Sicurezza delle infrastrutture
La sicurezza del territorio è al centro della progettazione e della gestione della rete gas. In fase di progettazione, il tracciato dei gasdotti è scelto tra diverse alternative sulla base di considerazioni relative alla sicurezza del trasporto, alla fattibilità tecnico-economica e all’impatto ambientale: in particolare, ci si accerta che il tracciato non interferisca con gli equilibri esistenti, evitando o riducendo al minimo il passaggio in aree di rilevante interesse naturale, culturale, archeologico e in territori geologicamente instabili o antropizzati.
Nella fase di costruzione vengono utilizzate, compatibilmente con la fattibilità tecnica, procedure e tecnologie avanzate di scavo e di posa che interferiscano il meno possibile con l’ambiente circostante: riduzione della larghezza della fascia di lavoro, minimizzazione delle infrastrutture e dei mezzi di cantiere, tecniche “trenchless” (tunnel e microtunnel) in alternativa agli scavi tradizionali.
Terminata la posa viene effettuata un’accurata operazione di ripristino ambientale per riportare il territorio nelle condizioni morfologiche e vegetazionali originali e mantenendo gli equilibri naturali preesistenti. Nel corso dell’esercizio, le infrastrutture della rete sono controllate dal dispacciamento che con l’utilizzo di programmi di simulazione e ottimizzazione, garantisce il loro assetto ottimale per un efficiente e sicuro servizio di trasporto, con l’obiettivo di riduzione dei consumi di combustibile per la spinta del gas e contenimento dei livelli di emissioni.
La sicurezza dei metanodotti viene garantita in vario modo, attraverso la regolare ispezione del tracciato effettuata a piedi, con automezzi e con sorvoli in elicottero per rilevare le situazioni potenzialmente pericolose determinate, ad esempio, da lavori di terzi in prossimità delle condotte o da potenziali instabilità verificatesi lungo il tracciato. Sono inoltre svolte ispezioni geologiche e tenuti sotto controllo gli eventuali movimenti franosi del terreno in punti specifici del tracciato con l’ausilio della strumentazione più idonea e sofisticata. Periodicamente, all’interno della rete viene fatto passare un dispositivo intelligente munito di sensori, il cosiddetto “pig”, che consente di rilevare la presenza di eventuali difetti o anomalie del materiale ed anche il più piccolo spostamento della condotta.
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2016 |
2017 |
2018 |
Rete ispezionata con pig intelligenti (km) |
1.660 |
1.632 |
1.651 |
Rete ispezionata con sorvoli in elicottero (km) |
16.218 |
16.274 |
18.462 |
Rete sottoposta a ispezione geologica (km) |
1.478 |
4.080 |
4.209 |
Presso l’impianto di rigassificazione di Panigaglia, oltre alle esercitazioni richieste dalla direttiva Seveso, nel 2018 Snam ha svolto con frequenza mensile esercitazioni di sicurezza con simulazione di rilasci accidentali di GNL. È stata inoltre svolta un’esercitazione congiunta di Security e di Safety con il coinvolgimento della capitaneria di porto, dei vigli del fuoco, della polizia e dell’emergenza sanitaria.