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Gestione dei rischi finanziari

Premessa

Nel corso del 2013 Snam ha istituito, alle dirette dipendenze dell’Amministratore Delegato, l’unità Enterprise Risk Management (ERM) al fine di presidiare il processo di gestione integrata dei rischi aziendali per tutte le società del Gruppo. I principali obiettivi dell’ERM riguardano la definizione di un modello di valutazione dei rischi che consenta di individuare gli stessi secondo logiche omogenee e trasversali, di identificare i rischi prioritari, nonché di garantire il consolidamento delle azioni di mitigazione e l’elaborazione di un sistema di reporting.

L’ERM opera nell’ambito del più vasto Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi di Snam.

Nell’ambito dei rischi d’impresa, i principali rischi finanziari identificati, monitorati, e, per quanto di seguito specificato, gestiti da Snam, sono i seguenti:

  • il rischio mercato derivante dall’esposizione alle fluttuazioni dei tassi di interesse e dei tassi di cambio;
  • il rischio di credito derivante dalla possibilità di default di una controparte;
  • il rischio liquidità derivante dalla mancanza di risorse finanziarie per far fronte agli impegni a breve termine;
  • il rischio rating;
  • il rischio di default e covenant sul debito.

Di seguito sono descritte le politiche e i principi di Snam per la gestione e il controllo dei rischi derivanti da strumenti finanziari (rischio tasso di interesse, rischio su tassi di cambio, rischio di credito, rischio di liquidità, rischio rating e rischio di default e covenant sul debito). In accordo con le informazioni da indicare ai sensi dell’IFRS 7, sono altresì illustrati la natura e l’entità dei rischi risultanti da tali strumenti.

Con riferimento agli altri rischi che caratterizzano la gestione si rinvia a quanto indicato nella Relazione sulla gestione al capitolo “Fattori di rischio e di incertezza”.

Rischio mercato

Rischio di variazione dei tassi di interesse

Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività e delle passività finanziarie dell’impresa e sul livello degli oneri finanziari netti. L’obiettivo di Snam è l’ottimizzazione del rischio di tasso d’interesse nel perseguimento degli obiettivi definiti e approvati nel piano finanziario. Il Gruppo Snam adotta un modello organizzativo di funzionamento di tipo accentrato. Le strutture di Snam, in funzione di tale modello, assicurano la copertura dei fabbisogni, tramite l’accesso ai mercati finanziari, e l’impiego dei fondi, in coerenza con gli obiettivi approvati, garantendo il mantenimento del profilo di rischio entro i limiti definiti.

Al 31 dicembre 2013 l’indebitamento finanziario risulta a tasso variabile per il 36% (51% a fine 2012) e a tasso fisso per il restante 64% (49% a fine 2012).

Al 31 dicembre 2013 il gruppo Snam utilizza risorse finanziarie esterne nelle forme di contratti di finanziamento bilaterali e sindacati con Banche e altri Istituti Finanziatori, sotto forma di debiti finanziari a medio - lungo termine e linee di credito bancarie a tassi di interesse indicizzati sui tassi di riferimento del mercato, in particolare l’Europe Interbank Offered Rate (Euribor), e di prestiti obbligazionari essenzialmente a tasso fisso, collocati nell’ambito del programma EMTN.

La composizione dell’indebitamento finanziario lordo tra indebitamento a tasso fisso e indebitamento a tasso variabile è analizzata nella seguente tabella:

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(milioni di €)

31.12.2012


31.12.2013

 

Valore

%

Valore

%

A tasso fisso

6.046

49

8.557

64

A tasso variabile

6.365

51

4.769

36

 

12.411

100

13.326

100

La composizione dei crediti di natura finanziaria concessi da Snam S.p.A. alle società controllate tra tasso fisso e tasso variabile è illustrata di seguito:

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(milioni di €)

31.12.2012

31.12.2013

 

Valore

%

Valore

%

A tasso fisso

5.744

52

8.181

71

A tasso variabile

5.312

48

3.287

29

 

11.056

100

11.468

100

Snam S.p.A. applica ai finanziamenti concessi alle società controllate le medesime condizioni contrattuali previste dai finanziamenti stipulati con le Banche nonché dai prestiti obbligazionari collocati sul mercato.

L’esposizione netta al rischio di variazione dei tassi di interesse al 31 dicembre 2013 in capo alla Snam S.p.A., risulta pertanto ammontare a circa 1,5 miliardi di euro.

Gli impatti sul risultato di periodo derivanti da un’ipotetica variazione del tasso medio di mercato di riferimento (Euribor) per l’anno 2013 del +/- 10%, applicata alla consistenza dell’esposizione netta al rischio di variazione dei tassi di interesse esistente al 31 dicembre 2013 risultano essere non rilevanti.

Rischio di tasso di cambio

L’esposizione di Snam al rischio di variazioni dei tassi di cambio è relativa al rischio di cambio “transattivo” (Transation Risk). Il rischio di cambio “transattivo” è generato dalla conversione di crediti (debiti) commerciali o finanziari in valute diversa da quella funzionale ed è riconducibile all’impatto di fluttuazioni sfavorevoli dei tassi di cambio tra il momento in cui si genera la transazione e il momento del suo perfezionamento (incasso/pagamento). L’obiettivo di Risk Management di Snam è la minimizzazione del rischio di cambio transattivo, anche attraverso l’utilizzo di strumenti finanziari derivati.

Al 31 dicembre 2013 Snam ha in essere poste in valuta riferibili essenzialmente ad un prestito obbligazionario di ammontare pari a 10 miliardi di Yen giapponesi con scadenza nel 2019, per un controvalore alla data di emissione di circa 75 milioni di euro, interamente convertito in euro attraverso un contratto derivato di copertura Cross Currency Swap (CCS), con nozionale e scadenze speculari rispetto all’elemento coperto. Tale contratto è stato designato come contratto di copertura cash flow hedge. Snam non detiene contratti derivati su valute con finalità speculative.

Di seguito sono evidenziati gli impatti sul patrimonio netto e sul risultato al 31 dicembre 2013 ipotizzando un’ipotetica variazione del +/-10% dei tassi di cambio euro/Yen effettivamente applicati nel corso del 2013:

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(milioni di €)

Risultato di periodo (*)

Patrimonio netto

(*)

La variazione del tasso di cambio non ha effetti sul risultato di periodo in quanto gli effetti derivanti da tale variazione sono neutralizzati dagli effetti prodotti dal contratto derivato di copertura.

 

Esercizio 2013

31.12.2013

 

+10%

-10%

+10%

-10%

Finanziamenti denominati in divisa diversa dall’euro

 

 

 

 

Effetto variazione del tasso di cambio

 

 

(6)

8

Effetto sul risultato prima delle imposte

 

 

(6)

8

Effetto fiscale

 

 

2

(2)

 

 

 

(4)

6

Rischio credito

Il rischio credito rappresenta l’esposizione della società a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti. Il mancato o ritardato pagamento dei corrispettivi dovuti potrebbe incidere negativamente sui risultati economici e sull’equilibrio finanziario di Snam S.p.A.

Snam S.p.A. presta i propri servizi sostanzialmente alle società del gruppo. Non può essere escluso, tuttavia, che Snam S.p.A. possa incorrere in passività e/o perdite derivanti dal mancato adempimento di obbligazioni di pagamento dei propri clienti, tenuto conto dell’attuale congiuntura economico-finanziaria che rende l’attività di incasso crediti più complessa.

La massima esposizione al rischio di credito per Snam al 31 dicembre 2013 è rappresentata dal valore contabile delle attività finanziarie esposte in bilancio. Alla medesima data non sono presenti saldi scaduti di importo significativo.

Al 31 dicembre 2013 non si evidenziano significativi rischi di credito. Circa l’85% dei crediti commerciali è riferito a società del gruppo.

Rischio liquidità

Il rischio liquidità rappresenta il rischio che, a causa dell’incapacità di reperire nuovi fondi (funding liquidity risk) o di liquidare attività sul mercato (asset liquidity risk), l’impresa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui l’impresa sia costretta a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione di insolvibilità che pone a rischio l’attività aziendale.

L’obiettivo di Risk Management di Snam è quello di porre in essere, nell’ambito del piano finanziario, una struttura finanziaria che, in coerenza con gli obiettivi di business, garantisca un livello di liquidità adeguato per il Gruppo, minimizzando il relativo costo opportunità e mantenga un equilibrio in termini di durata e di composizione del debito.

Snam S.p.A. gestisce a livello centralizzato la tesoreria del Gruppo, pertanto il rischio di liquidità cui è soggetta è strettamente correlato a quelli che incidono sul Gruppo nel suo insieme.

Snam S.p.A. ha adottato una serie di politiche e di processi volti ad ottimizzare la gestione delle risorse finanziarie, riducendo il rischio di liquidità, in particolare:

  • gestione accentrata dei flussi di incasso e pagamento (sistemi di cash management);
  • monitoraggio delle condizioni prospettiche di liquidità in relazione al processo di pianificazione aziendale;
  • ottenimento di linee di credito adeguate;
  • diversificazione degli strumenti di reperimento delle risorse finanziarie e presenza continuativa e attiva sul mercato dei capitali.

Come evidenziato nel paragrafo “Rischio di variazione dei tassi di interesse” in attuazione del piano di rifinanziamento del debito, la Società, ha avuto accesso ad una ampia gamma di fonti di finanziamento attraverso il sistema creditizio ed i mercati dei capitali (prestiti obbligazionari, contratti bilaterali, finanziamenti in pool con primarie banche nazionali e internazionali e contratti di finanziamento su provvista della Banca Europea per gli Investimenti - BEI).

Snam ha come obiettivo il progressivo raggiungimento di una struttura di debito equilibrata, in termini di composizione tra prestiti obbligazionari e credito bancario e di disponibilità di linee di credito bancario committed utilizzabili, in linea con il profilo di business e il contesto regolatorio in cui Snam opera.

Al 31 dicembre 2013 Snam dispone di linee di credito a lungo termine committed non utilizzate per un importo pari a circa 5,212 miliardi di euro . Alla stessa data, in aggiunta e ad integrazione rispetto al ricorso al sistema bancario, il programma Euro Medium Term Notes (EMTN) consente l’emissione, entro il 30 giugno 2014, di ulteriori prestiti obbligazionari per un importo massimo di 1,3 miliardi di euro, da collocare presso investitori istituzionali.

Rischio rating

Con riferimento al debito a lungo termine di Snam, in data 18 febbraio 2014, Moody’s ha confermato il rating di Baa1, innalzando l’outlook da negativo a stabile. La revisione fa seguito ad analoga decisione adottata il 14 febbraio sul debito sovrano italiano.

In data 11 luglio 2013 l’agenzia di rating Standard & Poor’s ha declassato di un notch il rating sul debito lungo termine di Snam, che passa da A- a BBB+. L’azione fa seguito al declassamento di un notch del rating sul debito sovrano della Repubblica Italiana deciso il 9 luglio 2013 (da BBB+ a BBB outlook negativo).

Il rating a lungo termine di Snam si posiziona un notch sopra quello della Repubblica Italiana. Sulla base delle metodologia adottata dalle agenzie di rating, il downgrade di un notch dell’attuale rating della Repubblica Italiana innesterebbe un aggiustamento al ribasso, di almeno un notch, dell’attuale rating di Snam.

Rischio di default e covenant sul debito

Il rischio di default consiste nella possibilità che i contratti di finanziamento sottoscritti contengano disposizioni che prevedono la facoltà da parte del soggetto finanziatore di attivare protezioni contrattuali che possono arrivare fino al rimborso anticipato del finanziamento al verificarsi di precise circostanze, generando così un potenziale rischio di liquidità.

Al 31 dicembre 2013 Snam ha in essere contratti di finanziamento bilaterali e sindacati con banche e altri Istituti Finanziatori non assistiti da garanzie reali. Alcuni di tali contratti prevedono, inter alia, il rispetto di: (i) un financial covenant in base al quale la società si impegna a far sì che il rapporto tra indebitamento finanziario netto e RAB non ecceda un livello definito contrattualmente; (ii) impegni di negative pledge ai sensi dei quali Snam e le società controllate sono soggette a limitazioni in merito alla creazione di diritti reali di garanzia o altri vincoli su tutti o parte dei rispettivi beni, azioni o su merci; (iii) clausole pari passu e change of control; (iv) limitazioni alle operazioni straordinarie che la società e le sue controllate possono effettuare.

I prestiti obbligazionari emessi da Snam al 31 dicembre 2013 nell’ambito del programma di Euro Medium Term Notes, prevedono il rispetto di covenants tipici della prassi internazionale di mercato che riguardano, inter alia, clausole di negative pledge e di pari passu, ma non contemplano financial covenants.

Il mancato rispetto di tali covenants, nonché il verificarsi di altre fattispecie, alcune delle quali soggette a specifiche soglie di rilevanza, come ad esempio eventi di cross-default, possono determinare ipotesi di inadempimento in capo a Snam e, eventualmente, possono causare l’esigibilità anticipata del relativo prestito.

Nel 2013 tutte le verifiche relative ai financial covenant contrattualmente previsti hanno confermato il rispetto degli stessi.

Pagamenti futuri a fronte di passività finanziarie, debiti commerciali e altri debiti

Nella seguente tabella sono rappresentati gli ammontari di pagamenti contrattualmente dovuti relativi ai debiti finanziari compresi i pagamenti per interessi, nonché il timing degli esborsi a fronte di debiti commerciali e diversi:

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(milioni di €)

Anni di scadenza

 

2014

2015

2016

2017

2018

Oltre

Totale

Passività finanziarie

 

 

 

 

 

 

 

Passività finanziarie a lungo termine

303

1.540

1.620

1.270

1.621

5.062

11.416

Passività finanziarie e breve termine

1.947

 

 

 

 

 

1.947

Interessi su debiti finanziari

336

358

329

275

245

535

2.078

 

2.586

1.898

1.949

1.545

1.866

5.597

15.441

Debiti commerciali e altri debiti

 

 

 

 

 

 

 

Debiti commerciali

62

 

 

 

 

 

62

Altri debiti e anticipi

43

 

 

 

 

 

43

 

105

 

 

 

 

 

105

 

2.691

1.898

1.949

1.545

1.866

5.597

15.546

Altre informazioni sugli strumenti finanziari

Con riferimento alle categorie previste dallo IAS 39 si precisa che Snam non detiene né attività finanziarie detenute fino alla scadenza, né disponibili per la vendita, né possedute per la negoziazione. Di conseguenza le attività e le passività finanziarie, rientrano integralmente nella categoria degli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato.

Il valore di iscrizione degli strumenti finanziari e i relativi effetti economici e patrimoniali si analizzano come segue:

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Proventi (oneri)

(milioni di €)

Valore di iscrizione

Conto economico

Patrimonio netto (*)

 

31.12.2012

31.12.2013

2012

2013

31.12.2012

31.12.2013

(*)

Al netto dell’effetto fiscale.

(**)

Gli effetti a conto economico sono rilevati nei “Proventi (oneri) finanziari”. Tale voce include anche i crediti finanziari a breve termine infragruppo e la quota a breve dei crediti finanziari a medio – lungo termine infragruppo.

(***)

Gli effetti a conto economico sono rilevati nei “Proventi/(oneri) finanziari.

Crediti e debiti e altre attività/passività valutate al costo ammortizzato

 

 

 

 

 

 

Crediti commerciali e altri crediti (**)

3.317

1.932

106

102

 

 

Crediti finanziari

7.835

9.638

100

343

 

 

Debiti commerciali e altri debiti

(106)

(105)

 

 

 

 

Debiti finanziari (***)

(12.411)

(13.326)

(233)

(484)

 

 

Strumenti finanziari valutati al fair value

 

 

 

 

 

 

Passività nette per contratti derivati di copertura (***)

 

(7)

 

(6)

 

(1)

Di seguito viene fornito il confronto tra il valore di iscrizione delle passività e attività finanziarie a lungo termine e il relativo valore di mercato.

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(milioni di €)

31 dicembre 2012

31 dicembre 2013

 

Valore contabile

Valore di mercato

Valore contabile

Valore di mercato

(*)

Tale voce include anche i crediti finanziari a breve termine infragruppo e la quota a breve dei crediti finanziari a medio-lungo termine infragruppo.

Attività

 

 

 

 

Crediti commerciali e altri crediti (*)

3.317

3.317

1.932

1.932

Altre attività finanziarie

7.835

8.403

9.638

10.283

Totale attività finanziarie

11.152

11.720

11.570

12.215

Passività

 

 

 

 

Debiti commerciali e altri debiti

106

106

105

105

Prestiti obbligazionari

6.046

6.606

8.857

9.539

Passività finanziarie verso banche

6.365

6.398

4.458

4.458

Passività finanziarie verso altri finanziatori

 

 

11

11

Totale passività finanziarie

12.517

13.110

13.431

14.113

Il valore di mercato dei prestiti obbligazionari è stato determinato utilizzando le quotazioni ufficiali alla fine dell’esercizio.

Le passività finanziarie verso banche sono interamente a tasso variabile, il corrispondente valore di mercato è ritenuto pari al valore nominale di rimborso.

Valore di mercato degli strumenti finanziari

Di seguito è indicata la classificazione delle attività e passività finanziarie, valutate al fair value nello schema di stato patrimoniale secondo la gerarchia del fair value definita in funzione della significatività degli input utilizzati nel processo di valutazione. In particolare, a seconda delle caratteristiche degli input utilizzati per la valutazione, la gerarchia del fair value prevede i seguenti livelli:

a) livello 1: prezzi quotati (e non oggetto di modifica) su mercati attivi per le stesse attività o passività finanziarie;

b) livello 2: valutazioni effettuate sulla base di input, differenti dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che, per le attività/passività oggetto di valutazione, sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (in quanto derivati dai prezzi);

c) livello 3: input non basati su dati di mercato osservabili.

In relazione a quanto sopra, la classificazione delle attività e delle passività valutate al fair value nello schema di Stato patrimoniale secondo la gerarchia del fair value ha riguardato gli strumenti finanziari derivati al 31 dicembre 2013 classificati a livello 2 ed iscritti nelle “Altre passività non correnti” (6 milioni di euro).

Contenziosi

Snam è parte in procedimenti civili, amministrativi e penali e in azioni legali collegate al normale svolgimento delle sue attività. Sulla base delle informazioni attualmente a disposizione, e tenuto conto dei rischi esistenti, Snam ritiene che tali procedimenti e azioni non determineranno effetti negativi rilevanti sul proprio bilancio.

Regolamentazione in materia ambientale

Si veda la nota n. 30 “Garanzie, impegni e rischi – Regolamentazione in materia ambientale” delle Note al bilancio consolidato.

Altri impegni e rischi

Gli altri impegni e rischi non valorizzati sono i seguenti:

Impegni derivanti dal contratto di acquisto da eni di Italgas e Stogit

Il prezzo determinato per l’acquisizione di Italgas e Stogit è soggetto a meccanismi di aggiustamento sulla base degli impegni presi in sede di perfezionamento dell’operazione e destinati ad operare anche successivamente alla data di esecuzione.

Acquisizione di Italgas

Al 31 dicembre 2013, gli impegni residui risultanti dai suddetti accordi riguardano l’adeguamento del prezzo di acquisto di Italgas al fine di considerare una parte dei benefici/costi derivanti dalla vendita di immobili di proprietà Italgas, non più funzionali all’attività della stessa.

Acquisizione di Stogit

Il prezzo di acquisizione di Stogit potrà essere adeguato, al fine di tenere conto del differente valore rispetto a quello attuale che potrebbe essere riconosciuto dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas per il periodo tariffario 1 gennaio 2015 – 31 dicembre 2018, ai quantitativi di gas naturale di proprietà di Stogit alla data del trasferimento delle azioni e ricompresi tra le attività che compongono la RAB (Regulatory Asset Base).

Il contratto di compravendita prevede inoltre meccanismi di hedging predisposti al fine di mantenere in capo ad eni i rischi e/o benefici che possano derivare dall’eventuale cessione di gas naturale non più necessario al funzionamento del sistema di stoccaggio e/o di capacità di stoccaggio che dovesse eventualmente rendersi liberamente disponibile su base negoziale e non più regolata, ovvero dalla cessione di concessioni tra quelle in capo a Stogit al momento del trasferimento delle azioni che dovessero eventualmente essere dedicate prevalentemente ad attività di stoccaggio non più soggetta a regolazione.

12 Nei mesi di gennaio e febbraio 2014, nell’ambito del processo di ottimizzazione della struttura del debito, Snam ha ridotto le linee di credito a lungo termine committed a disposizione di 0,5 miliardi di euro.