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20. Garanzie, impegni e rischi

Le garanzie, impegni e rischi, di importo pari a 257 milioni di euro (268 milioni di euro al 31 dicembre 2014), si analizzano come segue:

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(milioni di €)

31.12.2014

31.12.2015

Garanzie prestate nell’interesse:

131

123

- di imprese controllate

131

123

Impegni

137

134

Impegni per l’acquisto di beni e servizi

131

129

Altri

6

5

 

268

257

Garanzie

Le garanzie prestate nell’interesse di imprese controllate (123 milioni di euro) si riferiscono a manleve rilasciate a favore di istituti bancari a fronte di garanzie emesse principalmente per partecipazioni e affidamenti relativi al servizio di distribuzione del gas naturale (68 milioni di euro) e per buona esecuzione lavori (53 milioni di euro).

Impegni

Al 31 dicembre 2015 gli impegni assunti con fornitori per l’acquisto di attività materiali e la fornitura di servizi per l’acquisto di immobili, impianti, macchinari e attività immateriali in corso di realizzazione ammontano a 129 milioni di euro (131 milioni di euro al 31 dicembre 2014).

Gli altri impegni si riferiscono a pagamenti minimi futuri relativi alle operazioni di leasing operativo non annullabili scadenti entro l’esercizio (4 milioni di euro, di cui 2 milioni di euro scadenti entro l’esercizio successivo e 2 milioni di euro tra uno e cinque anni).

Si segnala inoltre che, con riferimento alla società TAP, gli accordi contrattuali prevedono che i soci siano responsabili del finanziamento del progetto per l’esportazione del gas nell’Europa occidentale, in ragione della quota azionaria posseduta, fino alla entrata in funzionamento del gasdotto, nonché in caso di espansione della sua capacità.

GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI

Premessa

Snam S.p.A. ha istituito, alle dirette dipendenze dell’Amministratore Delegato, l’unità Enterprise Risk Management (ERM) al fine di presidiare il processo di gestione integrata dei rischi aziendali per tutte le società del Gruppo. I principali obiettivi dell’ERM riguardano la definizione di un modello di valutazione dei rischi che consenta di individuare gli stessi secondo logiche omogenee e trasversali, di identificare i rischi prioritari, nonché di garantire il consolidamento delle azioni di mitigazione e l’elaborazione di un sistema di reporting.

L’ERM opera nell’ambito del più vasto Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi di Snam.

Nell’ambito dei rischi d’impresa, i principali rischi finanziari identificati, monitorati, e, per quanto di seguito specificato, gestiti dalla Società, sono i seguenti:

  • il rischio derivante dall’esposizione alle fluttuazioni dei tassi di interesse e dei tassi di cambio;
  • il rischio di credito derivante dalla possibilità di default di una controparte;
  • il rischio liquidità derivante dalla mancanza di risorse finanziarie per far fronte agli impegni a breve termine;
  • il rischio rating;
  • il rischio di default e covenant sul debito.

Di seguito sono descritte le politiche e i principi adottati da Snam per la gestione e il controllo dei rischi derivanti da strumenti finanziari sopra elencati. In accordo con le informazioni da indicare ai sensi dell’IFRS 7 “Strumenti finanziari: informazioni integrative”, sono altresì illustrati la natura e l’entità dei rischi risultanti da tali strumenti.

Con riferimento agli altri rischi che caratterizzano la gestione si rinvia a quanto indicato nella Relazione sulla gestione al capitolo “Fattori di incertezza e gestione dei rischi”.

Rischio di variazione dei tassi di interesse

Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività e delle passività finanziarie dell’impresa e sul livello degli oneri finanziari netti. L’obiettivo di Snam è l’ottimizzazione del rischio di tasso d’interesse nel perseguimento degli obiettivi definiti e approvati nel piano finanziario. La società adotta un modello organizzativo di funzionamento di tipo accentrato. Le strutture di Snam, in funzione di tale modello, assicurano la copertura dei fabbisogni, tramite l’accesso ai mercati finanziari, e l’impiego dei fondi, in coerenza con gli obiettivi approvati, garantendo il mantenimento del profilo di rischio entro i limiti definiti.

La composizione dell’indebitamento finanziario lordo tra indebitamento a tasso fisso e indebitamento a tasso variabile al 31 dicembre 2015, in comparazione al 31 dicembre 2014, è analizzata nella seguente tabella:

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31.12.2014

31.12.2015

(milioni di €)

Valore

%

Valore

%

(*)

Al 31 dicembre 2015 i finanziamenti a tasso fisso si riferiscono pressoché interamente ai prestiti obbligazionari.

A tasso fisso (*)

9.679

69%

8.855

64%

A tasso variabile

4.261

31%

4.937

36%

 

13.940

100%

13.792

100%

Al 31 dicembre 2015 Snam utilizza risorse finanziarie esterne nelle forme di prestiti obbligazionari e contratti di finanziamento bilaterali e sindacati con banche e altri Istituti Finanziatori, sotto forma di debiti finanziari a medio – lungo termine e linee di credito bancarie a tassi di interesse indicizzati sui tassi di riferimento del mercato, in particolare l’Europe Interbank Offered Rate (Euribor) e a tasso fisso.

L’esposizione al rischio di variazione dei tassi di interesse al 31 dicembre 2015 è pari a circa il 36% dell’esposizione totale della Società (31% al 31 dicembre 2014).

Al 31 dicembre 2015 Snam ha in essere un contratto derivato di Interest Rate Swap (IRS), riferito ad un prestito obbligazionario a tasso fisso di ammontare pari a 500 milioni di euro con scadenza 2023. Il contratto derivato di IRS è utilizzato per convertire il prestito a tasso fisso in prestito a tasso variabile.

La composizione dei crediti di natura finanziaria concessi da Snam S.p.A. alle società controllate e a controllo congiunto tra tasso fisso e tasso variabile è illustrata di seguito:

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31.12.2014

31.12.2015

(milioni di €)

Valore

%

Valore

%

A tasso fisso

8.691

72%

7.961

67%

A tasso variabile

3.398

28%

3.916

33%

 

12.089

100%

11.877

100%

Snam S.p.A. applica ai finanziamenti concessi alle società controllate le medesime condizioni contrattuali previste dai finanziamenti stipulati con le Banche nonché dai prestiti obbligazionari collocati sul mercato. L’esposizione netta al rischio di variazione dei tassi di interesse al 31 dicembre 2015 in capo alla Snam S.p.A. risulta pertanto ammontare a circa 0,8 miliardi di euro.

Gli impatti sul risultato di periodo derivanti da un’ipotetica variazione del tasso medio di mercato di riferimento (Euribor) per l’anno 2015 del +/- 10%, applicata alla consistenza dell’esposizione netta al rischio di variazione dei tassi di interesse esistente al 31 dicembre 2015 risultano inferiori al milione.

Rischio di tasso di cambio

L’esposizione di Snam al rischio di variazioni dei tassi di cambio è relativa al rischio di cambio “transattivo” (Transaction Risk). Il rischio di cambio “transattivo” è generato dalla conversione di crediti (debiti) commerciali o finanziari in valute diversa da quella funzionale ed è riconducibile all’impatto di fluttuazioni sfavorevoli dei tassi di cambio tra il momento in cui si genera la transazione e il momento del suo perfezionamento (incasso/pagamento). L’obiettivo di Risk Management di Snam è la minimizzazione del rischio di cambio transattivo, anche attraverso l’utilizzo di strumenti finanziari derivati.

Al 31 dicembre 2015 Snam ha in essere poste in valuta riferibili essenzialmente ad un prestito obbligazionario di ammontare pari a 10 miliardi di Yen giapponesi con scadenza nel 2019, per un controvalore alla data di emissione di circa 75 milioni di euro, interamente convertito in euro attraverso un contratto derivato di copertura Cross Currency Swap (CCS), con nozionale e scadenze speculari rispetto all’elemento coperto. Tale contratto è stato designato come contratto di copertura cash flow hedge. Snam non detiene contratti derivati su valute con finalità speculative.

Gli impatti sul patrimonio netto e sul risultato netto d’esercizio al 31 dicembre 2015 ipotizzando un’ipotetica variazione del +/-10% dei tassi di cambio euro/Yen Giapponesi effettivamente applicati nel corso dell’esercizio risultano inferiori al milione.

Si specifica che la variazione del tasso di cambio non ha effetti sul risultato di periodo in quanto gli effetti derivanti da tale variazione sono neutralizzati dagli effetti prodotti dal contratto derivato di copertura.

Rischio credito

Il rischio credito rappresenta l’esposizione della società a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti. Il mancato o ritardato pagamento dei corrispettivi dovuti potrebbe incidere negativamente sui risultati economici e sull’equilibrio finanziario di Snam S.p.A.

Snam S.p.A. presta i propri servizi sostanzialmente alle società del gruppo. Non può essere escluso, tuttavia, che Snam S.p.A. possa incorrere in passività e/o perdite derivanti dal mancato adempimento di obbligazioni di pagamento dei propri clienti, tenuto conto dell’attuale congiuntura economico – finanziaria che rende l’attività di incasso crediti più complessa.

La massima esposizione al rischio di credito per Snam al 31 dicembre 2015 è rappresentata dal valore contabile delle attività finanziarie esposte in bilancio. Alla medesima data non sono presenti saldi scaduti di importo significativo.

Al 31 dicembre 2015 non si evidenziano significativi rischi di credito. Circa l’86% dei crediti commerciali è riferito a società del gruppo.

Rischio liquidità

Il rischio liquidità rappresenta il rischio che, a causa dell’incapacità di reperire nuovi fondi (funding liquidity risk) o di liquidare attività sul mercato (asset liquidity risk), l’impresa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui l’impresa sia costretta a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione di insolvibilità che pone a rischio l’attività aziendale.

L’obiettivo di Risk Management di Snam è quello di porre in essere, nell’ambito del piano finanziario, una struttura finanziaria che, in coerenza con gli obiettivi di business, garantisca un livello di liquidità adeguato per il Gruppo, minimizzando il relativo costo opportunità e mantenga un equilibrio in termini di durata e di composizione del debito.

Snam S.p.A. gestisce a livello centralizzato la tesoreria del Gruppo, pertanto il rischio di liquidità cui è soggetta è strettamente correlato a quelli che incidono sul Gruppo nel suo insieme.

Snam S.p.A. ha adottato una serie di politiche e di processi volti ad ottimizzare la gestione delle risorse finanziarie, riducendo il rischio di liquidità, in particolare:

  • gestione accentrata dei flussi di incasso e pagamento (sistemi di cash management);
  • monitoraggio delle condizioni prospettiche di liquidità in relazione al processo di pianificazione aziendale;
  • ottenimento di linee di credito adeguate;
  • diversificazione degli strumenti di reperimento delle risorse finanziarie e presenza continuativa e attiva sul mercato dei capitali.

Come evidenziato nel paragrafo “Rischio di variazione dei tassi di interesse”, la Società ha avuto accesso ad una ampia gamma di fonti di finanziamento attraverso il sistema creditizio ed i mercati dei capitali (contratti bilaterali, finanziamenti in pool con primarie banche nazionali e internazionali, contratti di finanziamento su provvista della Banca Europea per gli Investimenti – BEI e prestiti obbligazionari).

Snam ha come obiettivo il progressivo raggiungimento di una struttura di debito equilibrata, in termini di composizione tra prestiti obbligazionari e credito bancario e di disponibilità di linee di credito bancario committed utilizzabili, in linea con il profilo di business e il contesto regolatorio in cui Snam opera.

Al 31 dicembre 2015 Snam dispone di linee di credito a lungo termine committed non utilizzate per un importo pari a circa 3,95 miliardi di euro. In aggiunta Snam dispone di un programma Euro Medium Term Notes (EMTN), per un controvalore massimo complessivo di 12 miliardi, utilizzato per circa 9,7 miliardi di euro al 31 dicembre 2015. A fine 2015, il programma consente l’emissione, entro il 30 giugno 2016, di ulteriori prestiti obbligazionari per un importo massimo di circa 2,3 miliardi di euro, da collocare presso investitori istituzionali operanti principalmente in Europa, secondo i termini e le condizioni del Programma.

Rischio rating

Con riferimento al debito a lungo termine di Snam, in data 9 settembre 2015, Moody’s ha confermato il rating di Baa1, con outlook stabile.

In data 8 ottobre 2015 l’agenzia di rating Standard & Poor’s ha confermato il rating di BBB con outlook stabile.

In data 23 luglio 2015 l’agenzia di rating Fitch ha assegnato a Snam il rating BBB+ con outlook stabile e ha confermato la valutazione in data 24 settembre 2015.

Il rating a lungo termine di Snam per Moody’s e S&P’s si posiziona un notch sopra quello della Repubblica Italiana. Sulla base della metodologia adottata dalle stesse agenzie di rating, il downgrade di un notch dell’attuale rating della Repubblica Italiana innesterebbe un probabile corrispondente aggiustamento al ribasso dell’attuale rating di Snam.

Rischio di default e covenant sul debito

Il rischio di default consiste nella possibilità che al verificarsi di precise circostanze, il soggetto finanziatore possa attivare protezioni contrattuali che possono arrivare fino al rimborso anticipato del finanziamento, generando così un potenziale rischio di liquidità.

Al 31 dicembre 2015 Snam ha in essere contratti di finanziamento bilaterali e sindacati con banche e altri Istituti Finanziatori non assistiti da garanzie reali. Alcuni di tali contratti prevedono, inter alia, il rispetto di: (i) impegni di negative pledge ai sensi dei quali Snam e le società controllate sono soggette a limitazioni in merito alla creazione di diritti reali di garanzia o altri vincoli su tutti o parte dei rispettivi beni, azioni o su merci; (ii) clausole pari passu e change of control; (iii) limitazioni ad alcune operazioni straordinarie che la società e le sue controllate possono effettuare.

I prestiti obbligazionari emessi da Snam al 31 dicembre 2015 nell’ambito del programma di Euro Medium Term Notes, prevedono il rispetto di covenants tipici della prassi internazionale di mercato che riguardano, inter alia, clausole di negative pledge e di pari passu.

Il mancato rispetto di tali covenants, nonché il verificarsi di altre fattispecie, alcune delle quali soggette a specifiche soglie di rilevanza, come ad esempio eventi di cross – default, possono determinare ipotesi di inadempimento in capo a Snam e, eventualmente, possono causare l’esigibilità anticipata del relativo prestito. Limitatamente ai finanziamenti BEI è prevista la facoltà del finanziatore di richiedere ulteriori garanzie qualora il rating di Snam raggiunga il livello BBB- (Standard & Poor’s / Fitch Ratings Limited) o Baa3 (Moody’s) per almeno due delle tre agenzie di rating.

Per ulteriori informazioni, si rimanda a quanto indicato alla nota di commento n. 24 delle Note al bilancio consolidato al paragrafo “Garanzie, impegni e rischi – Contenziosi e altri provvedimenti”.

Pagamenti futuri a fronte di passività finanziarie

Nella seguente tabella si riporta il piano dei rimborsi contrattualmente previsti relativi ai debiti finanziari compresi i pagamenti per interessi:

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Scadenza

(milioni di €)

Saldo al
31.12.2014

Saldo al
31.12.2015

Quota con scadenza entro 12 mesi

Quota con scadenza oltre 12 mesi

2017

2018

2019

2020

Oltre

(*)

I pagamenti futuri includono il flusso di cassa generato dai contratti derivati di copertura (CCS e IRS).

Passività finanziarie

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Finanziamenti bancari

3.293

3.948

1.343

2.605

1.020

25

63

70

1.427

Prestiti obbligazionari (*)

10.445

9.695

1.150

8.545

1.000

1.270

1.425

1.250

3.600

Altri finanziatori

13

31

31

 

 

 

 

 

 

Interessi su finanziamenti (*)

2.006

1.632

327

1.305

292

271

204

162

376

 

15.757

15.306

2.851

12.455

2.312

1.566

1.692

1.482

5.403

Altre informazioni sugli strumenti finanziari

Con riferimento alle categorie previste dallo IAS 39 “Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione” si precisa che Snam non detiene né attività finanziarie detenute fino alla scadenza, né disponibili per la vendita, né possedute per la negoziazione. Di conseguenza le attività e le passività finanziarie rientrano integralmente nella categoria degli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato.

Il valore di iscrizione degli strumenti finanziari e i relativi effetti economici e patrimoniali si analizzano come segue:

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Valore di iscrizione

Proventi/Oneri rilevati a conto economico

Proventi/Oneri rilevati a patrimonio netto (a)

(milioni di €)

Saldo al
31.12.2014

Saldo al
31.12.2015

Saldo al
31.12.2014

Saldo al
31.12.2015

Saldo al
31.12.2014

Saldo al
31.12.2015

(a)

Al netto dell’effetto fiscale.

(b)

Gli effetti a conto economico sono rilevati negli “Proventi/(Oneri) finanziari”.

Strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato

 

 

 

 

 

 

- Crediti commerciali e altri crediti

101

89

 

 

 

 

- Crediti finanziari (b)

12.089

11.877

384

355

 

 

- Debiti commerciali e altri debiti

(112)

(102)

 

 

 

 

- Debiti finanziari (b)

13.940

13.792

(435)

(395)

 

 

Strumenti finanziari valutati al fair value

 

 

 

 

 

 

Attività (Passività) nette per contratti derivati di copertura (b)

(4)

7

 

 

(3)

Nella tabella seguente viene fornito il confronto tra il valore di iscrizione delle attività e passività finanziarie e il relativo fair value.

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Saldo al 31.12.2014

Saldo al 31.12.2015

(milioni di €)

Valore contabile

Valore di mercato

Valore contabile

Valore di mercato

Strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato

 

 

 

 

- Crediti commerciali e altri crediti

101

101

89

89

- Crediti finanziari

12.089

13.066

11.877

12.696

- Debiti commerciali e altri debiti

112

112

102

102

- Debiti finanziari

13.940

15.066

13.792

14.730

Strumenti finanziari valutati al fair value

 

 

 

 

Attività (Passività) nette per contratti derivati di copertura

(4)

(4)

7

7

Il valore di iscrizione in bilancio dei crediti commerciali e altri crediti, considerando il limitato intervallo temporale tra il sorgere del credito e la sua scadenza, approssima la relativa valutazione al fair value.

Il valore di mercato dei debiti finanziari include i prestiti obbligazionari, il cui valore è stimato sulla base delle quotazioni di mercato al 31 dicembre 2015, e le passività finanziarie verso banche, interamente a tasso variabile, il cui corrispondente valore è ritenuto pari al valore nominale di rimborso.

Valore di mercato degli strumenti finanziari

Di seguito è indicata la classificazione delle attività e passività finanziarie, valutate al fair value nello schema della situazione patrimoniale – finanziaria secondo la gerarchia del fair value definita in funzione della significatività degli input utilizzati nel processo di valutazione. In particolare, a seconda delle caratteristiche degli input utilizzati per la valutazione, la gerarchia del fair value prevede i seguenti livelli:

  • livello 1: prezzi quotati (e non oggetto di modifica) su mercati attivi per le stesse attività o passività finanziarie;
  • livello 2: valutazioni effettuate sulla base di input, differenti dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che, per le attività/passività oggetto di valutazione, sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (in quanto derivati dai prezzi);
  • livello 3: input non basati su dati di mercato osservabili.

In relazione a quanto sopra, la classificazione delle attività e delle passività valutate al fair value nello schema della situazione patrimoniale – finanziaria secondo la gerarchia del fair value ha riguardato gli strumenti finanziari derivati al 31 dicembre 2015 classificati a livello 2 ed iscritti alla nota n. 9 “Altre attività correnti e non correnti“ (8 milioni di euro) e alla nota n. 16 “Altre passività correnti e non correnti“ (1 milione di euro).

Contenziosi e altri provvedimenti

Snam è parte in procedimenti civili, amministrativi e penali e in azioni legali collegate al normale svolgimento delle sue attività. Sulla base delle informazioni attualmente a disposizione, e tenuto conto dei rischi esistenti, Snam ritiene che tali procedimenti e azioni non determineranno effetti negativi rilevanti sul proprio bilancio.

Con riferimento alla revoca dell’amministrazione giudiziaria, disposta dal Tribunale di Palermo alla Società controllata Italgas il 9 luglio 2015, si rimanda a quanto indicato alla nota n. 24 delle Note al bilancio consolidato “Garanzie, impegni e rischi – Contenziosi e altri provvedimenti” al paragrafo “Amministrazione giudiziaria della società controllata Italgas – Tribunale di Palermo”.

Regolamentazione in materia ambientale

Si veda la nota n. 24 “Garanzie, impegni e rischi – Regolamentazione in materia ambientale” delle Note al bilancio consolidato.

Altri impegni e rischi

Gli altri impegni e rischi non valorizzati sono i seguenti:

Impegni derivanti dal contratto di acquisto da Eni di Italgas e Stogit

Il prezzo determinato per l’acquisizione di Italgas e Stogit è soggetto a meccanismi di aggiustamento sulla base degli impegni presi in sede di perfezionamento dell’operazione e destinati ad operare anche successivamente alla data di esecuzione.

Acquisizione di Italgas

Al 31 dicembre 2015, gli impegni residui risultanti dai suddetti accordi riguardano l’adeguamento del prezzo di acquisto di Italgas al fine di considerare una parte dei benefici/costi derivanti dalla vendita di immobili di proprietà Italgas, non più funzionali all’attività della stessa.

Acquisizione di Stogit

Il contratto di compravendita ha previsto che il prezzo di acquisizione di Stogit potrà essere adeguato al fine di tenere conto del differente valore, rispetto alla data del trasferimento delle azioni, che potrebbe essere riconosciuto dall’Autorità ai quantitativi di gas naturale di proprietà di Stogit ricompresi tra le attività che compongono la RAB per il periodo tariffario 1 aprile 2014-31 marzo 2018, periodo successivamente posticipato dall’AEEGSI al quadriennio 1 gennaio 2015-31 dicembre 2018.

A fronte di tali impegni, si segnala che le tariffe di stoccaggio per l’anno 2015, primo anno del periodo tariffario 1 gennaio 2015-31 dicembre 2018, sono state approvate dall’Autorità con deliberazione 27/2016/R/gas, pubblicata il 29 gennaio 2016. Così come contrattualmente previsto, sono state avviate le attività connesse alla verifica dell’importo derivante dall’adeguamento prezzo.