Andamento operativo
Investimenti tecnici
Gli investimenti tecnici dell’anno ammontano a 963 milioni di euro (882 milioni di euro nel 2018) e si riferiscono principalmente al settore trasporto (813 milioni di euro) e stoccaggio di gas naturale (112 milioni di euro).
Sviluppo e integrazione delle infrastrutture
I principali investimenti per lo sviluppo di nuove infrastrutture hanno riguardato le opere per consentire l’inversione dei flussi fisici di trasporto nei punti di interconnessione con il Nord Europa (32 milioni di euro), per il potenziamento della rete di trasporto dai punti di entrata nel Sud Italia attraverso, in particolare, l’interconnessione con TAP (95 milioni di euro) e per il potenziamento della rete e il collegamento di nuovi punti di riconsegna regionale e nazionale (107 milioni di euro). Per lo sviluppo di nuovi campi di stoccaggio e potenziamento di capacità nel 2019 sono stati investiti 35 milioni di euro.
A fronte delle opere completate e delle dismissioni effettuate nell’esercizio, la rete dei gasdotti in esercizio ha registrato un aumento di 102 km rispetto al 31 dicembre 2018, mentre la potenza installata negli impianti di compressione si è attestata pari a 961 megawatt, in linea con l’esercizio precedente. La capacità di stoccaggio disponibile è aumentata di 0,1 miliardi di m3, resi disponibili dalla progressiva entrata in esercizio del giacimento di Bordolano, attestandosi a 12,5 miliardi di m3.
Mantenimento dei livelli di sicurezza e qualità degli impianti
Gli investimenti in opere volte al mantenimento dei livelli di sicurezza e qualità degli impianti sono risultati pari a 366 milioni di euro per il trasporto e 57 milioni di euro per lo stoccaggio.
Durante l’esercizio, gli impianti della rete sono controllati 24 ore su 24, e con l’utilizzo di programmi di simulazione e ottimizzazione viene garantito il loro miglior assetto con l’obiettivo di ridurre i consumi di combustibili per la spinta del gas e contenere di conseguenza il livello delle emissioni.
Il tracciato delle linee viene poi ispezionato regolarmente a piedi, con automezzi e con sorvoli in elicottero per rilevare le situazioni potenzialmente pericolose determinate, ad esempio, da lavori di terzi in prossimità delle condotte. Sono inoltre svolte ispezioni geologiche di tratti di gasdotto per individuare potenziali instabilità lungo tali tratti. Analogamente sono tenuti sotto controllo gli eventuali movimenti franosi del terreno in punti specifici del tracciato anche mediante idonea sofisticata strumentazione. L’integrità delle tubazioni viene anche monitorata facendo passare al loro interno dispositivi intelligenti (pig) che consentono di rilevare la presenza di eventuali difetti o anomalie del materiale.
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(km) |
2017 |
2018 |
2019 |
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Rete ispezionata con pig intelligenti |
1.632 |
1.651 |
1.651 |
Rete ispezionata con sorvoli in elicottero |
16.274 |
18.462 |
20.178 |
Rete sottoposta a ispezione geologica |
4.080 |
4.209 |
5.163 |
La sicurezza degli impianti di stoccaggio viene garantita da diversi sistemi di rilevazione connessi a sistemi di sicurezza automatici: rilevatori di miscela esplosiva, rivelatori di incendio, rivelatori di fumo, pressostati di alta o bassa pressione, trasmettitori di pressione, sistema tappi fusibili e cavi termosensibili, fonometri per la rilevazione di perdite di gas e sistemi di estinzione. L’intervento di questi sistemi attiva la messa in sicurezza degli impianti, monitorati 24 ore su 24 dal dispacciamento di San Donato Milanese.
Tutti i recipienti a pressione e le linee sono periodicamente verificati da Enti esterni, mentre le flow line di collegamento tra gli impianti di compressione e trattamento e i relativi cluster sono monitorati attraverso la regolare ispezione del tracciato, effettuata a piedi o con automezzi. Periodicamente, all’interno di tali condotte viene fatto passare un dispositivo intelligente munito di sensori, il cosiddetto “pig”, che consente di rilevare la presenza di eventuali difetti o anomalie del materiale ed anche il più piccolo spostamento della condotta. Inoltre, è attivo un monitoraggio della microsismicità, offrendo garanzie sulla gestione in sicurezza dell’attività di stoccaggio e un monitoraggio dei movimenti del suolo con dati provenienti da Interferometria satellitare SAR e con acquisizioni in continuo e in tempo reale ottenute attraverso stazioni CGPS.
Capacità interconnessa di trasporto-stoccaggio e utilizzo della rete
La capacità di trasporto mediamente offerta nel 2019 è risultata pari a 362,9 milioni di m3 medi/giorno, in linea rispetto al 2018 (+0,6%), mentre quella conferita è risultata pari a 231,4 milioni di m3 medi/giorno. La saturazione della rete6 è risultata pari al 63,8%, in riduzione rispetto al 2018 (79,5%).
Il numero degli utenti attivi del trasporto nel 2019 è risultato pari a 150 a fronte di 136 utenti attivi nel 2018. Nel corso dell’anno sono stati stipulati 123 contratti di allacciamento per la realizzazione di nuovi punti di consegna/riconsegna, di cui 26 relativi alle immissioni di biometano e 61 relativi ad aree di servizio CNG.
La capacità complessiva di stoccaggio, comprensiva dello stoccaggio strategico, è risultata pari a 17,0 miliardi di m3 al 31 dicembre 2019, in aumento di 0,1 miliardi di m3 rispetto al 2018 a seguito della progressiva entrata in esercizio del giacimento di Bordolano, di cui 12,5 di capacità disponibile, interamente conferita per l’anno termico 2019-2020, e i restanti 4,5 miliardi di m3 relativi allo stoccaggio strategico.
Il numero di utenti attivi dello stoccaggio è risultato pari a 90 (91 nel 2018).
Volumi di attività
I volumi di gas immesso in rete nel 2019 ammontano complessivamente a 75,37 miliardi di m3, in aumento di 2,55 miliardi di m3 rispetto al 2018 (+3,5%). L’aumento è attribuibile principalmente ai maggiori consumi registrati nel settore termoelettrico (+2,45 miliardi di m3; +10,1%), a seguito del maggior ricorso al gas naturale nella generazione elettrica, della riduzione dei flussi di importazione elettrica, nonché della minore produzione da fonti rinnovabili, in particolare della produzione idroelettrica, nonostante la crescita di eolico e fotovoltaico.
75,37
miliardi di m3 di gas immesso in rete (+3,5%)
La capacità di stoccaggio disponibile al 31 dicembre 2019, pari a 12,5 miliardi di m3 (+0,1 miliardi di m3 rispetto al 2018, resi disponibili dalla progressiva entrata in esercizio del nuovo giacimento di Bordolano), rappresenta la più ampia capacità offerta a livello europeo, ed è stata interamente conferita per l’anno termico 2019-2020.
74,34
miliardi di m3 domanda gas (+2,3%)
I volumi di gas movimentati nel Sistema di stoccaggio nell’esercizio 2019 ammontano a 19,33 miliardi di m3, in riduzione di 1,74 miliardi di m3, pari all’8,3%, rispetto all’esercizio 2018. La riduzione è attribuibile essenzialmente alle minori erogazioni da stoccaggio (-1,26 miliardi di m3; -12,1%), a seguito principalmente dell’andamento climatico.
100%
di capacità disponibile conferita
Nel corso del 2019 presso il terminale GNL di Panigaglia (SP) sono stati rigassificati 2,40 miliardi di m3 di GNL (0,91 miliardi di m3 nel 2018; +1,49 miliardi di m3). Nel 2019 sono state effettuate 57 discariche da navi metaniere (+36 discariche rispetto al 2018).
57
discariche da navi metaniere (+36 rispetto al 2018)
Il significativo aumento dei volumi di attività rispetto allo scorso anno, è riconducibile principalmente alla maggiore competitività del costo del GNL rispetto al gas naturale, oltre che ai nuovi meccanismi di allocazione della capacità di rigassificazione a mezzo di apposite procedure d’asta.
Principali dati operativi
In conformità al principio contabile internazionale IFRS 8 “Settori operativi”, i settori operativi sono definiti sulla base della reportistica interna utilizzata dalla Direzione Aziendale ai fini dell’allocazione delle risorse ai diversi segmenti e per l’analisi delle relative performance. A tal fine rileva che le società entrate nel perimetro di consolidamento nel corso dell’esercizio 2019 sono state consolidate all’interno del settore “Corporate e altre attività”, ad eccezione di Enura, oggetto di consolidamento all’interno del settore di attività “Trasporto di gas naturale”.
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2017 |
2018 |
2019 |
Var. ass. |
Var. % |
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Trasporto di gas naturale (a) |
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Gas naturale immesso nella Rete Nazionale Gasdotti (miliardi di m3) (b) |
74,59 |
72,82 |
75,37 |
2,55 |
3,5 |
||||||||||
Rete dei gasdotti (km in esercizio) |
32.584 |
32.625 |
32.727 |
102 |
0,3 |
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Potenza installata nelle centrali di compressione (Megawatt) |
902 |
961 |
961 |
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Rigassificazione di Gas Naturale Liquefatto (GNL) (a) |
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Rigassificazione di GNL (miliardi di m3) |
0,63 |
0,91 |
2,40 |
1,49 |
|
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Stoccaggio di gas naturale (a) |
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Capacità disponibile di stoccaggio (miliardi di m3) (c) |
12,2 |
12,4 |
12,5 |
0,1 |
0,8 |
||||||||||
Gas naturale movimentato in stoccaggio (miliardi di m3) |
19,92 |
21,07 |
19,33 |
(1,74) |
(8,3) |
||||||||||
Dipendenti in servizio a fine anno (numero) (d) |
2.919 |
3.016 |
3.025 |
9 |
0,3 |
||||||||||
di cui settori di attività: |
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- Trasporto |
1.972 |
1.915 |
1.945 |
30 |
1,6 |
||||||||||
- Rigassificazione |
63 |
64 |
65 |
1 |
1,6 |
||||||||||
- Stoccaggio |
60 |
59 |
61 |
2 |
3,4 |
||||||||||
- Corporate e altre attività (e) |
824 |
978 |
954 |
(24) |
(2,5) |
Dinamiche del personale
Il personale in servizio al 31 dicembre 2019 è pari a n. 3.025 risorse (n. 3.016 risorse al 31 dicembre 2018), con un aumento rispetto allo scorso esercizio di n. 9 risorse (+0,3%). Il numero medio dei dipendenti a ruolo delle entità incluse nell’area di consolidamento al 31 dicembre 2019, è stato pari a n. 3.042 risorse (n. 2.949 risorse nel 2018).
Il 2019 ha registrato nel corso dell’anno le seguenti dinamiche:
- ingressi per 231 risorse, delle quali 172 assunzioni dal mercato, 59 altre entrate, conseguenti la variazione dell’area di consolidamento a seguito della acquisizione della società TEA Servizi S.r.l. (8 risorse) e del gruppo Renerwaste (47 risorse complessivamente con riferimento alle società Renerwaste S.r.l. e Renerwaste Lodi S.r.l.,), e a 4 rientri in servizio da aspettativa;
- uscite per 222 risorse, delle quali 68 per risoluzione del rapporto di lavoro, 45 risoluzioni unilaterali del rapporto di lavoro (che comprendono tra l’altro dimissioni e licenziamenti) e 77 uscite per Isopensione. Inoltre, vi sono state 12 altre uscite per aspettativa e 12 trasferimenti a società non consolidate.
Rispetto alla distribuzione del Gruppo sul territorio nazionale, 2.295 persone sono impiegate nelle regioni del Nord d’Italia, 241 nel Centro e 477 nel Sud. 13 persone, inoltre, sono in servizio stabilmente all’estero.
Relazioni industriali
Nel corso del 2019 il rapporto con le Organizzazioni Sindacali a livello nazionale e locale è stato caratterizzato da numerosi incontri dedicati all’analisi dei progetti di evoluzione dei business e dei nuovi assetti organizzativi, in seguito anche all’acquisizione di Cubogas.
Per le realtà del trasporto e dello stoccaggio è proseguito il percorso di integrazione derivante dal progetto “Integra” che prevede l’integrazione delle attività trasversali delle società operative al fine di sviluppare e valorizzare le competenze specifiche.
Nell’attività di trasporto sono proseguiti i lavori della commissione tecnica del progetto “Smart Gas” per una programmazione più razionale dell’agenda degli interventi e con l’obiettivo di analizzare gli aspetti tecnici di progetto. Inoltre, è stata avviata una commissione tecnica per il progetto “Smart Gas Impianti” con lo scopo di analizzare le tematiche tecniche relative a questa ulteriore evoluzione tecnico organizzativa.
Nell’attività di rigassificazione sono stati effettuati incontri con le Organizzazioni Sindacali, a livello nazionale e locale, finalizzati alla condivisione ed al confronto sui temi inerenti l’evoluzione del business.
Le dinamiche negoziali, coerenti con quanto previsto nel Protocollo sulle Relazioni Industriali del 2013, i cui razionali sono improntati al rafforzamento della contrattazione di secondo livello, hanno condotto alla definizione tra le Parti degli indicatori di produttività e redditività del Premio di Partecipazione per l’anno 2018 per tutte le società del gruppo Snam.
Inoltre, tutte le società del gruppo Snam hanno sottoscritto l’accordo attuativo ex Art 4. della Legge 92/2012 per l’uscita anticipata di ulteriori 110 lavoratori in possesso dei requisiti per l’adesione.
Con accordo sindacale è stato introdotto a livello di gruppo il ticket elettronico in tutte le realtà operative territoriali.
Gestione della catena di fornitura
Snam adotta un modello gestionale “allargato” che, superando i confini del suo perimetro aziendale coinvolge e responsabilizza gli attori della catena di fornitura (fornitori e subappaltatori): tutti vengono stimolati a raggiungere performance sempre più sostenibili, in ambito di mitigazione dei rischi, innovazione dei processi gestionali, aumento di efficienza operativa, promozione di procedure di governance responsabili.
Snam nel 2019 ha dato lavoro diretto a circa 600 aziende (+11% rispetto al 2018), di cui 424 appartenenti al settore delle piccole medie imprese (PMI), stipulando 896 contratti di approvvigionamento, per un valore complessivo di circa 1.550 milioni di euro (+2% rispetto al 2018). Tra i beni acquistati il materiale più rilevante è l’acciaio (tubazioni, raccorderia, ecc.) che, nel 2019, ha registrato una fornitura pari a circa 86.000 tonnellate.
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(milioni di €) |
2017 |
2018 |
2019 |
2017-2019 |
---|---|---|---|---|
Valore del procurato |
844 |
1.520 |
1.550 |
3.914 |
Circa 1.300 milioni di procurato riguardano l’Italia, (distribuiti in tutte le regioni italiane in coerenza con il radicamento nel territorio delle Società) mentre, per quanto concerne le attività all’estero nel 2019 Snam ha stipulato 23 contratti, per un valore di oltre 3 milioni di euro, e ha proseguito nell’esportazione del suo know-how, soprattutto in Inghilterra, per la gestione delle turbine a gas, e in Cina per la gestione e manutenzione di siti di stoccaggio gas.
Per garantire l’adeguatezza del parco fornitori rispetto alle esigenze di approvvigionamento, Snam conduce costantemente un’intensa attività di Market Intelligence e attività di scouting di nuovi fornitori: nel 2019 sono state contattate circa 260 imprese, relative a circa 70 differenti ambiti merceologici, e avviate alla qualifica 110 nuove candidature. Il numero di candidature spontanee ricevute da aspiranti fornitori è stato di 980. Questa attività è particolarmente importante per supportare la strategia di Snam verso la transizione energetica ampliando adeguatamente il parco fornitori afferente alle categorie merceologiche riguardanti i nuovi business (biometano, idrogeno, CNG, SSLNG).
Al 31 dicembre 2019 risultavano qualificati 2.085 fornitori, mentre 722 sono stati i fornitori interessati da attività inerenti rinnovi e nuove qualifiche. Snam concretizza il controllo sulla supply chain attraverso il monitoraggio delle prestazioni dei fornitori durante la fase di esecuzione dei contratti attraverso audit, visite ispettive e processi di valutazione. Durante l’anno sono stati raccolti 937 feedback (+14% rispetto al 2018) sulle prestazioni rese da 117 fornitori. Inoltre 1.913 fornitori e subappaltatori sono stati verificati in merito alla regolarità contributiva, attraverso 3.959 controlli che hanno permesso di intercettare il 2,25% di irregolarità.
Per quanto riguarda la lotta alla corruzione tutti i fornitori e subappaltatori sono tenuti all’accettazione del Patto Etico d’Integrità e sottoposti a verifiche di carattere reputazionale. Nel 2019 sono state eseguite 2.490 verifiche reputazionali su fornitori e subappaltatori.
Negli approvvigionamenti di lavori, che è la categoria più rilevante in quanto legata alle attività core, i fornitori considerati critici (livello di criticità A e B) sono tutti in possesso di sistemi di gestione qualità, ambiente e sicurezza certificati secondo gli standard ISO 9001, ISO 14001 e OHSAS 18001.
Per la valutazione delle performance Snam utilizza un Indice di rating (IR) che prende in considerazione il rispetto dei requisiti contrattuali tecnici (Qualità), di salute-sicurezza-ambiente (HSE), dei tempi di consegna pattuiti (Livello di servizio), l’instaurazione di un rapporto ottimale col committente per tutta la durata del contratto (Comportamento). La valutazione viene periodicamente trasmessa ai fornitori in forma di giudizio analitico.
Al fornitore che viene meno al rispetto degli standard concordati, Snam può limitare, sospendere o addirittura revocare la qualifica. Tra i casi possibili, ad esempio: il venire a mancare dei requisiti tecnico-organizzativi, la valutazione negativa delle sue prestazioni o di quelle dei suoi subappaltatori, l’inosservanza delle disposizioni in materia di regolarità contributiva e delle norme contenute nel Codice Etico di Snam. Nel 2019 sono stati 41 i provvedimenti emanati in questo ambito (+ 17% rispetto al 2018).
Distribuzione geografica del procurato in Italia (%) (*)
Nel 2019 per quanto riguarda le società IES Biogas, TEP Energy Solutions e CUBOGAS sono stati qualificati complessivamente 1012 fornitori di cui 918 con almeno un contratto ed 891 qualificabili come piccole medie imprese (PMI) per un totale di 1.031 contratti emessi.
Il relativo procurato complessivo è risultato essere pari a 108,8 Milioni di Euro il cui 96,3% è stato approvvigionato in Italia.
Procurato per natura merceologica
Procurato per settore di attività
Infortuni
Snam è costantemente impegnata a sviluppare e promuovere la tutela della salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. La ricerca e l’adozione di buone pratiche aziendali sono oggetto di progressiva promozione non solo in ambito societario ma anche verso i fornitori, allo scopo di estendere e migliorare la collaborazione sul conseguimento delle migliori performance.
Nel corso del 2019 si sono verificati in totale 7 infortuni (come nel 2018), di cui 2 occorsi ai dipendenti del Gruppo Snam (4 nel 2018), entrambi avvenuti in Società acquisite lo scorso anno (IES-Biogas e Cubogas) e 5 a fornitori contrattisti (3 nel 2018).
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(n.) |
2017 |
2018 |
2019 |
---|---|---|---|
Totale infortuni dipendenti |
6 |
4 |
2 |
Totale infortuni contrattisti |
5 |
3 |
5 |
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2017 |
2018 |
2019 |
||||
---|---|---|---|---|---|---|---|
|
|||||||
Dipendenti e Contrattisti |
|
|
|
||||
Indice di frequenza |
0,78 |
0,58 |
0,59 |
||||
Indice di gravità |
0,56 |
0,02 |
0,05 |
||||
Dipendenti |
|
|
|
||||
Indice di frequenza |
1,24 |
0,84 |
0,41 |
||||
Indice di gravità |
0,05 |
0,02 |
0,03 |
||||
Contrattisti |
|
|
|
||||
Indice di frequenza |
0,54 |
0,41 |
0,71 |
||||
Indice di gravità |
0,83 |
0,03 |
0,07 |
Infortuni sul lavoro - Indice di frequenza dipendenti e contrattisti (*)
Infortuni sul lavoro - Indice di gravità dipendenti e contrattisti (*)
Consumi energetici
I principali consumi energetici di Snam sono da attribuire alle turbine a gas impiegate negli impianti di compressione che forniscono la pressione necessaria al trasporto del gas (consumi di spinta) e nelle concessioni di stoccaggio (consumi di stoccaggio) che, globalmente, rappresentano l’81% dei consumi totali in riduzione rispetto al 2018 (88%) a causa di un aumento dei consumi energetici dell’impianto di rigassificazione di GNL Italia che hanno rappresentato il 10% del consumo totale del Gruppo (3,5% nel 2018). L’aumento è in linea con l’incremento del quantitativo del gas rigassificato (+170%). Nel 2019 il consumo energetico totale è stato pari a circa 12.152 TJ (-8,5 % rispetto al 2018) nonostante un incremento complessivo del gas immesso in rete (+3,5%). Questo risultato è stato favorito dalla diversa provenienza del gas dai punti di importazione (minor utilizzo della rete dorsale dal nord Africa più energivora rispetto alle altre dorsali). Oltre al gas naturale, le altre fonti energetiche utilizzate sono l’energia elettrica (3,5%) e altri combustibili (gasolio, benzina, gpl e calore) che, insieme, equivalgono allo 0,8% dei consumi. La Società inoltre, impegnata nel contrasto ai cambiamenti climatici, ha dichiarato che utilizzerà il 55% di energia elettrica green al 2030.
Consumi energetici per settore di attività (%)
Consumi energetici (TJ)
Emissioni di gas effetto serra
Nel 2019 le emissioni dirette CO2eq sono state pari a circa 1,35 milioni di tonnellate (in decisa riduzione al 2018 con il 10% in meno).
La riduzione delle emissioni dirette è in parte dovuta alla riduzione dei consumi energetici, favorita dalla diversa provenienza del gas dai punti di importazione (minor utilizzo della rete dorsale dal nord Africa più energivora rispetto alle altre linee di importazione), ma soprattutto deriva dalle iniziative di riduzione delle emissioni di gas naturale implementate, a dimostrazione dell’efficacia della strategia di decarbonizzazione adottata da Snam nel tempo.
Nello specifico, nel 2019 Snam ha ridotto le sue emissioni in atmosfera grazie all’adozione di diverse iniziative:
- riduzione delle emissioni di gas naturale (diminuzione del 11,5% rispetto ai valori del 2018 e del 19% rispetto al 2016, grazie all’adozione di diverse best practice)
- produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici e acquisto energia elettrica green (incrementato il consumo di energia elettrica green, passato dal 37% del 2018 al 44% del 2019);
- installazione impianti con illuminazione a led in sostituzione di altri apparecchi illuminanti a maggior consumo;
- saving derivante dalla ristrutturazione degli edifici;
- smart working.
Queste azioni hanno consentito alla società di non immettere in atmosfera circa 182 mila tonnellate di CO2eq, valore massimo degli ultimi anni, in aumento del +17% rispetto al 2018 come conseguenza del sempre maggior impegno della società nella lotta al cambiamento climatico.
Le emissioni di CO2 da combustione sono state pari a circa 0,656 milioni di tonnellate (-9,7% rispetto al 2018), mentre le emissioni di CO2eq derivanti dalle emissioni di metano e HFC sono state pari a circa 0,69 milioni di tonnellate (-10,4% rispetto al 2018). Le emissioni di gas naturale sono risultate pari a 39,2 milioni di m3, in riduzione rispetto ai 44,4 milioni di m3 del 2018.
La società, impegnata nel contrasto alle emissioni climalteranti, ha fissato nuovi target:
- riduzione del 40% al 2030 di tutte le emissioni di CO2eq dirette (Scope 1) ed indirette (Scope 2), base year 2016;
- riduzione del 40% delle emissioni di gas naturale al 2025 base year 2016 (obiettivo incrementato di 15 punti percentuali rispetto allo scorso anno).
Nel corso del 2019 è stata evitata l’emissione in atmosfera di 9,4 milioni di m3 di gas naturale, pari a circa 165.000 tonnellate di CO2eq (+16 % rispetto alle circa 142.000 tonnellate di CO2eq del 2018). Tali performances sono state rese possibili dagli interventi di ricompressione del gas in linea ed agli interventi con tapping machine, tecnologia che consente di effettuare lo stacco da metanodotti in esercizio per nuovi allacciamenti senza interruzione del servizio.
Nel 2019, le emissioni di anidride carbonica delle installazioni del Gruppo Snam soggette ad ETS sono risultate complessivamente superiori rispetto ai permessi di emissione assegnati. A fronte di circa 0,609 milioni di tonnellate di anidride carbonica emesse in atmosfera, sono state assegnate a titolo gratuito circa 0,202 milioni di quote, facendo registrare un deficit di 0,407 milioni di tonnellate. Le quote assegnate comprendono anche quelle destinate ai nuovi entranti, impianti di compressione gas di Minerbio e Sergnano per l’anno 2018 e 2019. L’assegnazione delle quote gratuite da parte dell’Autorità Nazionale Competente ogni anno si riducono progressivamente come previsto dal terzo periodo di regolazione dall’art.10 bis della Direttiva 2009/29/CE.
Totale emissioni di GHG dirette - scope 1 (kt CO2eq) (*)
Emissioni di CO2 da impianti ETS (106 t)
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Attività |
Numero impianti |
Denominazione impianti |
---|---|---|
Trasporto |
13 |
Impianti di compressione gas di Enna, Gallese, Istrana, Malborghetto, Masera, Melizzano, Messina, Montesano, Poggio Renatico, Tarsia, Terranuova Bracciolini, Minerbio, Sergnano |
Stoccaggio |
8 |
Impianti di compressione gas di stoccaggio di Cortemaggiore, Fiume Treste, Minerbio, Ripalta, Sabbioncello, Sergnano, Settala e Bordolano |
Rigassificazione |
1 |
Impianto del gas naturale liquefatto di Panigaglia |
6 Rapporto tra capacità conferita e capacità disponibile