26 Fondi per benefici ai dipendenti
I fondi per benefici ai dipendenti di 124 milioni di euro (129 milioni di euro al 31 dicembre 2012) si analizzano come segue:
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(milioni di €) |
31.12.2012 |
31.12.2013 |
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|
||||
Trattamento di Fine Rapporto di lavoro subordinato (*) |
99 |
94 |
||
Fondo Integrativo Sanitario Dirigenti aziende dell’eni (FISDE) (*) |
8 |
8 |
||
Altri fondi per benefici ai dipendenti |
22 |
22 |
||
|
129 |
124 |
Il fondo Trattamento di Fine Rapporto (94 milioni di euro), disciplinato dall’art. 2120 del Codice civile, accoglie la stima dell’obbligazione, determinata sulla base di tecniche attuariali, relativa all’ammontare da corrispondere ai dipendenti all’atto della cessazione del rapporto di lavoro. L’indennità, erogata sotto forma di capitale, è pari alla somma di quote di accantonamento calcolate sulle voci retributive corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro e rivalutate fino al momento di cessazione dello stesso. Per effetto delle modifiche legislative introdotte a partire dal 1 gennaio 2007, il trattamento di fine rapporto maturando è destinato ai fondi pensione, al fondo di tesoreria istituito presso l’INPS ovvero, nel caso di imprese aventi meno di 50 dipendenti, può rimanere in azienda. Questo comporta che una quota significativa del trattamento di fine rapporto maturando sia classificato come un piano a contributi definiti in quanto l’obbligazione dell’impresa è rappresentata esclusivamente dal versamento dei contributi al fondo pensione ovvero all’INPS. La passività relativa al trattamento di fine rapporto antecedente al 1 gennaio 2007 continua a rappresentare un piano a benefici definiti da valutare secondo tecniche attuariali.
Il FISDE (8 milioni di euro) accoglie la stima degli oneri, determinati su basi attuariali, relativi ai contributi da corrispondere al fondo integrativo sanitario a beneficio dei dirigenti in servizio e in pensione.
Il FISDE eroga prestazioni sanitarie integrative di tipo economico ai dirigenti del Gruppo eni e ai dirigenti pensionati il cui ultimo rapporto di lavoro sia intercorso con qualifica di dirigente con il Gruppo eni. Relativamente al Gruppo Snam, risultano iscritti al FISDE i dirigenti nominati fino ad ottobre 2012. Per i dirigenti nominati successivamente a tale data, è prevista l’iscrizione ad un fondo integrativo sanitario che si classifica come piano a contributi definiti. Il Gruppo Snam sta altresì valutando possibili soluzioni in merito all’individuazione di un fondo sanitario integrativo a livello di gruppo. Il finanziamento del FISDE avviene tramite il versamento: (i) di contributi versati dalle aziende aderenti; (ii) di contributi versati dai Soci per se stessi e per il nucleo familiare; (iii) contributi ad hoc per specifiche provvidenze.
L’ammontare della passività è determinato prendendo a riferimento, quale approssimazione della stima degli oneri di assistenza sanitaria erogati dal fondo, il contributo a carico dell’azienda.
Gli altri fondi per benefici ai dipendenti (22 milioni di euro) riguardano i benefici a lungo termine connessi ai piani di Incentivazione Monetaria Differita (IMD), ai piani di Incentivazione monetaria a Lungo Termine (ILT) (14 milioni di euro complessivamente) e i premi di anzianità (8 milioni di euro).
Le obbligazioni corrispondenti sono determinate attraverso una metodologia di valutazione attuariale e sono attualizzate adottando un tasso definito sulla base dei rendimenti espressi da titoli obbligazionari di società di primaria rilevanza. Le rivalutazioni della passività (attività netta) sono rilevate interamente a conto economico.
I piani di Incentivazione Monetaria Differita sono attribuiti ai dirigenti che hanno conseguito gli obiettivi prefissati nell’anno precedente a quello di assegnazione e prevedono l’attribuzione di un incentivo base che sarà erogato dopo tre anni in misura variabile in funzione delle performance aziendali conseguite nel corso del triennio successivo al momento dell’assegnazione.
I piani di Incentivazione di Lungo Termine, che hanno sostituito le precedenti assegnazioni di stock option, prevedono, dopo tre anni dall’assegnazione, l’erogazione di un beneficio monetario variabile legato ad un parametro di performance aziendali. L’ottenimento del beneficio è legato al raggiungimento di determinati livelli di performance futuri, e condizionato alla permanenza dell’assegnatario nell’impresa nel triennio successivo all’assegnazione (c.d. vesting period).
I premi di anzianità sono benefici erogati al raggiungimento di un periodo minimo di servizio in azienda e sono erogati in natura.
I piani di incentivazione monetaria differita e di incentivazione monetaria a lungo termine, nonché i premi di anzianità, si qualificano, ai sensi dello IAS 19, come altri benefici a lungo termine.
I fondi per benefici ai dipendenti, valutati applicando tecniche attuariali, si analizzano come segue25:
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(milioni di €) |
31.12.2012 |
31.12.2013 |
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|
TFR |
FISDE |
Altri |
Totale |
TFR |
FISDE |
Altri |
Totale |
||
|
||||||||||
Valore attuale dell’obbligazione all’inizio dell’esercizio (*) |
82 |
7 |
20 |
109 |
99 |
8 |
22 |
129 |
||
Costo corrente |
|
|
6 |
6 |
|
|
6 |
6 |
||
Costo per interessi |
4 |
|
1 |
5 |
3 |
1 |
|
4 |
||
Rivalutazioni (svalutazioni) |
18 |
1 |
|
19 |
(5) |
(1) |
|
(6) |
||
- Utili e perdite attuariali risultanti |
17 |
1 |
|
18 |
(5) |
|
|
(5) |
||
- Effetto dell’esperienza passata |
1 |
|
|
1 |
|
(1) |
|
(1) |
||
Benefici pagati |
(5) |
|
(5) |
(10) |
(3) |
|
(6) |
(9) |
||
Valore attuale dell’obbligazione alla fine dell’esercizio (*) |
99 |
8 |
22 |
129 |
94 |
8 |
22 |
124 |
I piani per benefici ai dipendenti rilevati da Snam sono soggetti, in particolare, al rischio di tasso, in quanto una variazione del tasso di attualizzazione potrebbe comportare una variazione significativa della passività.
I costi relativi alle passività per benefici ai dipendenti, rilevati utilizzando ipotesi attuariali, rilevati a conto economico (10 milioni di euro) si analizzano come segue:
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(milioni di €) |
2012 |
2013 |
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|
TFR |
FISDE |
Altri |
Totale |
TFR |
FISDE |
Altri |
Totale |
Costo corrente |
|
|
6 |
6 |
|
|
6 |
6 |
Interessi passivi per l’obbligazione |
4 |
|
1 |
5 |
3 |
1 |
|
4 |
Totale |
4 |
|
7 |
11 |
3 |
1 |
6 |
10 |
- di cui oneri rilevati nel costo lavoro |
4 |
|
7 |
11 |
3 |
1 |
6 |
10 |
I costi per piani a benefici definiti rilevati tra le altre componenti dell’utile complessivo si analizzano come di seguito indicato:
Download XLS (23 kB) |
(milioni di €) |
31.12.2012 |
31.12.2013 |
||||||
|
TFR |
FISDE |
Altri |
Totale |
TFR |
FISDE |
Altri |
Totale |
Rivalutazioni (svalutazioni) |
|
|
|
|
|
|
|
|
- Utili e perdite attuariali risultanti |
17 |
1 |
|
18 |
(5) |
|
|
(5) |
- Effetto dell’esperienza passata |
1 |
|
|
1 |
|
(1) |
|
(1) |
Passività netta rilevata nei fondi per benefici ai dipendenti |
18 |
1 |
|
19 |
(5) |
(1) |
|
(6) |
Le principali ipotesi attuariali adottate per valutare le passività alla fine dell’esercizio e per determinare il costo dell’esercizio successivo sono di seguito indicate.
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% |
TFR |
FISDE |
Altri |
2012 |
|
|
|
Tassi di sconto |
3 |
3 |
1,15 - 3 |
Tasso di inflazione |
2 |
2 |
2 |
2013 |
|
|
|
Tassi di sconto |
3,45 |
3,45 |
1,1 - 3,45 |
Tasso di inflazione |
2 |
2 |
2 |
Il tasso di sconto adottato è stato determinato considerando i rendimenti di titoli obbligazionari di aziende primarie, comprese nell’area Euro e di rating AA.
Di seguito sono illustrati gli effetti derivanti da una modifica ragionevolmente possibile26 relativa al tasso di sconto alla fine dell’esercizio:
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|
Tasso di sconto |
|
(milioni di €) |
Riduzione di 0,5 punti percentuali |
Incremento di 0,5 punti percentuali |
Effetto sull’obbligazione netta |
+5 |
-5 |
La previsione degli esborsi per i piani a benefici per i dipendenti per i prossimi 10 anni è di seguito esposta:
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Previsione degli esborsi per fondi benefici per i dipendenti |
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|
|
|
|
|
|
|
|
(milioni di €) |
2014 |
2015 |
2016 |
2017 |
2018 |
Oltre 5 e fino 10 anni |
Totale |
TFR |
2 |
3 |
3 |
4 |
5 |
39 |
56 |
FISDE |
|
|
|
|
1 |
2 |
3 |
Altri piani |
7 |
6 |
7 |
2 |
|
1 |
23 |
|
9 |
9 |
10 |
6 |
6 |
42 |
82 |
La durata media ponderata delle obbligazioni per piani a benefici per i dipendenti alla fine dell’esercizio è di 9 anni. La durata media ponderata delle obbligazioni per piani a benefici definiti (TFR e FISDE) è di 10 anni.
25 Nella tabella è altresì riportata la riconciliazione delle passività rilevate nei fondi per benefici ai dipendenti.
26 Con riferimento al FISDE, eventuali variazioni relative alla mortalità non comportano effetti significativi sulla passività.