Lettera agli azionisti e stakeholder

Nicola Bedin
Presidente

Marco Alverà
Amministratore Delegato

Cari azionisti e stakeholder,

il 2020 è stato un anno che ha sconvolto il mondo e ridefinito la nostra idea di normalità a causa della pandemia che ancora non ci siamo lasciati alle spalle. Molti di noi hanno vissuto momenti difficili e in alcuni casi la perdita dei propri cari. Abbiamo completamente cambiato il nostro modo di vivere, lavorare, viaggiare e relazionarci con il prossimo. Alcuni di questi cambiamenti rimarranno per sempre. Le conseguenze economiche della pandemia sono state molto pesanti e saranno necessari diversi anni per superarle.

In questo contesto senza precedenti, Snam si è distinta sia per il suo ruolo essenziale nel sistema energetico sia per il suo impegno in ambito ESG. Da un lato, infatti, abbiamo continuato senza sosta a lavorare, da remoto e sul campo, per garantire la continuità degli approvvigionamenti energetici durante le fasi più acute dell’emergenza, anche introducendo misure straordinarie. Per il tredicesimo anno consecutivo, nonostante le difficoltà, siamo riusciti a completare i nostri progetti di investimento in linea con le previsioni. Una sfida che ha mostrato ancora una volta il valore delle nostre persone e l’importanza fondamentale della nostra rete per la sicurezza energetica dell’Italia e dell’Europa.

Dall’altro, ci siamo immediatamente attivati per supportare il sistema sanitario con il reperimento di mascherine protettive e ventilatori polmonari e per aiutare, attraverso donazioni e le nostre competenze, le associazioni del Terzo Settore a sostegno delle fasce più fragili della popolazione, anche tramite Fondazione Snam e i contributi delle nostre persone.

Guardando all’interno, l’emergenza ci ha imposto anche di ripensare modalità di lavoro e processi affinché funzionassero da remoto e in modalità sempre più digitale. Abbiamo attivato nuove forme di engagement e servizi di welfare focalizzati sulla salute e sul benessere delle nostre persone e delle loro famiglie.

Gli avvenimenti del 2020 hanno mostrato al mondo quanto sia ormai ineludibile affrontare e vincere una delle principali sfide della nostra generazione: la lotta ai cambiamenti climatici. Nonostante l’impatto della pandemia, la riduzione delle emissioni di CO2 registrata a livello globale nell’anno appena trascorso è stata inferiore alle aspettative, con una risalita nel secondo semestre coincidente con la ripresa di alcune attività economiche. Proprio nel 2020, Snam ha rafforzato la propria posizione di abilitatore della transizione energetica e annunciato, tra le prime aziende nel suo settore, l’obiettivo della neutralità carbonica al 2040. Abbiamo previsto di raggiungere questo target, relativo alle emissioni Scope 1 e Scope 2 (dirette e indirette), attraverso una tappa intermedia al 2030, entro cui abbatteremo del 50% le nostre emissioni di CO2 equivalente, capitalizzando gli sforzi compiuti nel corso degli anni e rendendo sempre più sostenibili le nostre attività. L’obiettivo di Snam è anche quello di dare un contributo alla riduzione delle emissioni dell’intero sistema economico abilitando la propria infrastruttura a trasportare crescenti quantità di gas rinnovabili. Inoltre, grazie alle nostre iniziative imprenditoriali nell’efficienza energetica, nella mobilità sostenibile, nel biometano e nell’idrogeno, nel 2024 consentiremo all’Italia di evitare emissioni per 600.000 tonnellate di CO2.

Il Piano che abbiamo varato nel 2020, con 7,4 miliardi di investimenti complessivi al 2024, ha nell’impegno ambientale uno dei suoi pilastri e pone l’accento sulla centralità dei fattori ESG nelle nostre strategie. Il successo sostenibile è insito nel nostro purpose, “Energia per ispirare il mondo”, che da febbraio 2021 è entrato a far parte dello statuto sociale di Snam, a seguito dell’approvazione dell’Assemblea degli azionisti. Accanto agli obiettivi economici, ci siamo dati per la prima volta dei target pluriennali proprio sulle dimensioni ambientali, sociali e di governance, a beneficio di tutti i nostri stakeholder. A conferma del nostro impegno abbiamo ancora una volta rinnovato la nostra adesione ai principi del Global Compact e agli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) definiti dall’ONU. Per rendicontare il nostro contributo all’Agenda 2030 abbiamo predisposto una ESG Scorecard attraverso cui misurare le performance dell’azienda in 13 aree, con obiettivi materiali e quantitativi al 2023. L’allineamento agli SDG caratterizza anche le nostre politiche finanziarie: entro la fine del Piano, la finanza sostenibile rappresenterà oltre il 60% del funding disponibile rispetto all’attuale 40%. In ambito ESG, è stato un anno importante anche dal punto di vista della promozione della diversità e inclusione, con nuovi obiettivi e iniziative sulla parità di genere, tra cui l’integrazione nella Policy Diversity & Inclusion di due nuove appendici, la prima sulla parità di genere, la seconda sulla fase di selezione del personale, e la realizzazione del Manifesto del Linguaggio inclusivo di Snam. Lo sforzo di Snam è stato premiato con la conferma per il secondo anno di fila nel Gender-Equality Index (GEI) di Bloomberg.

Abbiamo continuato a lavorare insieme ai nostri fornitori acquistando beni, lavori e servizi per 1.832 milioni di euro (+ 18% rispetto al 2019) confermandoci come una delle aziende che investono maggiormente in Italia (96% del procurato totale). Parallelamente, abbiamo proseguito nel nostro rafforzamento internazionale entrando nelle reti degli Emirati Arabi Uniti, attraverso l’acquisizione, la prima fuori dall’Europa, di una partecipazione in ADNOC Gas Pipelines insieme ad altri investitori, e vincendo, insieme alla nostra partecipata greca DESFA, la gara per la gestione del rigassificatore del Kuwait, uno dei più grandi impianti di questo tipo al mondo. Parallelamente, ci siamo affacciati in India e abbiamo continuato a portare le nostre competenze in Cina.

Abbiamo compiuto significativi passi avanti nelle iniziative per la transizione energetica. Nell’idrogeno, dopo le prime sperimentazioni, stiamo continuando a lavorare per rendere la nostra rete sempre più pronta a ospitarne quantitativi crescenti. Grazie alla nostra infrastruttura, possiamo essere uno degli abilitatori dello sviluppo di questo vettore energetico che è destinato ad avere un ruolo decisivo nel rendere l’Europa il primo continente a zero emissioni al 2050, come dimostrano le strategie adottate dalla stessa Unione europea e da vari Stati membri proprio nel corso del 2020. In questo settore abbiamo stretto una partnership tecnologica con De Nora, azienda italiana di eccellenza leader nelle tecnologie per il trattamento delle acque e per l’elettrolisi alcalina. L’obiettivo è posizionarci all’avanguardia dell’innovazione, come dimostra anche l’accordo con la britannica ITM Power, che produce elettrolizzatori a membrana.

Nell’efficienza energetica abbiamo integrato le competenze di Snam con nuove acquisizioni (Mieci ed Evolve) e posto le basi per l’avvio della piattaforma Renovit, partecipata da gennaio 2021 da CDP Equity e candidata a diventare la più importante realtà italiana del settore. È proseguito l’impegno nella mobilità sostenibile, con 29 nuove stazioni di rifornimento contrattualizzate nel 2020, per un totale cumulato di 132 stazioni, e la crescita di Cubogas nel settore dei compressori. Siamo inoltre entrati nelle infrastrutture di biometano di produzione agricola, attraverso l’acquisizione del 50% di Iniziative Biometano. Complessivamente, gli investimenti nei business della transizione energetica al 2024 supereranno i 700 milioni, quasi raddoppiati rispetto al Piano precedente. A queste attività si è aggiunta anche la forestazione urbana, con la nascita della società benefit Arbolia, frutto di un impegno congiunto con Fondazione CDP per rendere più verdi città e territori italiani.

In linea con l’impegno verso la neutralità carbonica al 2040 e grazie agli interventi messi in atto per ridurre le diverse tipologie emissive, abbiamo ridotto le emissioni totali di GHG del 13% rispetto al 2019. Le performance ottenute in termini ambientali hanno inoltre consentito alla nostra Società di essere inclusa nella A list del CDP Climate Change e nella A- list del CDP Supply Chain, il programma con cui Snam ha coinvolto i suoi fornitori strategici.

Non da ultimo, il 2020 è stato l’anno del completamento del Corridoio Sud, una direttrice fondamentale per gli approvvigionamenti energetici europei, oggi e in futuro. Snam ha realizzato rapidamente il collegamento di TAP alla rete nazionale e, da azionista, ha contribuito con il proprio know-how al successo dell’intero progetto. Un tassello che si integra con gli sforzi compiuti negli ultimi anni per rendere l’Italia un hub energetico funzionale anche alle esportazioni, risultato raggiunto grazie ai nostri investimenti nel reverse flow.

Malgrado l’incertezza a cui ci costringe la pandemia, guardiamo al futuro con ottimismo, grazie alle competenze delle nostre persone e al valore strategico dei nostri asset. Siamo convinti che le infrastrutture avranno un ruolo cruciale per la ripartenza dei sistemi economici e per la transizione energetica verso un futuro a zero emissioni e che Snam abbia il posizionamento ideale per affrontare queste sfide da protagonista.

Nel 2020, nonostante gli inevitabili impatti derivanti dalla pandemia, abbiamo ottenuto risultati più che positivi, in linea con le attese; sulla base dei risultati realizzati proporremo all’Assemblea del prossimo 28 aprile un dividendo unitario di 0,2495 euro, di cui 0,0998 euro già distribuito in acconto, confermando una politica di remunerazione degli azionisti attrattiva e sostenibile nel tempo.

17 marzo 2021

per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente

L’Amministratore Delegato