Gestione delle acque e dei rifiuti
L’approvvigionamento e lo scarico idrico delle attività di Snam rappresentano un aspetto ambientale poco rilevante, sia per le quantità utilizzate sia per la tipologia degli scarichi. Tuttavia, la Società considera l’acqua un bene da preservare e in tal senso si impegna a contenere i consumi e ridurre gli impatti ambientali sul territorio. In continuità con le attività svolte negli anni precedenti, nel 2018 è stato installato un impianto di fitodepurazione a ciclo chiuso nell’impianto di compressione gas di Masera, tecnologia che consentirà di eliminare gli scarichi delle acque reflue domestiche, in quanto vengono trattati ed interamente assorbiti dalla vegetazione piantumata. Con questa ultima installazione tutti gli impianti di compressione gas, ad eccezione dell’impianto di Messina, per il quale sussiste un allaccio alla rete fognaria cittadina, sono stati dotati di impianti di fitodepurazione.
Nel 2018 sono stati prelevati circa 4,13 milioni di metri cubi di acqua (4 milioni di metri cubi di acqua di mare e 0,13 milioni di metri cubi di acqua dolce). Il prelievo di acqua di mare è costante nel tempo in quanto utilizzato per il raffreddamento degli impianti ausiliari nello stabilimento di rigassificazione del gas naturale liquefatto. Il prelievo di acqua dolce, utilizzata prevalentemente per le attività degli uffici, per gli impianti antincendio e per l’irrigazione di aree a verde, è invece diminuito del 23,5% rispetto al 2017 e ammonta a circa 134 mila m3.
Per quanto riguarda gli scarichi idrici, l’acqua di mare viene rilasciata in mare senza trattamenti, poiché è utilizzata solo per il raffreddamento dei circuiti, mentre le acque reflue vengono convogliate alle reti fognarie (58% del totale) o scaricate, anche previo trattamento, nel suolo e in corpi idrici superficiali (42% del totale).
Le attività di upstream dello stoccaggio hanno prodotto circa 5.913 metri cubi di acque di processo (+20,6% rispetto al 2017). Di queste acque 2.185 metri cubi sono stati reiniettati tal quali, mentre gli altri (3.728 metri cubi) sono stati inviati a un depuratore per il loro trattamento.
Nel 2018 la produzione totale di rifiuti è stata di 28.286 tonnellate (-48% rispetto al 2017) delle quali oltre l’86% appartenenti alla categoria dei rifiuti non pericolosi. Il 91% dei rifiuti prodotti è legato alla manutenzione e gestione degli impianti e il 9% all’attività di perforazione dei pozzi.
Il 60% dei rifiuti derivanti dalla manutenzione e gestione degli impianti è stato inviato a recupero.
Il minor quantitativo dei rifiuti prodotti nel 2018 è da attribuire alla mancata attività di lavori straordinari per la sostituzione di condotte, attività svolte nel precedente biennio e che aveva comportato la produzione e il recupero di molte tonnellate di materiale ferroso.