Un importante passato, un brillante futuro: la storia di Snam e i prossimi traguardi

Nel 2019 Snam è stata la prima società europea a introdurre un mix di idrogeno (prima al 5% e poi al 10% in volume) e gas naturale nella propria rete di trasmissione, con fornitura diretta a due utenze industriali. La Società crede fortemente nelle potenzialità di questo vettore energetico – specie dell’idrogeno verde ricavato tramite elettrolisi dell’acqua da fonti rinnovabili come solare ed eolico, senza emissioni di CO2 – nel contesto globale di lotta ai cambiamenti climatici. Il test di immissione, effettuato con pieno successo in un tratto di rete a Contursi Terme (Salerno), ha confermato l’idoneità degli asset di Snam ad accogliere crescenti quantitativi di idrogeno.

Durante il 2019 è stata inoltre creata una nuova business unit dedicata all’idrogeno, con il compito di valutare possibili progetti pilota, contribuire allo sviluppo della filiera dell’idrogeno ed effettuare analisi di scenario, tra le quali un primo studio che valuta il potenziale di idrogeno in Italia al 2050, realizzato con il supporto analitico di una primaria società di consulenza.

Le iniziative nell’idrogeno si inquadrano nell’impegno di Snam per la transizione energetica, punto cardine del Piano Strategico 2019-2023, presentato a fine novembre 2019.

Snam intende in particolare supportare l’accelerazione del mercato italiano del biometano derivante da rifiuti organici, scarti agricoli e agro-industriali, con un investimento di 250 milioni di euro dedicato alla realizzazione di infrastrutture e impianti, al fine di incrementare la capacità installata di 40MW. Tramite accordi e partnership strategiche, Snam potrà accrescere le proprie competenze di gestione ed esercizio di impianti sia nella filiera del biometano agricolo che di quello da FORSU (Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano). A tal proposito, nel 2019, Snam ha incrementato il suo portafoglio acquisizioni grazie alla controllata Snam 4 Environment, rilevando Renerwaste, una delle maggiori società attive in Italia nelle infrastrutture di biogas e biometano, che attualmente opera su tre impianti e detiene le autorizzazioni per la costruzione di due ulteriori impianti. Nel 2019 è stata inoltre siglata una lettera di intenti vincolante finalizzata ad avviare una partnership strategica nelle infrastrutture per il biometano da agricoltura tramite l’ingresso al 50% in Iniziative Biometano, società che opera in Italia con cinque impianti di biogas, per i quali c’è un piano di conversione a biometano, e con diversi impianti in fase di autorizzazione o costruzione. Tali progetti risultano perfettamente complementari all’expertise nella progettazione, sviluppo e costruzione di IES Biogas, controllata leader nella realizzazione di impianti di biogas e biometano a livello nazionale e internazionali.

Infine, con uno sguardo anche all’estero, Snam ha sottoscritto un memorandum of understanding con Infore Environmental Group, società di servizi ambientali quotata alla Borsa di Shanghai, per possibili iniziative congiunte per lo sviluppo di infrastrutture di biogas e biometano in Cina.

Gli investimenti nel settore del biometano creano sinergie con quelli previsti per la mobilità sostenibile, in particolare a supporto dell’incremento della rete italiana di distributori di gas naturale compresso (CNG e bio-CNG) e gas naturale liquefatto (LNG e bio-LNG). In particolare, vengono destinati 50 milioni di euro alla realizzazione di circa 150 stazioni di rifornimento di gas naturale e biometano per auto e bus, realizzate in collaborazione con Cubogas, controllata da Snam4Mobility, rafforzando ulteriormente la rete italiana di distribuzione di CNG, che è già la più sviluppata in Europa con circa 1.400 impianti. Sono inoltre previsti ulteriori 50 milioni per la realizzazione di due piccoli impianti di liquefazione (SSLNG), uno nel Nord e uno nel Sud Italia, e per l’adeguamento del terminale di Panigaglia, situato nel golfo di La Spezia, finalizzato al caricamento di autobotti e a favorire l’utilizzo del GNL per il trasporto pesante, l’industria e il residenziale, per una capacità di 250 mila tonnellate per anno.

Inoltre, nel settembre 2019, è stato firmato un memorandum d’intesa per la mobilità sostenibile a GNL in Austria tra Snam, la partecipata TAG e OMV.

Con specifico riferimento all’efficienza energetica, oltre alla controllata TEP Energy Solution, specializzata in soluzioni di efficientamento energetico per condomini, imprese e pubbliche amministrazioni, Snam ha acquisito la società TEA servizi, una Energy Service Company (ESCo) qualificata nella progettazione e realizzazione di impianti industriali, con un focus particolare sulle PMI

La nuova brand identity

Snam ha rilanciato nel marzo 2018 la propria brand identity, rinnovando logo e valori che accompagneranno il gruppo nelle sue sfide future, dalla realizzazione di infrastrutture per garantire forniture energetiche stabili e sicure, allo sviluppo del gas come fonte rinnovabile.

“Energia per ispirare il mondo” è il messaggio intorno al quale ruota il riposizionamento strategico di Snam, in un mercato sempre più globale e caratterizzato da cambiamenti e innovazioni che stanno trasformando gli scenari energetici e ambientali.

Nel corso del 2018, è proseguita la crescita nel core business delle attività regolate, che ha anche visto l’acquisizione nel mese di dicembre, attraverso un consorzio europeo, di DESFA, l’operatore nazionale nel settore delle infrastrutture del gas naturale in Grecia. Con riferimento alla transizione energetica Snam ha completato investimenti per lo sviluppo di nuovi business volti a favorire la decarbonizzazione e un migliore utilizzo dell’energia, in particolare nel settore del biometano (IES Biogas ed Enersi Sicilia), della mobilità sostenibile (Cubogas) e dell’efficienza energetica (TEP Energy Solution).

Snam ha stretto importanti accordi per lo sviluppo della mobilità sostenibile, anche attraverso il possibile sviluppo in partnership di alcuni impianti di micro-liquefazione, nonché accordi in Cina per la fornitura di servizi e per la valutazione di possibili collaborazioni, nel biometano, nella ricerca e sviluppo sul gas rinnovabile, nella mobilità sostenibile e oltre che nello stoccaggio. In particolare, al 31 dicembre 2018 sono state contrattualizzate complessivamente 50 stazioni di rifornimento di CNG/L-CNG, biometano e LNG bio, di cui 34 con Eni.

Con l’obiettivo di valorizzare a livello globale l’esperienza consolidata di Snam, nell’ambito delle attività avviate dalla business unit Snam Global Solution, è stata costituita una joint venture con l’operatore infrastrutturale albanese Albgaz, finalizzata a fornire i servizi connessi alla gestione e manutenzione (O&M) dei gasdotti sul territorio albanese.

Nel corso dell’anno è stato, inoltre, perfezionato il finanziamento non-recourse di TAP, il più grande esercizio di Project Finance per un progetto infrastrutturale greenfield europeo nel 2018. Nominato “Project Finance deal of the year” per il settore Oil & Gas da parte di Project Finance International (PFI), tale progetto fa riferimento a un importo finanziato di complessivi 3,9 miliardi di euro, in cui Snam ha svolto un ruolo di supporto e coordinamento insieme con gli altri sponsor del progetto e che ha coinvolto finanziatori istituzionali come BEI (che individualmente ha finanziato il progetto con 700 milioni di euro), BERS e diverse agenzie di export credit come SACE, BPI France e Euler Hermes, oltre che 17 banche commerciali internazionali. Con riferimento alle opportunità di collaborazione in Cina, sono stati sottoscritti: (i) in data 28 agosto 2018 con State Grid International Development (SGID), controllata al 100% da State Grid Corporation of China, un Memorandum of Understanding (MOU) per valutare una serie di possibili opportunità di collaborazione in Cina e a livello internazionale, in particolare in relazione agli utilizzi delle nuove tecnologie per ridurre le emissioni di CO2; (ii) in data 25 ottobre 2018 un MOU con Beijing Gas, il maggiore distributore e fornitore di gas naturale della Cina, con una rete di 22 mila km e oltre 6 milioni di clienti nell’area di Pechino. L’intesa prevede di valutare possibili collaborazioni in Cina, in particolare nel biometano e nello stoccaggio di gas naturale.

Snam ha celebrato nel 2017 i suoi 75 anni di attività, a testimonianza di come la capacità di mettere il proprio impegno e le proprie competenze al servizio della collettività e di intrattenere con i territori un dialogo costante sono state e saranno le chiavi del suo successo. L’acquisizione da Edison del 100% del capitale sociale di Infrastrutture Trasporto Gas e della quota del 7,3% in Adriatic LNG, ha consentito a Snam di rafforzare ulteriormente le proprie infrastrutture in Italia e di mettere a frutto ulteriori sinergie nella gestione integrata dell’intero sistema gas, connettendo alla rete nazionale di trasporto un punto di ingresso strategico per il mercato italiano del gas naturale.

Con riferimento all’impegno in tema di sviluppo sostenibile, Snam ha siglato con Eni nel mese di dicembre 2017, il primo contratto applicativo sullo sviluppo di stazioni di rifornimento a metano in Italia, dando avvio alle attività di Snam 4 Mobility S.p.A. (interamente posseduta da Snam).

Snam completa nel 2016 la separazione dal business della distribuzione, si dota di una nuova organizzazione e prosegue il suo percorso di sviluppo

Con data efficacia 7 novembre 2016, si è conclusa con successo l’operazione societaria che ha portato alla separazione da Snam del business della distribuzione di gas naturale in Italia, con lo scopo principale per il Gruppo Snam di rafforzare la propria leadership europea nel suo core business: trasporto, stoccaggio e rigassificazione di gas naturale. Anche in relazione a tale operazione, nel mese di ottobre, Snam ha definito una nuova struttura organizzativa, concepita come strumento per consentire un presidio focalizzato delle direttrici strategiche del piano e una gestione operativa più efficiente ed efficace anche attraverso la semplificazione dei processi decisionali. Nell’ambito della strategia di rafforzamento della leadership nel mercato europeo del gas, in data 16 dicembre 2016 Snam, in joint venture con Allianz, ha perfezionato l’acquisizione da OMV, del 49% di Gas Connect Austria GmbH (CGA), con una partecipazione indiretta per Snam del 19,6% nel capitale sociale della società.

Snam si separa da Eni e allarga il suo raggio d’azione alla scena europea

Il 1 gennaio 2012 la Società modifica la propria denominazione sociale da Snam Rete Gas in Snam e conferisce il business del trasporto gas a una nuova società, che prende il nome di Snam Rete Gas, per continuare a valorizzare un nome che è un punto di riferimento nel settore. Il 15 ottobre 2012 si realizza la separazione proprietaria da Eni attraverso la vendita di circa il 30% del capitale di Snam a CDP Reti S.r.l. e prende avvio il percorso di crescita in Europa. Dopo l’acquisto nel 2012, in joint venture con Fluxys, del 31,5% di Interconnector UK, nel luglio 2013 Snam (45%; 40,5% da febbraio 2015 a seguito dell’ingresso di Credit Agricole Assurances (CAA) nella compagine sociale di TIGF Holding) affiancata dal fondo Sovrano di Singapore GIC (35%) e da EDF (20%), conclude con successo l’operazione di acquisizione da Total di TIGF (ridenominata Terēga), società attiva nel business del trasporto e dello stoccaggio di gas nel Sud Ovest della Francia con una rete di trasporto gas di oltre 5.000 km e due campi di stoccaggio. Il 19 dicembre 2014 la Società rileva da CDP Gas S.r.l. l’84,47% (pari all’89,22% dei diritti economici) di Trans Austria Gasleitung GmbH (TAG), società proprietaria del tratto austriaco del gasdotto che collega la Russia all’Italia. Tali operazioni hanno l’obiettivo di valorizzare le capacità industriali di Snam nella gestione integrata delle infrastrutture di trasporto e stoccaggio di gas naturale. Prosegue lo sviluppo internazionale di Snam con l’acquisto di una quota del 20% di Trans Adriatic Pipeline AG (TAP), la società che si occupa dello sviluppo del gasdotto che, dal confine tra Turchia e Grecia fino all’Italia lungo il Corridoio sud, consentirà il trasporto del gas prodotto in Azerbaijan ai mercati europei. L’ingresso nel progetto ha l’obiettivo di consolidare il ruolo primario di Snam e delle infrastrutture italiane nel facilitare maggiore competitività tra le fonti energetiche e nel rafforzare la sicurezza degli approvvigionamenti per il gas europeo.

L’integrazione di tutte le attività regolate del gas

La Società acquista nel 2009 il 100% di Stogit, la più grande società italiana nella gestione dei campi di stoccaggio di gas naturale, e il 100% di Italgas, il più importante operatore nella distribuzione del gas in Italia. Integra così gli altri due business della filiera delle attività regolate del gas in Italia: lo stoccaggio e la distribuzione. Con questa operazione, dal giugno 2009 Snam diventa un operatore integrato di assoluta rilevanza nelle attività regolate del settore del gas, al primo posto per dimensione del capitale investito a fini regolatori (RAB - Regulatory Asset Base) nell’Europa continentale.

La metanizzazione dell’Italia e lo sviluppo delle infrastrutture del gas, fino alla quotazione in Borsa

Dal 1941 Snam (Società Nazionale Metanodotti) opera in modo integrato nelle attività di approvvigionamento, trasporto e vendita del gas naturale in Italia. Realizza la progressiva espansione di un articolato sistema di metanodotti, fino a coprire l’intero territorio nazionale, e costruisce importanti gasdotti, che oggi consentono al Paese di disporre di differenziate linee di importazione: dalla Russia, dall’Olanda, dall’Algeria, dal Mar del Nord e dalla Libia. Nel 1971 Snam progetta e costruisce il primo impianto in Italia di rigassificazione del GNL, il gas naturale liquefatto, a Panigaglia, nel Golfo di La Spezia. Snam Rete Gas nasce il 15 novembre 2000, per ricevere in conferimento tutte le attività svolte da Snam in Italia nel trasporto, dispacciamento e rigassificazione del GNL. La separazione societaria di tali attività viene decisa in seguito al Decreto Letta (n.164/2000), che recepisce la Direttiva europea per la liberalizzazione del mercato del gas. Il 6 dicembre 2001, dopo l’emanazione, da parte dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (oggi Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente – ARERA) della delibera che stabilisce i criteri per la definizione delle tariffe di trasporto, Snam Rete Gas viene quotata in borsa.