2020: verso la decarbonizzazione
Il 2020 ha rappresentato per Snam un anno di opportunità e sfide, che il Gruppo ha saputo cogliere e affrontare rafforzando il processo di decarbonizzazione.
La storia di Snam
2020 VERSO LA DECARBONIZZAZIONE
Snam rinnova l’impegno e aumenta gli investimenti nei nuovi business a favore della transizione energetica. Viene approvato il nuovo Piano Strategico 2020-2024, che condurrà alla decarbonizzazione entro il 2040.
2019 L’IMPEGNO PER LA TRANSIZIONE ENERGETICA
Snam introduce per la prima volta un mix di idrogeno e gas naturale nella propria rete di trasmissione. Inoltre, crea una business unit interamente focalizzata sul business dell’idrogeno e approva Il nuovo Piano Strategico 2019-2023, assumendo un ruolo fondamentale nella transizione energetica per se stessa e il Paese.
2018 LA NUOVA BRAND IDENTITY, DESFA E I NUOVI BUSINESS
Snam rilancia la propria brand identity rinnovando logo e valori. Definisce anche il nuovo purpose: “Energia per ispirare il mondo”. Nello stesso anno, si avviano le trattative per l’acquisizione del 66% di DESFA (Grecia). Da quest’anno, Snam comincia ad investire sul biometano, sulla mobilità sostenibile.
2017 ACCORDI E MEMORANDA
Durante il 2017, Snam firma un accordo quadro con Enil per lo sviluppo di stazioni a metano. Inoltre, firme dei Memoranda of Understanding con degli operatori esteri in ottica collaborativa e strategica.Nello stesso anno acquisisce ITA e Adriatic LNG.
2016 IL NUOVO CEO
Marco Alverà viene nominato CEO di Snam. Nello stesso anno, la Società si separa da ltalgas e acquisisce il 49% di Gas Connect Austria.
2013 ACQUISIZIONI
Dal 2013, Snam dà avvio ad una serie di acquisizioni (TIGF, TAG e TAP) per espandere la propria presenza internazionale
2012 NUOVO ASSETTO SOCIETARIO
Nuova denominazione sociale da Snam Rete Gas a Snam, mantenendo il primo per il business di trasporto, dispacciamento, telecontrollo e misura del gas. Nello stesso anno avviene anche la separazione da Eni e l’acquisizione del 31,5% di Interconnector UK.
2009 ACQUISIZIONE DI ITALGAS E STOGIT
Snam acquisisce da Eni il 100% di Stogit e di Italgas per 4.509 milioni di euro.
2007 IL PRIMO BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ
Pubblicazione del primo Bilancio di Sostenibilità del Gruppo per l’anno di rendicontazione 2006 e vincita dell’Oscar di Bilancio 2007 per la Corporate Governance.
2003 LA LIBERALIZZAZIONE DEL MERCATO
Snam, a seguito della Direttiva europea 98/30/CE, decide per la separazione societaria delle attività di trasporto e dispacciamento da tutte le altre.
2001 IL NUOVO NAMING E L’INGRESSO IN BORSA
Nasce Rete Gas Italia che cambierà il proprio nome in Snam Rete Gas. Nasce anche GNL Italia per gestire le attività di rigassificazione di GNL. Infine, le azioni Snam sono quotate in Borsa.
1997 POTENZIAMENTO DEI GASDOTTI
Snam completa i lavori di potenziamento dei gasdotti di importazione dal Nord Europa e avvia quelli per la realizzazione di un’ulteriore linea di importazione dalla Russia e per il Greenstream, il gasdotto sottomarino di importazione dalla Libia.
1983 IL TRANSMED
Si concludono i lavori del Transmed, il “gasdotto dei record”, che trasporta gas di provenienza algerina attraversando il Mediterraneo e l’Italia.
1960 L’ESPANSIONE DELLA RETE
Dal 1960 al 1980, la rete in Italia viene quadruplicata, raggiungendo quasi i 15.000 km di lunghezza complessiva nel 1980.
1941 NASCE SNAM
Il 30 ottobre 1941 nasce la Società Nazionale Metanodotti (Snam) per la costruzione e l’esercizio dei metanodotti e la distribuzione e vendita del gas. Si avvia il progetto di metanizzazione dell’Italia che durerà fino al 1960.
I nuovi business
Nel corso dell’anno, Snam ha proseguito il percorso di sviluppo e crescita dei nuovi business (biometano, efficienza energetica, mobilità sostenibile ed idrogeno) con l’obiettivo di rivestire un ruolo da leader nella transizione energetica.
A testimonianza di ciò, a dicembre 2020 Snam si è impegnata, insieme a Cassa Depositi e Prestiti (CDP) ed Eni, in un accordo per realizzare congiuntamente progetti integrati nei business della transizione energetica, lungo l’intera catena del valore.
Snam, nel business della mobilità sostenibile, ha proseguito il suo percorso di crescita favorendo l’introduzione e lo sviluppo della mobilità a CNG, GNL e SSLNG in Italia. In particolare, per il terminale GNL di Panigaglia, sono state depositate presso gli enti competenti le istanze per l’ottenimento delle autorizzazioni per la realizzazione delle infrastrutture funzionali al caricamento di GNL su autobotti a uso trasporto ed è in corso l’ottenimento dei permessi per la realizzazione, in Campania, di un impianto di micro-liquefazione al fine di consentire il caricamento di autocisterne per la distribuzione del GNL e bio-GNL in Italia. Nel corso dell’anno Snam ha inoltre ratificato accordi e partnership proseguendo le attività di negoziazione e contrattualizzazione con oltre 25 controparti, raggiungendo un totale di circa 132 stazioni contrattualizzate di cui 20 a GNL.
Sempre in ambito di mobilità sostenibile, Snam si è impegnata nel progetto H2iseO, insieme a FNM e Trenord, per dar vita in Lombardia, e in particolare nel Sebino e in Valcamonica, alla prima “Hydrogen Valley” italiana, con l’obiettivo di realizzare una flotta di treni a idrogeno e le relative infrastrutture, a partire dal 2023.
Rispetto al business dell’idrogeno, nel 2020 Snam ha proseguito nel percorso di sviluppo di applicazioni dell’idrogeno in ambito industriale, nel trasporto ferroviario, grazie alle collaborazioni avviate con Ferrovie dello Stato Italiane ed Alstom, promuovendo il suo potenziale come vettore energetico fondamentale per la lotta ai cambiamenti climatici e la decarbonizzazione delle industrie “hard-to-abate”. La collaborazione è volta a convertire le prime tratte ferroviarie da diesel a idrogeno: nell’accordo è già prevista la conversione di circa 13 tratte per una lunghezza complessiva di circa 700 km e l’installazione delle prime celle a combustibile con una capacità di 45 MW.
A gennaio 2020, inoltre, il Gruppo è entrato ufficialmente a far parte di The Hydrogen Council, la coalizione globale di aziende leader in ambito energetico, industriale e dei trasporti impegnate a promuovere l’utilizzo dell’idrogeno a favore della transizione energetica. Con l’intento di implementare nuove soluzioni tecnologiche focalizzate sulla transizione energetica basate sull’idrogeno verde 1 e la cattura e il riutilizzo della CO2, Snam ha sviluppato diverse partnership per acquisire competenze tecniche, accrescere il proprio posizionamento tecnologico ed essere più competitiva. In tal senso, a novembre, Snam ha annunciato l’acquisto di un’importante partecipazione di minoranza in De Nora, perfezionato in data 8 gennaio 2021. La Società, oltre ad essere innovatrice su scala globale nelle energie sostenibili e nelle tecnologie per il trattamento delle acque e un leader mondiale tecnologico negli elettrodi alcalini con competenze significative nel campo dell’elettrochimica, è anche socia al 34% in ThyssenKrupp Uhde Chlorine Engineers (TKUCE), joint venture con ThyssenKrupp tra i leader mondiali nell’elettrolisi dell’acqua, coinvolta in diversi grandi progetti per la produzione di idrogeno verde. Sempre a novembre, Snam ha concluso l’accordo con ITM Power, che ha previsto, tramite la partecipazione ad un aumento di capitale concluso con successo sul mercato, l’ingresso con una quota del 2,32%.
A dicembre Snam ha annunciato la propria partecipazione a una coalizione globale di sette aziende che, attraverso l’iniziativa “Green Hydrogen Catapult”, mira a sviluppare 25 GW di capacità produttiva di idrogeno verde al 2026 dimezzando gli attuali costi di produzione e portandoli sotto i 2 dollari al kg. Tale soglia rappresenterebbe il punto di svolta per rendere l’idrogeno verde e i suoi derivati (come l’ammoniaca verde) la risorsa energetica ideale per vari settori, dalla produzione di acciaio a quella di fertilizzanti, dalla generazione elettrica alla navigazione su lunga distanza, nei quali esiste una potenziale domanda di breve termine in Europa e nel mondo.
Infine, sul finire dell’anno è stato avviato un progetto tra Snam, Tenaris ed Edison per sperimentare la produzione di acciaio con idrogeno verde al fine di contribuire alla decarbonizzazione del settore siderurgico. Il progetto prevede l’utilizzo di idrogeno verde nell’acciaieria di Tenaris a Dalmine. L’iniziativa potrebbe includere la creazione di un sito di stoccaggio per l’accumulo di idrogeno ad alta pressione e l’utilizzo di ossigeno all’interno del processo fusorio. Tutte queste attività contribuiranno a ridurre significativamente le emissioni di CO2 legate alla produzione di acciaio.
Rispetto al business dell’efficienza energetica, Snam 4 Efficiency, a ottobre 2020, ha finalizzato l’acquisizione del 70% di Mieci S.p.A. ed Evolve S.p.a., per un valore complessivo di circa 50 milioni di euro, aumentando il proprio portafoglio di clienti a cui offre servizi di efficientamento integrati e tecnologici. Nel corso del 2020, Snam, tramite TEP, ha concluso 54 interventi di deep renovation dei condomini che hanno determinato una riduzione delle emissioni di CO2 pari a circa 1,7 kton/anno, per una complessiva riduzione di oltre 2,3 kton/anno considerando anche gli interventi realizzati nell’anno precedente. Nel settore industriale, sono stati collaudati 4 nuovi impianti e ne sono stati acquisiti 6 tramite la fusione con TEA, per un totale di 17 impianti in esercizio considerando anche i 7 realizzati negli anni precedenti, che hanno consentito una riduzione delle emissioni CO2 pari a circa 2,2 kton/anno.
Relativamente al business del biometano, Snam, tramite la controllata IES Biogas, ha progettato e costruito impianti per la produzione di biometano avanzato a partire dagli scarti e sottoprodotti dell’industria alimentare e dai rifiuti, in particolare della FORSU, la Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano. Inoltre, nell’ottica di internalizzare le competenze di aziende leader nel settore e di rafforzare il proprio posizionamento nella catena del valore del biometano, Snam ha concluso l’acquisizione di Renerwaste S.r.l., società attiva nelle infrastrutture di biogas e biometano, ha proseguito i progetti con Enersi Sicilia S.r.l. per la realizzazione di un impianto di produzione di biometano e di compost, e ha acquisito il 50% di Iniziative Biometano, azienda impegnata nella gestione degli impianti di biogas e biometano alimentati con biomasse di origine agricola.
Internazionalizzazione
Nel 2020 Snam ha continuato a perseguire la propria strategia di internazionalizzazione sviluppando relazioni in Paesi chiave per l’espansione dei propri business.
A febbraio, Snam e SOCAR, l’azienda energetica di Stato della Repubblica dell’Azerbaigian, hanno sottoscritto un accordo di cooperazione per studiare lo sviluppo dei gas rinnovabili e dell’energia sostenibile, anche nella prospettiva di un loro futuro impiego nel Corridoio Sud 2 e quindi nel Trans Adriatic Pipeline (TAP).
A luglio, Snam ha finalizzato una tra le operazioni più importanti a livello globale nel settore. Il consorzio composto da Snam, quale unico operatore industriale, e da cinque fondi internazionali ha acquisito il 49% di ADNOC Gas Pipelines, società che detiene per 20 anni i diritti di gestione di 38 gasdotti negli Emirati Arabi Uniti.
Inoltre, ad agosto Snam e Pipechina (China Oil and Gas Piping Network Corporation, società appena costituita dal governo cinese per presiedere allo sviluppo e alla gestione delle infrastrutture gas nel paese), hanno sottoscritto un Memorandum Of Understanding di cooperazione strategica per attività di supporto tecnico (in infrastrutture di trasporto, rigassificazione e stoccaggio di gas naturale), di ricerca e sviluppo nella transizione energetica in Cina (incluso sperimentazioni nel settore dell’idrogeno) nonché per possibili investimenti congiunti. Sempre in Cina, è proseguita nel 2020 l’erogazione di servizi tecnici, prevalentemente nel business dello stoccaggio, alle principali Società di Stato del settore energetico.
Infine, a novembre, Snam ha siglato per il mercato indiano una serie di accordi di cooperazione nella transizione energetica, in particolare idrogeno e mobilità sostenibile, con Adani Gas Limited, Greenko e Indian Oil.
Sostenibilità e CSR
A gennaio 2020, Snam è entrata a far parte delle 325 aziende a livello globale incluse nel Gender-Equality Index (GEI) 2020 di Bloomberg, evidenziando l’impegno della Società nel promuovere e garantire la parità di genere, riconosciuto anche nel 2021 con l’inclusione nel GEI 2021. Nel mese di dicembre 2020, il Gruppo è stato promosso nella “Climate Change A List” (rispetto al precedente A-) del CDP (ex Carbon Disclosure Project), per le sue azioni volte a ridurre le emissioni, mitigare i rischi climatici e sviluppare l’economia a basse emissioni di carbonio.
L’importanza che la lotta al cambiamento climatico rappresenta per la Società è testimoniata anche dall’emissione, nel febbraio 2019, del primo Climate Action Bond a livello europeo (e il secondo a livello globale), uno strumento finanziario per stanziare fondi su progetti relativi alla riduzione delle emissioni di CO2, alla crescita delle rinnovabili, all’efficientamento energetico e allo sviluppo di progetti green basati su criteri ambientali.
A febbraio 2020, è stato pubblicato il primo Climate Action Bond Report contenente informazioni rilevanti per gli investitori tra cui il framework utilizzato da Snam ed i processi adottati per valutare e selezionare i progetti, oltre ai case study delle attività selezionate da Snam. A queste attività sono seguite le emissioni, con grande successo, di tre Transition bond, che saranno destinati agli Eligible Projects, progetti nella transizione energetica, i cui criteri di selezione sono indicati nel Transition Bond Framework del Gruppo pubblicato a giugno. A febbraio 2021 è stato pubblicato il secondo report sul Climate Action Bond, inclusivo anche dell’analisi sui Transition bond emessi a tale data.
Inoltre, a settembre 2020, Snam, in quanto membro fondatore della Taskforce dei CFO, costituita nell’ambito del Global Compact, ha contribuito alla pubblicazione delle Linee guida per la finanza e gli investimenti legati agli SDGs contenente i primi principi integrati e sostenuti dalle Nazioni Unite per gli investimenti e la finanza volti a guidare le aziende nell’allineare i loro impegni di sostenibilità con strategie di finanza aziendale al fine di creare un impatto rilevante sugli SDGs.
Infine, rispetto al “sustainable loan”, nel 2020, Snam ha ottenuto, per il secondo anno consecutivo, conferma della riduzione di 2,5 bps del costo di tale prestito a fronte del raggiungimento degli obiettivi legati a parametri di sostenibilità sociale ed ambientale.
Tra le altre attività legate alla finanza sostenibile, Snam ha svolto una prima analisi sull’ allineamento del proprio piano di investimenti ai criteri SDGs e alla Tassonomia europea, analizzando la bozza degli atti delegati pubblicati a novembre 2020 dalla Commissione Europea con cui saranno classificate le attività economiche in grado di favorire il raggiungimento degli obiettivi ambientali e climatici europei. Alla data del presente report, si prevede l’approvazione degli atti delegati da parte dei co-legislatori UE, e la loro successiva entrata in vigore, nel secondo/terzo trimestre del 2021.
A giugno 2020, Cassa Depositi e Prestiti e Snam hanno annunciato la fondazione di Arbolia una società benefit nata per lo sviluppo di progetti di rimboschimento e di assorbimento della CO2 nelle città italiane, da realizzare anche con il coinvolgimento di aziende e privati cittadini che desiderino contribuire alla salvaguardia dell’ambiente. L’obiettivo della società benefit è quello di piantare 3 milioni di nuovi alberi entro il 2030, per assorbire circa 200 mila tonnellate di CO2.
Il nuovo Piano Strategico
Il 25 novembre 2020, Snam ha presentato il nuovo Piano Strategico 2020-2024, Towards Net Zero. La nuova strategia prevede di rafforzare i core business di Snam, proseguire l’espansione internazionale del Gruppo e puntare sullo sviluppo tecnologico, l’innovazione e i nuovi business per la transizione energetica, che permetteranno a Snam di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2040.
Il nuovo Piano presenta obiettivi ambiziosi: Snam prevede di ridurre del 50% le emissioni di gas a effetto serra Scope 1 e Scope 2 entro il 2030 rispetto ai valori del 2018 e del 45% le emissioni di metano entro il 2025 rispetto al 2015, in linea con il framework dell’United Nations Environmental Program (UNEP). Per raggiungere tali obiettivi, il Gruppo ha in programma investimenti pari a 7,4 miliardi di euro.
Il nuovo Piano Strategico ha visto anche la definizione della ESG Scorecard, strumento pensato per fornire una maggiore disclosure sui principali aspetti ambientali, sociali e di governance e per valutare la performance del Gruppo rispetto ad alcuni target definiti per i prossimi anni, a conferma del fatto che Snam integra profondamente le tematiche sociali, ambientali e di governance all’interno delle proprie decisioni di business.
La pandemia Covid-19
Snam e Fondazione Snam hanno messo in campo diverse azioni per affrontare la pandemia di Covid-19.
Da febbraio 2020, all’inizio dell’emergenza sanitaria in Italia, Snam ha immediatamente provveduto a creare un team ad hoc per gestire la situazione, in costante contatto con la Protezione Civile, al fine di garantire la salute e la sicurezza delle proprie persone e la continuità del servizio essenziale di sicurezza energetica del Paese. Inoltre, il Gruppo ha attivato da subito lo smart working per limitare i rischi di contatto diretto negli uffici.
L’azienda si è attivata subito per la tutela delle sue persone – a questo fine è stata attivata una polizza assicurativa sanitaria per tutti i dipendenti sui rischi di contagio e sono stati distribuiti oltre 3.200 pulsossimetri, strumenti di monitoraggio e prevenzione che consentono di misurare la saturazione o percentuale di ossigeno nel sangue e la frequenza cardiaca, affiancati dal supporto di personale medico nei casi di necessità. Snam ha anche reso disponibile gratuitamente a tutto il personale la possibilità di eseguire uno screening sierologico preventivo, con eventuale accesso al test tampone in caso di necessità di accertare la positività al virus. Sono state inoltre avviate numerose iniziative interne per rafforzare la vicinanza tra le persone, dai webinar ai video messaggi dell’amministratore delegato, oltre a servizi aggiuntivi per sostenere il lavoro da casa (consegna di kit smart-working per casa, composti da schermo, tastiera e mouse wireless) e attività volte al wellbeing e alla conciliazione familiare come voucher baby-sitting, edutainment online e servizi di supporto allo studio.
Al fianco del principale obiettivo di accompagnare l’organizzazione attraverso un momento storico complesso e delicato, sono stati inoltre portati a termine importanti progetti di trasformazione e “change” come ad esempio la digitalizzazione dei processi e dell’offerta formativa laddove la corporate university interna, Snam Institute, è riuscita a proseguire le attività di formazione, reinterpretate in chiave digitale e nel primo semestre del 2020, registrando, nonostante la chiusura degli uffici, 25.000 ore di formazione erogate e 200 corsi, coinvolgendo circa 2.500 dipendenti.
Guardando invece all’aiuto avanzato da Snam per il sistema sanitario e sociale, a marzo 2020, in collaborazione con Fondazione Snam, il Gruppo ha stanziato 20 milioni di euro per le iniziative a sostegno del sistema sanitario italiano e del settore non-profit per affrontare l’emergenza. In particolare, Snam ha investito in DPI e materiale medicale (ventilatori polmonari e mascherine), donati a supporto delle esigenze mediche del momento. Una parte di queste risorse è stata anche destinata al mondo no-profit, collaborando con circa 150 partner tra istituzioni, enti del terzo settore, istituti di ricerca e scuole, a sostegno delle fasce della popolazione più vulnerabili, come anziani, minori e giovani, donne a rischio di violenza, persone senza fissa dimora, persone con disabilità e persone affette da malattie non-Covid. Attraverso questo sostegno, esteso su tutto il territorio nazionale, l’aiuto di Snam ha raggiunto più di 700.000 persone.
Parallelamente, abbiamo avviato una raccolta fondi presso i dipendenti del Gruppo, denominata “Diamo forma al futuro”, tramite un’iniziativa di payroll giving, dando la possibilità di contribuire con una donazione volontaria. L’iniziativa ha previsto che i dirigenti di Snam, a partire dall’amministratore delegato e dal top management, potessero ridurre la propria remunerazione lorda, nel periodo maggio-dicembre 2020, per consentire all’azienda di attivare iniziative di beneficenza. L’iniziativa prevedeva inoltre che tutti i dipendenti potessero contribuire, su base volontaria, con una donazione in denaro oppure attraverso il corrispettivo di una o più ore del proprio lavoro attraverso il proprio cedolino paga. Gli importi raccolti sono stati raddoppiati dall’azienda e devoluti a soggetti coinvolti nell’emergenza sanitaria. La campagna ha coinvolto più di 1.200 dipendenti, contribuendo in modo molto significativo.
1 Con idrogeno verde si intende idrogeno ottenuto usando solo energia prodotta da fonti rinnovabili, come l’energia solare, quella eolica o quella da riciclo. Si ottiene con un processo di elettrolisi, cioè separando l’idrogeno e l’ossigeno presenti nell’acqua tramite una macchina alimentata ad energia elettrica chiamata elettrolizzatore.
2 Il Corridoio Sud è un percorso di 3.500 km che attraversa sette Paesi, trasportando gas dal Mar Caspio fino all’Italia.