Gestione delle acque e dei rifiuti
I consumi d’acqua, gli scarichi idrici e la produzione di rifiuti rappresentano per Snam aspetti ambientali da gestire attentamente, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, al fine di ridurne gli impatti ambientali associati. La Società si impegna a sviluppare un ciclo produttivo che sia il più possibile circolare ed efficiente, migliorando le performance in relazione ai consumi delle risorse utilizzate.
Dal punto di vista dei consumi, l’acqua di mare e l’acqua dolce sono utilizzate rispettivamente nel processo produttivo e negli uffici. Nel 2019 i prelievi idrici sono stati circa 6,23 milioni di metri cubi (6 milioni di metri cubi di acqua di mare e 0,23 milioni di metri cubi di acqua dolce). L’acqua di mare viene prelevata per il raffreddamento degli impianti ausiliari nello stabilimento del GNL e viene completamente scaricata a mare nella medesima volumetria, con un valore di temperatura superiore (entro i termini di legge). Il prelievo è aumentato del 51% rispetto al 2018 a seguito del maggior funzionamento delle apparecchiature di impianto. Le attività di upstream dello stoccaggio hanno prodotto circa 6.159 metri cubi di acque di processo (+4% rispetto al 2018), inviate tutte a un depuratore esterno per il loro trattamento.
Il prelievo di acqua dolce, utilizzato prevalentemente per le attività degli uffici, per gli impianti antincendio e per l’irrigazione di aree a verde è aumentato del 70% rispetto al 2018. Per quanto riguarda gli scarichi idrici, le acque reflue vengono convogliate alle reti fognarie (42% del totale) o scaricate, anche previo trattamento, nel suolo e in corpi idrici superficiali (58% del totale).
I siti che non hanno la possibilità di essere allacciati alla rete fognaria sono stati dotati di impianti di fitodepurazione a ciclo chiuso, tecnologia che consente di eliminare gli scarichi delle acque reflue domestiche, in quanto trattate ed interamente assorbiti dalla vegetazione piantumata.
La produzione di rifiuti deriva principalmente dalle attività di manutenzione e gestione degli impianti (71%) e dall’attività di perforazione dei pozzi (29%). Nel 2019 la produzione totale di rifiuti è stata pari a circa 27.823 tonnellate (-2% rispetto al 2018) delle quali oltre l’80% appartenenti alla categoria dei rifiuti non pericolosi. Il 42% dei rifiuti derivanti dalle attività produttive è stato inviato a recupero.