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2.2 Riunioni del Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione ha approvato un proprio Regolamento volto a disciplinare le modalità di

  1. convocazione;
  2. svolgimento dei lavori consiliari; e
  3. verbalizzazione23.

Ai sensi dello Statuto e del Regolamento, il Consiglio di Amministrazione è convocato dal Presidente o, in sua assenza o impedimento, dall’Amministratore Delegato o, infine, in caso di assenza o impedimento di quest’ultimo, dal consigliere più anziano di età.

La convocazione è inviata di norma almeno 5 giorni prima di quello dell’adunanza. La documentazione completa ed esaustiva relativa agli argomenti posti all’ordine del giorno è messa a disposizione degli Amministratori e dei Sindaci effettivi, da parte del Segretario del Consiglio, almeno 5 giorni prima della data della riunione, salvi casi eccezionali. Tale tempistica è stata di norma rispettata.

All’inizio di ogni adunanza consiliare, ad amministratori e sindaci, è richiesto di dare notizia al Consiglio ed al Collegio di ogni interesse che per conto proprio o di terzi abbiano in una determinata operazione della Società.

Agli argomenti posti all’ordine del giorno è dedicato il tempo necessario al fine di addivenire a un costruttivo dibattito e, anche su impulso del Presidente, è favorito il contributo proattivo di tutti i Consiglieri.

Alle riunioni consiliari, su invito del Presidente e con il consenso dei presenti, possono intervenire (e nel corso del 2015 sono intervenuti) i responsabili delle funzioni aziendali competenti della Società e del Gruppo al fine di fornire gli opportuni approfondimenti sugli argomenti posti all’ordine del giorno.

Il Consiglio di Amministrazione si riunisce con cadenza regolare, almeno trimestralmente, in osservanza delle scadenze di legge.

Nel corso del 2015:

  • il Consiglio di Amministrazione si è riunito 11 volte;
  • alle riunioni è intervenuto in media il 97,51% degli amministratori;
  • la presenza degli amministratori indipendenti è stata in media di circa il 94,54%;
  • la durata media delle riunioni del Consiglio è stata di 160,5 minuti.

Il Consiglio di Amministrazione ha approvato il “Calendario degli eventi societari 2016” (c.d. Calendario Finanziario)24 che riporta le date:

  1. delle principali adunanze consiliari riguardanti l’informativa finanziaria;
  2. dell’Assemblea degli Azionisti chiamata ad approvare il Bilancio al 31 dicembre 2015;
  3. delle presentazioni agli analisti e conference call;
  4. del pagamento del dividendo, da diffondere al mercato ai sensi del vigente Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana.

(i) Esame e approvazione dei piani strategici, industriali e finanziari

In coerenza con la normativa relativa alle materie non delegabili e alle attribuzioni che il Consiglio si è riservato, il Consiglio di Amministrazione definisce, su proposta dell’Amministratore Delegato, le linee strategiche e gli obiettivi della Società e del Gruppo, incluse le politiche di sostenibilità. Nel rispetto della Normativa Unbundling, esamina e approva, monitorandone annualmente l’attuazione, i piani strategici, industriali e finanziari della Società e del Gruppo nonché gli accordi di carattere strategico della Società e il piano annuale e pluriennale delle infrastrutture.

Il Consiglio esamina e approva il budget della Società e quello consolidato, la relazione semestrale ed i resoconti intermedi di gestione della Società e quelli consolidati, previsti dalla normativa vigente, il Bilancio di Sostenibilità e la relazione sul governo societario e gli assetti proprietari, da portare all’attenzione dell’Assemblea degli Azionisti.

Il Consiglio di Amministrazione, entro luglio 2016, esaminerà per approvazione il Piano Strategico del Gruppo Snam 2016-2019. L’attività di monitoraggio relativa all’anno 2016 sarà svolta nell’ambito dei Consigli di Amministrazione che nel 2016 esamineranno il primo, secondo e terzo forecast.

Nella definizione del Piano Strategico da parte del Consiglio di Amministrazione, in coerenza con i rischi di carattere strategico definiti nell’ambito dell’ERM, sono state elaborate analisi e sensitivity al fine di prenderne in considerazione i potenziali impatti derivanti.

(ii) Definizione del governo societario e della struttura di gruppo

Il Consiglio di Amministrazione definisce il sistema e le regole di governo societario della Società e del Gruppo. In particolare, sentito il Comitato Controllo e Rischi, adotta regole che assicurano la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con parti correlate e delle operazioni nelle quali un amministratore o un sindaco sia portatore di un interesse, per conto proprio o di terzi; adotta, inoltre una procedura per la gestione e la comunicazione delle informazioni societarie, con particolare riferimento alle informazioni privilegiate. Il Consiglio ha il compito di istituire i Comitati Interni del Consiglio, con funzioni propositive e consultive, nominandone i membri, stabilendone i compiti e approvandone i regolamenti. Inoltre il Consiglio riceve dai Comitati Interni un’informativa periodica semestrale. Il Consiglio può nominare e revocare i Direttori Generali e il Dirigente Preposto ed è chiamato ad assicurare che sia identificato il soggetto incaricato della struttura responsabile della gestione dei rapporti con gli azionisti.

Il Consiglio di Amministrazione delibera inoltre:

  • su proposta dell’Amministratore Delegato, sull’esercizio del diritto di voto nelle assemblee delle Società Controllate Dirette; e
  • su proposta del Comitato Nomine, sulle designazioni dei componenti degli organi delle società controllate incluse nell’area di consolidamento e delle società partecipate estere strategiche.

(iii) Valutazione dell’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile, con particolare riferimento al sistema di controllo interno e gestione dei rischi

Il Consiglio di Amministrazione valuta l’assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società e delle sue Controllate. In particolare, il Consiglio di Amministrazione:

  • definisce le linee fondamentali dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società e delle società controllate. Valuta annualmente l’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società e delle Società Controllate, con particolare riferimento al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • definisce, in particolare, previo parere del Comitato Controllo e Rischi, le linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, in modo da assicurare l’identificazione, la misurazione, la gestione e il monitoraggio dei principali rischi della Società e delle sue Controllate, determinando inoltre il grado di compatibilità di tali rischi con una gestione della Società e del Gruppo coerente con gli obiettivi strategici individuati. Valuta, con cadenza annuale, l’adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi rispetto alle caratteristiche della Società e del Gruppo e al profilo di rischio assunto nonché la sua efficacia;
  • valuta, previo parere del Comitato Controllo e Rischi e sentito il Collegio Sindacale, i risultati esposti dal revisore legale nella eventuale lettera di suggerimenti e nella relazione sulle questioni fondamentali emerse in sede di revisione legale;
  • approva con cadenza almeno annuale il piano di Audit predisposto dal Responsabile Internal Audit, previo parere del Comitato Controllo e Rischi e sentiti il Presidente del Consiglio di Amministrazione, l’Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi (“Amministratore incaricato”) e il Collegio Sindacale;
  • nomina e revoca, su proposta dell’Amministratore Delegato, d’intesa con il Presidente e previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi e sentito il Collegio Sindacale il Responsabile Internal Audit, definendone, previa verifica del Comitato per la Remunerazione, la remunerazione coerentemente con le politiche retributive della Società; assicura che lo stesso sia dotato delle risorse adeguate all’espletamento delle proprie responsabilità.

Il Consiglio di Amministrazione, in attuazione delle disposizioni del codice civile e del Codice di Autodisciplina, nell’adunanza del 16 marzo 2015, ha valutato l’assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alle attuali dimensioni e alla tipologia di attività svolta da Snam e Controllate.

(iv) Valutazione del generale andamento della gestione e rapporti con gli organi delegati

Il Consiglio valuta nel continuo il generale andamento della gestione, anche attraverso l’analisi delle informazioni ricevute dagli organi delegati nonché confrontando, periodicamente, i risultati conseguiti con quelli programmati. Più precisamente, il Consiglio di Amministrazione:

  • valuta il generale andamento della gestione, tenendo in considerazione, nello specifico, le informazioni ricevute dagli organi delegati, prestando particolare attenzione alle situazioni di conflitto di interesse e confrontando periodicamente i risultati conseguiti, risultanti dal bilancio e dalle situazioni contabili periodiche, con quelli di budget;
  • attribuisce e revoca deleghe al Presidente e all’Amministratore Delegato, individuato quest’ultimo quale Amministratore Incaricato, definendone i limiti e le modalità di esercizio e determinando, esaminate le proposte dell’apposito Comitato per la Remunerazione e sentito il Collegio Sindacale, la retribuzione connessa alle deleghe;
  • può impartire direttive agli organi delegati e avocare a sé operazioni rientranti nelle deleghe.

Il Presidente e l’Amministratore Delegato riferiscono almeno trimestralmente al Consiglio stesso e al Collegio Sindacale sull’esercizio delle deleghe conferite e sulle operazioni di maggior rilievo economico finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società e dalle Controllate nonché sulle operazioni con parti correlate. L’informativa dovrà essere tempestiva qualora si tratti di operazioni in cui gli amministratori abbiano un interesse proprio o di terzi o che siano influenzate dall’eventuale soggetto che eserciti attività di direzione e coordinamento. Tale informativa è prevista, di norma, in occasione di ogni adunanza consiliare.

(v) Approvazione delle operazioni di rilievo significativo di Snam e delle sue Controllate e criteri per la loro individuazione

Il Consiglio delibera, su proposta dell’Amministratore Delegato, in merito alle operazioni della Società e delle Controllate, nell’ambito dell’esercizio dell’attività di direzione e coordinamento, che abbiano un significativo rilievo strategico, economico, patrimoniale e finanziario per la Società e il Gruppo. E’ fatto salvo, in ogni caso, il rispetto degli obblighi di riservatezza relativi ai rapporti commerciali intercorrenti fra la Società e le Controllate e/o terzi.

Sono considerate di significativo rilievo strategico, economico, patrimoniale o finanziario operazioni con ad oggetto:

  • acquisizioni, alienazioni, dismissioni, conferimenti di aziende o rami d’azienda (incluso affitto e usufrutto), immobili e/o partecipazioni, di valore superiore a 100 milioni di euro;
  • contratti di vendita di beni e/o servizi oggetto dell’attività commerciale della Società e delle Società Controllate e di somministrazione, di importo superiore a 1 miliardo di euro e/o di durata superiore a 15 anni;
  • contratti direttamente afferenti alle attività indicate nell’oggetto sociale e/o relativi alla gestione corrente delle attività sociali di valore superiore a 100 milioni di euro e/o di durata superiore a 15 anni;
  • la stipula, la modifica e la risoluzione di contratti di apertura di credito superiori a 2 miliardi di euro e/o di durata superiore a 15 anni;
  • fideiussioni e altre forme di garanzia personale, nonché lettere di patronage, con riguardo a obbligazioni assunte o da assumere da imprese nelle quali la Società è titolare, direttamente o indirettamente di una partecipazione al capitale sociale, di ammontare superiore a 100 milioni di euro e, in ogni caso, se l’ammontare non è proporzionale alla quota di partecipazione posseduta;
  • fideiussioni a garanzia di obbligazioni assunte o da assumere da parte della Società verso terzi di ammontare superiore a 100 milioni di euro;
  • contratti di intermediazione della Società.

Le attività e i processi della Controllata Italgas relativi alla individuazione delle gare per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale alle quali partecipare e la formulazione dell’offerta tecnica ed economica per la partecipazione alle suddette gare non sono oggetto di discussione o preventiva approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione di Snam25.

(vi) Valutazione della dimensione, composizione e funzionamento del Consiglio e dei suoi Comitati

Snam, sin dal 2006, effettua annualmente l’attività di valutazione della dimensione, composizione e funzionamento del Consiglio e dei suoi Comitati, avvalendosi del supporto professionale di un advisor esterno, ai sensi del criterio applicativo 1.C.1., lett. g) del Codice di Autodisciplina.

Il Consiglio di Amministrazione di Snam ha effettuato, per l’esercizio 2015, terzo anno del proprio mandato, la valutazione del Consiglio e dei Comitati. Realizzata in previsione della scadenza del mandato, la valutazione è stata condotta seguendo un processo conforme a quanto raccomandato dal criterio applicativo 1.C.1 del Codice di Autodisciplina, sia alla lett. g) che alla lett. h), e allineato con le più recenti best practice internazionali26.

Come in anni precedenti, il Consiglio ha deciso di avvalersi di un consulente esterno e, con il supporto del lavoro istruttorio del Comitato Nomine, ha confermato l’incarico all’advisor Crisci & Partners – Shareholders and Board Consulting, individuata nel primo anno di mandato dell’attuale Consiglio di Amministrazione all’esito di un processo competitivo. La società Crisci & Partners è stata scelta in relazione alla sua specializzazione e focus professionale nelle prassi di corporate governance e alla sua indipendenza. La società non ha peraltro avuto negli ultimi tre anni rapporti economici con il Gruppo Snam, al di là di quelli intrattenuti direttamente con il Consiglio di Amministrazione di Snam, anche in relazione al suo svolgere attività di consulenza solo per i consigli di amministrazione ed azionisti.

La conferma dell’incarico alla medesima società di consulenza ha consentito: la realizzazione di un processo di Board Evaluation modulato con focalizzazioni differenziate nei tre anni di mandato del Consiglio di Amministrazione; la possibilità di evidenziare il ciclo di sviluppo e maturazione del Consiglio nel corso del mandato stesso e il far emergere, in occasione di questa sua ultima valutazione, i suggerimenti progressivamente maturati dai Consiglieri e attentamente focalizzati alla composizione quali-quantitativa degli Organi in vista del rinnovo da parte dell’Assemblea del 2016.

L’autovalutazione del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati endoconsiliari di Snam è stata condotta da due professionisti senior attraverso interviste – basate su una traccia aperta – che si sono svolte nei mesi di novembre e dicembre 2015. Prima di effettuare le interviste, i professionisti coinvolti hanno effettuato un’attenta lettura della documentazione e dei verbali del Consiglio e dei Comitati, hanno intervistato preventivamente i membri del Comitato Nomine, il Presidente e l’Amministratore Delegato della Società, hanno incontrato quali osservatori il Presidente del Collegio Sindacale e il Segretario del Consiglio di Amministrazione, hanno stabilito contatti con il Chief Financial Officer, il Risk Manager e il Responsabile della funzione di Internal Auditing.

Le interviste, attentamente personalizzate, dei Consiglieri di Snam sono state condotte con un orientamento ai diversi aspetti attinenti la composizione, anche nell’ottica del suo rinnovo, e il funzionamento del Consiglio e dei Comitati, e hanno approfondito il riscontro dato alle evidenze emerse nel corso dell’autovalutazione condotta nell’anno precedente. A valle delle interviste, i consulenti di Crisci & Partners sono stati invitati a partecipare, come osservatori, a una riunione del Consiglio.

Tra gli aspetti trattati nelle interviste ed i temi di valutazione discussi, hanno avuto rilievo i seguenti punti:

  • analisi degli interventi condotti a seguito dell’autovalutazione relativa all’esercizio precedente;
  • considerazioni sulla composizione quali-quantitativa del Consiglio e dei Comitati e interpretazioni dei ruoli e delle relazioni al loro interno;
  • sviluppo della coesione e del team-work nell’affrontare le materie di Consiglio e nell’interazione tra Consiglio e Comitati;
  • qualità dell’informativa e del dibattito e modalità di valorizzazione delle competenze individuali;
  • induction continua dei Consiglieri, organizzazione dei lavori del Consiglio e dei Comitati, supporto della Segreteria del Consiglio;
  • ruolo del Consiglio nel processo di pianificazione strategica, con specifico riferimento alle politiche di internazionalizzazione;
  • percezione della performance del Consiglio nel triennio del mandato e del contributo fornito all’elaborazione ed implementazione di best practice di governance e al processo di definizione delle strategie;
  • considerazioni sulla futura composizione quali-quantitativa ottimale del Consiglio, in vista delle valutazioni istruttorie del Comitato Nomine e della formulazione da parte del Consiglio agli Azionisti di Orientamenti per il rinnovo degli Organi societari.

Il Consiglio di Amministrazione ha tenuto conto degli esiti della valutazione dell’anno precedente, mettendo in atto diversi interventi concreti di miglioramento ulteriore, nella programmazione delle sedute del Consiglio e dei Comitati, nella qualità dell’informativa, nella gestione del dibattito e nell’approvazione del piano strategico.

Nel 2015 si è ulteriormente affinato il processo di definizione, discussione e approvazione del piano triennale - 2016/2019 – per il quale sono stati previsti la presentazione di scenari alternativi su un orizzonte di lungo termine e più passaggi in Consiglio.

Il Consiglio si è impegnato nell’implementazione di alcune importanti scelte di internazionalizzazione, volte a perseguire un ruolo di sviluppo strategico della presenza della Società a livello europeo. In termini di composizione, ruoli e processi il Consiglio si rivela ben definito e molto attivo, consapevole delle dinamiche del business e appropriatamente integrato nel rispetto dei ruoli - con il management, che ne rileva il seguente contributo apportato all’indirizzo e alla gestione della società: approfondimento e condivisione delle proposte del management, supporto alle politiche di espansione, analisi approfondita delle principali scelte di gestione. È percepito come ben diversificato nelle competenze e nelle esperienze.

L’Amministratore Delegato – capo-azienda riconosciuto per competenza ed esperienza –, da oltre un anno, svolge in apertura delle riunioni di Consiglio, una narrazione sull’evoluzione dei fatti di rilievo e assicura la rendicontazione sulla gestione, a livello di prassi di eccellenza. La conduzione delle riunioni e del dibattito avviene in ottica di team-work e di orientamento all’efficacia. L’attribuzione delle funzioni istruttorie e consultive ai Comitati è chiara e condivisa. I Comitati hanno lavorato con grande impegno e continuità dando un fattivo contributo al Consiglio e godendo del suo pieno riconoscimento.

La Segreteria del Consiglio ha attentamente assicurato il coordinamento dei flussi informativi prodotti dal management, adeguati e ulteriormente migliorati, e ha svolto un ruolo fondamentale di indirizzo e risposta su tutti i temi di propria competenza.

Nell’insieme, nel corso del triennio, il Consiglio di Amministrazione di Snam ha maturato un consolidamento della propria cultura e delle prassi di board governance e una evoluzione positiva del proprio funzionamento, che rappresentano elementi distintivi della relativa performance, auspicabilmente da evolvere e non disperdere, attraverso la misurata, attenta e puntuale innovazione degli Organi, intrinsecamente necessaria di mandato in mandato.

Crisci & Partners, nel contesto di facilitatore del processo e dell’esperienza dell’autovalutazione del Consiglio di Amministrazione, condivide le positive valutazioni e le costruttive considerazioni avanzate dai Consiglieri sul funzionamento del Consiglio e dei Comitati e sulle loro possibilità di ulteriore sviluppo e ne conferma il buon livello di compliance d’insieme con le previsioni del Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana e le best practice internazionali.

Separatamente, in un apposito documento per il Comitato Nomine, ha consolidato e riportato i suggerimenti emersi in sede di autovalutazione ed avanzati dai Consiglieri per la istruzione degli Orientamenti agli Azionisti per la composizione quali-quantitativa del Consiglio di Amministrazione di Snam.

Il Consiglio di Amministrazione di Snam, nella riunione del 24 febbraio 2016, ha esaminato e discusso gli esiti dell’autovalutazione, presentati dall’advisor Crisci & Partners e ne ha confermato la sua positiva valutazione d’insieme.

Inoltre, il Consiglio di Amministrazione il 16 marzo 2016, sentito il Comitato Nomine e tenuto conto degli esiti dell’attività di Board Evaluation, ha effettuato considerazioni sulla futura dimensione e composizione del Consiglio di Amministrazione da sottoporre agli Azionisti in vista dell’Assemblea di rinnovo degli organi sociali del 27 aprile 2016:

Dimensione del Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione considera appropriato l’attuale numero di nove Amministratori, il massimo previsto dallo Statuto vigente e, in particolare, ritiene adeguato il rapporto in essere tra Amministratori esecutivi (1), Amministratori non esecutivi privi dei requisiti di indipendenza (3) ed Amministratori indipendenti (5) alla luce della complessità e specificità delle attività e delle funzioni di governo (inclusi i Comitati endoconsiliari) della Società e del Gruppo societario che ad essa fa capo.

Composizione del Consiglio di Amministrazione

Il Presidente

  • dovrebbe essere persona dotata di leadership e di preparazione professionale e di business adeguate all’incarico e complementari a quelle dell’Amministratore Delegato;
  • dovrebbe avere maturato esperienze in consigli di amministrazione di realtà aziendali di dimensione e internazionalità comparabili a quelle di SNAM;
  • dovrebbe dedicare tempo, presenza, impegno per il pieno svolgimento del ruolo che gli è attribuito.

L’Amministratore Delegato

  • dovrebbe avere maturato esperienze significative e di successo in ruoli esecutivi di grandi realtà aziendali di dimensioni e complessità comparabili a quelle di SNAM;
  • dovrebbe possedere capacità di orientamento strategico e, preferibilmente, esperienze e/o conoscenze dei business di Snam o di settori affini, con particolare riferimento alle relazioni, opportunità, rischi di matrice governativo-istituzionale di respiro anche internazionale; alle valutazioni economico finanziarie e di controllo operativo di grandi attività infrastrutturali.

Gli altri sette Amministratori

  • dovrebbero essere tutti Non-Esecutivi, dei quali – anche riguardo la composizione dei Comitati - almeno cinque Indipendenti, in base ai criteri stabiliti dalla legge e dalle raccomandazioni del Codice di Autodisciplina;
  • dovrebbero essere in grado di esprimere, alla luce delle esperienze maturate in consigli di amministrazione di società quotate, capacità di orientamento strategico, stimolo ai risultati, collaborazione e capacità di influenza e di composizione di eventuali divergenze;
  • dovrebbero rappresentare le seguenti aree di competenza ed esperienza:
    • esperienze anche multinazionali di management anche in situazioni di sviluppo strategico e aziendale;
    • esperienza in o conoscenza della realtà di organizzazioni politiche o istituzioni estere, preferibilmente in Paesi dove opera SNAM;
    • esperienze e competenze nel business energetico, specie nei settori di specifico interesse di Snam; conoscenza delle dinamiche geo-politiche internazionali; conoscenza delle politiche e prassi regolatorie nei settori di interesse della Società e nei paesi ove essa opera;
    • competenze su temi economico-finanziari, di bilancio e gestione rischi, preferibilmente specifici della tipologia dei business infrastrutturali e/o dell’energia:
    • competenze giuridico-legali e di governance societaria.

Nella composizione del Consiglio di Amministrazione dovrebbe essere conseguita una adeguata diversità di genere e complementarietà di esperienze e competenze. Tutti i candidati Amministratori, anche Non-esecutivi, nell’accettare la propria candidatura, dovranno avere attentamente valutato e assicurato agli Azionisti che li propongono la disponibilità di tempo necessaria al pieno e diligente svolgimento delle responsabilità e compiti loro assegnati.

Tali orientamenti verranno messi a disposizione del pubblico presso la sede sociale, sul sito internet della Società, su quello di Borsa Italiana e presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato, contestualmente alla presentazione, da parte del Consiglio di Amministrazione, della Relazione degli Amministratori agli Azionisti, in vista dell’Assemblea di rinnovo degli organi sociali.

(vii) Politica per la Remunerazione

Il Consiglio di Amministrazione definisce, esaminate le proposte del Comitato per la Remunerazione, la politica per la remunerazione degli amministratori, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche della Società e delle società controllate e i sistemi di compensation. Inoltre:

  • dà attuazione ai piani di compenso basati su azioni o strumenti finanziari deliberati dall’Assemblea;
  • approva la Relazione sulla Remunerazione da presentare all’Assemblea degli Azionisti;
  • valuta, previo parere necessario del Comitato per la Remunerazione, il contenuto del voto in tema di Relazione sulla Remunerazione espresso dall’Assemblea degli Azionisti e le proposte del Comitato in merito all’adeguatezza, coerenza complessiva e applicazione della Politica di remunerazione degli amministratori e dei Dirigenti con responsabilità strategiche adottata;

(viii) Altre funzioni del Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione inoltre:

  • formula le proposte di deliberazione da sottoporre all’Assemblea degli Azionisti;
  • esamina e delibera sulle altre questioni che gli amministratori con deleghe ritengano opportuno sottoporre all’attenzione del Consiglio, per la loro particolare rilevanza e delicatezza.

23 Il Consiglio di Amministrazione, nell’adunanza del 26 gennaio 2015, ha modificato, da ultimo, il proprio regolamento al fine di consentire il rispetto delle previsioni contenute nel Patto Parasociale sottoscritto tra CDP, SGEL e State Grid International Development Limited relative a potenziali posizioni di conflitto di interesse dell’amministratore designato da SGEL (si veda Sezione II, Paragrafo 8).

24 Il “Calendario degli eventi societari 2016” prevede che il Consiglio si riunisca 5 volte nel corso del 2016. Il Consiglio di Amministrazione potrà programmare le date delle ulteriori adunanze. Alla data della presente Relazione 4 riunioni del Consiglio di Amministrazione si sono già tenute (di cui 1 da Calendario Finanziario).

25 Per maggiori informazioni si rinvia al precedente Paragrafo 4 Sezione II.

26 Ai sensi dell’art. 1.C.1. lett. g) e h) il Consiglio di Amministrazione: “effettua, almeno una volta all’anno, una valutazione sul funzionamento del consiglio stesso e dei suoi comitati nonché sulla loro dimensione e composizione, tenendo anche conto di elementi quali le caratteristiche professionali, di esperienza, anche manageriale, e di genere dei suoi componenti, nonché della loro anzianità di carica. Nel caso in cui il consiglio di amministrazione si avvalga dell’opera di consulenti esterni ai fini dell’autovalutazione, la relazione sul governo societario fornisce informazioni sull’identità di tali consulenti e sugli eventuali ulteriori servizi da essi forniti all’emittente o a società in rapporto di controllo con lo stesso”e “tenuto conto degli esiti della valutazione di cui alla lettera g), esprime agli azionisti, prima della nomina del nuovo consiglio, orientamenti sulle figure professionali la cui presenza in consiglio sia ritenuta opportuna”.