Lettera agli Azionisti e agli Stakeholder
Carlo Malacarne
Presidente
Marco Alverà
Amministratore Delegato
Signori Azionisti e Stakeholder,
nel 2016 abbiamo realizzato significativi obiettivi su diversi fronti, primo tra tutti l’obiettivo industriale della separazione da Snam del business della distribuzione di gas naturale in Italia conseguito tramite una complessa operazione, articolata su diversi passaggi tra loro unitari e contestuali, che ha determinato il trasferimento dell’intera partecipazione di Snam S.p.A. in Italgas Reti S.p.A. (precedentemente Italgas S.p.A.) a favore di Italgas S.p.A. (precedentemente ITG Holding S.p.A.). L’operazione, tra le più rilevanti del 2016, ha avuto efficacia il 7 novembre ultimo scorso, data di inizio delle quotazioni di Italgas S.p.A. sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., con il ritorno in borsa della società dopo tredici anni dal delisting del 2003. Ad esito di tale operazione, sono emersi due gruppi distinti, ciascuno focalizzato sul proprio business, con obiettivi chiaramente identificati e percepibili dal mercato e una struttura operativa e finanziaria ideale per valorizzare al meglio le rispettive opportunità di sviluppo strategico. Da un lato, per Snam, cogliere nuove opportunità di crescita in Europa nel suo core business, dall’altro, per Italgas, rafforzare la leadership sul mercato italiano in vista delle prossime gare d’ambito per l’affidamento del servizio di distribuzione di gas naturale in Italia.
Guardando al futuro, che si annuncia altrettanto ricco di sfide, nei prossimi 5 anni investiremo circa 5,0 miliardi di euro, di cui 4,7 miliardi di euro per progetti in Italia.
Il rafforzamento della posizione dell’Italia all’interno del sistema del gas europeo ci consentirà di valorizzare ulteriormente il nostro network anche a beneficio dei consumatori.
Per effetto dell’operazione, ed in particolare dell’operazione di scissione parziale e proporzionale di Snam S.p.A. con assegnazione a Italgas S.p.A. del 52,90% della partecipazione detenuta da Snam S.p.A. in Italgas Reti S.p.A., ciascun azionista di Snam S.p.A. viene a detenere, in luogo dell’azione Snam, due titoli azionari distinti, rappresentativi delle diverse aree di business in cui Snam e Italgas, entrambe da leader, operano: nello specifico, Snam nel business del trasporto e dispacciamento, rigassificazione e stoccaggio di gas naturale, e Italgas nel business della distribuzione di gas naturale. La presenza di Snam S.p.A. nell’assetto partecipativo di Italgas S.p.A., con un quota pari al 13,5% del capitale sociale, esprime al contempo un segno di continuità per Italgas e un capitale strategico a disposizione per Snam.
Grazie anche alla flessibilità finanziaria aggiuntiva derivante dalla suddetta operazione, nel mese di ottobre 2016 abbiamo concluso con pieno successo il riacquisto sul mercato di titoli obbligazionari per un valore nominale complessivo pari a 2,75 miliardi di euro, con una cedola media pari a circa il 3,3% ed una durata residua pari a circa 3 anni. L’esborso totale è stato pari a circa 3,1 miliardi di euro, finanziato in parte tramite due emissioni obbligazionarie per complessivi 1,75 miliardi di euro, con una cedola media dello 0,6% e una durata media di circa 8 anni, e per la restante parte attraverso il tiraggio di linee di credito a disposizione. Tale operazione permetterà a Snam di proseguire nel percorso di ottimizzazione della struttura del debito in termini di riduzione del costo del capitale, estensione della durata media del debito e riduzione del rischio di rifinanziamento. Oltre a ciò, con l’obiettivo di ottimizzare la struttura del debito e a supporto della remunerazione complessiva per gli azionisti, abbiamo avviato, a partire dal 7 novembre, un nuovo Piano di share buyback, che a fine 2016 ha portato al riacquisto di n. 28.777.930 azioni Snam sul mercato, pari allo 0,82%, del capitale sociale, per un esborso complessivamente pari a circa 103 milioni di euro.
Nell’ambito del rafforzamento del proprio posizionamento strategico in Austria, in data 15 dicembre 2016 Snam, in consorzio con Allianz, ha perfezionato l’acquisizione da OMV, la principale oil & gas company austriaca, del 49% di Gas Connect Austria GmbH (GCA). L’operazione rappresenta per Snam un’opportunità di investimento unica in una rete di trasporto gas di primaria importanza e in un’infrastruttura essenziale per l’approvvigionamento di gas al mercato austriaco, dove Snam già detiene insieme a GCA una quota dell’84,47% del gasdotto TAG (Trans Austria Gasleitung), la principale dorsale dell’infrastruttura gas del Paese. L’acquisizione è stata completata attraverso una società veicolo a controllo congiunto, partecipata rispettivamente al 60% e al 40% da Allianz e Snam, con un esborso per Snam complessivamente pari a 135 milioni di euro, a fronte di una partecipazione indiretta del 19,6% nel capitale sociale di GCA.
Abbiamo chiuso il 2016 con solidi risultati finanziari, in linea con le nostre attese. Il flusso di cassa netto da attività operativa1 è risultato pari a 1.627 milioni di euro, nonostante la revisione del tasso di remunerazione del capitale investito netto ai fini regolatori (WACC) e gli esborsi sostenuti per gli oneri finanziari connessi all’operazione di Liability management. L’indebitamento finanziario netto a fine 2016, grazie anche agli incassi rivenienti dall’operazione di separazione di Italgas da Snam di 3.207 milioni di euro, si riduce di 2.723 milioni di euro, attestandosi a 11.056 milioni di euro.
L’utile operativo adjusted2 ammonta a 1.336 milioni di euro, in riduzione del 9,8% rispetto al corrispondente valore del 2015. La riduzione riflette principalmente gli effetti sui ricavi derivanti dalla revisione del WACC e i maggiori ammortamenti e svalutazioni. L’utile netto adjusted delle continuing operations di 826 milioni di euro è diminuito del 4,3% rispetto all’esercizio precedente. L’utile netto adjusted di Gruppo, che include il contributo delle discontinued operations, si attesta a 1.016 milioni di euro.
L’utile netto pro – forma adjusted delle continuing operations, ottenuto applicando la quota di competenza Snam, pari al 13,5%, alla stima dell’utile netto del Gruppo Italgas riferito all’intero esercizio 2016, rettificato per escludere gli effetti derivanti dall’adeguamento al valore di mercato dei debiti finanziari in essere verso il Gruppo Snam, ed eliminando gli effetti di componenti non ricorrenti dalla valutazione di partecipate estere, ammonta complessivamente a 845 milioni di euro.
Nel 2016 abbiamo ottenuto risultati positivi anche in termini di sicurezza sul lavoro grazie al nostro modello operativo basato sull’adozione di standard di eccellenza, allo stretto controllo dei processi industriali e alla sostenibilità del nostro modello di creazione del valore. Nel 2016 l’indice di frequenza degli infortuni dipendenti più contrattisti è stato di 0,75 con una riduzione del 15,7% rispetto al 2015 a parità di perimetro, mentre l’indice di gravità degli infortuni dipendenti più contrattisti è stato di 0,05 con una riduzione del 16,7% rispetto al 2015 a parità di perimetro.
A conferma del nostro continuo sforzo nel valorizzare la sostenibilità quale parte integrante del modello di sviluppo del business, Snam è stata ammessa, a partire dal mese di ottobre 2016, nell’esclusiva “A list” del CDP (Carbon Disclosure Project), l’indice che rappresenta un’importante punto di riferimento per orientare gli investitori verso le aziende con maggiore consapevolezza sui temi del cambiamento climatico in cui Snam è presente dal 2012. Inoltre, a settembre 2016, il titolo Snam è stato confermato, per l’ottavo anno consecutivo, da RobecoSAM nel Dow Jones Sustainability World Index, il più importante indice borsistico mondiale di valutazione della responsabilità sociale.
Sempre in tema di sostenibilità, nell’ambito della mobilità sostenibile e delle iniziative per la sua promozione, con l’obiettivo di promuovere l’utilizzo del carburante alternativo ed ecocompatibile delle imprese, Snam ha firmato accordi finalizzati a favorire lo sviluppo del gas naturale come carburante per autotrazione.
Snam, quale leader europeo nella realizzazione e gestione delle infrastrutture per il mercato del gas naturale, metterà a disposizione la sua consolidata esperienza nel settore per favorire lo sviluppo degli impianti per il rifornimento di metano per autotrazione.
Infine, anche in relazione all’operazione di separazione da Snam del business della distribuzione del gas naturale, ci siamo dotati di una nuova struttura organizzativa. Con la nuova struttura, operativa dal 1 novembre 2016, concepita quale strumento a supporto del piano strategico, le attività di business sono state riorganizzate in tre business unit: una business unit a presidio dello sviluppo, una business unit dedicata agli asset italiani e una business unit per le attività estere.
Guardando al futuro, che si annuncia altrettanto ricco di sfide, nei prossimi 5 anni investiremo circa 5,0 miliardi di euro, di cui 4,7 miliardi di euro per progetti in Italia.
Il rafforzamento della posizione dell’Italia all’interno del sistema del gas europeo ci consentirà di valorizzare ulteriormente il nostro network anche a beneficio dei consumatori, mettendo Snam in grado di cogliere eventuali opportunità di investimento con ritorni attraenti.
La qualità degli asset, la solidità della posizione finanziaria e la stabilità dei flussi di cassa ci consentiranno di supportare gli investimenti per continuare il nostro percorso di crescita e di remunerare i nostri azionisti con un dividendo previsto in aumento nell’arco del piano. La flessibilità finanziaria aggiuntiva derivante dall’operazione di separazione di Italgas da Snam potrà essere impiegata per ulteriori investimenti, nel rispetto di una rigorosa disciplina finanziaria che ci ha sempre contraddistinto.
Sulla base dei risultati conseguiti e delle prospettive della Società intendiamo proporre all’Assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,21 euro per azione.
6 marzo 2017
per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente
L’Amministratore Delegato
1 Il Flusso di cassa è riferito al Gruppo Snam e include, pertanto, i flussi finanziari relativi sia alle continuing operations (trasporto, rigassificazione e stoccaggio di gas naturale, oltre alle attività Corporate) che alle discontinued operations (distribuzione di gas naturale).
2 I risultati economici, ad eccezione dell’utile netto adjusted di Gruppo, si riferiscono alle continuing operations; pertanto, escludono il contributo del settore distribuzione di gas naturale, attività operativa cessata a far data dal 7 novembre 2016, i cui risultati sono esposti separatamente come discontinued operations ai sensi delle disposizioni del principio contabile IFRS 5 “Attività non correnti destinate alla vendita e attività operative cessate”.