L’innovazione sociale tra presente e futuro

Snam, svolgendo la propria missione industriale, ha unito la sua storia con quella dell’Italia. La diffusione del gas naturale ha rappresentato un’innovazione fondamentale per lo sviluppo economico e sociale del Paese. Oggi la Società è proiettata oltre i confini nazionali, con lo stesso impegno e la stessa responsabilità con i quali nel corso di oltre 75 anni ha sviluppato strategie lungimiranti, competenze, know-how, guardando sempre con attenzione alle comunità e ai suoi stakeholder.

L’attività d’impresa non può mai prescindere dal contesto sociale e territoriale in cui si svolge, e l’agire in modo responsabile genera una condivisione di valore che è alla base della licenza ad operare. Snam a cui è affidato il compito di continuare ad assicurare la disponibilità di una fonte, di energia efficiente e sostenibile, sente molto questa responsabilità e intende proiettarla nel futuro, affrontando le nuove sfide che la attendono.

Le imprese assumeranno ancora di più nei prossimi anni un ruolo fondamentale nella promozione dello sviluppo sostenibile. È la direzione indicata anche dall’Agenda 2030, pubblicata nel 2015 dalle Nazioni Unite e sottoscritta da 193 paesi nel mondo, che con i suoi 17 Obiettivi di Sostenibilità vuole “garantire che tutti gli esseri umani possano beneficiare di una vita soddisfacente e che il progresso economico, tecnologico e sociale possa avvenire in armonia con la natura”. Tutti sono chiamati a dare il loro contributo per raggiungere questi ambiziosi obiettivi: i governi, le imprese, le organizzazioni della società civile, per arrivare fino ai singoli cittadini.

In questo contesto Snam ha una tradizione riconosciuta di cittadinanza d’impresa, concretizzata con progetti e iniziative di impatto sui territori e nelle comunità, legati alla promozione della legalità, della cultura e dell’educazione, e per favorire l’inclusione sociale e la tutela dell’ambiente. La Fondazione Snam, costituita nel corso dell’anno, rappresenta l’evoluzione di questo impegno e un’ulteriore leva per instaurare rapporti più stretti con il territorio e rispondere con modalità e soluzioni innovative ai bisogni delle comunità che ospitano le infrastrutture, sempre con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo civile, culturale ed economico in aree prioritarie di interesse pubblico.

L’evoluzione del Paese e la diffusione del gas naturale in Italia

1941-1949

Il gas diventa energia fondamentale per l’Italia, specialmente con la scoperta dei giacimenti di Caviaga (1944) e Cortemaggiore (1949).

Nasce Snam, per portare il metano alle imprese della Pianura Padana. In pochi anni, Snam conta già oltre 250 km di rete.

1950-1960

Inizia il miracolo economico italiano e il Paese si rianima dopo la guerra. Il gas arriva nelle case e nelle imprese degli italiani: si sviluppano nuove professionalità, mestieri e competenze.

I metanodotti si estendono rapidamente e la rete di Snam raggiunge nel 1960 i 4.600 km.

1960-1990

Continua l’espansione del mercato energetico: i consumi di gas in Italia sono quadruplicati.

Inizia la costruzione del Transmed, tra i primi e più lunghi gasdotti al mondo, che trasporta il gas dall’Algeria in Italia.

1990-2000

L’Italia, grazie a ingenti investimenti in infrastrutture strategiche, diventa tra i più importanti crocevia nel mercato del gas.

La rete di Snam si estende al Nord Europa, consentendo l’arrivo in Italia del gas dai pozzi nel Mare del Nord.

2001-2011

Il decreto Letta nel 2000 dà il via alla liberalizzazione del mercato che separa le attività di trasporto e dispacciamento dalle altre attività della filiera.

Nel 2001 Snam si quota in Borsa. Gradualmente, integra al suo interno anche altre attività regolate del gas (stoccaggio e distribuzione). Il Gruppo Snam si compone di quattro società operative (Snam Rete Gas, GNL Italia, Italgas, Stogit).

2012-2017

Il metano diventa la prima fonte di energia del Paese con valori pari a oltre un terzo di tutti i consumi energetici nazionali.

Nel 2012 Snam si separa da Eni e diventa indipendente. Inizia un percorso di forte crescita internazionale, in cui Snam acquista importanti quote in società europee di trasporto del gas. Nel 2016 Snam si separa dalle attività di distribuzione del gas.

Oggi

L’Italia rappresenta il Paese europeo più interconnesso nel settore del gas naturale con 8 punti di ingresso per le importazioni. Il gas soddisfa circa il 36% del fabbisogno energetico nazionale ricoprendo un ruolo importante nel processo di decarbonizzazione.

La posizione strategica dell’Italia la rende un potenziale hub energetico del Mediterraneo.

Snam è il maggiore operatore infrastrutturale del gas in Europa con oltre 32.500 km di gasdotti in Italia. Per garantire la sicurezza energetica del Paese, Snam ha potenziato gli stoccaggi e rafforzato la rete infrastrutturale italiana ed europea. Oltre alla produzione nazionale il sistema italiano riceve il gas da cinque fonti di importazione via gasdotto e da tre rigassificatori. Snam sta operando per far sì che dal 2020 l’Italia possa avere una nuova fonte di approvvigionamento di gas dall’area del Caspio, attraverso la realizzazione del gasdotto TAP.

Con gli investimenti previsti nei prossimi anni, Snam si impegna a sviluppare e promuovere l’impiego del gas nelle sue diverse forme per fornire un contributo al contrasto ai cambiamenti climatici e all’inquinamento dell’aria. Dall’utilizzo del gas naturale liquefatto e gas naturale compresso per i trasporti marittimi e terrestri al biometano, fonte energetica rinnovabile e sostenibile, alle nuove tecnologie per sfruttare l’energia prodotta da fonti rinnovabili.