Lettera agli azionisti e agli stakeholder
Signori Azionisti e Stakeholder,
nel 2015 Snam ha posto un altro significativo tassello nella costruzione della strategia di crescita internazionale, avviata nel 2012, con l’obiettivo di garantire la sicurezza e la diversificazione delle fonti di approvvigionamento del gas naturale. Nello scorso mese di dicembre abbiamo rilevato una quota azionaria del 20% nella Trans Adriatic Pipeline AG (TAP), la Società che si occupa dello sviluppo del progetto che consentirà il trasporto del gas dall’Azerbaijan ai mercati europei. L’ingresso nel gasdotto TAP, le acquisizioni di quote azionarie di TAG in Austria, e di TIGF in Francia, realizzate rispettivamente nel 2014 e nel 2013 con l’obiettivo di accrescere il potenziale sulla rotte Est-Ovest, unitamente agli investimenti di sviluppo nei gasdotti in Italia per incrementare la potenzialità di esportazione del gas verso il Nord Europa, danno seguito alla nostra linea strategica di trasformare l’Italia da un mercato di solo consumo ad un mercato anche di transito del gas, grazie altresì alla posizione strategica del nostro paese nell’area del Mediterraneo. Con quest’ultima acquisizione, che ha comportato un esborso finanziario complessivo di circa 0,2 miliardi di euro, non solo Snam, ma l’Italia assumono un ruolo più forte in Europa e una posizione di maggior rilievo nella geopolitica dell’energia europea attraverso lo sviluppo di un nuovo corridoio di approvvigionamento del gas.
Sempre nel 2015, proseguendo il processo di ottimizzazione della struttura del debito in linea con i nostri obiettivi, nel mese di novembre Snam ha concluso con successo una complessa operazione di Liability Management, che ha portato al riacquisto di titoli obbligazionari in circolazione per un valore nominale complessivo di 1,0 miliardi di euro, con maturity media inferiore a due anni, e la contestuale emissione di un nuovo bond a tasso fisso per un valore nominale di 0,7 miliardi di euro e scadenza 8 anni. Tale operazione, realizzata in un contesto di mercato favorevole in termini di rendimenti, ha consentito di ottimizzare le scadenze del debito a medio-lungo termine, allungandone la durata media e creando le condizioni per una riduzione del costo medio del debito.
Lorenzo Bini Smaghi
Presidente
Carlo Malacarne
Amministratore Delegato
A conferma del nostro impegno sul valore della sostenibilità integrata nel modello di sviluppo del business, che nel corso degli ultimi anni ha portato il titolo Snam a far parte di un numero progressivamente sempre più ampio di indici specializzati costruiti in funzione di criteri che valutano le performance finanziarie, sociali e ambientali, a partire dall’esercizio 2015, Snam rappresenta l’andamento della gestione attraverso una Relazione finanziaria integrata. La relazione, elaborata secondo le indicazioni del framework dell’International Integrated Reporting Council (IIRC) integra i contenuti di carattere finanziario con quelli di sostenibilità ed evidenzia le connessioni esistenti tra il contesto esterno, la strategia del Gruppo, il modello di business e l’allocazione delle risorse finanziarie e non, la gestione integrata dei rischi e l’adozione di un rigoroso sistema di governance.
Con l’avvio, a partire dall’1 gennaio 2015, del nuovo periodo regolatorio, il quarto, per l’attività di stoccaggio, è stato completato il processo di aggiornamento dei criteri tariffari per tutte le attività regolate svolte dal gruppo. Inoltre, la recente deliberazione dell’Autorità, pubblicata lo scorso mese di dicembre e applicabile dall’1 gennaio 2016, sulla remunerazione degli investimenti per le reti energetiche regolamentate, ha definito ritorni sul capitale che risultano coerenti con il nostro Piano di investimenti dei prossimi 3-4 anni.
In un contesto di domanda gas in Italia che, seppur in trend crescente, si conferma su bassi livelli, a 67,4 miliardi di metri cubi, nel 2015 abbiamo ottenuto risultati molto positivi. L’utile operativo nella configurazione adjusted (EBIT adjusted), ammonta a 2,0 miliardi di euro, in lieve aumento (+0,9%) rispetto al 2014.
L’utile netto adjusted si attesta a 1,2 miliardi di euro, in aumento del 12,2% rispetto all’esercizio precedente. L’aumento è dovuto al miglioramento della gestione finanziaria, al crescente contributo delle società partecipate, nonchè alla riduzione delle imposte, che beneficiano degli effetti derivanti dal venir meno dell’addizionale IRES. Il flusso di cassa da attività operativa di 2,1 miliardi di euro, a livello record degli ultimi 5 anni, ha consentito di finanziare interamente gli investimenti tecnici e finanziari netti per complessivi 1,3 miliardi di euro e di remunerare gli azionisti Snam con 0,9 miliardi di euro di dividendi.
Sulla base di questi risultati, il Consiglio di Amministrazione intende proporre all’Assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,25 euro per azione, a conferma dell’attraente livello di rendimento, anche in un contesto più difficile rispetto al passato.
Il titolo Snam ha chiuso il 2015 con un prezzo ufficiale di 4,848 euro, in aumento del 17,8% rispetto al prezzo di 4,114 euro registrato alla fine dell’anno precedente. A fronte di una crescita sostenuta e generalizzata dei listini, con l’indice europeo Stoxx europe 600 che ha chiuso il 2015 con un incremento del 6,8% rispetto a fine 2014, e il FTSE Mib in rialzo del 12,7% su attese di recupero dell’economia italiana dopo gli anni di crisi, il titolo Snam ha mostrato un apprezzamento pressoché continuo durante tutto l’anno, spinto in una prima fase dal rialzo generalizzato dei mercati azionari e dalla contrazione dei rendimenti sovrani. Successivamente, le quotazioni sono state sostenute dalle migliorate attese relativamente alla revisione del ritorno riconosciuto sul capitale investito ai fini regolatori, nonché dall’attrattività del dividend yield e dal profilo difensivo del business. Nel 2015 il titolo ha raggiunto il nuovo massimo storico in data 3 dicembre a 4,93 euro.
Le prossime sfide che Snam si appresta ad affrontare riguardano importanti obiettivi, sia di breve termine, con l’imminente avvio delle gare per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale in Italia, sia obiettivi di più ampio respiro che, coerentemente con l’evoluzione del mercato europeo del gas, sono volti a consolidare l’attuazione di una maggiore interconnessione e flessibilità del sistema gas europeo ed evolvere il ruolo di Snam come facilitatore di mercato, in grado di offrire, in un contesto di mutate esigenze di shipper e clienti finali, una gamma più differenziata e innovativa di servizi.
16 marzo 2016
per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente
L’Amministratore Delegato