Situazione patrimoniale - finanziaria riclassificata

Lo schema della Situazione patrimoniale - finanziaria riclassificata aggrega i valori attivi e passivi dello schema obbligatorio pubblicato nella Relazione finanziaria annuale e nella Relazione finanziaria semestrale secondo il criterio della funzionalità alla gestione dell’impresa, suddivisa convenzionalmente nelle tre funzioni fondamentali: l’investimento, l’esercizio e il finanziamento.

Il management ritiene che lo schema proposto rappresenti un’utile informativa per l’investitore perché consente di individuare le fonti di risorse finanziarie (mezzi propri e di terzi) e gli impieghi di risorse finanziarie nel capitale immobilizzato e in quello di esercizio.

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Situazione patrimoniale – finanziaria riclassificata (*)

(milioni di €)

31.12.2017

31.12.2018

Var. ass.

(*)

Per la riconduzione della Situazione patrimoniale-finanziaria riclassificata allo schema obbligatorio si veda il successivo paragrafo “Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati a quelli obbligatori”.

Capitale immobilizzato

18.875

18.856

(19)

Immobili, impianti e macchinari

16.033

16.153

120

Rimanenze immobilizzate - Scorte d’obbligo

363

363

 

Attività immateriali

850

907

57

Partecipazioni

1.591

1.750

159

Crediti finanziari a lungo termine

373

11

(362)

Debiti netti relativi all’attività di investimento

(335)

(328)

7

Capitale di esercizio netto

(1.079)

(1.259)

(180)

Fondi per benefici ai dipendenti

(58)

(64)

(6)

CAPITALE INVESTITO NETTO

17.738

17.533

(205)

Patrimonio netto

6.188

5.985

(203)

- interamente di competenza azionisti Snam

6.188

5.985

(203)

Indebitamento finanziario netto

11.550

11.548

(2)

Coperture

17.738

17.533

(205)

Il capitale immobilizzato (18.856 milioni di euro) si riduce di 19 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2017. La riduzione è dovuta essenzialmente ai minori crediti finanziari a lungo termine (362 milioni di euro) a fronte principalmente del rimborso, da parte di TAP, dello Shareholders’ Loan, in gran parte assorbita dall’incremento delle immobilizzazioni materiali e immateriali (177 milioni di euro) e dall’aumento delle partecipazioni (159 milioni di euro), riconducibile principalmente all’acquisto di DESFA.

L’analisi della variazione degli immobili, impianti e macchinari e delle attività immateriali è la seguente:

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(milioni di €)

Immobili, impianti e macchinari

Attività immateriali

Totale

Saldo al 31 dicembre 2017

16.033

850

16.883

Investimenti tecnici

805

77

882

Ammortamenti e svalutazioni

(630)

(60)

(690)

Cessioni, radiazioni e dismissioni

(14)

 

(14)

Variazione area di consolidamento

1

30

31

Altre variazioni

(42)

10

(32)

Saldo al 31 dicembre 2018

16.153

907

17.060

Gli investimenti tecnici del 2018 ammontano a 882 milioni di euro25 (1.034 milioni di euro nel 2017) e si riferiscono principalmente ai settori trasporto (764 milioni di euro) e stoccaggio (99 milioni di euro).

La variazione dell’area di consolidamento (31 milioni di euro) si riferisce agli assets rilevati a fronte delle acquisizioni dell’82% del capitale di TEP Energy Solution (24 milioni di euro) e del 70% del capitale sociale di IES Biogas (4 milioni di euro)26.

Le altre variazioni (32 milioni di euro) riguardano principalmente: (i) i contributi su opere per interferenze con terzi (cosiddette rivalse; 22 milioni di euro); (ii) la variazione delle rimanenze di tubazioni e dei relativi materiali accessori impiegate nelle attività di realizzazione degli impianti (11 milioni di euro); (iii) gli effetti derivanti dall’adeguamento del valore attuale degli esborsi a fronte degli oneri di smantellamento e ripristino dei siti (-8 milioni di euro)27.

Rimanenze immobilizzate - Scorte d’obbligo

Le rimanenze immobilizzate - Scorte d’obbligo, pari a 363 milioni di euro (parimenti al 31 dicembre 2017), sono costituite da quantità minime di gas naturale che le società di stoccaggio sono obbligate a detenere ai sensi del D.P.R. 31 gennaio 2001, n. 22. Le quantità di gas in giacenza, corrispondenti a circa 4,5 miliardi di standard metri cubi di gas naturale, sono determinate annualmente dal Ministero dello Sviluppo Economico28.

Partecipazioni

La voce partecipazioni (1.750 milioni di euro) accoglie: (i) la valutazione delle partecipazioni con il metodo del patrimonio netto riferita principalmente alle società Trans Austria Gasleitung GmbH - TAG (509 milioni di euro), Terēga Holding S.a.s. (466 milioni di euro), Trans Adriatic Pipeline AG - TAP (258 milioni di euro), Italgas S.p.A. (180 milioni di euro), AS Gasinfrastruktur Beteiligung GmbH (124 milioni di euro), e Senfluga (117 milioni di euro); (ii) la valutazione al fair value della partecipazione di minoranza nella società Terminale GNL Adriatico S.r.l. ( 40 milioni di euro).

Crediti finanziari a lungo termine

I crediti finanziari a lungo termine (11 milioni di euro) registrano una riduzione di 362 milioni di euro. La riduzione è dovuta principalmente al rimborso da parte di TAP, tramite un meccanismo di true-up, dello Shareholders’ Loan (519 milioni di euro, a fronte di 373 milioni di euro relativi a crediti outstanding al 31 dicembre 2017 e 156 milioni di euro relativi a crediti maturati nel corso del 2018) a seguito del perfezionamento, sul mercato bancario, del Project Financing relativo al progetto per la realizzazione del gasdotto29.

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Capitale di esercizio netto

(milioni di €)

31.12.2017

31.12.2018

Var. ass.

Crediti commerciali

1.274

1.247

(27)

- di cui bilanciamento

251

223

(28)

Rimanenze

86

109

23

Crediti tributari

46

26

(20)

Altre attività

50

105

55

Fondi per rischi e oneri

(677)

(665)

12

Debiti commerciali

(406)

(491)

(85)

- di cui bilanciamento

(207)

(230)

(23)

Ratei e risconti da attività regolate

(231)

(362)

(131)

Debiti tributari

(11)

(23)

(12)

Passività per imposte differite

(165)

(134)

31

(Passività) Attività per strumenti derivati di copertura

(12)

(29)

(17)

Altre passività

(1.033)

(1.042)

(9)

 

(1.079)

(1.259)

(180)

Il capitale di esercizio netto (1.259 milioni di euro) si riduce di 180 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2017. La riduzione è attribuibile principalmente: (i) all’incremento dei ratei e risconti da attività regolate (131 milioni di euro) attribuibili principalmente alle penali e ai maggiori volumi fatturati agli utenti del servizio di trasporto, rispetto al vincolo dei ricavi stabilito dall’Autorità di regolazione; (ii) alla dinamica della gestione commerciale (112 milioni di euro), che ha registrato minori crediti per 27 milioni di euro, principalmente a seguito dei minori volumi di gas scambiati nell’ambito dell’attività di bilanciamento, e maggiori debiti commerciali (85 milioni di euro) attribuibili principalmente al settlement gas del settore trasporto, introdotto dall’Autorità di regolazione con deliberazioni 670/2017/R/gas e 782/2017/R/gas30. Tali effetti sono stati in parte compensati dall’incremento delle altre attività nette (46 milioni di euro, al netto delle altre passività) attribuibili principalmente ai maggiori crediti del settore trasporto verso la CSEA riferibili al settlement gas.

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Prospetto dell'utile complessivo

(milioni di €)

2017

2018

(*)

Interamente di competenza azionisti Snam.

(**)

L'importo si riferisce alla variazione del fair value della partecipazione di minoranza in Adriatic LNG, imputata a patrimonio netto in conformità all'IFRS 9. Per maggiori informazioni di veda la nota n. 16 "Altre partecipazioni" delle Note al bilancio consolidato.

Utile netto (*)

897

960

Altre componenti dell’utile complessivo

 

 

Componenti riclassificabili a conto economico:

 

 

Variazione del fair value di derivati di copertura cash flow hedge (Quota efficace)

(8)

(26)

Quota di pertinenza delle "altre componenti dell’utile complessivo" delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto

(3)

(1)

Effetto fiscale

2

6

 

(9)

(21)

Componenti non riclassificabili a conto economico:

 

 

(Perdita)/utile attuariale da remeasurement piani a benefici definiti per i dipendenti

(1)

 

Quota di pertinenza delle "altre componenti dell’utile complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto afferenti a remeasurements di piani a benefici definiti per i dipendenti

1

 

Variazione del fair value di partecipazioni di minoranza valutate al fair value through other comprehensive income - FVTOCI (**)

 

1

Effetto fiscale

 

 

 

 

1

Totale altre componenti dell’utile complessivo al netto dell’effetto fiscale

(9)

(20)

Totale utile complessivo (*)

888

940

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Patrimonio netto

(milioni di €)

 

 

(*)

Interamente di competenza azionisti Snam.

(**)

Al netto del relativo effetto fiscale. Maggiori informazioni sono fornite alla nota n. 1 “Criteri di redazione” delle Note al bilancio consolidato.

(***)

Importo versato in data 23 gennaio 2019.

Patrimonio netto al 31 dicembre 2017 (*)

 

6.188

Effetto della prima applicazione delle disposizioni dell’IFRS 9 (**)

8

 

Patrimonio netto al 1° gennaio 2018 (*)

 

6.196

Incremento per:

 

 

- Utile complessivo 2018

940

 

- Altre variazioni

10

 

 

 

950

Decremento per:

 

 

- Saldo Dividendo 2017

(437)

 

- Acconto dividendo 2018 (***)

(298)

 

- Acquisto di azioni proprie

(426)

 

 

 

(1.161)

Patrimonio netto al 31 dicembre 2018 (*)

 

5.985

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Raccordo tra l’utile d’esercizio e il patrimonio netto di Snam S.p.A. con quelli consolidati

 

Utile d’esercizio

Patrimonio netto

(milioni di €)

2017

2018

31.12.2017

31.12.2018

Bilancio di esercizio di Snam S.p.A.

677

721

4.861

4.402

Utile d’esercizio delle Società incluse nell’area di consolidamento

799

874

 

 

Differenza tra il valore di carico delle partecipazioni nelle imprese consolidate e il patrimonio netto del bilancio di esercizio, comprensivo del risultato di periodo

 

 

1.382

1.618

Rettifiche effettuate in sede di consolidamento per:

 

 

 

 

- Dividendi

(604)

(641)

 

 

- Proventi da valutazione delle partecipazioni con il metodo del patrimonio netto e altri Proventi da partecipazioni

25

6

(55)

(21)

 

(579)

(635)

(55)

(21)

Interessi di terzi azionisti

 

 

 

 

Bilancio consolidato

897

960

6.188

5.985

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Indebitamento finanziario netto

(milioni di €)

31.12.2017

31.12.2018

Var. ass.

(*)

Includono le quote a breve dei debiti finanziari a lungo termine.

Debiti finanziari e obbligazionari

12.619

13.420

801

Debiti finanziari a breve termine (*)

2.443

3.633

1.190

Debiti finanziari a lungo termine

10.176

9.787

(389)

Crediti finanziari e disponibilità liquide ed equivalenti

(1.069)

(1.872)

(803)

Disponibilità liquide ed equivalenti

(719)

(1.872)

(1.153)

Crediti finanziari a breve termine

(350)

 

350

 

11.550

11.548

(2)

L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2018 ammonta a 11.548 milioni di euro (11.550 milioni di euro al 31 dicembre 2017).

Il flusso di cassa netto da attività operativa (1.826 milioni di euro) ha consentito di finanziare interamente i fabbisogni connessi agli investimenti netti (1.036 milioni di euro, inclusi gli investimenti in partecipazioni per 176 milioni di euro). Tale flusso e l’incasso derivante dal rimborso da parte di TAP dello Shareholders’ Loan (519 milioni di euro; 371 milioni di euro, al netto delle quote erogate da Snam nell’anno), hanno consentito di generare un Free cash flow di 1.161 milioni di euro. L’indebitamento finanziario netto, dopo il pagamento agli azionisti del dividendo 2017 (731 milioni di euro, di cui 294 milioni di euro a titolo di acconto e 437 milioni di euro a titolo di saldo) e il flusso di cassa derivante dall’acquisto di azioni proprie (426 milioni di euro), registra una riduzione di 2 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2017, incluse le componenti non monetarie correlate all’indebitamento finanziario netto (2 milioni di euro).

I debiti finanziari e obbligazionari al 31 dicembre 2018 pari a 13.420 milioni di euro (12.619 milioni di euro al 31 dicembre 2017) si analizzano come segue:

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(milioni di €)

31.12.2017

31.12.2018

Var. ass.

(*)

Includono le quote a breve dei debiti finanziari a lungo termine.

(**)

Interamente a breve termine.

Prestiti obbligazionari

8.672

8.446

(226)

- di cui a breve termine (*)

1.042

913

(129)

Finanziamenti bancari

3.931

4.749

818

- di cui a breve termine (*)

1.385

2.495

1.110

Euro Commercial Paper - ECP (**)

 

225

225

Altri finanziamenti (**)

16

 

(16)

 

12.619

13.420

801

I debiti finanziari e obbligazionari sono denominati in euro31 e si riferiscono principalmente a prestiti obbligazionari (8.446 milioni di euro, pari al 62,9%) e finanziamenti bancari (4.749 milioni di euro, pari al 35,4%, di cui 1.448 milioni di euro su provvista della Banca europea per gli Investimenti - BEI).

I prestiti obbligazionari (8.446 milioni di euro) registrano una riduzione di 226 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2017. La riduzione è attribuibile principalmente: (i) al rimborso di un prestito obbligazionario a tasso fisso con scadenza 19 marzo 2018, di importo nominale pari a 851 milioni di euro; (ii) al rimborso di un prestito obbligazionario a tasso fisso con scadenza 10 settembre 2018, di importo nominale pari a 70 milioni di euro; (iii) al riacquisto sul mercato di titoli obbligazionari a tasso fisso per un valore nominale complessivo pari a 538 milioni di euro con cedola media pari a 2,6% ed una durata residua pari a circa 3,7 anni. Tali effetti sono stati parzialmente compensati dall’emissione di: (i) un prestito obbligazionario a tasso variabile32, in data 22 gennaio 2018, per un valore nominale pari a 350 milioni di euro; (ii) un prestito obbligazionario a tasso fisso, in data 11 settembre 2018, per un valore nominale pari a 600 milioni di euro; (iii) un prestito obbligazionario a tasso fisso, in data 27 novembre 2018, per un valore nominale pari a 300 milioni di euro.

I finanziamenti bancari (4.749 milioni di euro) aumentano di 818 milioni di euro a seguito essenzialmente della sottoscrizione di tre finanziamenti bancari Term Loan per un valore nominale complessivamente pari a 700 milioni di euro e del maggior utilizzo netto di linee di credito uncommitted per un valore pari a circa 393 milioni di euro. Tale effetto è parzialmente compensato dal rimborso anticipato di un finanziamento bancario Term Loan per un valore nominale pari a 250 milioni di euro.

I debiti finanziari a lungo termine (9.787 milioni di euro) rappresentano circa il 73% dell’indebitamento finanziario lordo (circa l’81% al 31 dicembre 2017). I debiti finanziari a tasso fisso ammontano a circa il 78% dell’indebitamento finanziario lordo.

Gli Euro Commercial Paper (225 milioni di euro) riguardano titoli a breve termine “unsecured” emessi sul mercato monetario e collocati presso investitori istituzionali.

Le disponibilità liquide ed equivalenti (1.872 milioni di euro) si riferiscono principalmente ad operazioni di impiego di liquidità a breve termine, con scadenza inferiore a tre mesi, con controparte un istituto bancario con elevato standing creditizio (1.000 milioni di euro), a depositi bancari prontamente esigibili (810 milioni di euro) e alle disponibilità liquide presso la società Gasrule Insurance DAC (17 milioni di euro) e Snam International BV (14 milioni di euro).

Al 31 dicembre 2018 Snam dispone inoltre di linee di credito a lungo termine committed non utilizzate per un importo complessivamente pari a 3,2 miliardi di euro. In ambito finanza sostenibile, nel mese di novembre 2018 è stata perfezionata la trasformazione di tali linee di credito sindacate in sustainable loan con 19 primarie banche nazionali ed internazionali, con un meccanismo di bonus/malus sui margini pagati legati al raggiungimento di specifici KPI ESG (Environment, Social e Governance): si tratta del terzo maggiore sustainable loan sottoscritto al mondo nonché del primo da parte di una utility del gas.

Informazioni sui financial covenants sono fornite alla nota n. 17 “Passività finanziarie a breve termine, passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività finanziarie a lungo termine” delle Note al bilancio consolidato.

25 L’analisi degli investimenti tecnici realizzati da ciascun settore di attività è fornita nel capitolo “Andamento della gestione nei settori di attività” della presente Relazione.

26 Per entrambe le operazioni di aggregazione aziendale, sono previste contrattualmente opzioni incrociate di put e call sulle interessenze degli azionisti di minoranza, rispettivamente pari al 18% e al 30% per TEP e IES Biogas. Alla data di acquisizione, sulla base dei termini contrattuali con cui l’esercizio delle opzioni è regolato, le operazioni sono state contabilizzate come se Snam avesse acquisito il controllo del 100% delle società, senza rilevare, pertanto, interessenze di terzi azionisti. Le principali operazioni di aggregazioni aziendale effettuate nel corso del 2018 sono illustrate alla nota n. 24” Aggregazioni aziendali” del bilancio consolidato, cui si rinvia.

27 Maggiori informazioni sono fornite alla nota n. 20 “Fondi per rischi e oneri” delle Note al bilancio consolidato.

28 Il Ministero, in data 6 febbraio 2018, ha fissato il volume complessivo dello stoccaggio strategico per l’anno contrattuale 2018-2019 (1° aprile 2018- 31 marzo 2019) a 4,62 miliardi di metri cubi, invariato rispetto all’anno termico 2017-2018 (1 aprile 2017-31 marzo 2018). La quota di competenza Stogit è rimasta invariata a 4,5 miliardi di metri cubi.

29 Per maggiori informazioni si rimanda alla nota n. 25 “Garanzie, impegni e rischi” del Bilancio consolidato.

30 Con tali deliberazione l’Autorità ha approvato le disposizioni in tema di settlement gas per la determinazione delle partite fisiche ed economiche di aggiustamento per il periodo pregresso (anni 2013-2017). La disciplina regolatoria prevede, altresì, che l’eventuale sbilancio delle partite a credito e a debito verso gli utenti, sia regolato dalla CSEA al fine di garantire la neutralità di Snam Rete Gas, in qualità di impresa maggiore di trasporto. A tal riguardo rileva che, a fronte dell’attività di settlement il capitale di esercizio netto al 31 dicembre 2018 ha registrato una riduzione di 25 milioni di euro, a seguito dei maggiori incassi delle partite a credito, non ancora redistribuite al sistema a tale data.

31 Ad eccezione di un prestito obbligazionario a tasso fisso di ammontare pari a 10 miliardi di Yen giapponesi, integralmente convertito in euro attraverso uno strumento finanziario derivato di copertura Cross Currency Swap (CCS).

32 Il suddetto prestito obbligazionario è convertito a tasso fisso mediante un contratto derivato di copertura Interest Rate Swap (IRS).