Sicurezza delle infrastrutture

Il dispacciamento

Il dispacciamento provvede al monitoraggio ed al telecontrollo a distanza dell’esercizio della rete di trasporto, ricevendo dati da circa 3.800 impianti dislocati lungo la rete di trasporto, di cui oltre 1.600 telecomandati. Con l’impiego di specifiche applicazioni software, i dati raccolti consentono, anche sulla base di dati storici di consumo e delle previste condizioni climatiche, di formulare previsioni a breve termine della domanda di trasporto e di simulare ed ottimizzare i flussi di gas nella rete, garantendo il miglior assetto degli impianti di compressione così da ridurre i consumi delle stesse e contenere il livello delle emissioni. L’attività di esercizio della rete ed il bilanciamento fisico del sistema vengono garantiti in maniera continuativa da una sala operativa presidiata 24 ore su 24, che sulla base della programmazione definita dai clienti e in coordinamento con gli operatori delle infrastrutture italiane ed estere collegate alla rete di trasporto, provvede alla corretta movimentazione del gas dai punti di immissione ai punti di prelievo.
Il dispacciamento telecontrolla inoltre 9 impianti di stoccaggio; pianificando ed eseguendo le attività di esercizio degli impianti di superficie di trattamento, area pozzo e compressione, garantendo l’esecuzione in sicurezza sia in condizioni operative ordinarie, che anomale o in emergenza.

La sicurezza del territorio è al centro della progettazione e della gestione della rete gas. In fase di progettazione, il tracciato dei gasdotti è scelto tra diverse alternative sulla base di considerazioni relative alla sicurezza del trasporto, alla fattibilità tecnico-economica e all’impatto ambientale: in particolare, ci si accerta che il tracciato non interferisca con gli equilibri esistenti, evitando o riducendo al minimo il passaggio in aree di rilevante interesse naturale, culturale, archeologico e in territori geologicamente instabili o antropizzati.

Nella fase di costruzione vengono utilizzate, compatibilmente con la fattibilità tecnica, procedure e tecnologie avanzate di scavo e di posa che interferiscano il meno possibile con l’ambiente circostante: riduzione della larghezza della fascia di lavoro, minimizzazione delle infrastrutture e dei mezzi di cantiere, tecniche “trenchless” (tunnel e microtunnel) in alternativa agli scavi tradizionali.

Terminata la posa viene effettuata un’accurata operazione di ripristino ambientale per riportare il territorio nelle condizioni morfologiche e vegetazionali originali e mantenendo gli equilibri naturali preesistenti. Nel corso dell’esercizio, le infrastrutture della rete sono controllate dal dispacciamento che con l’utilizzo di programmi di simulazione e ottimizzazione, garantisce il loro assetto ottimale per un efficiente e sicuro servizio di trasporto, con l’obiettivo di riduzione dei consumi di combustibile per la spinta del gas e contenimento dei livelli di emissioni.

La sicurezza dei metanodotti viene garantita in vario modo, attraverso la regolare ispezione del tracciato effettuata a piedi, con automezzi e con sorvoli in elicottero per rilevare le situazioni potenzialmente pericolose determinate, ad esempio, da lavori di terzi in prossimità delle condotte o da potenziali instabilità verificatesi lungo il tracciato. Sono inoltre svolte ispezioni geologiche e tenuti sotto controllo gli eventuali movimenti franosi del terreno in punti specifici del tracciato con l’ausilio della strumentazione più idonea e sofisticata. Periodicamente, all’interno della rete viene fatto passare un dispositivo intelligente munito di sensori, il cosiddetto “pig”, che consente di rilevare la presenza di eventuali difetti o anomalie del materiale ed anche il più piccolo spostamento della condotta.

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Controllo e ispezione della rete

 

2016

2017

2018

Rete ispezionata con pig intelligenti (km)

1.660

1.632

1.651

Rete ispezionata con sorvoli in elicottero (km)

16.218

16.274

18.462

Rete sottoposta a ispezione geologica (km)

1.478

4.080

4.209

Presso l’impianto di rigassificazione di Panigaglia, oltre alle esercitazioni richieste dalla direttiva Seveso, nel 2018 Snam ha svolto con frequenza mensile esercitazioni di sicurezza con simulazione di rilasci accidentali di GNL. È stata inoltre svolta un’esercitazione congiunta di Security e di Safety con il coinvolgimento della capitaneria di porto, dei vigli del fuoco, della polizia e dell’emergenza sanitaria.