Andamento operativo e impatti di sostenibilità
Investimenti Tecnici
I livelli di sicurezza e qualità degli impianti
Gli investimenti tecnici del 2020 ammontano a 1.189 milioni di euro 22 in crescita rispetto al 2019 (226 milioni di euro; + 23,5%) e in linea con le previsioni, nonostante le difficoltà derivanti dalle misure restrittive che hanno caratterizzato la prima parte dell’anno per il Covid-19, e si riferiscono principalmente ai settori trasporto (981 milioni di euro) e stoccaggio (134 milioni di euro).
Gli investimenti in opere volte al mantenimento dei livelli di sicurezza e qualità degli impianti, sono risultati pari a 529 milioni di euro per il trasporto (336 nel 2019) e 101 milioni di euro per lo stoccaggio (57 nel 2019).
Snam garantisce un monitoraggio a 360° dei suoi asset, impegnandosi nello studio e sviluppo di tecnologie che permettano di avere un controllo completo sulle infrastrutture. Al fine di rilevare situazioni potenzialmente critiche sulla rete e agire tempestivamente in caso di fenomeni esogeni non previsti, i metanodotti sono ispezionati regolarmente da personale specializzato, anche attraverso l’utilizzo di automezzi, sorvoli in elicottero o droni o il ricorso alla tecnologia.
Per il controllo e la verifica delle condotte, Snam si avvale dell’utilizzo di un dispositivo intelligente munito di sensori, denominato “pig”, che, passando all’interno dei gasdotti, consente di rilevare la presenza di eventuali difetti o anomalie del materiale o di minimi spostamenti delle condutture.
Inoltre, Snam ha avviato una modalità di ispezione condotta attraverso un sistema di rilevazione in grado di individuare eventuali perdite di metano (Leak Detection); tale attività risponde alle direttive ARERA che prevedono un monitoraggio di tutta la rete ogni 3 anni.
La Società effettua da sempre un costante monitoraggio dell’evoluzione tecnologica, al fine di individuare soluzioni potenzialmente applicabili al proprio business ed in grado di migliorare la quantità e la qualità dei controlli di tutti i suoi asset, allo scopo di incrementarne nel tempo affidabilità e sicurezza. Sin dalla loro invenzione, Snam ha sperimentato e successivamente adottato ove ritenute efficaci ed applicabili, le diverse soluzioni tecnologiche di in line inspection, evoluitesi dall’utilizzo di semplici dispositivi di pulizia interna della condotta ad avanzati dispositivi dotati di sensoristica complessa in grado di individuare deformazioni della sezione delle condotte, eventuali difetti di natura costruttiva o corrosiva, nonché eventuali spostamenti nel tempo dell’asse della condotta stessa.
Sono attualmente in corso attività sperimentali in avanzato stato di attuazione che prevedono l’impiego di tecnologie di rilevamento satellitare, allo scopo di valutare la possibilità di migliorare la capacità di intercettare potenziali attività interferenti pericolose per l’integrità delle condotte o comunque lesive, nonché per individuare aree territoriali caratterizzate da movimenti franosi di natura particolarmente lenta, tali da non poter essere individuati con le modalità di controllo convenzionali attualmente impiegate (revisione geologica periodica da parte di geologi qualificati), e potenzialmente pericolose per il mantenimento dell’integrità delle condotte nel tempo.
Snam, infine, svolge un’attività di monitoraggio e controllo continuo sugli impianti di stoccaggio attraverso sistemi di rilevazione che, all’occorrenza, attivano la messa in sicurezza degli impianti immediata. I sistemi più utilizzati sono relativi alla rilevazione di incendio, fumo, pressione e perdita di gas.
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(km) |
2018 |
2019 |
2020 |
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Rete ispezionata con pig intelligenti |
1.651 |
1.651 |
1.487 |
Rete ispezionata con sorvoli in elicottero |
18.462 |
20.178 |
20.662 |
Rete ispezionata con tecnologia Leak Detection |
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10.535 |
Rete sottoposta a ispezione geologica |
4.209 |
5.163 |
4.438 |
Capacità interconnessa di trasporto-stoccaggio e utilizzo della rete
La capacità di trasporto mediamente offerta nel 2020 è risultata pari a 363,1 milioni di metri cubi medi/giorno, in linea rispetto al 2019, mentre quella conferita è risultata pari a 207,2 milioni di metri cubi medi/giorno. La saturazione della rete23 è risultata pari al 57,1%, in riduzione rispetto al 2019 (63,8%).
Il numero degli utenti attivi del trasporto nel 2020 è risultato pari a 213 a fronte di 150 utenti attivi nel 2019. Nel 2020 sono stati stipulati 103 contratti di allacciamento per la realizzazione di nuovi punti di consegna/riconsegna o per il potenziamento di punti esistenti, 19 contratti relativi all’immissioni di biometano e 35 al servizio di Aree di Servizio CNG.
La capacità complessiva di stoccaggio a fine 2020, a parità di stoccaggio strategico, si attesta a 17,0 miliardi di metri cubi, grazie alla graduale messa in esercizio del campo di Bordolano, confermandosi anche per il 2020 la più ampia capacità a livello europeo. Il numero di utenti attivi dello stoccaggio è risultato pari a 91 (parimenti nel 2019).
Volumi di attività
I volumi di gas immesso in rete nel 2020 risultano complessivamente pari a 69,97 miliardi di metri cubi, in riduzione di 5,40 miliardi di metri cubi rispetto al 2019 (-7,2%). La riduzione è attribuibile al significativo calo della domanda gas che si attesta a 71,30 miliardi di metri (-3,18 miliardi di metri cubi; -4,3%) a causa della riduzione dei prelievi in tutti i settori di consumo. In particolare, la contrazione della domanda di gas è attribuibile: (i) ai minori consumi del settore termoelettrico (-1,47 miliardi di metri cubi; -5,5%), a seguito della riduzione della domanda di energia elettrica causata dalle misure di lockdown per il contenimento del COVID-19, relative in particolare ai mesi marzo-giugno, oltre che dell’aumento della produzione da fotovoltaico, in parte compensati da un consistente calo dei flussi di importazione di energia elettrica e dalla riduzione della produzione da idroelettrico ed eolico; (ii) ai minori consumi del settore industriale (-0,91 miliardi di metri cubi; -5,3%) che risentono di una riduzione dell’indice di produzione industriale del 12% rispetto al 2019, intensificata dalla chiusura di varie attività produttive a seguito del lockdown (marzo-aprile) e poi dalla lenta ripresa della produzione industriale non ancora rientrata ai livelli pre-Covid. Sulla riduzione della domanda gas hanno inciso, altresì, i minori consumi del settore residenziale e terziario (-0,72 miliardi di metri cubi; -2,6%) dovuti essenzialmente al progressivo incremento delle misure di efficientamento energetico e di ammodernamento degli impianti di riscaldamento con caldaie a maggior efficienza, a fronte di un andamento climatico simile tra i due periodi.
71,30 Mld di m3
Domanda gas
(-4,3% rispetto al 2019)
71,60 Mld di m3
Domanda gas normalizzata
(-4,4% rispetto al 2019)
60 discariche
da navi metaniere
(+39 rispetto al 2018)
19,60 Mld di m3
Gas movimentato nel
sistema di stoccaggio
La capacità complessiva di stoccaggio al 31 dicembre 2020, comprensiva dello stoccaggio strategico, risulta pari a 17,0 miliardi di metri cubi (invariata rispetto al 2019), di cui 12,5 miliardi di metri cubi relativi a capacità disponibile, interamente conferita per l’anno termico 2020-2021, e 4,5 miliardi di metri cubi relativi allo stoccaggio strategico (invariata rispetto all’anno termico 2019-2020) come stabilito dal Ministero dello Sviluppo Economico con circolare dell’17 gennaio 2020).
I volumi di gas movimentati nel Sistema di stoccaggio nell’esercizio 2020 ammontano a 19,60 miliardi di metri cubi, in aumento di 0,27 miliardi di metri cubi, pari all’1,40%, rispetto all’esercizio 2019. Le maggiori erogazioni per far fronte alla riduzione delle immissioni nella rete nazionale sono state in parte compensate dalle minori iniezioni in stoccaggio.
Nel corso del 2020 presso il terminale di Panigaglia (SP) sono stati rigassificati 2,52 miliardi di m3 di GNL (2,40 miliardi di m3 nel 2019; +5%).
Il progressivo aumento dei volumi di attività rispetto al 2018 (0,91 miliardi di m3 nel 2018, più che raddoppiati nel 2020), è riconducibile principalmente alla maggiore competitività del costo del GNL rispetto al gas naturale, oltre che ai nuovi meccanismi di allocazione della capacità di rigassificazione a mezzo di apposite procedure d’asta.
Nel 2020 sono state effettuate 60 discariche da navi metaniere (+3 rispetto al 2019; +39 discariche rispetto al 2018).
Principali dati operativi
In conformità al principio contabile internazionale IFRS 8 “Settori operativi”, i settori operativi oggetto di informativa separata non sono stati modificati e si riferiscono alle attività regolate relative al trasporto, alla rigassificazione e allo stoccaggio di gas naturale. Pertanto, le nuove società a cui fanno capo le attività legate alla Transizione energetica (mobilità sostenibile, efficienza energetica e biogas/biometano) sono incluse all’interno del settore “Corporate e altre attività”, settore non operativo ai sensi dell’IFRS 8. L’analisi dell’utile operativo per settore di attività è fornita al capitolo “Andamento della gestione nei settori di attività”.
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2018 |
2019 |
2020 |
Var. ass. |
Var. % |
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Trasporto di gas naturale (a) |
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Gas Naturale immesso nella Rete Nazionale Gasdotti (miliardi di metri cubi) (b) |
72,82 |
75,37 |
69,97 |
(5,40) |
(7,2) |
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Rete dei gasdotti (chilometri in esercizio) |
32.625 |
32.727 |
32.647 |
(80) |
(0,2) |
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Rigassificazione di Gas Naturale Liquefatto (GNL) (a) |
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Rigassificazione di GNL (miliardi di metri cubi) |
0,91 |
2,40 |
2,52 |
0,12 |
5,0 |
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Stoccaggio di gas naturale (a) |
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Capacità disponibile di stoccaggio (miliardi di metri cubi) (c) |
12,4 |
12,5 |
12,5 |
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Gas naturale movimentato in stoccaggio (miliardi di metri cubi) |
21,07 |
19,33 |
19,01 |
(0,32) |
(1,7) |
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Dipendenti in servizio a fine anno (numero) (d) |
3.016 |
3.025 |
3.249 |
224 |
7,4 |
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di cui settori di attività: |
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– Trasporto |
1.915 |
1.945 |
1.910 |
(35) |
(1,8) |
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– Rigassificazione |
64 |
65 |
67 |
2 |
3,1 |
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– Stoccaggio |
59 |
61 |
62 |
1 |
1,6 |
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– Corporate e altre attività (e) |
978 |
954 |
1.210 |
256 |
26,8 |
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Occupazione e sviluppo del personale
Il personale in servizio al 31 dicembre 2020 è pari a n. 3.249 risorse, con un aumento di n. 224 risorse (+7,4%) rispetto al 2019. Nel corso dell’anno si sono registrati:
- Ingressi per 376 risorse, di questi, 137 sono dovuti all’ingresso nel perimetro di consolidamento di Mieci, Evolve, e 226 ad assunzioni dal mercato, anche per il potenziamento dei nuovi business della transizione energetica, in particolare in ambito biometano;
- Uscite per 152 risorse, dovute principalmente a risoluzioni del rapporto di lavoro (n. 143), di cui 47 unilateralmente.
Rispetto alla distribuzione del Gruppo sul territorio nazionale, 2.495 persone sono impiegate nelle regioni del Nord Italia, 246 nel Centro e 498 nel Sud e in Sicilia. Inoltre, 10 risorse sono stabilmente in servizio all’estero.
Nel corso del 2020 sono state erogate 66.385 ore di formazione con 17.277 partecipazioni e con un coinvolgimento del 90% della popolazione aziendale (il 95% delle donne sono state coinvolte in almeno un corso di formazione). In media, sono state erogate 20,4 ore per dipendente (20,8 ore medie per il personale maschile e 18,5 per il personale femminile).
Relazioni industriali
Nel corso del 2020 Snam ha mantenuto un costante rapporto con le Organizzazioni Sindacali a livello nazionale e locale tramite 155 incontri telematici, in linea con le disposizioni governative e con le specifiche policy aziendali volte al contenimento del contagio da Covid-19.
Le Parti si sono confrontate sui vari progetti di evoluzione dei business già consolidati e di quelli avviati di recente nonché su temi di rilevanza organizzativa scaturiti dalla situazione di crisi verificatasi nel corso dell’anno.
In particolare, sono stati affrontati e definiti i percorsi derivanti dall’integrazione dei Dispacciamenti commerciale e fisico, finalizzati all’ottimizzazione delle attività di trasporto e stoccaggio.
Per quanto riguarda l’attività di rigassificazione sono stati effettuati incontri con le Organizzazioni Sindacali, a livello nazionale e locale, finalizzati alla condivisione e al confronto sui temi inerenti all’evoluzione del business. Le Parti si sono confrontate per la definizione degli indicatori di produttività e redditività del Premio di Partecipazione per l’anno 2020 per le società del Gruppo e sono stati consuntivati i buoni risultati relativi al premio 2019. Inoltre, è stato avviato un percorso di confronto sindacale sulla modalità di lavoro in smart working con estensione di tale modalità lavorativa a tutta la popolazione aziendale di sede, comprese le unità operative sul territorio in risposta alla pandemia.
Gestione della catena di fornitura24
Snam adotta un modello gestionale “allargato” volto a superare i confini del suo perimetro aziendale al fine di responsabilizzare gli attori della catena di fornitura (fornitori e subappaltatori). In quest’ottica, tutti sono incoraggiati a raggiungere performance sempre più sostenibili in ambito di mitigazione dei rischi, innovazione dei processi gestionali, aumento di efficienza operativa e promozione di procedure di governance responsabili. Inoltre, in considerazione dei nuovi obiettivi legati alla riduzione delle emissioni Scope 3 inserite nel nuovo Piano Strategico Towards Net Zero, si rende ancora più necessaria e rilevante la creazione di una collaborazione e di un impegno reciproco da parte di Snam e i suoi fornitori e subappaltatori per contrastare il cambiamento climatico.
Nel 2020, i fornitori sotto contratto sono stati 541, di cui 377 appartenenti al settore delle piccole medie imprese – PMI (il 69% del totale), stipulando 1.338 contratti di approvvigionamento, per un valore complessivo di circa 1.832 milioni di euro (+18% rispetto al 2019). Dal punto di vista geografico, oltre il 96% dei beni, lavori e servizi è stato acquistato in Italia, interessando fornitori ubicati nella quasi totalità del territorio nazionale (19 regioni). Tra i beni acquistati, il materiale più rilevante è l’acciaio (tubazioni, raccorderia, ecc.) che, nel 2020, ha registrato una fornitura pari a circa 84.000 tonnellate.
Per quanto riguarda le società TEP, IES Biogas, Cubogas e Snam 4 Environment con le relative controllate, sono stati approvvigionati beni e servizi per 189 milioni di euro da più di mille fornitori appartenenti al comparto dei nuovi business (mobility, biometano e idrogeno).
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(milioni di €) |
2018 |
2019 |
2020 |
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Valore del procurato |
1.520 |
1.550 |
1.832 |
Snam ha inoltre sostenuto circa 11 milioni di euro di spese per la fornitura di beni e servizi per mettere in sicurezza i propri dipendenti e affrontare nel modo migliore la pandemia da Covid-19.
Al fine di assicurare l’adeguatezza del parco fornitori rispetto alle esigenze di approvvigionamento attuali e future, Snam conduce costantemente analisi di Market intelligence e attività di scouting di nuovi fornitori. In questo modo viene assicurato il giusto bilanciamento del numero di imprese di fornitura in Vendor list, secondo criteri che seguono l’evolversi nel tempo delle esigenze di acquisizione di beni, lavori e servizi.
Nel 2020 è stata effettuata, da un lato una razionalizzazione del numero di fornitori presenti in Vendor List (-12% rispetto al 2019) e dei relativi Gruppi merceologici di riferimento (-7% circa rispetto al 2019), ricercando nuove ed efficienti sinergie tra le aziende di fornitura già disponibili e, contestualmente, è stata incrementata la popolazione dei fornitori connessa alle attività della transizione energetica ed ai nuovi business di Snam nonché alle attività critiche connesse alla gestione dell’emergenza sanitaria.
Nel 2020, sono state contattate oltre 700 imprese e avviate all’accreditamento/qualifica oltre 1.000 nuove candidature. Il numero di candidature spontanee è aumentato del 2,7% rispetto al 2019, arrivando a 1.007.
Al 31 dicembre 2020, i fornitori qualificati in totale risultavano essere 1.855, di cui 221 appartenenti alle categorie merceologiche più importanti e strategiche (A e B). Snam concretizza il controllo sulla supply chain attraverso il monitoraggio delle prestazioni dei fornitori durante la fase di esecuzione dei contratti attraverso audit, visite ispettive e processi di valutazione. Nel corso dell’anno sono stati raccolti 877 feedback, riferiti alle prestazioni di 166 fornitori (+41% rispetto al 2019), analizzati 371 contratti e, in coerenza con la promozione di comportamenti sostenibili lungo la catena di fornitura, sono stati realizzati anche 3.815 controlli sulla regolarità contributiva di 1.768 fornitori e subappaltatori, intercettando irregolarità nel 2,28% dei casi (+ 1,3% rispetto al 2019).
In aggiunta, per quanto riguarda la lotta alla corruzione, tutti i fornitori e subappaltatori sono tenuti all’accettazione del Patto Etico d’Integrità e sottoposti a verifiche di carattere reputazionale. Nel 2020 sono state eseguite 2.758 verifiche reputazionali su fornitori e subappaltatori. Inoltre, Snam, da luglio 2020, ha introdotto una nuova categoria tra le verifiche effettuate sui propri fornitori, chiamate “Verifiche Compliance”, che prevedono l’effettuazione di analisi anche sulla solidità finanziaria dei fornitori (o aspiranti tali), nonché sulla loro idoneità e adeguatezza, sia da un punto di vista tecnico, che in termini di HSEQ.
Negli approvvigionamenti di lavori connessi alle attività core di Snam, i fornitori considerati critici (livello di criticità A e B) devono essere in possesso di sistemi di gestione qualità, ambiente e sicurezza certificati secondo gli standard ISO 9001, ISO 14001, OHSAS 18001 e ISO 45001.
Per la valutazione delle performance nel tempo dei propri fornitori, Snam utilizza un Indice di rating (IR) che prende in considerazione il rispetto dei requisiti contrattuali tecnici (Qualità), di salute-sicurezza-ambiente (HSE), dei tempi di consegna pattuiti (Livello di servizio), l’instaurazione di un rapporto ottimale col committente per tutta la durata del contratto (Comportamento). Al fornitore che viene meno al rispetto degli standard concordati, Snam può limitare, sospendere o addirittura revocare la qualifica. Nel 2020 sono stati 13 i provvedimenti emanati in questo ambito.
Salute e sicurezza
Sebbene le tematiche di salute e sicurezza sul lavoro hanno acquisito un’importanza ancora maggiore nel corso del 2020 a causa della pandemia da Covid-19, Snam è da sempre e costantemente impegnata a sviluppare e promuovere la tutela della salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. La ricerca e l’adozione di buone pratiche aziendali sono oggetto di progressiva promozione non solo in ambito societario ma anche verso i fornitori, allo scopo di estendere e migliorare la collaborazione per il conseguimento delle migliori performance.
Nel corso del 2020 si sono verificati in totale 5 infortuni (7 nel 2019), di cui 3 occorsi ai dipendenti del Gruppo Snam (2 nel 2019), tutti avvenuti in Società del settore non regolato (2 Cubogas e 1 Mieci), e 2 a contrattisti (5 nel 2019) di cui uno purtroppo con esito fatale.
L’indice di frequenza degli infortuni per i dipendenti al 2020 è 0,59, in lieve aumento rispetto al 2019 (0,41), mentre quello per i contrattisti è 0,25, in diminuzione rispetto al 2019 (0,71).
L’indice di gravità invece è pari a 0,01 per i dipendenti, in diminuzione rispetto al 2019 (0,03), mentre quello per i contrattisti è 0,93, in deciso aumento rispetto al 2019 (0,07) a causa dell’infortunio con esito fatale25.
Complessivamente, per dipendenti e contrattisti, l’indice di frequenza è pari a 0,38, mentre l’indice di gravità è pari a 0,58.
Indice di frequenza Dipendenti e contrattisti
Calcolato come giorni di assenza per infortuni diviso totale ore lavorate.
Indice di gravità (compresi mortali) Dipendenti e contrattisti
Calcolato come numero di infortuni diviso totale ore lavorate..
Indice di frequenza
Dipendenti e contrattisti
Negli ultimi dieci anni, Snam ha diffuso una cultura basata sulla tutela della salute, sulla prevenzione degli infortuni e sulla sicurezza a tutti i livelli della Società, coinvolgendo tutta la popolazione aziendale e i contrattisti. Tale approccio ha permesso una riduzione costante degli infortuni.
* L’indice di frequenza è stato calcolato come giorni di assenza per infortunio/totale ore lavorate.
Consumi energetici
I principali consumi energetici di Snam sono da attribuire alle turbine a gas impiegate negli impianti di compressione, che nel 2020, rappresentano l’82% dei consumi totali. Inoltre, il 2020 ha visto un aumento dei consumi dell’impianto di rigassificazione del gas, (+4% rispetto al 2019), in linea con l’incremento del quantitativo del gas rigassificato ed una contestuale riduzione dei consumi per lo stoccaggio (-6% vs. 2019), allineata alla riduzione del gas stoccato.
Nel 2020 il consumo energetico totale è stato pari a 12.154 TJ (valore analogo al 2019, +0,02%), influenzato principalmente dall’utilizzo delle dorsali di importazioni. Infatti, nel corso dell’anno è stata registrata una riduzione del 7% del gas immesso in rete, ma, rispetto al 2019, il gas è stato trasportato soprattutto dalla rotta dorsale nord Africa, che è più energivora rispetto alle dorsali nord Europa e Russia.
Il mix energetico della Società è quasi totalmente composto da gas naturale (95,4%): le altre fonti che lo compongono sono l’energia elettrica (aumentata dal 3,5% del 2019 al 3,8% nel 2020), e altri combustibili (gasolio, benzina, GPL e calore) che, insieme, equivalgono allo 0,8% dei consumi.
Consumi energetici (TJ)
Consumi energetici per settore di attività
Emissioni di gas effetto serra
Le emissioni totali di GHG sono state pari a circa 1,74 milioni di tonnellate di CO2eq (-13% rispetto al 2019). La diminuzione totale delle emissioni è principalmente dovuta a diverse concause, tra le quali:
- recupero delle emissioni di gas naturale attraverso la ricompressione del gas, hot tapping 26 e Leak Detection and Repair (LDAR);
- produzione e/o acquisto di energia elettrica da fonti rinnovabili;
- installazione di impianti con illuminazione a LED;
- installazione di generatori di calore con maggior efficienza energetica;
- ristrutturazione ed efficientamento degli edifici;
- aumento dello smart working.
Nel 2020 Snam ha ridotto le sue emissioni in atmosfera di oltre 200 mila tonnellate di CO2eq, valore in forte crescita rispetto al 2019 (+12%), e, inoltre, ha evitato l’emissione di oltre 10 milioni di m3 di gas naturale, pari a 183 mila tonnellate di CO2eq (+11% rispetto al 2019).
Totale emissioni di GHG dirette – Scope 1 (kt CO2eq)*
* Le emissioni di CO2eq sono state consolidate secondo l’approccio del controllo operativo. I gas GHG inclusi nel calcolo sono CO2 e CH4 e le emissioni sono calcolate con un GWP del metano pari a 28, come indicato nello studio scientifico dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) “Fifth Assessment Report IPCC”
Le emissioni dirette di CO2eq sono state pari a 1,27 milioni di tonnellate. Di queste, 0,66 milioni di tonnellate sono attribuibili alle emissioni da combustione, mentre le emissioni di CO2eq derivanti dalle emissioni di metano e HFC sono state pari a circa 0,62 milioni di tonnellate e 0,001 milioni di tonnellate (rispettivamente -11% rispetto al 2019 e -20% rispetto al 2018). Le emissioni di gas naturale sono risultate pari a 35 milioni di m3, in riduzione rispetto ai 39,2 milioni di m3 del 2019.
Le emissioni indirette di CO2eq da consumi energetici derivano dall’approvvigionamento di energia elettrica e di calore che sono prodotti da terzi e che la Società utilizza per le sue attività. I consumi elettrici, pari a circa 128.750 MWh, sono aumentati del 10% rispetto al 2019, principalmente causati dai siti Renerwaste (non contabilizzati nel 2019). Nonostante l’incremento, le emissioni non sono aumentate per tali siti, in quanto quasi il 60% dell’energia elettrica consumata è prodotta da fonti rinnovabili.
Le emissioni di CO2eq calcolate secondo l’approccio market based risultano pari a 31,3 mila tonnellate, in calo rispetto al 2019 (-3,4%), proprio grazie al crescente ricorso a fonti energetiche rinnovabili, evitando così l’emissione in atmosfera di circa 18.600 tonnellate di CO2eq, in aumento rispetto alle 16.100 tonnellate evitate del 2019. Per quanto riguarda le emissioni Scope 3, il Gruppo, nel 2020, ha messo in atto una serie di misure per calcolare e successivamente ridurre tali emissioni. Tra queste, Snam intende proseguire nella richiesta di compilazione, da parte dei suoi fornitori, del questionario CDP Supply Chain, promuovere gruppi di lavoro per la definizione di una strategia comune al fine di ridurre le emissioni, effettuare incontri tematici sulle problematiche relative al cambiamento climatico ed introdurre criteri di sostenibilità più stringenti nella scelta dei fornitori.
Rispetto alle emissioni Scope 3, nel 2020 si è provveduto a contabilizzare ben 8 diverse categorie afferenti a tali emissioni, ricalcolando quindi le emissioni dei precedenti anni. Le emissioni Scope 3 2020 sono state pari a circa 433 mila tonnellate, con una riduzione del 31% rispetto al dato 2019 ricalcolato, a seguito di una riduzione del procurato e alla diversa natura degli approvvigionamenti. Le 433 mila tonnellate di CO2eq relative alle emissioni scope 3 non includono la categoria legata agli investimenti (che storicamente rappresentano circa il 50% delle emissioni Scope 3 totali), a causa delle tempistiche di validazione dei dati da parte delle partecipate.
Infine, rispetto alle emissioni di anidride carbonica delle installazioni del Gruppo Snam soggette ad ETS sono risultate complessivamente superiori rispetto alle quote di emissione assegnate. L’assegnazione delle quote gratuite da parte dell’Autorità Nazionale Competente ogni anno si riducono progressivamente come previsto dal terzo periodo di regolazione dall’art.10 bis della Direttiva 2009/29/CE, che si è concluso nel 2020. A fronte di circa 0,615 milioni di tonnellate di anidride carbonica emesse in atmosfera, sono state assegnate a titolo gratuito circa 0,120 milioni di quote, facendo registrare un deficit di 0,495 milioni di tonnellate.
Totale emissioni di GHG indirette – Scope 2 (kt Co2eq)
22 L’analisi degli investimenti tecnici realizzati da ciascun settore di attività è fornita nel capitolo “Andamento della gestione nei settori di attività” della presente Relazione.
23 Rapporto tra capacità conferita e capacità disponibile.
24 I dati di questo paragrafo sono relativi alle società: Snam, SRG, GNL Italia, Stogit, Enura, Snam 4 Mobility, Cubogas.
25 Un infortunio fatale viene computato come 7.500 giorni di assenza
26 Tecnica avanzata per la realizzazione di stacchi da condotte in esercizio che permette di non interrompere il flusso del gas o scaricare il gas contenuto nella condotta dalla quale ci si deriva