Quadro regolatorio di riferimento e principali evoluzioni

La regolazione tariffaria in Italia

Con deliberazioni n. 114/2019/R/gas, 474/2019/R/gas e 419/2019/R/gas, l’Autorità ha definito i criteri tariffari per il quinto periodo di regolazione rispettivamente per le attività di trasporto e rigassificazione (periodo 1 gennaio 2020-31 dicembre 2023) e per le attività di stoccaggio (periodo 1 gennaio 2020-31 dicembre 2025), confermando una sostanziale stabilità e continuità dei principi regolatori rispetto alla regolazione in vigore sino al 31 dicembre 2019, ovvero nel periodo transitorio a conclusione del quarto periodo di regolazione.

Di seguito sono riportati i principali elementi tariffari per ciascuna delle attività regolate svolte da Snam, sulla base del quadro normativo in vigore alla data del 31 dicembre 2020 e nel relativo periodo di confronto. Maggiori informazioni sulle principali novità tariffarie intervenute con riferimento a ciascun settore di attività, sono fornite al successivo paragrafo “Principali novità del quadro tariffario nei settori di attività”.

 

TRASPORTO

RIGASSIFICAZIONE

STOCCAGGIO

Termine periodo di regolazione (TARIFFE)

Periodo transitorio:
1 gennaio 2018 – 31 dicembre 2019

Periodo transitorio:
1 gennaio 2018 – 31 dicembre 2019

Periodo transitorio:
1 gennaio 2019 – 31 dicembre 2019

 

5º periodo:
1 gennaio 2020 – 31 dicembre 2023

5º periodo:
1 gennaio 2020 – 31 dicembre 2023

5º periodo:
1 gennaio 2020 – 31 dicembre 2025

Calcolo del capitale
investito netto
riconosciuto ai fini
regolatori (RAB)

Periodo transitorio:
Costo storico rivalutato
Capitale circolante riconosciuto 0,8%

Periodo transitorio:
Costo storico rivalutato
Capitale circolante riconosciuto 0,8%

Periodo transitorio:
Costo storico rivalutato
Capitale circolante riconosciuto 0,8%

Confermata per il 5º periodo

Confermata per il 5º periodo

Confermata per il 5º periodo

Remunerazione del
capitale investito
netto riconosciuto
ai fini regolatori
(WACC pre-tax)

Periodo transitorio:
5,7% Anno 2019

Periodo transitorio:
6,8% Anno 2019

Periodo transitorio:
6,7% Anno 2019

5º periodo:
5,7% Anni 2020-2021
Remunerazione LIC con WACC 5,3%

5º periodo:
6,8% Anni 2020-2021
LIC esclusi

5º periodo:
6,7% Anni 2020-2021
LIC esclusi

Incentivi su nuovi
investimenti

Periodo transitorio:
(investimenti in esercizio 2019):
+1% per 12 anni (investimenti in nuova capacità di trasporto e con analisi costi-benefici positiva)

Periodo transitorio:
(investimenti in esercizio 2019):
+1,5% per 12 anni (investimenti in nuova capacità di rigassificazione)

Periodo transitorio:
Trattenimento per 8 anni del 20% dei maggiori ricavi rispetto ai ricavi riconosciuti derivanti dalle aste su nuova capacità addizionale

Remunerazione investimenti t-1 a compensazione time-lag regolatorio

Remunerazione investimenti t-1 a compensazione time-lag regolatorio

Remunerazione investimenti t-1 a compensazione time-lag regolatorio

5º periodo:
(investimenti in esercizio entro 2022):
+1,5% per 10 anni (investimenti in nuova capacità di trasporto e con analisi costi- benefici >1,5)

5º periodo:
Trattenimento 40% dei ricavi da servizi di flessibilità (a copertura dei ricavi non soggetti a fattore di garanzia)

5º periodo:
Trattenimento 50% ricavi da aste di breve termine
Possibile potenziamento facoltativo della percentuale, a fronte di riduzione % garanzia sui ricavi

Fattore di efficienza
(X FACTOR)

Periodo transitorio:
1,3% – su costi operativi

Periodo transitorio:
0%

Periodo transitorio:
4,7% – su costi operativi

 

5º periodo:
0,7% su costi operativi (*)

5º periodo:
3,1% su costi operativi

5º periodo:
1% su costi operativi

(*)

Riferito all’impresa maggiore di trasporto.

Il tasso di remunerazione del Capitale investito netto (WACC) a partire dal 1 gennaio 2016 è stato fissato dall’Autorità con deliberazione 583/2015/R/com del 2 dicembre 2015 “Tasso di remunerazione del capitale investito per i servizi infrastrutturali dei settori elettrico e gas: criteri per la determinazione e l’aggiornamento”. La durata del periodo regolatorio del WACC (TIWACC) per le regolazioni infrastrutturali del settore gas è fissata in sei anni (2016-2021) ed è previsto un meccanismo di aggiornamento del tasso a metà periodo in funzione dell’andamento congiunturale. Con deliberazione 639/2018/R/COM del 6 dicembre 2018 l’Autorità ha aggiornato il tasso di remunerazione del capitale investito per i servizi infrastrutturali regolati del settore gas per l’anno 2019. Le rispettive delibere che hanno definito i criteri di regolazione tariffaria per il 5 periodo di regolazione dei suddetti business, hanno confermato per tutti i settori il valore del parametro beta per l’anno 2020, mantenendo invariato il WACC per tale esercizio, in coerenza con la disciplina del TIWACC.

Con Delibera 380/2020/R/gas, pubblicata in data 15 ottobre 2020, l’Autorità ha avviato un procedimento relativo ai criteri di determinazione del tasso di remunerazione del capitale investito (WACC) nei settori elettrico e gas per il secondo periodo di regolazione con avvio dal 1º gennaio 2022 (II PWACC). Nel documento vengono espressi alcuni orientamenti generali, fra cui i segnala:

  • durata del II PWACC non inferiore a 4 anni;
  • revisione infra-periodo al fine di consentire aggiustamenti del WACC in funzione dell’andamento congiunturale;
  • conferma dell’attuale metodologia generale (media ponderata di Ke e Kd, utilizzo del CAPM e conferma dell’utilizzo del Country Risk Premium come addendo che rifletta il premio per il rischio Paese);
  • identificazione di criteri per quanto possibile dettagliati per la stima del Beta, al fine di migliorare la prevedibilità del modello e ridurre i margini di discrezionalità;
  • nell’ambito delle attività propedeutiche allo sviluppo di una regolazione per obiettivi di spesa e di servizio, avvio di un percorso di allineamento delle regolazioni dei servizi infrastrutturali elettrico e gas, in relazione ai criteri di riconoscimento del capitale investito e dei costi operativi, al fine di rendere il più possibile omogenee le regolazioni ed evitare disallineamenti nei ritorni sul capitale investito legati a differenze nel trattamento regolatorio di specifiche voci di costo operativo e di capitale.

La delibera prevede di rendere disponibili documenti per la consultazione contenenti gli orientamenti dell’Autorità, nonché la possibilità di convocare audizioni per la consultazione dei soggetti e delle associazioni interessate.