Lo sviluppo delle reti e dei mercati
Snam sta già lavorando con altri operatori del settore, suoi partner, per garantire la sicurezza dei flussi di gas bidirezionali tra Regno Unito e Italia, così come tra la Francia e la penisola iberica. Queste azioni rappresentano un primo passo verso l’integrazione europea delle reti, ma rimane ancora molto da fare per evolversi e diventare veri e propri operatori di sistema, fornendo servizi orientati al mercato e puntando sulla qualità della produzione per soddisfare le esigenze degli shipper e dei clienti finali, in continua evoluzione.
In questo contesto i regolatori e le istituzioni hanno il compito di sostenere i processi d’integrazione assicurando il pieno utilizzo degli stoccaggi esistenti e lo sviluppo di capacità aggiuntive attraverso un framework che possa offrire stabilità, continuità e trasparenza, nonchè adeguati ritorni economici per rendere le strategie di investimento sostenibili.
Stoccaggi condivisi: la proposta Snam per l’Europa del gas
Il repentino cambiamento di scenario nel mercato del gas ha reso evidente ai legislatori e agli operatori europei la fragilità della sicurezza energetica. Sta quindi prendendo sempre più corpo e credibilità l’idea dello stoccaggio strategico comune a livello europeo, concetto lanciato dal Gruppo Snam per far fronte alla necessità di garantire la sicurezza degli approvvigionamenti, che si traduce nella possibilità per gli operatori di stoccare il gas non soltanto nel proprio paese, ma ovunque sia più congeniale al proprio business, all’interno del perimetro continentale. Sotto questa luce, lo stoccaggio assumerebbe un valore strategico, perché svolgerebbe due funzioni fondamentali per la sicurezza degli approvvigionamenti: la modulazione, ovvero la capacità dello stoccaggio condiviso di fare da camera di compensazione alle scelte degli shipper nell’eventualità in cui decidano di importare meno gas di quello richiesto; e il “ruolo” di magazzino per quei trader che intendono comprare il gas al miglior prezzo possibile per utilizzarlo nel momento dell’effettivo bisogno.
L’idea del Gruppo Snam dovrà essere discussa a livello europeo perchè è necessario, da un lato che ogni nazione accetti una gestione condivisa e coordinata delle risorse energetiche, dall’altro, che si impegni – ognuna per le proprie possibilità – ad aumentare la capacità di stoccaggio sul proprio territorio.