Lettera agli stakeholder
Marco Alverà
Amministratore Delegato
Signori Stakeholder,
il 2019 ci ha visto protagonisti nella sfida ai cambiamenti climatici e nell’accompagnare l’Italia nel suo percorso di decarbonizzazione. Durante quest’anno abbiamo infatti aumentato ancora una volta gli investimenti destinati alla transizione energetica e all’innovazione, definito nuovi e ancora più sfidanti obiettivi climatici e avviato il nostro percorso alla scoperta e all’introduzione di nuove fonti energetiche.
Nell’ambito del nuovo Piano Strategico al 2023 annunciato a novembre, abbiamo destinato oltre il 20% degli investimenti, pari a più di 1,4 miliardi di euro, al progetto Snamtec – Tomorrow’s Energy Company, al fine di accrescere la presenza di Snam nel settore del biometano, confermare l’impegno nella mobilità sostenibile e nell’efficienza energetica ed essere tra i pionieri nell’utilizzo dell’idrogeno come vettore energetico pulito del futuro.
Anche il 2019 è stato un anno di grande attenzione al tema dei cambiamenti climatici, sia da parte dell’opinione pubblica che delle istituzioni internazionali e delle aziende. In tale ottica, abbiamo previsto all’interno del Piano Strategico un obiettivo di riduzione del 40% delle emissioni di metano entro il 2025 e, per la prima volta, un obiettivo di riduzione delle emissioni complessive di CO2eq del 40% entro il 2030 (emissioni Scope 1 e 2).
Per raggiungere questi sfidanti obiettivi puntiamo a promuovere interventi e iniziative per trasformare la nostra rete da infrastruttura incentrata sul metano ad infrastruttura “energetica” per il trasporto di gas rinnovabili e in sinergia con le reti elettriche.
Con l’obiettivo di costruire il nostro futuro puntando sui nuovi business a supporto della transizione energetica, è stata costituita la Business Unit Energy Transition dedicata alle nuove attività “green” (biometano, mobilità sostenibile ed efficienza energetica).
In tale ambito, nel mese di novembre, Snam, attraverso la nuova Società interamente posseduta Snam4Environment, ha completato l’acquisizione di una quota pari a circa l’83% di Renerwaste, una delle maggiori società attive in Italia nelle infrastrutture di biogas e biometano.
Snam, inoltre, ha siglato una lettera di intenti vincolante finalizzata a negoziare e definire gli accordi per avviare una partnership strategica nelle infrastrutture per il biometano da agricoltura tramite l’ingresso, con una quota pari al 50%, in Iniziative Biometano, società che opera in Italia con cinque impianti di biogas, per i quali è presente un piano di conversione a biometano, e con diversi impianti in fase di autorizzazione o costruzione. L’obiettivo finale è quello di specializzarsi e accrescere le competenze nella gestione e nell’esercizio di impianti sia nella filiera del biometano agricolo che di quello da FORSU (frazione organica dei rifiuti solidi urbani), perfettamente complementari all’expertise di IES Biogas, società controllata da Snam e leader nella progettazione e realizzazione di impianti di biogas e biometano in Italia e all’estero.
In parallelo, è stato sottoscritto un Memorandum Of Understanding con Infore Environmental Group, Società di servizi ambientali quotata alla Borsa di Shanghai, per possibili iniziative congiunte per lo sviluppo di infrastrutture di biogas e biometano in Cina.
Gli investimenti del 2019 nel settore del biometano si integrano con quelli previsti nella mobilità sostenibile a supporto dell’incremento della rete italiana di distributori di gas naturale compresso e gas naturale liquefatto. Attraverso la società controllata Snam4Mobility, leader nelle soluzioni per il rifornimento di gas naturale per autotrazione, al 31 dicembre 2019 sono state contrattualizzate 50 stazioni di rifornimento di CNG/L-CNG, biometano e bio-LNG. Con Tamoil, nel marzo 2019, e con IP, nel mese di luglio, sono stati siglati accordi per la realizzazione rispettivamente di 5 e 26 nuovi impianti di rifornimento di gas naturale sul territorio nazionale.
Per quanto riguarda l’efficienza energetica, settore nel quale Snam è già tra i principali operatori italiani attraverso la controllata TEP Energy Solution, abbiamo implementato il nostro ruolo di leader con l’acquisizione del controllo di TEA Servizi, ESCO attiva nella progettazione di impianti termoidraulici ed elettrici e nell’offerta di soluzioni a risparmio energetico per soggetti pubblici e privati. Snam ha promosso inoltre iniziative di sensibilizzazione e formazione sui territori per rafforzare la cultura dell’efficienza energetica e supportare gli impegni presi dal nostro Paese in questo settore.
Il 2019 è stato per Snam “l’anno dell’idrogeno”: abbiamo creato la Business Unit Idrogeno, dedicata allo sviluppo di questo vettore pulito, e, nel mese di aprile, abbiamo avviato la prima sperimentazione in Europa di una miscela di idrogeno al 5% e gas naturale immessa nella rete di trasporto Snam a Contursi Terme (Salerno), raddoppiando il mix al 10% nel mese di dicembre. Convinta della necessità di adottare questa soluzione per accelerare la decarbonizzazione, Snam ha organizzato a Roma lo scorso ottobre The Hydrogen Challenge, un evento internazionale durante li quale si è discusso dell’idrogeno con il coinvolgimento di istituzioni, associazioni e imprese di tutto il mondo.
Snam partecipa inoltre a numerosi tavoli istituzionali e associativi dedicati all’idrogeno, tra cui l’Hydrogen Council, iniziativa globale lanciata nel 2017 al World Economic Forum di Davos per creare una coalizione di aziende leader impegnate ad accelerare gli investimenti nell’idrogeno, e Hydrogen Europe, che raggruppa imprese, istituti di ricerca e associazioni a livello europeo.
L’idrogeno, insieme al LNG e al bioLNG, può avere un ruolo essenziale anche per la decarbonizzazione dei tasporti marittimi: anche per questo a settembre all’Onu siamo stati la prima azienda italiana ad aderire alla “Zero Coalition” promossa dalla organizzazione non profit Global Maritime Forum.
Il nostro impegno sul fronte del cambiamento climatico si è manifestato anche nell’ambito della finanza sostenibile. A febbraio 2019, Snam ha concluso infatti con successo l’emissione del primo Climate Action Bond in Europa per un importo pari a 500 milioni di euro, i cui proventi saranno utilizzati per finanziare i nostri investimenti green nel biometano e nell’efficienza energetica e quelli legati al miglioramento dell’impatto ambientale delle nostre attività. Snam è entrata inoltre recentemente a far parte del Corporate Forum for Sustainable Finance, un’iniziativa di imprese europee nata con l’obiettivo di costruire una rete di scambio di idee e proposte per lo sviluppo della finanza sostenibile, collegata a progetti che generano un impatto positivo per l’ambiente. Tramite le iniziative legate alla finanza sostenibile, Snam punta a consolidare il proprio ruolo nella transizione energetica in Europa, a promuovere la consapevolezza del mercato verso le iniziative e gli investimenti ESG dell’azienda e a diversificare la propria base di investitori.
Snam sta continuando ad impegnarsi per integrare i fattori ESG nella sua catena del valore: quest’anno è stata la prima società quotata italiana a dotarsi di un comitato ESG all’interno del proprio Consiglio di Amministrazione per l’integrazione di queste tematiche nelle strategie di business. Infatti, il Comitato ha la supervisione non solo sui temi di sostenibilità legati strettamente al settore dell’energia ma anche su tematiche di particolare attenzione e importanza per Snam quali le politiche in materia di diritti umani, etica d’impresa, integrità, diversità e inclusione nonché le iniziative di finanza sostenibile. A testimonianza del suo impegno, nel mese di giugno 2019 Snam è stata nominata dall’indagine annuale Integrated Governance Index quale migliore Società italiana per corporate governance e integrazione dei fattori ESG (ambientali, sociali e di governance) nelle strategie aziendali.
Nel mese di maggio, inoltre, Snam è stata citata nel documento realizzato dalla Presidenza Giapponese del B20 e presentato in occasione del Tokyo Summit come «Esempio Tangibile» di società che si distingue per il concreto impegno nel contrasto alla corruzione e a ottobre 2019 è entrata a far parte del Leadership Committee della rappresentanza permanente del Business all’OCSE (BIAC) all’interno del Comitato Anticorruzione.
Per quanto riguarda la sfera ambientale, oltre al rinnovato impegno verso la riduzione delle proprie emissioni di CO2 e la tutela del clima, continuiamo ad operare prestando grande cura e attenzione ai territori attraverso l’implementazione di attività di ripristino e monitoraggio ambientale. Snam, inoltre, ha recentemente avviato il programma “Snam Plastic Less” per ridurre il materiale plastico utilizzato per l’imballaggio dei beni industriali.
Stessa importanza abbiamo dato alla crescita e valorizzazione delle nostre persone che sono al centro della strategia dell’azienda continuando ad investire nella formazione, con oltre 114 mila ore, nel progetto di Smart Working e nel Piano di Welfare. Questo impegno è stato riconosciuto anche nell’ambito della graduatoria “Top Employers” stilata da Statista in collaborazione con Forbes. Lo sforzo di Snam è stato premiato anche per quanto riguarda la parità di genere: a partire da gennaio 2020, infatti, siamo entrati a far parte delle 325 aziende a livello globale incluse nel Gender-Equality Index (GEI) 2020 di Bloomberg.
Continua inoltre l’impegno nel rafforzare la cultura e la consapevolezza in tema di salute e sicurezza, essenziale per la riuscita e il successo delle nostre attività, e testimoniato dai bassi indici infortunistici registrati sia per i dipendenti che per i contattisti (0,59 indice di frequenza e 0,05 indice di gravità).
A conferma del nostro modello di sviluppo sostenibile abbiamo rinnovato la nostra adesione ai principi del Global Compact e agli SDGs definiti dall’ONU. Le performance ottenute in termini di ESG hanno consentito alla nostra Società di essere inclusa nei più prestigiosi indici di sostenibilità. Snam è stata inclusa per l’undicesimo anno consecutivo nel Dow Jones Sustainability World Index, oltre ad essere stata confermata ai vertici sia nel FTSE4Good che nel CDP Climate Change.
In un momento di profonda trasformazione, l’anno appena trascorso testimonia la nostra volontà di considerare la sostenibilità e la cura di tutti i nostri stakeholder come elementi chiave del modello di business, consapevoli del fatto che lavorare insieme per obiettivi condivisi contribuirà a raggiungere i traguardi che ci siamo prefissati come Snam e come Paese, costruendo insieme il percorso verso la decarbonizzazione.
Nei primi mesi del 2020 in Italia, come in altri paesi del mondo, è iniziata una grave crisi sanitaria dovuta alla diffusione pandemica del coronavirus. Fin dalla notizia dei primi contagi nel nostro Paese, Snam ha costituito un team inter-funzionale per la gestione del difficile momento e messo in atto, con il contributo straordinario di tutte le sue persone, le azioni necessarie a garantire la continuità del servizio e ad assicurare la sicurezza energetica del Paese. I dipendenti hanno proseguito il proprio lavoro attraverso lo strumento dello smartworking da casa, con presidi fisici limitati al minimo indispensabile per garantire l’operatività. Il tutto grazie al supporto dalle risorse tecnologiche e informatiche necessarie. Oltre a essere vicini alle nostre persone, abbiamo anche voluto essere vicini al nostro Paese stanziando, anche attraverso la nostra Fondazione Snam, un contributo di 20 milioni di euro per realizzare iniziative in favore del sistema sanitario italiano e del terzo settore che, lavorando in modo incessante e straordinario, si sono trovati a fronteggiare una situazione di estrema emergenza.