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Le vie del gas e la sicurezza energetica

La crescita internazionale di Snam mira a consolidare il sistema infrastrutturale europeo facilitando l’allineamento tra gli interessi dei consumatori e dei produttori, promuovendo una maggiore liquidità nel mercato sud-europeo del gas anche attraverso lo sviluppo di nuove rotte, e preservando il collegamento tra il Regno Unito e l’Europa continentale.

Le nuove rotte e il ruolo di Snam

Il reverse flow è il più grande progetto infrastrutturale realizzato da Snam negli ultimi 50 anni. Segna uno spartiacque nella storia di Snam e in quella nazionale perché trasforma l’Italia da paese di consumo a paese di transito del gas, al centro dei corridoi europei.

Lo sviluppo del corridoio Sud-Nord

Snam sta contribuendo alla realizzazione del collegamento bidirezionale tra l’Italia e l’Europa continentale, in collaborazione con l’operatore belga Fluxys, attraverso la realizzazione di capacità in reverse-flow lungo i gasdotti che collegano l’Italia, tramite la Svizzera, a Germania (Trans Europa Naturgas Pipeline, Tenp) e Francia (sulla rete di GRTgaz). Un ulteriore impulso al progetto è dato dalla presenza di Snam (con una quota del 31,5% in joint venture con Fluxys) in Interconnector UK, gestore della pipeline bidirezionale di collegamento tra Regno Unito ed Europa continentale.

Stringendo il campo al nostro Paese, il progetto principale lungo il corridoio Sud-Nord riguarda l’interconnessione dall’Italia, attraverso la Svizzera, verso la Francia e la Germania. Snam ha già completato nel 2015 la prima fase del progetto che ha reso disponibile capacità bidirezionale al punto di interconnessione con la Svizzera (Passo Gries) per 5 milioni di metri cubi al giorno, pari a circa 2 miliardi di metri cubi l’anno. La seconda fase consentirà di ampliare al 2018 la capacità bidirezionale fino a 40 milioni di metri cubi al giorno, per una capacità complessiva annuale in export di 13 miliardi di metri cubi, distribuiti tra i punti di interconnessione con la Svizzera (Passo Gries) e con l’Austria (Tarvisio).

Come hub centrale nel contesto delle reti europee del gas, Gas Connect Austria apporta un contributo significativo all’approvvigionamento di gas naturale in Austria e in altri Paesi quali Germania, Francia, Slovenia, Croazia e Ungheria.

Lo sviluppo del corridoio Ovest-Est

Snam, attraverso l’acquisizione nel 2013 della società francese TIGF (con una quota del 40,5%), presidia un importante snodo energetico posizionato strategicamente lungo la rotta di collegamento tra Francia e Penisola Iberica Attraverso TIGF, Snam può contribuire all’integrazione del mercato spagnolo con quello francese e in prospettiva anche a quelli di altri Paesi europei posizionati lungo lo stesso asse Ovest-Est.

Snam controlla inoltre l’84,47% del gasdotto austriaco Tag, attraverso il quale il gas proveniente dalla Russia viene convogliato fino al confine italiano (Tarvisio). Il Tag rappresenta la più importante infrastruttura di importazione del gas per il mercato italiano e può essere potenzialmente utilizzata in reverse-flow verso l’Europa orientale e la Germania meridionale.

Nel dicembre 2016 Snam, in consorzio con Allianz, ha inoltre perfezionato l’acquisizione da OMV, la principale oil & gas company austriaca, del 49% di Gas Connect Austria GmbH (CGA). GCA è la società che gestisce in Austria una rete di gasdotti ad alta pressione che si estende per circa 900 km e si occupa della commercializzazione e della fornitura di capacità di trasporto ai punti di frontiera e della capacità di trasporto richiesta dalla domanda domestica di gas naturale.

Il collegamento con l’area del Caspio

Nel settembre 2015 Snam ha firmato con Socar, società oil&gas di stato dell’Azerbaijan, un Memorandum of Understanding per la valutazione congiunta di iniziative volte allo sviluppo del Southern Gas Corridor.

A fine 2015 Snam è diventata azionista di TAP (con una quota del 20% acquisita da Statoil), la società che si occupa della realizzazione della Trans Adriatic Pipeline, il gasdotto che consentirà il trasporto del gas prodotto dal giacimento di Shah Deniz II in Azerbaijan attraverso Turchia, Grecia e Italia meridionale.

Lo stoccaggio per la diversificazione degli approvvigionamenti e la creazione del mercato europeo del gas

Con 9 giacimenti attivi, Stogit è il maggiore operatore italiano dello stoccaggio di gas naturale ed europeo.

Per lo stoccaggio del gas Stogit riutilizza giacimenti esauriti. In tal modo, senza alterare lo stato dei luoghi e privilegiando la salvaguardia del territorio, il gas è conservato nella stessa condizione di sicurezza in cui la natura lo ha custodito per milioni di anni. Snam – con TIGF – è inoltre presente nello stoccaggio in Francia, dove gestisce 2 giacimenti sviluppati in acquifero, mantenendo la stessa salvaguardia del territorio e sicurezza che caratterizza l’attività in Italia.

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