Lettera agli azionisti e agli stakeholder
Luca dal Fabbro
Presidente
Marco Alverà
Amministratore Delegato
Signori azionisti e stakeholder,
il 2019 è stato un anno particolarmente positivo per Snam sotto il profilo dei risultati ottenuti, oltre che un anno ricco di eventi.
La domanda gas ha proseguito il suo trend di crescita, chiudendo il 2019 a 74 miliardi di metri cubi, grazie anche alla maggiore competitività del gas nella generazione di energia elettrica, anche in termini di emissioni di CO2.
In un contesto regolatorio che ha visto la conferma per il prossimo periodo dei principali parametri di riferimento, con l’obiettivo di migliorare la competitività e la sicurezza degli approvvigionamenti del gas, nel corso del 2019 abbiamo investito oltre 960 milioni di euro in infrastrutture in Italia, rispettando le previsioni di budget per il dodicesimo anno consecutivo. Abbiamo investito all’estero nella realizzazione del progetto TAP, di cui Snam è azionista al 20%, il cui stato di avanzamento dei lavori ha raggiunto oltre il 90% e con l’attesa di completamento dell’opera confermata entro la fine del 2020.
Sono proseguiti nel corso dell’anno gli interventi e le iniziative volte a trasformare la nostra rete da infrastruttura incentrata sul metano ad infrastruttura “energetica” per il trasporto di gas rinnovabili e in sinergia con le reti elettriche.
Con l’obiettivo di costruire il nostro futuro puntando sui nuovi business a supporto della transizione energetica, è stata costituita la Business Unit Energy Transition dedicata alle nuove attività “green” (biometano, mobilità sostenibile ed efficienza energetica). In tale ambito, nel mese di novembre Snam, attraverso la nuova società interamente posseduta Snam 4 Environment, ha completato l’acquisizione di una quota pari a circa l’83% di Renerwaste, una delle maggiori società attive in Italia nelle infrastrutture di biogas e biometano.
Snam, inoltre, ha siglato una lettera di intenti vincolante finalizzata a negoziare e definire gli accordi per avviare una partnership strategica nelle infrastrutture per il biometano da agricoltura tramite l’ingresso, con una quota pari al 50%, in Iniziative Biometano, società che opera in Italia con cinque impianti di biogas, con un piano di conversione a biometano, e con diversi impianti in fase di autorizzazione o costruzione. Grazie a queste iniziative, Snam potrà accrescere le proprie competenze di gestione ed esercizio di impianti sia nella filiera del biometano agricolo che di quello da FORSU, perfettamente complementari all’expertise nella progettazione, sviluppo e costruzione di IES Biogas, società controllata da Snam e leader nella realizzazione di impianti di biogas e biometano in Italia e all’estero.
Gli investimenti del 2019 nel settore del biometano si integrano con quelli previsti nella mobilità sostenibile a gas naturale in Italia, nei trasporti su rotaia oltre che su strada e marittimi. Attraverso la società controllata Snam 4 Mobility, leader nelle soluzioni tecnologiche per stazioni di rifornimento di gas naturale per l’autotrazione, al 31 dicembre 2019 sono state contrattualizzate 103 stazioni di rifornimento di CNG/L-CNG, biometano e LNG bio (50 stazioni al 31 dicembre 2018). Con Tamoil, nel marzo 2019, e con IP, nel mese di luglio, sono stati siglati accordi per la realizzazione rispettivamente di 5 stazioni e 26 nuovi impianti di rifornimento di gas naturale sul territorio nazionale.
Abbiamo continuato ad investire nel settore dell’efficienza energetica con l’acquisizione del controllo di TEA Servizi, ESCO attiva nella progettazione di impianti termoidraulici ed elettrici e nell’offerta di soluzioni a risparmio energetico per soggetti pubblici e privati.
Il 2019 è stato per Snam “l’anno dell’idrogeno”: con la creazione della Business Unit Idrogeno, dedicata allo sviluppo del business dell’idrogeno, e l’avvio nel mese di aprile della prima sperimentazione in Europa di una miscela di idrogeno al 5% e gas naturale immessa nella rete di trasporto Snam a Contursi Terme (Salerno), arrivando a raddoppiare il mix al 10% nel mese di dicembre. A livello internazionale, Snam fa parte di Hydrogen Council, l’iniziativa lanciata nel 2017 al World Economic Forum di Davos per creare una coalizione di aziende leader nei rispettivi settori impegnate ad accelerare gli investimenti nell’idrogeno, e Hydrogen Europe, che raggruppa oltre 100 aziende, una settantina di istituti di ricerca e 13 associazioni nazionali a livello globale.
Snam identifica nell’idrogeno un vettore energetico pulito che può avere un ruolo cruciale nel garantire il raggiungimento degli obiettivi europei e globali di decarbonizzazione al 2050 e il cui sviluppo può contribuire ad affermare la centralità della rete Snam nel lungo periodo.
È proseguito, infine, l’impegno internazionale in mercati dove la domanda gas continua ad avere tassi di crescita a doppia cifra. Nel 2019 è stata costituita Snam Gas & Energy Services Beijing per sviluppare la nostra presenza nel mercato cinese: nel corso dell’anno, Snam ha firmato un accordo strategico di cooperazione con CNPC - Petrochina, il principale gruppo energy della nazione, e ha iniziato a erogare servizi, principalmente a supporto dello sviluppo di capacità di stoccaggio.
Questa è la Snam del futuro, leader nella transizione energetica, ad alto profilo tecnologico e sempre più interconnessa con il territorio. Con il progetto SnamTec (Tomorrow’s energy company), investiremo oltre 1,4 miliardi di euro nel corso del piano 2019-2023, per ridurre l’impatto ambientale delle nostre attività attraverso l’innovazione e il contributo alla decarbonizzazione.
Per evolvere in un mondo che cambia rapidamente e continuare ad essere leader, vogliamo essere sempre più agili ed efficienti, ottimizzare i processi trasversali e valorizzare le competenze specifiche. È in quest’ottica che abbiamo puntato su un modello organizzativo agile che, grazie ad una catena decisionale più corta, garantisce una maggiore rapidità decisionale, per sostenere il core business e favorire la crescita dei nuovi business.
Nell’ambito del piano di efficienza lanciato nella seconda metà del 2016 abbiamo semplificato i processi e l’organizzazione, ad esempio con l’integrazione delle attività di manutenzione di trasporto e stoccaggio. Tale piano ha consentito di migliorare la qualità e il time to market e di ridurre i costi di circa 15 milioni di euro (circa 51 milioni di euro a livello cumulato per il periodo 2016-2019). Complessivamente, l’obiettivo del piano di efficienza è stato ulteriormente aumentato a oltre 65 milioni di euro al 2023, rispetto ai 60 milioni di euro di target del piano precedente.
In un contesto di consumi di gas in ripresa e di generale stabilità del contesto regolatorio, con la proroga del quarto periodo di regolazione fino al 2019 per i business del trasporto, della rigassificazione e dello stoccaggio, abbiamo raggiunto risultati molto positivi e superiori alle aspettative. L’utile operativo adjusted ammonta a 1.417 milioni di euro, in aumento di 12 milioni di euro (+0,9%) rispetto all’utile operativo adjusted 2018 (+33 milioni di euro, pari al 2,4% rispetto all’utile operativo reported 2018), grazie anche ai risparmi ottenuti con il Piano di efficienza che hanno consentito in parte di assorbire l’aumento dei costi operativi, riveniente principalmente dalla variazione del perimetro di consolidamento. L’utile netto adjusted si attesta a 1.093 milioni di euro, in aumento di 83 milioni di euro (+8,2%) rispetto all’utile netto adjusted dell’esercizio 2018 (+104 milioni di euro, pari all’11%, rispetto all’utile netto reported del 2018). Il flusso di cassa netto da attività operativa (1.486 milioni di euro) ha consentito di finanziare interamente i fabbisogni connessi agli investimenti netti di periodo, inclusi gli investimenti in partecipazioni e nuove imprese entrate nel perimetro di gruppo, generando un Free Cash Flow di 482 milioni di euro. L’indebitamento finanziario netto, dopo il pagamento agli azionisti del dividendo 2018 (746 milioni di euro, tra saldo e acconto) e il flusso di cassa derivante dall’acquisto di azioni proprie (39 milioni di euro), si attesta a 11.923 milioni di euro (11.548 milioni di euro al 31 dicembre 2018).
Con l’obiettivo di allineare la strategia di finanziamento con i propri target di sostenibilità e di ampliare la base di investitori, Snam nel mese di febbraio ha concluso con successo l’emissione del primo Climate Action Bond in Europa, per un ammontare di 500 milioni di euro, i cui proventi saranno utilizzati per finanziare i nostri investimenti green nel biometano e nell’efficienza energetica, nonché gli investimenti finalizzati al miglioramento dell’impatto ambientale delle attività di Snam.
Nel mese di dicembre 2019, abbiamo concluso con pieno successo il riacquisto sul mercato di titoli obbligazionari per un valore nominale complessivo pari a circa 597 milioni di euro, a sostegno del percorso virtuoso di ottimizzazione della struttura del debito in termini di riduzione del costo del capitale, in linea con i propri obiettivi. Oltre a ciò, con l’obiettivo di ulteriore ottimizzazione e a supporto della remunerazione complessiva per gli azionisti, nell’ambito del programma di share buyback, nel corso del 2019 abbiamo riacquistato complessivamente n. 8.412.920 azioni proprie, pari allo 0,25% del capitale sociale.
Prosegue, inoltre, l’impegno nelle tematiche ESG ormai da alcuni anni integrate nel processo decisionale strategico. A tale proposito, con l’insediamento del nuovo Consiglio di Amministrazione nel mese di aprile, abbiamo dato vita, primi in Italia e tra i primi in Europa, ad un Comitato specificamente dedicato a tematiche ESG. In tale ambito Snam ha varato nel 2019 una policy aziendale sulla diversità e inclusione, promossa dal comitato consiliare ESG, volta a diffondere tra dipendenti e collaboratori la cultura delle pari opportunità, e con l’Assemblea degli azionisti del 23 ottobre ha approvato una modifica dello statuto volta a rendere permanente gli effetti della Legge Golfo-Mosca in materia di equilibrio di genere negli organi sociali. L’impegno di Snam è stato premiato: a partire da gennaio 2020, infatti, siamo entrati a far parte delle 325 aziende a livello globale incluse nel Gender-Equality Index (GEI) 2020 di Bloomberg”.
Snam, nel mese di giugno 2019, è risultata la migliore società italiana per corporate governance e integrazione dei fattori ESG (ambientali, sociali e di governance) nelle strategie aziendali, secondo l’indagine annuale Integrated Governance Index. Anche per il 2020 continuerà l’impegno di Snam per rafforzare un modello di azienda sostenibile su tutti i fattori ESG, a partire da quelli che hanno un impatto sul clima e l’ambiente, e definire un percorso virtuoso in direzione della neutralità climatica entro il 2050.
A testimonianza del costante impegno a mantenere un adeguato sistema di controllo interno e di gestione dei rischi in linea con le best practice internazionali, nel mese di maggio 2019 Snam è stata citata nel documento realizzato dalla Presidenza Giapponese del B20 e presentato in occasione del “Tokyo Summit come «Esempio Tangibile» di società che si distingue per il concreto impegno nel contrasto alla corruzione e a ottobre 2019 è entrata a far parte del Leadership Committee della rappresentanza permanente del Business all’OCSE (BIAC) all’interno del Comitato Anticorruzione. Inoltre, nel dicembre 2019 Snam è stata ammessa al regime di adempimento collaborativo (cooperative compliance) istituito nell’ambito della legislazione fiscale nazionale.
A conferma del nostro modello di sviluppo sostenibile abbiamo rinnovato la nostra adesione ai principi del Global Compact e agli SDGs definiti dall’ONU. Le performance ottenute in termini di ESG hanno consentito alla nostra Società di essere inclusa nei più prestigiosi indici di sostenibilità. Snam è stata inclusa per l’undicesimo anno consecutivo nel Dow Jones Sustainability World Index, oltre ad essere stata confermata ai vertici sia nel FTSE4Good che nel CDP Climate Change. Continua inoltre l’impegno nel rafforzare la cultura e la consapevolezza in tema di salute e sicurezza, essenziale per la riuscita e il successo delle nostre attività, e testimoniato dai bassi indici infortunistici registrati sia per i dipendenti che per i contattisti (0,59 indice di frequenza e 0,05 indice di gravità).
Per quanto riguarda la dimensione sociale, proseguono le iniziative di Fondazione Snam per lo sviluppo sociale dei territori. Nel mese di ottobre, più di 700 persone di Snam hanno dedicato una giornata di lavoro a iniziative di volontariato in oltre 90 Onlus su tutto il territorio nazionale. Il polo di formazione Snam Institute ha erogato nel periodo 2016-2019 oltre 389 mila ore di training ai dipendenti dell’azienda. Questo rappresenta un’ulteriore leva per creare e coltivare rapporti più stretti con il territorio e meglio rispondere alle necessità delle comunità che ospitano le nostre infrastrutture.
Guardando al futuro, il nuovo piano strategico, annunciato lo scorso novembre, traccia un percorso che consentirà a Snam di continuare a crescere e a creare significativo valore per gli azionisti, cogliendo e anticipando le evoluzioni del mercato e contribuendo alla riduzione delle emissioni di CO2, al miglioramento della qualità dell’aria e al contenimento dei costi dell’energia. In particolare, puntiamo a promuovere lo sviluppo in Italia e non solo del biometano e delle altre attività per la transizione energetica. Con i nuovi investimenti nella rete, il focus sulle nuove tecnologie, lo sviluppo dei nuovi business e le iniziative di finanza sostenibile, la Snam del 2023 sarà sempre più innovativa, efficiente e protagonista della transizione energetica in Italia e in Europa.
Sulla base dei risultati conseguiti e delle prospettive della Società, il Consiglio di Amministrazione intende proporre all’Assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,2376 euro per azione, di cui 0,095 euro per azione già distribuiti a titolo di acconto nel mese di gennaio 2020, a conferma dell’impegno di Snam nell’assicurare agli azionisti una remunerazione attrattiva e sostenibile nel tempo.
Nei primi mesi del 2020 in Italia, come in altri paesi del mondo, è iniziata una grave crisi sanitaria dovuta alla diffusione pandemica del coronavirus. Fin dalla notizia dei primi contagi nel nostro Paese, Snam ha costituito un team inter-funzionale per la gestione del difficile momento e messo in atto, con il contributo straordinario di tutte le sue persone, le azioni necessarie a garantire la continuità del servizio e ad assicurare la sicurezza energetica del Paese. I dipendenti hanno proseguito il proprio lavoro attraverso lo strumento dello smart working da casa, con presidi fisici limitati al minimo indispensabile per garantire l’operatività. Il tutto grazie al supporto dalle risorse tecnologiche e informatiche necessarie. Oltre a essere vicini alle nostre persone, abbiamo anche voluto essere vicini al nostro Paese stanziando, anche attraverso la nostra Fondazione Snam, un contributo di 20 milioni di euro per realizzare iniziative in favore del sistema sanitario italiano e del terzo settore che, lavorando in modo incessante e straordinario, si sono trovati a fronteggiare una situazione di estrema emergenza.
18 Marzo 2020
per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente
L’Amministratore Delegato