Innovazione per lo sviluppo del business

Gli obiettivi che Snam si è posta per il breve, medio e lungo termine, richiedono ingenti sforzi e investimenti nell’ambito dell’innovazione, per trovare sempre la soluzione migliore sia dal punto di vista tecnologico, che gestionale. A tal fine, il Gruppo investirà circa €2 miliardi con l’obiettivo di accelerare la capacità innovativa di trasformazione e gestione dei suoi asset per cogliere le opportunità offerte dall’evoluzione del sistema energetico.

Tali risorse contribuiranno allo sviluppo di iniziative legate ad attività di ricerca e sviluppo, di digitalizzazione ed innovazione per aumentare la propria capacità di trasmettere e analizzare i dati in real time. La più importante sperimentazione che evidenzia i vantaggi che la digitalizzazione può portare al sistema energetico, sarà rappresentata, nel 2021, dal primo distretto “del futuro”, il Bologna “Flagship” District, che sarà dotato delle tecnologie più avanzate per misurare i risultati in termini di efficacia operativa, sicurezza, integrità e affidabilità degli asset, al fine di mettere alla luce i vantaggi che la digitalizzazione può portare al sistema energetico.

Gli sforzi di innovazione di Snam si concretizzano in particolare rospetto a tre aree strategiche:

  • efficienza energetica e riduzione delle emissioni nel core business;
  • digitalizzazione del core business;
  • investimenti per la transizione energetica.

Efficienza energetica e riduzione delle emissioni nel core business

Snam investe in attività volte all’efficientamento energetico e alla riduzione delle emissioni nel proprio core business, al fine di mantenere un elevato livello di performance e, al contempo, contribuire alla lotta al cambiamento climatico. Nel 2020, Snam ha:

  • attivato un progetto di Asset Control Room con l’obiettivo di migliorare e innovare la gestione e l’esercizio degli asset;
  • proseguito la sperimentazione, con la finalizzazione di un primo pilota, del sistema Leak Detection and Repair (LDAR), volto a individuare e localizzare le perdite di gas lungo la rete di trasporto del gas;
  • completato il nuovo Supervisory Control And Data Acquisition (SCADA) per la parte di rete (monitorata e telecontrollata) e delle centrali di Snam Rete Gas.

L’Alleanza per la Sostenibilità: promuovere la crescita sostenibile dell’Italia attraverso il digitale

Nel 2020, Snam ha aderito all’iniziativa Alleanza per la Sostenibilità, un progetto svolto in collaborazione con growITup, piattaforma di Open Innovation creata da Cariplo Factory in partnership con Microsoft Italia, con l’obiettivo di promuovere la crescita sostenibile del Paese grazie al digitale, in linea con i piani europei per il rilancio dell’economia.

L’Alleanza per la Sostenibilità prevede una collaborazione strategica con grandi corporate, il mondo accademico e quello delle startup per sviluppare attraverso la modalità open innovation nuove progettualità in grado di far fronte alle sfide climatiche e ambientali più urgenti e di diffondere una cultura green, facendo leva su trend tecnologici e contribuendo allo sviluppo sostenibile dell’Italia.

Il piano di lavoro dell’Alleanza prevede incontri con ciascuna azienda aderente, nei quali sono mappati i fabbisogni in relazione al tema della sostenibilità, sfruttando metodologie di Design Thinking. In una tavola rotonda saranno poi esposte le aree identificate e valutati eventuali obiettivi comuni e sinergie fra le diverse aziende, insieme a startup focalizzate sui temi della sostenibilità che presentano le loro soluzioni. Infine, verrà svolto il Digital Hackathon dove le idee proposte e i fabbisogni identificati troveranno un punto di incontro attraverso la realizzazione di soluzioni concrete.

Digitalizzazione del core business

Il nuovo Piano prevede investimenti pari a €500 milioni in innovazione tecnologica e trasformazione digitale. In quest’ottica, nel 2020, Snam ha:

  • introdotto un progetto Digital Asset Model, che si pone l’obiettivo di definire una replica digitale degli asset di Snam dando la possibilità di interpretare i dati rilevati dai sensori presenti in campo, in un contesto analogo a quello reale. Questo modello permetterà l’adozione di nuove logiche di asset management, quali la gestione da remoto, le simulazioni di assetto rete, il supporto in realtà aumentata e virtuale degli operatori, oltre a ridurre il rischio di incidenti e a ottimizzare le attività da effettuare in campo portando ad una riduzione delle emissioni;
  • sottoscritto un protocollo d’intesa volto a integrare e cogliere le opportunità di Cloud ed Edge Computing, Intelligenza Artificiale e Internet of Things (IoT). Il programma di Cloud Foundation porterà alla trasformazione delle architetture tecniche di Snam attraverso un modello ibrido ed integrato, chiamato Hybrid Cloud, che apporterà benefici quali maggiore resilienza dei servizi e continuità del business, flessibilità, maggiore velocità nell’attivazione di nuovi servizi, scalabilità delle infrastrutture tecnologiche e accelerazione dell’innovazione;
  • completato il processo di rinnovo di sistemi per videoconferenze in tutte le sale riunioni presso le sedi Campus e le sedi territoriali, che ha permesso, ad oggi, di ottenere una copertura totale delle sale riunioni presenti sul territorio con quasi 200 aree attrezzate con sistemi di videoconferenza di ultima generazione. A completamento della digitalizzazione degli spazi in azienda, si aggiunge l’installazione dei Surface HUB2 – lavagne interattive di Microsoft – in circa 100 uffici dirigenziali nei primi mesi del 2021;
  • proseguito il progetto Sistema Manutenzione Asset Rete Trasporto Gas (Smart Gas), iniziativa aziendale volta a migliorare l’efficacia dei processi tecnico-operativi relativi alle attività di manutenzione degli asset. In particolare, a ottobre 2020 è stato possibile il go live dello Smart GNL per l’unità manutenzione mentre prosegue lo sviluppo del progetto per l’unità esercizio e servizio prevenzione e protezione. Inoltre, è proseguita la dematerializzazione degli archivi delle unità territoriali con il sistema documentale eDoc che sarà completamente integrato in SMART GAS;
  • proseguito il progetto Smartness Matrix che nasce dall’esigenza di analizzare in modo strutturato i requisiti dei processi di acquisizione e gestione dei dati relativi al controllo ed esercizio degli asset di trasporto, stoccaggio e rigassificazione, di incrementarne i livelli di efficacia e di individuarne le migliori tecnologie a supporto di tutto il processo di telecontrollo;
  • proseguito gli studi sulle soluzioni impiantistiche per la realizzazione della SmartPipeline, con l’individuazione e l’installazione di nuova strumentazione digitale di diagnostica e di funzionamento finalizzati a rendere la rete di trasporto gas sempre più intelligente. Questo progetto è estato esteso anche all’iniziativa SmartPlant, avviata nel 2020;
  • proseguito il programma IoT Foundation volto all’ammodernamento delle componenti tecnologiche a supporto dei sistemi che monitorano e controllano in tempo reale la rete e degli impianti del Gruppo;
  • sviluppato un primo progetto, per il supporto alla sala di controllo, basato sull’utilizzo di algoritmi di Artificial Intelligence (AI).

La gestione della cybersecurity per garantire la sicurezza informatica

L’evoluzione del business, gli investimenti per la digitalizzazione e il ricorso a soluzioni innovative impongono un’attenzione costante agli aspetti di sicurezza cibernetica, meglio conosciuta come cybersecurity. L’approccio di Snam alla cybersecurity è integrato e basato su un framework definito in accordo con i principali standard in materia: l’attenzione anche agli obblighi di carattere normativo e agli standard di riferimento è infatti costante e vede la Società già conforme alle previsioni degli standard ISO/IEC 27001 (Information Security Management Systems) e ISO 22301 (Business Continuity Management Systems).

Nel sistema di cybersecurity tutti i domini sono gestiti da un’unica direzione attraverso un modello di Cybersecurity Incident Management applicato dal Security Incident Response Team, che previene, monitora e indirizza interventi di remediation e piani di escalation tempestivi per contrastare le più moderne minacce informatiche capaci di ledere la riservatezza, l’integrità e la disponibilità delle informazioni.

Nel 2020, nonostante le normali prassi di lavoro siano cambiate a causa della pandemia di Covid-19, il Security Incident Response Team è stato in grado di operare senza interruzioni, garantendo elevati livelli di sicurezza informatica. Tutto ciò è stato possibile grazie anche all’esperienza acquisita negli anni passati sulle modalità di lavoro da remoto, che aveva portato ad eseguire attività di analisi del rischio e adottare soluzioni di sicurezza idonee a preservare gli interessi aziendali anche con questa soluzione lavorativa.

Anche il fattore umano contribuisce alla cybersecurity: per questo motivo Snam promuove attività di sensibilizzazione del personale facendo, ad esempio, campagne di “White Phishing” ossia simulazioni di inoltro di mail fraudolenti volte a individuare gli ambiti di maggiore vulnerabilità dell’azienda.

La sicurezza cibernetica non si limita a quella interna, ma coinvolge anche i clienti e la catena di fornitura. Con quest’ultima, in particolare, Snam ha stabilito un Patto etico di integrità che si estende anche al tema cyber, con maggiore riguardo alla trasparenza su incidenti e modalità di difesa nel caso di eventuali criticità.

 

Investimenti per la transizione energetica

Nell’ottica di mettere la propria infrastruttura al servizio della transizione energetica, nel 2020, Snam ha proseguito e avviato numerosi studi volti all’adattamento della rete al trasporto di miscele di gas naturale e idrogeno (H2). In particolare, il Gruppo ha:

  • avviato i test, in collaborazione con i fornitori, su turbine a gas per centrali di compressione per validare l’alimentazione con miscele di gas naturale e idrogeno con idrogeno al 10% variabile;
  • emesso normative interne per rendere l’infrastruttura hydrogen ready al 100% realizzando nuovi gasdotti e adeguando quelli esistenti;
  • partecipato a gruppi di ricerca, nello specifico con European Gas Research Group (GERG) e in collaborazione con altri trasportatori europei di gas naturale, per rilevare e misurare le emissioni di gas naturale dal sistema di trasporto del gas, valutando lo stato dell’arte e selezionando, di conseguenza, gli strumenti più promettenti che hanno permesso di definire un programma di prove per l’esecuzione delle misure in campo;
  • partecipato a Joint Industry Projects per lo studio, degli effetti della presenza dell’idrogeno sui sistemi di misura del gas, anche con l’esecuzione di test specifici;
  • proseguito l’iniziativa Power 2 Gas, processo attraverso il quale l’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili in surplus rispetto ai consumi istantanei viene trasformata in idrogeno da immettere direttamente in rete o utilizzato per la produzione di metano sintetico (SINGAS). In tale ambito è stata ultimata una fattibilità e avviata un’ingegneria di base per un impianto pilota P2H;
  • proseguito l’iniziativa Absorbed Natural Gas (ANG) per stoccare gas naturale in serbatoi contenenti un sorbente poroso, permettendo di immagazzinare quantità maggiori di gas naturale rispetto a un serbatoio vuoto di pari volume.
  • partecipato all’European Pipeline Research Group (EPRG), un’associazione di ricerca su tematiche relative alle condotte alla quale aderiscono le principali società di trasporto gas e produzione di tubi in ambito europeo. L’EPRG gestisce progetti, suddivisi in Design, Material e Corrosion, mirati al costante incremento della conoscenza per la gestione dell’integrità dei metanodotti lungo tutto il loro ciclo di vita (produzione del tubo, realizzazione della linea ed esercizio del gasdotto). Nel corso del 2020, l’EPRG ha avviato una serie di progetti per studiare il comportamento dell’acciaio, utilizzato nei gasdotti esistenti, rispetto all’introduzione dell’idrogeno in miscela.

La gestione digitale della pandemia

Per far fronte all’emergenza pandemica Snam ha implementato una serie di interventi per estendere su larga scala e consolidare i nuovi modi di lavoro già introdotti da tempo in azienda, ad esempio lo smartworking.

Lavorare in smart working implica la necessità di connettersi da remoto alle risorse aziendali, di adottare soluzioni tecnologiche sicure che garantiscano tale connettività nonché di usufruire di piattaforme per gestire le chiamate, lo scambio di messaggi e, soprattutto, tenere meeting virtuali con una pluralità di utenti. Tra tutti questi aspetti, la distribuzione capillare delle dotazioni tecnologiche agli utenti è stato quello che ha richiesto maggiore impegno. Numericamente, sono stati distribuiti 889 kit di smartworking (monitor e tastiera), 147 cuffie, 178 PC assegnati/sostituiti, 479 token per l’accesso da remoto alla rete Snam, 300 smartphone, 605 SIM dati.