La creazione di valore sostenibile: il modello di business di Snam

I capitali di Snam

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Capitale finanziari

Il capitale finanziario a disposizione del Gruppo rappresenta l’input fondamentale per la realizzazione di tutti gli investimenti necessari per il corretto funzionamento delle infrastrutture del gas naturale. La capacità finanziaria di Snam è composta da mezzi propri e dal capitale di debito, reperiti sui mercati finanziari e attraverso l’autofinanziamento generato dai risultati della gestione, nonché dall’emissione del Climate Action Bond specifico per finanziare progetti con impronta sostenibile.

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Capitale infrastrutturale

La rete per il trasporto e gli impianti per lo stoccaggio e la rigassificazione del gas naturale rappresentano il capitale infrastrutturale fondamentale per consentire a Snam di erogare i propri servizi a operatori e utenti. Gasdotti, impianti di stoccaggio e impianti di rigassificazione costituiscono i cosiddetti Regulatory Asset Based (RAB) necessari ai fini del riconoscimento dei ricavi di riferimento per il business regolato, così come calcolato sulla base delle regole definite dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA). Oltre a questo, nei prossimi anni l’infrastruttura di Snam si arricchirà di impianti per la produzione e per l’immissione del biometano, di impianti di distribuzione di gas naturale per autotrazione, nonché di riammodernamenti per ospitare al meglio la miscela integrata da idrogeno.

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Capitale intellettuale

Il capitale intellettuale rappresenta il patrimonio distintivo di Snam e comprende i sistemi informativi, i processi e le procedure interne per la gestione efficiente delle attività di business. Si tratta di pratiche sviluppate e consolidate nel tempo, basate sul know-how aziendale e volte a garantire la sicurezza delle reti e delle infrastrutture per i dipendenti, i fornitori e gli utenti.

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Capitale umano

Il capitale umano di Snam è costituito dalle persone che fanno parte del Gruppo – i dipendenti e la capillare rete di fornitori italiani e internazionali – con il loro patrimonio di conoscenze ed esperienze. Snam sostiene la promozione di una cultura aziendale fondata su alcuni valori distintivi: la valorizzazione e lo sviluppo delle persone, la cultura della sicurezza, il mantenimento e la crescita del know-how necessario per il continuo aggiornamento tecnologico e per l’ammodernamento degli asset del Gruppo.

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Capitale relazionale

Il capitale relazione del Gruppo è rappresentato dalla “licence-to-operate” che gli stakeholder riconoscono a Snam. La fiducia riposta dagli stakeholder nella capacità del Gruppo di creare valore è la diretta conseguenza dei più di 75 anni di storia che legano le attività di Snam ai propri stakeholder e alle società dei territori che ospitano le infrastrutture. Anche in considerazione dell’espansione del business di Snam verso il mercato non regolato, nei prossimi anni diventerà sempre più rilevante il contributo all’accrescimento del capitale relazionale del Gruppo dato dalle partecipazioni a gruppi di lavoro nazionali e internazionali e dagli accordi e dalle intese ratificati con l’obiettivo di sviluppare collaborazioni e partnership con aziende operanti nei mercati energetici internazionali ed extra europei.

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Capitale naturale

Il territorio sul quale sorgono le infrastrutture, l’aria e la biodiversità rappresentano il capitale naturale di Snam, così come le risorse energetiche (il gas naturale, il biometano e l’idrogeno) necessarie per consentire a Snam di erogare i propri servizi a operatori e utenti nello scenario della transizione energetica.per consentire a Snam di erogare i propri servizi a operatori e utenti.

Il modello di business di Snam

La creazione die valore

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Capitale finanziari

Creazione di valore e distribuzione di ricchezza

Snam è una società solida e sana dal punto di vista finanziario che produce ricchezza per i propri stakeholder contribuendo alla crescita economica del contesto sociale e ambientale in cui opera. Il programma di investimenti, che prevede un totale di 6,5 miliardi di euro per il potenziamento e l’ammodernamento della rete esistente e per lo sviluppo dei nuovi business legati alla produzione di biometano, bio-GNL e idrogeno e, in generale, alla transizione energetica, avrà un impatto positivo sul capitale finanziari di Snam.

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Capitale infrastrutturale

Valorizzazione e affidabilità degli asset aziendali

Grazie alla continua diversificazione e innovazione delle infrastrutture, Snam assicura un incremento del valore dei propri asset e una costante sicurezza e affidabilità nell’approvvigionamento del gas naturale e nell’erogazione dei propri servizi. Snam persegue costantemente lo sviluppo del capitale infrastrutturale; in particolare, per i prossimi anni il focus maggiore saranno il completamento dei nuovi collegamenti a nord-ovest della rete dei gasdotti, i progetti di metanizzazione, l’interconnessione TAP, i potenziati impianti di stoccaggio e la sostituzione di 1000 km di rete.

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Capitale intellettuale

Qualità del servizio e aumento della fiducia degli stakehol

Le politiche e le procedure interne, i sistemi di gestione implementati e le certificazioni ottenute consentono a Snam di mantenere un’elevata qualità nell’erogazione dei propri servizi che si traduce in una crescente e costante fiducia da parte dei propri stakeholder, con i quali, nel tempo, ha costruito relazioni e partnership proficue e durature. La compliance agli standard e l’esecuzione delle attività secondo metodologie ben definite e strutturate, consente di erogare un servizio di qualità superiore e di raggiungere una maggiore efficiea dei processi e del controllo lungo l’intera catena di creazione del valore portando ad un incremento della qualità del servizio, che costituisce uno dei punti cardine nell’ottenimento della “licence-to-operate”.

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Capitale umano

Valorizzazione e motivazione delle persone

Grazie allo sviluppo di percorsi di crescita professionale e di potenziamento delle competenze tecniche, manageriali e organizzative, nonché alla diffusione di una cultura improntata alla salute e alla sicurezza nei luoghi di lavoro, Snam garantisce valore per le proprie persone, portandole a una crescita personale e professionale. Alla soddisfazione e al riconoscimento dell’operato dei propri dipendenti, ne consegue un miglioramento delle performance dell’organizzazione e un aumento generale della motivazione. Operando in tale contesto, le persone del Gruppo contribuiscono ai risultati, svolgendo le attività assegnate in maniera positiva aumentando la produttività, raggiungendo i gli obiettivi prefissati e ottenendo risultati migliori.

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Capitale relazionale

Reputazione aziendale e relazioni con gli stakeholder

Il mantenimento di una buona reputazione aziendale, in linea con la visione, i valori e la missione aziendali, permette a Snam di costruire relazioni proficue e durature con i principali stakeholder e con gli enti di regolazione del settore. La costante presenza ai tavoli nazionali e internazionali, la presenza capillare sul territorio e la sicurezza dell’approvvigionamento energetico, giocano un ruolo chiave nel consolidamento delle relazioni con tutti gli stakeholder coinvolti.

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Capitale naturale

Salvaguardia dell’ambiente e valorizzazione del territorio

La salvaguardia dell’ambiente è parte integrante nella definizione delle politiche aziendali e nelle decisioni di investimento per tutte le attività di Snam, che si riconosce pienamente in un approccio che fa coesistere ambiente e sviluppo economico, senza trascurare la tutela e la valorizzazione del territorio. In particolare, Snam dimostra un crescente impegno nella lotta ai cambiamenti climatici e nel contenimento dei consumi energetici, nella tutela della natura e della biodiversità, nella protezione dell’aria, nella gestione dei rifiuti e nell’ottimizzazione della risorsa idrica, temi che, ciascuno per la sua parte, concorrono alla costruzione di un territorio più vivibile. Le attività incluse nel progetto TEC consentiranno a Snam di arricchire il proprio capitale naturale, implementando azioni di monitoraggio della rete e di misurazione real-time dell’assetto territoriale, dei consumi di gas e dell’efficienza energetica delle infrastrutture, con il duplice obiettivo di ottimizzare i costi operativi e di minimizzare l’impatto ambientale delle proprie attività. A conferma dell’attenzione che la società pone nei confronti della tutela del clima, il Piano Strategico prevede un obiettivo di riduzione delle emissioni Scope 1 e Scope 2 del 40% al 2030.

IMPATTI SUL SISTEMA GAS

 

Facilitazione del mercato
Da ottobre 2016, il servizio di bilanciamento viene svolto secondo regole europee comuni e armonizzate, volte a favorire il trading e la liquidità del mercato (Network Balancing Code). Nel nuovo sistema, gli Utenti sono i primi responsabili dell’equilibrio della rete e possono provvedere al bilanciamento delle proprie posizioni commerciali (immissioni e prelievi dalla rete) tramite una riprogrammazione oraria dei propri fabbisogni e/o effettuando transazioni di gas sia sul mercato organizzato che “over the counter”. Snam svolge inoltre il ruolo di Fornitore di Default Trasporto ovvero rifornisce il gas alle Società di Vendita e ai Clienti Finali per i quali non sia identificabile l’Utente del bilanciamento responsabile dei relativi prelievi. Il medesimo servizio è svolto anche nei confronti delle Società di Vendita e Clienti Finali presso le reti dei trasportatori terzi che ne hanno fatto espressamente richiesta.

Impatto del Servizio di Default Trasporto
Il servizio nell’anno termico 2018-2019 ha coinvolto 112 soggetti fra Clienti Finali e Società di Vendita, per un volume complessivo pari a circa 323.000 MWh.

Nuovi prodotti di capacità di trasporto
Già nel 2018 erano stati introdotti nuovi servizi di flessibilità, quali le aste di stoccaggio infra-giornaliere che consistono nell’offerta di capacità di erogazione aggiuntiva rispetto a quella inizialmente contrattualizzata, che viene conferita ai clienti su base d’asta durante il giorno gas in corso. Nel 2019 i conferimenti per la capacità di stoccaggio, in analogia a quanto già avviene per il traporto, sono confluiti sulla piattaforma europea PRISMA. Ciò agevola i clienti a prenotare capacità di trasporto e di stoccaggio su un’unica piattaforma e rende più visibile a livello europeo la capacità di stoccaggio di Snam. Nel 2019, sono proseguite e sono allo studio nuove soluzioni per aumentare la flessibilità dei servizi offerti da Snam, andando incontro alle esigenze dei clienti.

Creazione di un mercato europeo del gas
Snam è tra i fondatori di PRISMA, il progetto internazionale che, dal 2013, si pone l’obiettivo di favorire l’armonizzazione delle regole di accesso e di erogazione dei servizi di trading del gas in applicazione dei Codici Europei, offrendoli attraverso un’unica piattaforma informatica comune.
Partecipano allo sviluppo di PRISMA circa 41 operatori europei attivi nel trasporto e nello stoccaggio gas di 17.

I numeri della piattaforma PRISMA
Nel corso del 2019, la piattaforma PRISMA ha ulteriormente incrementato il numero di aste per la vendita dei prodotti di capacità che sono infatti passate dai 6,5 milioni del 2018 ai 9,1 milioni del 2019.
Il numero degli shipper e di utenti registrati sono rispettivamente pari a circa 2.500 e a 3.000.

Accesso e costo del gas
Il costo dei servizi di trasporto, distribuzione e misura (lettura dei contatori), che consentono di consegnare il gas ai clienti finali è una delle tre voci principali della bolletta del gas.

Incidenza del servizio di trasporto sulla spesa gas
Il costo del servizio di trasporto nel 2019 è stato stimato a circa il 5,6% del totale della spesa di un cliente domestico tipo (famiglia con riscaldamento individuale e consumo annuo di 1.400 Smc) a fronte del 19% del costo complessivo dei servizi infrastrutturali.

Nuovi allacciamenti
Nel 2019 sono stati stipulati 123 contratti di allacciamento per la realizzazione di nuovi punti di consegna/riconsegna (di cui 26 per immissioni di biometano e 61 per le Aree di Servizio CNG) o potenziamento di punti esistenti, con un incremento complessivo di circa il 40% rispetto al 2018.

IMPATTI SULLO SCENARIO ENERGETICO

 

Sicurezza degli approvvigionamenti
Nel 2019, l’Italia ha registrato un aumento della produzione termica riscontrando un incremento cumulato di 6 TWh in più rispetto allo stesso periodo del 2018 (+4,5%). Nel corso del 3° trimestre 2019, infatti, le importazioni nette si sono ridotte di oltre il 15% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre è aumentata la produzione elettrica da fonti energetiche rinnovabili (FER) che, tuttavia, registra dall’inizio del 2019 un calo dell’1%, dovuto alla diminuzione della produzione del 10% durante il 2° trimestre. Tale riduzione, pari a circa 0,8 TWh, è dovuta all’aumento di circa 3,3 TWh di generazione da fonti non programmabili e dalla diminuzione della produzione idroelettrica di circa 4 TWh (fonte ENEA).

Diversificazione delle fonti
L’Italia è già oggi in Europa il Paese che può contare sul maggior numero di fonti di approvvigionamento. Il sistema italiano può, infatti, ricevere il gas attraverso 4 canali di importazione via metanodotto (Algeria, Libia, Russia, Norvegia) e 3 terminali di rigassificazione. In futuro è prevista aggiungersi anche l’importazione di gas dal Caspio attraverso la realizzazione del metanodotto TAP. Per quanto riguarda l’Italia, qualora venga a mancare una delle fonti di approvvigionamento, quelle rimanenti sono in grado di soddisfare anche oltre il 120% della domanda totale di gas dell’area, calcolata durante una giornata di domanda di gas particolarmente elevata. Lo sviluppo delle capacità bidirezionali nel nord del nostro Paese lungo il corridoio Sud-Nord (reverse-flow) potranno rendere le fonti di approvvigionamento italiane accessibili anche agli altri Paesi Europei.

 

Utilizzo della capacità di stoccaggio
Nel 2019 Snam ha operato per favorire il riempimento degli stoccaggi nazionali al fine di poter gestire i picchi stagionali di domanda. Il livello di riempimento al termine della campagna d’iniezione è risultato pari al 99%, contro una media europea del 98% a dimostrazione dell’efficienza nell’approvvigionamento energetico di Snam.

Contributo alla decarbonizzazione
Il gas nelle sue diverse forme garantisce minori emissioni di anidride carbonica, con una riduzione compresa tra il 25% e il 40% rispetto ad altri combustibili fossili, oltre che di ossidi di azoto e di polveri sottili.

Il gas nel mix energetico nazionale
L’analisi trimestrale del sistema energetico italiano sui primi nove mesi del 2019, curata da ENEA, evidenzia un aumento delle fonti energetiche primarie, quali gas naturale, petrolio e rinnovabili, di circa 1,2 Mtep dovuta al calo delle importazioni di elettricità e combustibili solidi come carbone, biomasse e rifiuti destinati alla generazione elettrica. In particolare, si è assistito a una diminuzione dell’1% dei consumi di petrolio e di fonti energetiche rinnovabili nei primi nove mesi del 2019 rispetto allo stesso periodo 2018, mentre sono aumentati nel terzo trimestre i consumi di gas del 7% rispetto al 3° trimestre 2018.