Andamento operativo
Investimenti Tecnici
Gli investimenti tecnici dell’anno ammontano a 1.199 milioni di euro (1.272 milioni di euro nel 2015).
Con riferimento alle continuing operations, gli investimenti tecnici dell’anno ammontano a 906 milioni di euro (879 milioni di euro nel 2015) e si riferiscono principalmente al settore trasporto (776 milioni di euro) e stoccaggio di gas naturale (117 milioni di euro).
Sviluppo e integrazione delle infrastrutture
I principali investimenti per lo sviluppo di nuove infrastrutture hanno riguardato principalmente le opere per consentire l’inversione dei flussi fisici di trasporto nei punti di interconnessione con il Nord Europa (181 milioni di euro), per il potenziamento della rete di trasporto dai punti di entrata nel Sud Italia (40 milioni di euro) e per il potenziamento della rete e il collegamento di nuovi punti di riconsegna regionale e nazionale (119 milioni di euro). Per lo sviluppo di nuovi campi di stoccaggio e potenziamento di capacità sono stati investiti 73 milioni di euro nel 2016. A fronte delle opere completate e delle dismissioni, la rete dei gasdotti in esercizio è rimasta sostanzialmente invariata in termini di km di rete (-0,1% rispetto al 31 dicembre 2015) mentre la potenza installata negli impianti di compressione si è aumentata di 45,7 Megawatt (+5,2%). La capacità di stoccaggio disponibile è aumentata di 0,5 miliardi di metri cubi, resi disponibili dal nuovo giacimento di Bordolano, attestandosi a 12,0 miliardi metri cubi.
Mantenimento dei livelli di sicurezza e qualità degli impianti
Gli investimenti in opere volte al mantenimento dei livelli di sicurezza e qualità degli impianti sono risultati pari a 336 milioni di euro per il trasporto e 33 milioni di euro per lo stoccaggio.
Nel corso del 2016 è stata svolta una regolare attività d’ispezione del tracciato delle linee a piedi, con automezzi e con sorvoli in elicottero per rilevare le situazioni pericolose che avrebbero potuto avere un impatto sull’integrità dell’infrastruttura, e delle condizioni delle tubazioni attraverso il passaggio al loro interno di dispositivi intelligenti che consentono di rilevare la presenza di eventuali difetti.
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2014 |
2015 |
2016 |
Rete ispezionata con pig intelligenti (km) |
1.950 |
1.315 |
1.660 |
Rete ispezionata con sorvoli in elicottero (km) |
15.700 |
16.330 |
16.218 |
Nello stoccaggio particolare attenzione è posta ai temi di sicurezza degli impianti e delle persone. Oltre alla manutenzione e ai miglioramenti impiantistici, che vengono apportati in modo continuo e mirato al fine di applicare sempre le migliori tecnologie disponibili, sono stati implementati dei software specifici per l’utilizzo ottimizzato dei giacimenti e dei pozzi, che grazie alla lunga esperienza maturata e ai dati accumulati, consentono di traguardare la massima performance che il sistema può raggiungere sempre nel rispetto delle rigide regole di sicurezza che l’azienda si è data.
Capacità interconnessa di trasporto – stoccaggio e utilizzo della rete
La capacità di trasporto mediamente offerta nel 2016 è risultata pari a 367,0 milioni di metri cubi medi/giorno, in linea rispetto al 2015 (-1,24%), mentre quella conferita è risultata pari a 266,4 milioni di metri cubi medi/giorno. La saturazione della rete12 è risultata pari al 72,6%, in riduzione rispetto al 2015 (79,1%).
Il numero degli utenti attivi del trasporto è diminuito rispetto al 2015 passando da 139 a 136 (-2,2%). Nel corso dell’anno sono stati stipulati 45 contratti di allacciamento per la realizzazione di nuovi punti di consegna/riconsegna. La capacità complessiva di stoccaggio, comprensiva dello stoccaggio strategico, è risultata pari a 16,5 miliardi di metri cubi al 31 dicembre 2016, in aumento di 0,5 miliardi di metri cubi rispetto al 2015, di cui 12,0 di capacità disponibile e interamente conferita per l’anno termico 2016-2017, e i restanti 4,5 miliardi di metri cubi relativi allo stoccaggio strategico.
Il numero di utenti attivi dello stoccaggio è risultato pari a 91 (118 nel 2015; -22,9%).
Volumi di attività
Il gas immesso nella rete di trasporto è stato pari a 70,63 miliardi di metri cubi, in aumento di 3,38 miliardi di metri cubi (+5,0%) rispetto al 2015. L’aumento è attribuibile principalmente all’aumento della domanda di gas naturale in Italia (+3,36 miliardi di metri cubi rispetto al 2015; +5,0%), riconducibile essenzialmente ai maggiori consumi dei settori termoelettrico (+13,1%), in parte assorbiti dalla lieve riduzione nei consumi del settore residenziale e terziario (-0,4%) dovuta essenzialmente all’andamento climatico.
I volumi di gas movimentati nel Sistema di Stoccaggio nel 2016 ammontano a 20,0 miliardi di metri cubi, in aumento di 0,42 miliardi di metri cubi, pari al 2,1%, rispetto al 2015. L’aumento è attribuibile principalmente alle maggiori erogazioni da stoccaggio (+0,30 miliardi di metri cubi; +3,1%) derivanti dal consistente utilizzo degli stoccaggi da parte degli operatori negli ultimi mesi del 2016, dovuto essenzialmente all’effetto climatico, nonché alle maggiori iniezioni per la ricostituzione degli stoccaggi (+0,12 miliardi di metri cubi; +1,2%).
Nel corso del 2016 il terminale GNL di Panigaglia (SP) sono stati rigassificati 0,21 miliardi di metri cubi di GNL (0,03 miliardi di metri cubi nel 2015, interamente rigassificati nell’ambito del servizio di peak shaving; +0,18 miliardi di metri cubi), di cui 0,043 miliardi di metri cubi nell’ambito del servizio integrato di rigassificazione e stoccaggio di gas naturale13
Principali dati operativi
In conformità al principio contabile internazionale IFRS 8 “Settori operativi”, i settori operativi sono definiti sulla base della reportistica interna utilizzata dalla Direzione Aziendale ai fini dell’allocazione delle risorse ai diversi segmenti e per l’analisi delle relative performance. Con riferimento al settore distribuzione di gas naturale rileva la circostanza che in data 7 novembre 2016 ha avuto efficacia l’operazione di separazione da Snam del business della distribuzione di gas naturale, che ha comportato il trasferimento dell’intera partecipazione di Snam S.p.A. (100%) in Italgas Reti S.p.A. a favore di Italgas S.p.A. (in precedenza ITG Holding S.p.A.). Ai fini del bilancio consolidato Snam 2016, il settore distribuzione non è più rappresentato come settore operativo. Pertanto, i dati operativi di seguito riportati sono relativi alle continuing operations (trasporto, rigassificazione e stoccaggio, oltre ai dati riferiti alla Corporate).
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2014 |
2015 |
2016 |
Var.ass. |
Var. % |
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Trasporto di gas naturale (a) |
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Gas Naturale immesso nella Rete Nazionale Gasdotti |
62,25 |
67,25 |
70,63 |
3,38 |
5,0 |
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Rete dei gasdotti (chilometri in esercizio) |
32.339 |
32.534 |
32.508 |
(26) |
(0,1) |
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Potenza installata nelle centrali di compressione (Megawatt) |
893,9 |
876,5 |
922,2 |
45,7 |
5,2 |
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Rigassificazione di Gas Naturale Liquefatto (GNL) (a) |
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Rigassificazione di GNL (miliardi di metri cubi) |
0,01 |
0,03 |
0,21 |
0,18 |
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Stoccaggio di gas naturale (a) |
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Capacità disponibile di stoccaggio (miliardi di metri cubi) (c) |
11,4 |
11,5 |
12,0 |
0,5 |
4,3 |
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Gas naturale movimentato in stoccaggio (miliardi di metri cubi) |
15,70 |
19,58 |
20,00 |
0,42 |
2,1 |
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Dipendenti in servizio a fine anno (numero) (d) (e) |
2.948 |
3.005 |
2.883 |
(122) |
(4,1) |
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di cui settori di attività: |
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- Trasporto |
1.874 |
1.918 |
1.726 |
(192) |
(10,0) |
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- Rigassificazione |
77 |
73 |
71 |
(2) |
(2,7) |
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- Stoccaggio |
291 |
299 |
301 |
2 |
0,7 |
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- Corporate e altre attività |
706 |
715 |
785 |
70 |
9,8 |
Consistenza del personale
Il personale in servizio al 31 dicembre 2016 è pari a n. 2.883 risorse (n. 3.005 al 31 dicembre 2015), con una diminuzione rispetto allo scorso esercizio di n. 122 risorse (-4,1%). Il numero medio dei dipendenti a ruolo delle entità incluse nell’area di consolidamento al 31 dicembre 2016, è stato pari a 2.804 risorse (2.808 nel 2015).
Il 2016 è stato caratterizzato da un lato, da una rilevante azione di cambiamento organizzativo anche connessa alla scissione della distribuzione e dall’altro, dall’evoluzione del mix occupazionale, che ha registrato nel corso dell’anno le seguenti dinamiche:
- Ingressi per 177 risorse, delle quali 141 assunzioni dal mercato e 36 altre entrate, che comprendono 32 ingressi da società non consolidate e 4 rientri in servizio da aspettativa;
- Uscite per 299 risorse, delle quali 37 per risoluzione del rapporto di lavoro, 16 risoluzioni unilaterali del rapporto di lavoro, 241 trasferimenti a società non consolidate e 5 altre uscite.
Rispetto alla distribuzione del Gruppo sul territorio nazionale, 2.169 persone sono impiegate nelle regioni del Nord d’Italia, 204 nel Centro e 506 nel Sud. 4 persone, inoltre, sono in servizio stabilmente all’estero.
Nel corso del 2016 si segnala, sotto il profilo delle Relazioni industriali, il continuo rapporto con le Organizzazioni Sindacali a livello nazionale e locale, caratterizzato da circa 105 incontri per analizzare i progetti di evoluzione dei business e condividere, approfondendoli, gli effetti sulle persone derivanti dai mutati assetti organizzativi del gruppo.
- Per quanto riguarda lo stoccaggio è stata data applicazione a quanto previsto dal Regolamento UE 193/2016/R/gas e dalla delibera 312/2016/R/gas, che ha avviato il nuovo regime di bilanciamento per effetto del quale anche le imprese di stoccaggio hanno dovuto effettuare in maniera continuativa sulle 24 ore l’attività di rinomina oraria. Anche Snam Rete Gas ha avviato il nuovo regime di bilanciamento per effetto del quale il suo dispacciamento commerciale effettuerà in maniera continuativa sulle 24 ore l’attività di rinomina oraria e le “Aste Within Day”.
- Per quanto riguarda il settore trasporto sono proseguiti gli incontri della commissione tecnica del progetto SMART GAS formata pariteticamente da rappresentanti dell’azienda e del sindacato, con l’obiettivo di analizzare gli aspetti tecnici di progetto e di risolvere eventuali problematiche.
- Nel corso del 2016 GNL e le Organizzazioni Sindacali a livello nazionale e locale, hanno effettuato diversi incontri finalizzati alla condivisione ed al confronto sui temi inerenti l’evoluzione del business della rigassificazione.
Nel mese di gennaio 2017 è stato sottoscritto il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro applicato nel gruppo per il triennio 2016 – 2018.
Gestione della catena di fornitura (GRI: G4-12)
Nel 2016, con il nuovo modello organizzativo, la funzione Supply Chain è stata posta in capo al Chief Corporate Services Officer, con il compito di applicare metodologie di strategic sourcing, di realizzare obiettivi di saving in coerenza con le attività di business e di mantenere un adeguato parco di fornitori.
Il sourcing strategico gioca un ruolo chiave nell’identificare le politiche d’acquisto future e ha un impatto diretto sulla riduzione dei costi. Partendo dalla raccolta dei fabbisogni di approvvigionamento su un orizzonte quinquennale, viene analizzata e qualificata la spesa prevista per guidare il processo di acquisto e identificare le categorie merceologiche “strategiche” su cui focalizzare l’attenzione.
Snam nel 2016 ha dato lavoro diretto a circa 660 aziende, di cui 388 appartenenti al settore delle piccole medie imprese (PMI), stipulando oltre 1.000 contratti di approvvigionamento (in linea rispetto al 2015), per un valore complessivo di circa 1,36 miliardi di euro (+7,1% rispetto al 2015). Tra i beni acquistati il materiale più rilevante è l’acciaio (tubazioni, raccorderia, ecc.) che, nel 2016, ha registrato una fornitura pari a circa 15.200 tonnellate.
Il 95,6% del procurato riguarda imprese nazionali, ed è stato distribuito in tutte le regioni italiane in coerenza con il radicamento nel territorio delle Società.
Al 31 dicembre, nella vendor list, risultavano qualificati 2.245 fornitori, mentre circa 400 sono stati i fornitori interessati da attività inerenti rinnovi e nuove qualifiche. Il controllo e monitoraggio della supply chain si è concretizzato con 15 audit in fase di qualifica su fornitori critici e 634 feedback raccolti sulle prestazioni rese da 185 fornitori. Inoltre 1.502 fornitori e subappaltatori sono stati verificati in merito alla regolarità contributiva, attraverso 3.089 controlli che hanno permesso di intercettare 87 irregolarità (2,8%). I provvedimenti emessi per inadempienze, tra avvisi, sospensioni e revoca di qualifica sono stati 40.
Negli approvvigionamenti di lavori, che è la categoria più rilevante in quanto legata alle attività core, i fornitori considerati critici (livello di criticità A e B) sono tutti in possesso di sistemi di gestione qualità e ambiente certificati secondo gli standard ISO 9001 e ISO 14001. Nel 2016, è stato raggiunto anche l’obiettivo di avere la totalità (100%) di questi fornitori in possesso della certificazione OHSAS 18001 (salute e sicurezza dei lavoratori), in crescita rispetto al 2015 in cui tale valore risultava già pari al 90%.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA DEL PROCURATO E PROCURATO PER NATURA MERCEOLOGICA
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA DEL PROCURATO IN ITALIA (*)
PROCURATO PER NATURA MERCEOLOGICA
PROCURATO PER SETTORE DI ATTIVITÀ (%)
Infortuni (GRI: G4-LA6)
Snam è riuscita nel tempo a ridurre il fenomeno infortunistico sia per quanto riguarda i dipendenti sia per il personale degli appaltatori, come testimoniato dall’andamento degli indicatori infortuni di frequenza e gravità. Tutta l’azienda, a partire dal vertice, è focalizzata sul tema della sicurezza sul lavoro, fino al punto di farne un obiettivo aziendale per le figure dirigenziali e i quadri, sul quale è basata parte della retribuzione variabile. Nel corso del 2016 si sono verificati in totale 9 infortuni, di cui nessuno fatale.
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2014 |
2015 |
2016 |
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Totale infortuni dipendenti (*) |
9 |
3 |
4 |
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Totale infortuni contrattisti |
15 |
8 |
5 |
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2014 |
2015 |
2016 |
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Dipendenti e Contrattisti |
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Indice di frequenza (*) |
2,01 |
0,89 |
0,75 |
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Indice di gravità |
0,1 |
0,06 |
0,05 |
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Dipendenti |
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Indice di frequenza (*) |
1,84 |
0,62 |
0,81 |
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Indice di gravità |
0,11 |
0,03 |
0,04 |
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Contrattisti |
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Indice di frequenza |
2,13 |
1,07 |
0,71 |
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Indice di gravità |
0,1 |
0,07 |
0,05 |
GRAFICI INFORTUNI DIPENDENTI E CONTRATTISTI
INFORTUNI SUL LAVORO - INDICE DI FREQUENZA DIPENDENTI E CONTRATTISTI
INFORTUNI SUL LAVORO - INDICE DI GRAVITÀ DIPENDENTI E
CONTRATTISTI
Consumi energetici
Nel 2016 il consumo energetico totale di Snam è stato pari a circa 10.957 Terajoule (TJ), in aumento del 20,6% rispetto al 2015.
L’aumento è in parte da attribuire al maggior quantitativo di gas trasportato (+5% rispetto al 2015), ma soprattutto alle diverse condizioni di trasporto che hanno visto un incremento dei quantitativi di gas dal Nord Africa (+65% rispetto al 2015) ed una contestuale riduzione dei quantitativi dal Nord Europa (-37%) e Russia (-5,6%).
La fonte energetica più utilizzata è stata il gas naturale, che ha ricoperto il 96,2% del fabbisogno energetico totale. Le altre fonti utilizzate sono l’energia elettrica (2,9%) ed altri combustibili (gasolio, benzina, Gpl e calore) che, insieme, equivalgono allo 0,9%.
Dati consumi energetici (GRI: G4-EN3)
CONSUMI ENERGETICI (TJ)
CONSUMI ENERGETICI PER SETTORE DI ATTIVITÀ
Emissioni di gas effetto serra (GRI: G4-EN15)
Emissioni dirette di CO2 eq – Scope 1 (103 t) (*)
TOTALE EMISSIONI DI GHG DIRETTE - SCOPE 1 (KT CO2EQ)
Nel 2016 le emissioni dirette di CO2eq sono state pari a circa 1,44 milioni di tonnellate. Le emissioni dirette di CO2 da combustione sono state pari a circa 0,6 milioni di tonnellate, mentre le emissioni di CO2 eq derivanti dalle emissioni di metano sono state pari a circa 0,84 milioni di tonnellate. Nel 2016 le emissioni di gas naturale si riducono del -3% rispetto al 2015, passando da 49,7 Mm3 a 48,2 Mm3. Tale decremento è in parte imputabile alle minori emissioni puntuali registrate nel 2016 ed in parte alle iniziative di riduzione emissiva svolte nell’attività di trasporto del gas, nel quale in particolare sono proseguiti gli interventi che prevedono il recupero del gas attraverso interventi di ricompressione in linea e negli impianti di compressione (recuperati 4,5 milioni di metri cubi di gas naturale, pari a 77.780 tonnellate di CO2eq, +25% rispetto ai 3,3 milioni di metri cubi del 2015) .
Con l’avvio del terzo periodo di regolazione (2013-2020), il sistema di autorizzazione all’emissione di gas ad effetto serra, regolamentato in passato dal D.Lgs. n. 216/2006, è stato aggiornato e modificato dal decreto legislativo 13 marzo 2013, n. 30, in vigore dal 5 aprile 2013. Il decreto, secondo le nuove disposizioni, ha avuto come obiettivo principale l’aggiornamento della normativa riguardante le autorizzazioni ad emettere gas ad effetto serra nonché una costante riduzione delle quote di emissioni rilasciate a titolo gratuito. Le quote assegnate a ciascun impianto avverrà con assegnazioni progressivamente decrescenti e non più costanti (come nel secondo periodo di regolazione) ed inoltre dipenderanno anche dall’effettiva funzionalità degli impianti.
Nel 2016, le emissioni totali di CO2 emesse dal Gruppo Snam, certificate da un ente accreditato secondo le disposizioni impartite dall’Autorità Nazionale Competente, sono state pari a circa 0,550 milioni di tonnellate, su un totale di circa 0,207 milioni di quote annuali assegnate da parte del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (per un saldo negativo di circa 0,343 milioni di quote). Tale deficit è compensato dalle quote già presenti nei registri degli impianti del Gruppo Snam, accumulate grazie al surplus degli anni scorsi.
Attività |
Numero impianti |
Denominazione impianti |
Trasporto |
11 |
Impianti di compressione gas di Enna, Gallese, Istrana, Malborghetto, Masera, Melizzano, Messina, Montesano, Poggio Renatico, Tarsia, Terranuova Bracciolini |
Stoccaggio |
8 |
Impianti di compressione gas di stoccaggio di Cortemaggiore, Fiume Treste, Minerbio, Ripalta, Sabbioncello, Sergnano, Settala e Bordolano |
Rigassificazione |
1 |
Impianto del gas naturale liquefatto di Panigaglia |
Emissioni CO2 da impianti ETS (GRI: G4-EC2)
emissioni di co2 da impianti ets (106 t)
12 Rapporto tra capacità conferita e capacità disponibile.
13 Il servizio integrato di stoccaggio e rigassificazione, introdotto dall’art. 14, comma 1 del Decreto Legge n.1, del 24 gennaio 2012 e successivamente disciplinato dal Decreto ministeriale 25 febbraio 2016, prevede che siano resi disponibili all’utente dall’impresa maggiore di stoccaggio, per il servizio di stoccaggio uniforme, quantitativi di gas equivalenti al GNL consegnato, dedotti consumi e perdite, entro il termine del mese successivo alla discarica. La gestione fisica dei flussi di gas funzionali alla riconsegna del gas in stoccaggio avviene mediante coordinamento delle imprese di rigassificazione e stoccaggio interessate. Per maggiori informazioni in merito a tale servizio si rimanda al capitolo “Andamento operativo per settore di attività – Rigassificazione di Gas Naturale Liquefatto (GNL)” della presente Relazione.