Lettera agli Stakeholder
Marco Alverà
Amministratore Delegato
Signori Stakeholder,
il 2016 è stato un anno ricco di avvenimenti e di traguardi sia per l’azienda sia per il contesto di riferimento delle nostre attività di business.
Tra gli obiettivi raggiunti, primo tra tutti la separazione del business della distribuzione di gas naturale, un’ operazione che ha visto il ritorno in borsa di Italgas dopo tredici anni dal delisting del 2003. La nostra Società potrà ora concentrarsi sulla ricerca di nuove opportunità di crescita in Europa nel trasporto, stoccaggio e nella rigassificazione, focalizzando su questi settori tutte le risorse disponibili. Beneficeremo inoltre della creazione di valore di Italgas attraverso la quota che abbiamo mantenuto, pari al 13,5% del capitale sociale.
A seguito di questa operazione la struttura organizzativa è stata resa più funzionale agli indirizzi del piano strategico, con una nuova articolazione delle attività su tre business unit che si occupano rispettivamente della gestione degli asset italiani, delle attività estere, e delle iniziative di sviluppo e commerciali.
Nei prossimi 5 anni investiremo circa 5 miliardi di euro, di cui 4,7 miliardi di euro per progetti in Italia. Il rafforzamento della posizione dell’Italia all’interno del sistema del gas europeo ci consentirà di valorizzare ulteriormente il nostro network anche a beneficio dei consumatori.
Con l’acquisizione del 49% di Gas Connect Austria GmbH (GCA), in consorzio con Allianz, è stato poi aggiunto un ulteriore tassello alla strategia di espansione internazionale, rafforzando la nostra posizione in un mercato chiave in Europa.
Importanti risultati sono stati confermati nella gestione degli aspetti di sostenibilità legati al business. Siamo stati infatti ammessi, a partire dal mese di ottobre, nell’esclusiva “A list” del Carbon Disclosure Project (CDP) e a settembre il titolo Snam è stato confermato, per l’ottavo anno consecutivo, nel Dow Jones Sustainability World Index, il più importante indice borsistico mondiale di valutazione della responsabilità sociale delle imprese. Un importante traguardo raggiunto anche grazie alla convinzione con cui interpretiamo i principi del Global Compact, a cui ci siamo sempre ispirati e che continueremo a sostenere.
Le persone e il loro coinvolgimento sono state parte integrante dei processi di miglioramento attraverso lo sviluppo di programmi volti a valorizzare il nostro know-how, sviluppare il talento delle risorse, costruire una cultura organizzativa dinamica. In questo senso anche l’avvio di Snam Academy, dove confluiranno alcune tra le principali iniziative orientate a creare il contesto adatto a guidare il cambiamento con programmi di leadership devolepment, coaching e training.
Nell’anno abbiamo continuato ad operare con la massima cura verso l’ambiente e il territorio, riducendo le emissioni di gas naturale (-3%) e degli ossidi di azoto in relazione alle attività svolte (-10%) e attuando accurati rispristini (oltre 200 km) e monitoraggi ambientali (oltre 550 km). Stessa importanza abbiamo dato alla crescita e alla valorizzazione delle persone e alla loro sicurezza sul lavoro riuscendo a mantenere bassi indici infortunistici dei dipendenti e dei contrattisti (0,75 indice di frequenza e 0,05 indice di gravità). Abbiamo infine arricchito il sito internet e intrapreso diverse iniziative di comunicazione e coinvolgimento per mantenere sempre vivo e costruttivo il rapporto con i nostri stakeholder.
Abbiamo la responsabilità di migliorare la nostra impronta carbonica. Ci siamo dati obiettivi specifici che prevedono, entro il 2021, la riduzione del 10% delle emissioni di gas naturale rispetto al 2016.
Il 2016 è stato caratterizzato anche dal rilancio dell’agenda mondiale della sostenibilità con l’avvio della fase di implementazione dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile che le Nazioni Unite intendono raggiungere al 2030, centrati su temi di forte interesse per Snam come l’accesso all’energia, lo sviluppo e resilienza delle infrastrutture e soprattutto il contrasto al cambiamento climatico. Su quest’ultimo tema insistono anche gli impegni assunti da tutti i 196 paesi presenti alla COP22 di Marrakech, impegni che accelerano il percorso verso l’obiettivo sfidante della “carbon neutrality” da raggiungere entro la seconda metà di questo secolo.
Il gas naturale, in questo contesto, è l’unico combustibile che può accompagnare le fonti rinnovabili non programmabili come eolico e fotovoltaico verso una decarbonizzazione efficiente a livello nazionale ed europeo.
Con questa prospettiva è stato avviato un primo progetto per estendere l’utilizzo del gas naturale nei trasporti, in collaborazione con FCA, IVECO e il gruppo Api, che prevede lo sviluppo di impianti per il rifornimento di metano lungo la rete stradale e autostradale del nostro Paese, contribuendo in tal modo allo sviluppo di una mobilità più sostenibile.
Come Società leader delle infrastrutture del gas, abbiamo inoltre la responsabilità di migliorare la nostra impronta carbonica. Ci siamo dati obiettivi specifici che prevedono, entro il 2021, la riduzione del 10% delle emissioni di gas naturale rispetto al 2016 e l’incremento dell’efficienza energetica in diversi impianti utilizzando tecnologie innovative che si aggiungono a quelle già adottate.
Vogliamo inoltre rafforzare la nostra possibilità di contribuire allo sviluppo civile, culturale ed economico del territorio, ed è per questo che abbiamo avviato la Fondazione Snam.
Il futuro si annuncia quindi ricco di impegni e opportunità da cogliere.
L’Amministratore Delegato