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Conto economico riclassificato

Al fine di agevolare la lettura del Conto economico, in considerazione della natura di Snam S.p.A. quale holding industriale, è stato predisposto lo schema di Conto economico riclassificato prevedendo “l’inversione dell’ordine delle voci del conto economico ex Decreto Legislativo 127/1991, presentando per prime quelle relative alla gestione finanziaria, in quanto per tali società rappresenta, come noto, il più rilevante componente di natura reddituale” (v. Comunicazione Consob n. 94001437 del 23 Febbraio 1994).

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(milioni di €)

Pro-forma 2011(*)

2012

2013

Var.ass.

Var.%

(*)

Sulla base del modello organizzativo in vigore dal 1 gennaio 2012, a seguito dell’operazione di conferimento del ramo d’azienda “Trasporto, dispacciamento, telecontrollo e misura del gas naturale” da Snam S.p.A. (ex Snam Rete Gas S.p.A.) alla Snam Rete Gas S.p.A. (ex Snam Trasporto S.p.A.), il Conto economico pro-forma dell’esercizio 2011 riporta i ricavi e i costi, i proventi e gli oneri connessi all’attività di holding di Snam S.p.A.

Proventi e oneri finanziari

 

 

 

 

 

Proventi da partecipazioni

291

407

757

350

86,0

Interessi attivi e altri proventi finanziari

 

206

451

245

 

Interessi passivi e altri oneri finanziari

(6)

(233)

(495)

(262)

 

Totale proventi e oneri finanziari

 

380

713

333

87,6

Ricavi per prestazioni di servizio

92

173

170

(3)

(1,7)

Altri proventi

10

11

13

2

18,2

Altri proventi della gestione

102

184

183

(1)

(0,5)

Altri costi della gestione

 

 

 

 

 

Per il personale

(60)

(59)

(65)

(6)

10,2

Per prestazioni di servizi non finanziari e altri costi

(32)

(119)

(126)

(7)

5,9

Totale altri costi della gestione

(92)

(178)

(191)

(13)

7,3

Utile prima delle imposte

295

386

705

319

82,6

Imposte sul reddito

(8)

4

 

(4)

(100,0)

Utile netto

287

390

705

315

80,8

L’utile netto del 2013, ammonta a 705 milioni di euro, in aumento di 315 milioni di euro, pari all’ 80,8%, rispetto all’esercizio precedente. L’aumento è dovuto ai maggiori proventi da partecipazioni (+350 milioni di euro), derivanti principalmente dai dividendi distribuiti da parte delle società controllate, in parte compensato dall’incremento degli oneri finanziari netti (-17 milioni di euro) a fronte del maggiore indebitamento medio di periodo.