Altri impegni e rischi
Gli altri impegni e rischi non valorizzati sono i seguenti:
Impegni derivanti dal contratto di acquisto da Eni di Italgas e Stogit
Il prezzo determinato per l’acquisizione di Italgas e Stogit è soggetto a meccanismi di aggiustamento sulla base degli impegni presi in sede di perfezionamento dell’operazione e destinati ad operare anche successivamente alla data di esecuzione.
Acquisizione di Italgas
Si segnala che, contestualmente all’operazione di separazione di Italgas Reti S.p.A. da Snam S.p.A. sono stati oggetto di trasferimento in capo alla Società Italgas S.p.A. (precedentemente ITG Holding S.p.A) i diritti e gli obblighi in capo a Snam S.p.A .in relazione alla compravendita del Complesso immobiliare Roma Ostiense rinvenienti da precise pattuizioni contrattuali nel contesto dell’acquisto, nel 2009, da Eni dell’intero capitale sociale di Italgas.
Pertanto al 31 dicembre 2016 non sussistono impegni residui risultanti dai suddetti accordi riguardanti l’adeguamento prezzo di acquisto di Italgas.
Per maggiori informazioni, si rimanda al Documento Informativo relativo alla scissione di Snam S.p.A. a favore di Italgas S.p.A., redatto ai sensi ai sensi dell’art. 70, comma 6, del regolamento adottato dalla CONSOB con delibera n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni, disponibile sul sito internet di Snam (www.snam.it, nella sezione “Investor Relations/Separazione di Italgas da Snam).
Acquisizione di Stogit
Al 31 dicembre 2016 gli impegni residui risultanti dai suddetti accordi riguardano meccanismi di hedging predisposti al fine di mantenere in capo ad Eni i rischi e/o benefici che possano derivare: (i) dall’eventuale valorizzazione del gas di proprietà Stogit al momento del trasferimento delle azioni diversa da quella riconosciuta dall’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico (AEEGSI) in caso di cessione anche parziale dello stesso, qualora determinati quantitativi dovessero diventare non più strumentali alle concessioni regolate e quindi disponibili per la cessione; (ii) dall’eventuale cessione di capacità di stoccaggio che dovesse eventualmente rendersi liberamente disponibile su base negoziale e non più regolata, ovvero dalla cessione di concessioni tra quelle in capo a Stogit al momento del trasferimento delle azioni che dovessero eventualmente essere dedicate prevalentemente ad attività di stoccaggio non più soggetta a regolazione.
Con riferimento all’adeguamento del prezzo di acquisto di Stogit al fine di tenere conto del differente valore, rispetto alla data di trasferimento delle azioni, riconosciuto dell’AEEGSI ai quantitativi di gas naturale di proprietà di Stogit ricompresi tra le attività che compongono la RAB (Regulatory Asset Base), si evidenzia che a seguito all’approvazione in via definitiva da parte dall’AEEGSI delle tariffe di stoccaggio per l”anno 2015, si è proceduto al conguaglio a favore di Eni, a titolo di adeguamento prezzo, di un importo pari complessivamente a 6 milioni di euro.
Di seguito si riportano i commenti alle voci del conto economico. Si evidenzia che, a seguito dell’operazione di separazione da Snam del business della distribuzione di gas naturale in Italia, che ha portato al trasferimento, con data efficacia 7 novembre 2016, dell’intera partecipazione di Snam S.p.A. in Italgas Reti S.p.A. (precedentemente Italgas S.p.A.) a favore di Italgas S.p.A. (precedentemente ITG Holding S.p.A.), il risultato del settore Distribuzione di gas naturale relativo al periodo 1 gennaio – 6 novembre 2016 è esposto separatamente alla voce “Utile netto – discontinued operations” dello schema di conto economico53, così come previsto dalle disposizioni del principio contabile IFRS 5 “Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate”. Pertanto, i commenti che seguono fanno riferimento unicamente alle continuing operations (trasporto e dispacciamento, rigassificazione, stoccaggio, oltre alle attività Corporate).
Va tuttavia tenuto presente che la rilevazione separata delle discontinued operations secondo i criteri di cui all’IFRS 5, si riferisce solo ai rapporti verso terzi lasciando in essere l’elisione dei rapporti infragruppo. In tal modo, si determina una distorsione nella separazione dei valori tra continuing e discontinued operations che, a livello economico, determina una penalizzazione dell’una o dell’altra tanto più rilevante quanto maggiori sono i rapporti economici infragruppo dei settori discontinuati.
Al fine di rimuovere tali distorsioni, nella Relazione sulla gestione sono state elaborate misure alternative di performance, non previste dagli IFRS (Non – GAAP measures), che ripristinano nei risultati delle continuing operations, a livello di singola voce del conto economico, le transazioni intercompany verso le discontinued operations, in modo da ottenere una rappresentazione dei risultati delle continuing operations come se le discontinued operations fossero state deconsolidate. Sulla base di tale rappresentazione, si rinvia al capitolo “Commento ai risultati economico – finanziari della Relazione sulla gestione per le motivazioni delle variazioni più significative.
53 L’analisi dell’utile netto delle discontinued operations, in conformità alle disposizioni del paragrafo 33 dell’IFRS 5, è riportata alla Nota n. 21 ”Discontinued operations”.