Innovazione per lo sviluppo del business
L’evoluzione strategica del Gruppo, in uno scenario più complesso e sfidante, richiede di fare maggiormente leva sullo sviluppo dell’innovazione e sulla valorizzazione del patrimonio tecnologico per garantire sia la capitalizzazione di quanto già realizzato che lo sviluppo di soluzioni innovative, come supporto e fonte per l’evoluzione del business.
Nel corso dell’anno, sono proseguite o si sono concluse diverse attività di ricerca e sviluppo avviate negli anni precedenti e, nello stesso tempo, sono stati avviati alcuni nuovi progetti con potenziali ricadute in diversi ambiti dell’operatività aziendale.
Misura del gas
Effettuata la campagna di prove su strumenti di misura della qualità del gas alternativi al gascromatografo sulla base di un protocollo di sperimentazione definito dal Politecnico di Milano. In particolare, nel 2016, si sono concluse le campagne di prove per la verifica delle prestazioni di tali strumenti in termini di misura del potere calorifico, massa volumica e contenuto di anidride carbonica. Visti i risultati positivi delle sperimentazioni condotte, si è avviata la graduale introduzione di tali strumenti nella rete di trasporto.
Sempre nell’ambito della misura del gas, sono state completate le attività tecniche di impostazione per il progetto misura che prevede l’acquisizione degli impianti di misura in corrispondenza dei punti di riconsegna della rete di trasporto e il successivo ammodernamento secondo i più elevati standard tecnologici con l’obiettivo di aumentare la disponibilità e l’affidabilità dei dati di misura dell’energia transitata presso i punti di riconsegna della rete di trasporto.
Nell’ambito delle attività stoccaggio, durante il 2016, in seguito alla necessaria sperimentazione effettuata nei due anni precedenti, si è conclusa l’installazione presso due centrali del sistema di misura del gas naturale a ultrasuoni di tipo Clap on.
Proseguita la collaborazione in seno al gruppo europeo di ricerca GERG (European Gas Research Group, www.gerg.info), cui partecipano altri trasportatori e distributori europei di gas naturale, con riferimento, in particolare, al progetto per la valutazione di metodiche di stima delle emissioni di gas naturale, che si è concluso valutando anche misure reali di fughe di gas. Sempre nell’ambito del GERG, Snam Rete Gas partecipa ad un progetto per lo studio dei potenziali impatti, su tutta la filiera del gas, dei componenti chimici presenti in tracce nel biometano al fine di creare le condizioni per lo sviluppo in sicurezza del biometano quale fonte di immissione di gas nella rete di trasporto.
Governo e monitoraggio della rete e degli impianti
Nel corso del 2016 è proseguito il progetto “Evoluzione Sistemi di Telecontrollo”, con l’obiettivo di assicurare l’evoluzione tecnologica degli apparati di campo e delle modalità con le quali gli stessi vengono interconnessi e gestiti, al fine di potenziare il governo ed il monitoraggio della rete di trasporto.
In particolare il progetto si propone di assicurare: (i) l’aggiornamento tecnologico degli apparati di campo per l’acquisizione dei dati tecnici e di processo; (ii) la standardizzazione dei protocolli trasmissivi e dei sistemi di acquisizione; (iii) l’evoluzione tecnologica della rete digitale terrestre di Snam Rete Gas; e(iv) l’evoluzione del sistemi di monitoraggio e di supervisione.
Nell’ambito delle attività di stoccaggio, a seguito di una sperimentazione effettuata in campo, è stato avviato un progetto per l’installazione di sistemi di tipo fonometrico per il rilevamento di eventuali perdite accidentali degli impianti, che consentono interventi di blocco rapidi ed efficaci. Nel 2016 si è appunto conclusa l’attività di installazione presso 6 centrali. L’ultima installazione è prevista per il 2017.
Integrità fisica delle infrastrutture
Proseguita la collaborazione ai progetti di ricerca dell’EPRG (European Pipeline Research Group, www.eprg.net), associazione di ricerca su tematiche relative alle condotte cui aderiscono le principali società di trasporto gas e di produzione di tubi in ambito europeo, che riguardano:
- lo studio di un nuovo modello per la valutazione dell’integrità di condotte sottoposte a danneggiamento meccanico;
- la formulazione di criteri per la valutazione non conservativa di anomalie geometriche in corrispondenza di saldature circonferenziali;
- uno stato dell’arte delle proprietà degli acciai di condotte interrate da oltre 40 anni.
Inoltre, nel corso del 2016 sono stati ultimati alcuni progetti di particolare interesse: una valutazione sperimentale della resistenza di curve realizzate in campo con processo di piegatura a freddo e uno studio dei test da laboratorio per la simulazione della perdita di adesione dei rivestimenti esterni.
Sempre nel corso del 2016, è stato avviato un progetto riguardante gli aspetti di protezione dalla corrosione della rete di trasporto. L’attività, svolta in collaborazione col Politecnico di Milano, è finalizzata ad individuare opportunità di miglioramento e di adeguamento tecnologico del sistema di Protezione Elettrica attualmente esistente. A conclusione di tale studio, nel corso del 2017 si darà avvio al progetto pilota, volto a sperimentare in campo apparati e soluzioni operative.
Nell’ambito dello Stoccaggio, per quanto riguarda i nuovi progetti di esercizio dei giacimenti in condizioni di sovrappressione e di potenziamento dei sistemi di monitoraggio, proseguono le attività per la realizzazione e installazione dei prototipi di monitoraggio geochimico e microsismico.
In particolare, relativamente ai progetti di esercizio dei giacimenti in condizioni di sovrappressione sperimentati, attualmente fino a un massimo del 110% della pressione iniziale di giacimento, proseguono le attività di installazione delle attrezzature per il monitoraggio microsismico (reti di superfice e sensori di pozzo) e geochimico (stazioni di superficie).
Nel corso del 2016 Stogit ha dedicato particolare importanza alle attività finalizzate al monitoraggio della microsismicità, attraverso un potenziamento delle proprie reti e un loro adeguamento a standard di eccellenza tecnologica. Fra le attività mirate a garantire prestazioni di elevata qualità si segnala in particolare lo sviluppo di un nuovo sistema di gestione e di elaborazione automatica dei dati denominato AMPIS (Authomatic Microseismic Processing and Interpretation System) che si prevede di rendere attivo dal 2017 e verrà esteso gradualmente a tutte le concessioni.
Manutenzione e verifica delle reti
Avviata la fase realizzativa del “Sistema Manutenzione Asset Rete Trasporto Gas” che prevede, in particolare, la revisione complessiva dei processi di lavoro e delle normative relative alla rete di trasporto, alle centrali di compressione, di stoccaggio, agli impianti di misura e di telecontrollo. In particolare, nel corso dell’anno gli addetti e i tecnici che si occupano di attività manutentive e di misura sono stati dotati di “device” di nuova generazione, abilitati all’utilizzo di nuovi pannelli cartografici ed alla rappresentazione in tempo reale di informazioni aggiuntive legate all’ambiente circostante (es. impianto) attraverso tecnologie di “Realtà Aumentata”. Nel corso del 2016 il progetto ha continuato il suo sviluppo con l’obiettivo di ultimare le attività a fine 2017.
Nel 2016 è stata infine avviata la sperimentazione di un sistema volto ad individuare e localizzare le perdite di gas lungo la rete di circa 33.000 Km di metanodotti dedicati al trasporto nazionale del gas. Il sistema si basa sull’analisi delle onde pressorie e dal rilevamento delle possibili perturbazioni e dal loro tempo di propagazione.
Efficienza degli impianti
Sulla base dello studio, con la collaborazione del Politecnico di Milano, per l’applicazione di sistemi di cogenerazione ad alto rendimento (CAR) nelle centrali di compressione, nel corso del 2016 è stata completata la progettazione per la realizzazione di due sistemi di trigenerazione presso le centrali di compressione di Gallese ed Istrana. Tali sistemi consentono l’autoproduzione di energia elettrica degli impianti con recupero di calore per il sostentamento di utenze termiche e di raffrescamento della centrale. I sistemi sono catalogati come impianti di cogenerazione ad alto rendimento con i benefici di ottenimento di certificati bianchi.