altri
fondi

Totale

Costo corrente

 

 

6

6

 

 

6

6

Interessi passivi per l’obbligazione

3

1

 

4

3

 

1

4

 

3

1

6

10

3

 

7

10

I costi per piani a benefici definiti rilevati tra le altre componenti dell’utile complessivo (15 milioni di euro) sono analizzati nella seguente tabella:

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(milioni di €)

2013

2014

 

Fondo
TFR

FISDE

Altri
fondi

Totale

Fondo
TFR

FISDE

Altri
fondi

Totale

Rivalutazioni:

 

 

 

 

 

 

 

 

- Utili e perdite attuariali risultanti da variazioni nelle ipotesi finanziarie

(5)

 

 

(5)

12

2

1

15

- Effetto dell’esperienza passata

 

(1)

 

(1)

 

 

 

 

 

(5)

(1)

 

(6)

12

2

1

15

Nel prospetto di seguito riportato sono rappresentate le principali ipotesi attuariali adottate per valutare le passività alla fine dell’esercizio e per determinare il costo dell’esercizio successivo.

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2013

2014

 

Fondo
TFR

FISDE

Altri

Fondo
TFR

FISDE

Altri

Tasso di attualizzazione (%)

3,45

3,45

1,1-3,45

1,5

1,5

0,5-1,5

Tasso di inflazione (%)

2

2

2

1,8

1,8

1,8

Duration (anni)

10

15

3

11

23

3

Il tasso di sconto adottato è stato determinato considerando i rendimenti di titoli obbligazionari di aziende primarie, comprese nell’area Euro e di rating AA.

I piani per benefici ai dipendenti rilevati da Snam sono soggetti, in particolare, al rischio di tasso, in quanto una variazione del tasso di attualizzazione potrebbe comportare una variazione significativa della passività.

Di seguito sono illustrati gli effetti derivanti da una modifica ragionevolmente possibile43 relativa al tasso di sconto alla fine dell’esercizio.

La sensitivity sul tasso di sconto rappresenta il valore della passività attuariale che si ottiene con i dati di valutazione di fine anno, variando il tasso di sconto di un certo numero di basis points, ferme restando le altre ipotesi.

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(milioni di €)

Tasso di attualizzazione

 

Riduzione di 0,5%

Incremento di 0,5%

Effetto su obbligazione netta al 31.12.2014

 

 

Trattamento di Fine Rapporto di lavoro subordinato

5

(5)

FISDE

1

(1)

Altri fondi per benefici ai dipendenti

N.A.

N.A.

Il profilo di scadenza delle obbligazioni per piani a benefici per i dipendenti è riportata nella tabella seguente:

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(milioni di €)

31.12.2013

31.12.2014

 

Fondo
TFR

FISDE

Altri
fondi

Totale

Fondo
TFR

FISDE

Altri
fondi

Totale

Entro l’esercizio successivo

2

 

7

9

3

1

8

12

Entro cinque anni

15

1

15

31

20

1

14

35

Oltre cinque e fino dieci anni

39

2

1

42

42

 

1

43

 

56

3

23

82

65

2

23

90

41 A tutt’oggi il fondo eroga le medesime prestazioni ai dirigenti del Gruppo Snam.

42 Nella tabella è altresì riportata la riconciliazione delle passività rilevate nei fondi per benefici ai dipendenti.

43 Con riferimento al FISDE, eventuali variazioni relative alla mortalità non comportano effetti significativi sulla passività.